C’è una voce di spesa che a Ugento continua a crescere di anno in anno: quella per la raccolta dei rifiuti abbandonati.
L’ultima, nero su bianco, è la Determina n. 787 del 6 ottobre 2025, firmata dal Responsabile del Settore Urbanistica, Ambiente e SUAP, ing. Luca Casciaro, con la quale il Comune affida alla ditta Spurgo Canal Jet srl di Casarano un intervento da 48.236,33 euro IVA compresa per “ripristinare la pulizia e la funzionalità delle aree pubbliche”.
Un’operazione necessaria, certo. Ma anche l’ennesima prova di un sistema che si limita a rincorrere l’emergenza, senza riuscire a prevenirla.
È facile, quasi comodo, dare la colpa all’inciviltà di pochi. Ai sacchetti lasciati lungo le strade, alle discariche improvvisate tra gli ulivi, ai materassi e agli elettrodomestici scaricati di notte.
Ma la verità è che non basta parlare di maleducazione: serve guardare in faccia il problema per quello che è — un fallimento della prevenzione e del controllo.
Mancano le fototrappole, mancano pattugliamenti regolari, mancano multe esemplari.
In molte zone del territorio non c’è alcun deterrente reale per chi decide di trasformare un tratto di campagna in discarica.
E quando il controllo è debole, l’abitudine diventa regola.
Quasi cinquantamila euro per rimuovere rifiuti già abbandonati: una cifra che, se investita in tecnologie di sorveglianza o in campagne di sensibilizzazione permanenti, potrebbe ridurre drasticamente il problema alla radice.
Invece si continua a spendere per “ripristinare” ciò che si potrebbe evitare.
E così, tra un appalto e l’altro, il Comune è costretto a intervenire periodicamente per tamponare una ferita che non smette di riaprirsi.
Un circolo vizioso che ha un costo non solo economico, ma anche ambientale e culturale.
Il rispetto del territorio non può essere affidato solo al senso civico dei cittadini — serve una politica ambientale attiva, che unisca prevenzione, controllo e sanzioni.
Chi amministra deve dare l’esempio, ma anche dotarsi degli strumenti per punire chi sporca e premiare chi rispetta.
Ugento merita di più di un’operazione di pulizia straordinaria. Merita una visione ordinaria e continua di tutela ambientale, che protegga il paesaggio e le risorse comuni.
Perché la spazzatura non è solo quella che si vede sulle strade: è anche quella che resta sotto il tappeto quando si sceglie di non affrontare davvero il problema.
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