Il Comune di Ugento ha recentemente reso pubblica la graduatoria degli aventi diritto alla misura statale “Carta dedicata a te” – annualità 2025, come previsto dal D.I. del 30 luglio 2025. La lista, composta da 551 posizioni, non rappresenta soltanto un dato amministrativo: è un indicatore drammatico del disagio sociale che caratterizza la comunità locale, confermando una tendenza che si è consolidata negli ultimi vent’anni.
Ogni beneficiario è associato al protocollo della propria certificazione ISEE, nel rispetto delle modalità di pubblicazione indicate dall’INPS. Per ulteriori informazioni, i cittadini possono rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune.
La graduatoria, tuttavia, racconta una storia più ampia e inquietante. La povertà diffusa e il numero crescente di famiglie in difficoltà non sono il frutto del caso: sono il risultato di vent’anni di politiche locali perdenti, che hanno privilegiato interessi di pochi individui a scapito della collettività. Queste politiche hanno arricchito pochi soggetti mentre la maggioranza dei cittadini ha continuato a impoverirsi, con un progressivo svuotamento del territorio e un aumento costante delle iscrizioni al registro AIRE, simbolo dell’emigrazione all’estero di chi cerca opportunità che Ugento ormai non riesce più a garantire.
In questo contesto, l’attuale amministrazione comunale, la stessa ormai da decenni, appare direttamente corresponsabile di questo declino. La gestione dei sussidi, pur necessaria per mitigare i sintomi della povertà, rischia di diventare uno strumento di clientelismo politico, consolidando consenso in un quadro in cui le opportunità concrete per la popolazione restano scarse.
La graduatoria della “Carta dedicata a te” mette quindi in luce l’urgenza di interventi strutturali e trasparenti. Servono politiche capaci di invertire la rotta: investimenti nel lavoro, nell’istruzione, nei servizi sociali e nella creazione di opportunità economiche locali, per ridare dignità a chi oggi vive ai margini e per trattenere le giovani generazioni nel territorio.
Ugento non può più permettersi di limitarsi a gestire la povertà: è necessario affrontarla alla radice. Vent’anni di fallimenti politici hanno impoverito la città e la sua comunità; ora serve un cambiamento vero, che restituisca prospettive di futuro a chi continua a soffrire e a lasciare il territorio in cerca di un domani migliore.
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