Le parole del Consigliere Esposito riflettono l’amarezza per una realtà che sembra essere contrastante con le aspirazioni di una comunità che ambisce a prosperare grazie al turismo e alla valorizzazione dei suoi tesori culturali. Una delle preoccupazioni più pressanti riguarda Via Madonna della Luce, una strada che collega il borgo alla Cripta del Crocifisso, e che è diventata un triste scenario di degrado e abbandono.
Erbacce e rifiuti hanno quasi ostruito il passaggio lungo questa importante arteria, diventando un imbarazzante biglietto da visita per i cittadini e i turisti che vi transitano. Questo è particolarmente preoccupante, considerando anche il fatto che una navetta appositamente predisposta per trasportare i visitatori presso i beni museali è attiva da giorni, ma i turisti si trovano ad affrontare una strada trascurata e poco invitante.
Ciò che colpisce ancor di più è il contrasto tra le aree recuperate con fondi pubblici e le staccionate in legno, e lo stato in cui si trovano, completamente bruciate. È paradossale che il Comune diffidi i privati con apposite ordinanze e regolamenti a pulire le proprie proprietà per prevenire il rischio di incendi, quando, allo stesso tempo, si mostra inattivo nel prendersi cura dei propri terreni, lasciandoli invasi dalle sterpaglie, con i risultati ben visibile a tutti.
La situazione attuale, se trascurata, potrebbe avere conseguenze negative sia sull’immagine del territorio agli occhi dei turisti, sia sulla percezione dei cittadini che desiderano un ambiente pulito e vivibile. Un’adeguata programmazione dei servizi basilari, come la pulizia e il mantenimento delle aree pubbliche, è essenziale per dare valore e prospettive di crescita al comune di Ugento.
A ben guardare i beni culturali riaperti possono essere un trampolino di lancio per lo sviluppo turistico ed economico di Ugento, ma è fondamentale affrontare il problema del degrado e dell’abbandono delle aree circostanti. Solo attraverso una collaborazione attiva tra le istituzioni ei cittadini sarà possibile trasformare il territorio in un luogo accogliente, invitante e valorizzato, capace di affascinare i visitatori e di suscitare un orgoglio condiviso tra i residenti.
I beni culturali ri-ri aperti sono sicuramente un importantissimo risultato per il nostro territorio e per il turismo. Ma il degrado e lo stato di abbandono in cui versano alcune aree circostanti ci riportano, tristemente, alla realtà di #Ugento
Un paese in cui continua a mancare la più elementare programmazione dei servizi basilari. Quell’elemento in più che potrebbe fare la differenza agli occhi nostri e del turista.
Le erbacce che invadono quasi sino ad ostruire il transito lungo Via Madonna della Luce, accompagnano i turisti nel tratto dal borgo sino al complesso della Cripta del Crocifisso dove si assiste ad uno scenario umiliante per noi cittadini, considerando anche il passaggio della navetta che da giorni trasporta i turisti presso i beni museali.
Le aree recuperate con soldi pubblici, le staccionate in legno, tutto completamente bruciato.
Spiace constatare poi, che proprio il Comune diffida i privati con apposite Ordinanze e regolamenti a pulire le proprie aree per contrastare il rischio incendi, quando poi non riesce ad attivarsi sui suoi terreni lasciandoli invasi dalle sterpaglie, con i risultati ben visibili a tutti.
Abbiamo richiesto un intervento tempestivo di pulizia delle erbe e dei rifiuti abbandonati lungo tutto il tragitto di via della Luce al fine di ridare #decoro e “#bellezza” ad una strada storicamente importante, mettendone in risalto le importanti #mura, oggi ricoperte da rovi, erbacce e rifiuti.
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