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Missione scientifica: la nave Fugro Arctic a Ugento

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Questa mattina, intorno a mezzogiorno, la nave Fugro Arctic ha navigato al largo delle coste di Ugento, nel Salento, come parte del progetto nazionale di mappatura delle praterie di Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa. L’unità, specializzata in rilievi batimetrici e indagini geofisiche, è impiegata su incarico dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nell’ambito del programma MER (Marine Ecosystem Restoration), finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La Fugro Arctic è una nave da ricerca costruita nel 1987 nei cantieri navali Krögerwerft di Rendsburg, Germania. Con una lunghezza di 51,41 metri e una larghezza di 11,4 metri, ha un tonnellaggio lordo di 950 tonnellate. Attualmente, la nave è registrata nei Paesi Bassi e naviga sotto la bandiera olandese. Nel corso della sua carriera, ha operato in diverse missioni scientifiche e ambientali, sia in acque europee che internazionali.

Oggi, la nave ha attraversato la zona costiera di Ugento, un’area di particolare interesse per la presenza di praterie di Posidonia. Questo passaggio rientra nelle attività di mappatura previste per la regione Puglia, che seguiranno quelle già completate in Sicilia e Calabria. La missione proseguirà lungo l’Adriatico, con l’obiettivo di completare la mappatura entro la fine del 2026.

La Posidonia oceanica è una pianta marina endemica del Mar Mediterraneo, fondamentale per la biodiversità marina. Le sue praterie offrono rifugio e nutrimento a numerose specie marine, contribuiscono alla stabilizzazione dei fondali e proteggono le coste dall’erosione. La mappatura dettagliata di queste praterie è essenziale per monitorare la loro salute e pianificare interventi di conservazione efficaci.

La nave Fugro Arctic utilizza tecnologie avanzate come il sonar multifascio e il LiDAR batimetrico per rilevare con precisione la distribuzione delle praterie. I dati raccolti vengono poi analizzati per creare mappe dettagliate degli habitat marini.

Dopo il passaggio al largo di Ugento, la nave proseguirà lungo la costa pugliese, coprendo le aree costiere fino al confine con l’Adriatico. Le operazioni sono programmate per proseguire nei prossimi mesi, con l’obiettivo di completare la mappatura di tutta la costa italiana entro la fine del 2026.

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