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Matematica al femminile: esplorando l’infinito potenziale

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I fiori di loto sono simbolo di purezza e bellezza. Nonostante nascano da acque fangose, riescono a sbocciare e diventare splendidi. Oggi, siamo davanti a dei nuovi fiori di loto, delle ragazze che risiedono nella Provincia di Lecce, impegnate nell’esplorare l’infinito potenziale delle materie STEM e nei confronti della Matematica in particolare.

Con l’appoggio della Commissione Pari opportunità della Provincia, la Consigliera di Parità e l’Unione Matematica Italiana (UMI), la Provincia di Lecce si è immersa in un progetto i cui effetti si vedranno venerdì 24 gennaio. Scelta la bellissima location delle Scuderie di Palazzo Gallone a Tricase, dove cinque squadre femminili di altrettante scuole superiori salentine si confronteranno nelle fasi distrettuali a squadre delle Olimpiadi della Matematica 2025.

La gara, promossa dal Ministero dell’Istruzione e Merito e organizzata da UMI, si tradurrà in una competizione che avrà luogo simultaneamente in tutta Italia. La speranza risiede nel comprendere che c’è un universo di potenzialità da esplorare, una vastità di talenti da incoraggiare e stereotipi da sfatare.

Ma questo è solo l’inizio. L’evento è un capitolo del progetto “Matematica al Femminile: esplorando l’infinito potenziale”, una realtà tanto necessaria quanto ingiustamente sottovalutata. Proporre le materie STEM alle ragazze è un passo fondamentale per colmare il gender gap. La matematica non conosce genere e l’Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere afferma che incoraggiare le donne ad accedere a questi settori potrebbe portare a un aumento del PIL del 6.1% entro il 2050.

Tuttavia, “Matematica al femminile: esplorando l’infinito potenziale” non rappresenta solo una gara. Si tratta di una celebrazione di tutte le ragazze partecipanti e di coloro che le hanno sostenute lungo il percorso. Una cerimonia di premiazione celebrerà le prime tre squadre classificate, e tutte le partecipanti verranno riconosciute con un attestato e un gadget commemorativo dell’evento.

Queste possono sembrare piccoli passi, ma ogni passo conta. Non è un’azione rivolta solo alle ragazze, ma a tutti noi. Siamo custodi di una società in continua evoluzione, e abbiamo la responsabilità di dare spazio e voce a questi talenti, per custodirli, nutrirli e permettergli di fiorire senza spingerli all’emigrazione, proprio come viene ora ad Ugento, dove una precisa volontà politica ha svuotato il paese delle sue migliori competenze.

D’altra parte, c’è la speranza che simili iniziative possano risvegliare l’interesse per gli studi STEM in tutto il territorio salentino, compreso Ugento. Saremo pronti ad accogliere i futuri fiori di loto anche nella nostra bellissima città?

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