Sciopero nazionale dell’igiene ambientale: altissima adesione in Puglia

Giornata di mobilitazione riuscita in tutte le province pugliesi per lo sciopero nazionale del settore dell’igiene ambientale, indetto da Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel. Secondo i sindacati, l’adesione ha superato in molti territori il 90%, segno di un forte malcontento tra le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno garantiscono un servizio pubblico essenziale.

I sindacati hanno proclamato lo sciopero per protestare contro l’atteggiamento di chiusura di Utilitalia, Cisambiente-Confindustria, Assoambiente e delle centrali cooperative, che continuano a rifiutare il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl), fermo da tempo.
Dopo mesi di tavoli negoziali, denunciano le sigle, si registra uno stallo su punti fondamentali per la tutela e la valorizzazione di migliaia di lavoratori.

Le ragioni della protesta

Secondo le organizzazioni sindacali, le controparti puntano a un contratto improntato esclusivamente al contenimento dei costi del lavoro, rinviando gli adeguamenti economici e normativi e svalutando di fatto professionalità, competenze e redditi.
Un approccio che – sottolineano i sindacati – non tiene conto della realtà dei cantieri e degli impianti, dove i rischi sono elevati e la fatica quotidiana.

Inoltre, preoccupa la proposta datoriale di restringere il diritto di sciopero, considerata incompatibile con una libertà costituzionalmente tutelata. Su questo punto, le organizzazioni dei lavoratori hanno espresso “il più netto dissenso”.

Le richieste dei sindacati

Le sigle promotrici dello sciopero chiedono:

  • Salute e sicurezza garantite in tutti i ruoli e le attività, con strumenti e formazione adeguati.
  • Riforma della classificazione per riconoscere le professionalità e favorire reali sviluppi di carriera.
  • Recupero del potere d’acquisto eroso dall’inflazione e riqualificazione del trattamento economico complessivo.
  • Più tutele negli appalti e norme più forti per chi lavora negli impianti.
  • Welfare contrattuale a sostegno delle persone e delle famiglie.
  • Contrasto alle disuguaglianze generazionali e sociali.

“Un contratto che dia dignità e sicurezza”

Vogliamo un contratto che migliori davvero condizioni e salari, riduca infortuni e morti sul lavoro e garantisca stabilità e dignità a chi tiene pulite le nostre città” – affermano i sindacati in una nota congiunta.
“Il contratto deve essere strumento di crescita e coesione, non un mezzo per precarizzare”.

Presentato il bilancio sociale 2024 dell’Emporio della Solidarietà

Questa mattina in Prefettura di Lecce è stato presentato il bilancio sociale 2024 dell’Emporio della Solidarietà, struttura di riferimento per l’Ambito Territoriale Sociale di Lecce dal 2011, impegnata quotidianamente nel sostegno ai nuclei familiari in condizioni di vulnerabilità socio-economica.

All’incontro hanno partecipato rappresentanti delle Istituzioni, delle associazioni datoriali e del volontariato, tra cui gli Assessori del Comune di Lecce Andrea Guido e Giancarlo Capoccia, il Direttore Generale ASL Stefano Rossi, il Presidente di Confindustria Valentino Nicolì e il Presidente dell’Unione Sportiva Lecce Saverio Sticchi Damiani. L’incontro ha rappresentato l’occasione per tracciare un bilancio delle attività promosse dalla rete solidale a supporto delle famiglie del territorio.

Un ruolo significativo è stato svolto dai dipendenti del Gruppo Conad Adriatico, che hanno contribuito alla raccolta di 23 mila euro in diverse giornate dedicate, raccolta che sarà replicata prossimamente in occasione delle festività natalizie. Fondamentale è stato anche l’apporto delle scuole, in particolare degli studenti degli Istituti Olivetti e Siciliani, impegnati in attività di volontariato a favore dell’Emporio.

Particolarmente rilevante è stato il contributo dell’Unione Sportiva Lecce, grazie al Protocollo d’intesa sottoscritto quest’anno con la Comunità Emmanuel. Durante le partite casalinghe, le attività di sensibilizzazione hanno permesso di raccogliere oltre 10 mila euro, iniziativa che continuerà fino alla fine dell’anno. Anche gli sponsor della squadra, molti dei quali associati a Confindustria, hanno supportato concretamente il progetto.

Accanto al sostegno materiale, l’Emporio ha fornito un servizio di supporto psicologico alle famiglie in collaborazione con l’Associazione di Psicologia Cognitiva, dimostrando un approccio completo e attento al benessere delle persone.

Il Prefetto Natalino Manno ha ringraziato personalmente Padre Mario Marafioti, Salvatore Esposito e tutti i volontari della Comunità Emmanuel per l’impegno incessante sul territorio, sottolineando come la collaborazione tra Istituzioni, Terzo Settore e società civile rappresenti un modello efficace per sostenere concretamente chi è in difficoltà, nel rispetto dei valori costituzionali.

La presentazione del bilancio sociale conferma così l’eccellenza dell’Emporio della Solidarietà come punto di riferimento per la comunità salentina e il valore del lavoro di rete tra cittadini, istituzioni e associazioni.

Inclusione migranti: parte il progetto PR.I.M.A.

Si amplia e si rafforza la rete dell’inclusione sociale ed economica dei migranti nei Comuni di Carmiano e Lizzanello grazie al Progetto FAMI PR.I.M.A. – PRomozione dell’Integrazione sociale ed economica dei MigrAnti, presentato ufficialmente a Palazzo Adorno, sede della Provincia di Lecce. L’iniziativa, patrocinata dalla Provincia e sostenuta da finanziamento ministeriale, avrà una durata triennale (2025-2028) e sarà realizzata sul territorio in stretta collaborazione tra gli enti locali e la Cooperativa Sociale Rinascita, partner attivo nei processi di accoglienza.

Alla presentazione sono intervenuti il presidente della Provincia, Stefano Minerva, i sindaci dei Comuni coinvolti, Giovanni Erroi (Carmiano) e Costantino Giovannico (Lizzanello), accompagnati dagli assessori alle Politiche sociali Salvatore De Cruto e Adele Ingrosso. Presente anche il presidente della Cooperativa Rinascita, Antonio Palma. I lavori sono stati coordinati dalla coordinatrice del progetto, Anna Cordella.

Il focus di FAMI PR.I.M.A. non è rivolto solo ai cittadini stranieri accolti nella rete dei progetti SAI (Sistema Accoglienza Integrazione), ma anche ai cittadini provenienti da Paesi terzi già presenti sui territori di Carmiano e Lizzanello, con l’obiettivo specifico di ampliare la tutela dei diritti e favorire percorsi di autonomia.

Il progetto prevede la creazione di piani individuali di inserimento per i titolari di protezione internazionale e cittadini di Paesi terzi attraverso una serie di strumenti concreti: servizi per la casa, ricerca di opportunità lavorative, tutela del diritto alla salute e promozione attiva dell’integrazione sociale. Il rafforzamento passerà dalla potenza di équipe multidisciplinari e dei servizi territoriali a sostegno dei destinatari, andando così a rispondere in modo organico e personalizzato alle diverse esigenze emergenti.

Centrale, nell’impostazione del progetto, è il coinvolgimento sinergico di enti pubblici, privati, associazioni e cittadini. Tale impostazione consolida la vocazione all’accoglienza e all’integrazione che da anni caratterizza le comunità di Carmiano e Lizzanello, a testimonianza di un territorio che si fa promotore attivo di dinamiche concrete di inclusione.

 

 

Lilt Lecce, prevenzione al centro Ecotekne

Sabato 11 ottobre, dalle ore 9, nel centro Ecotekne dell’Università del Salento, si terrà il 18esimo Corso di aggiornamento “Ambiente e Salute”, organizzato dalla Lega contro i tumori di Lecce. Tema cardine dell’edizione 2025 è “Scuola: l’ora della Prevenzione Primaria”, appuntamento che si inserisce nella più ampia cornice della campagna nazionale “Nastro Rosa – Lilt for Women” dedicata alla prevenzione del tumore al seno.

Tra i relatori di rilievo, il prof. Silvio Garattini dell’Istituto “Mario Negri”, che terrà una lectio magistralis dal titolo “Perché ci ammaliamo”. Accanto a lui, il dott. Stefano Lorenzetti dell’Istituto Superiore di Sanità, il cui intervento si concentrerà sugli interferenti endocrini e la prevenzione nei primi mille giorni di vita.

L’evento, patrocinato da Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Gallipoli, Asl Lecce, Istituto Mario Negri e UniSalento, vedrà la partecipazione di studenti, formatori, rappresentanti istituzionali e associativi, oltre che personale medico e sanitario. L’incontro è aperto ai cittadini (fonte).

“Pensiamoci Prima! La sfida è non ammalarsi” è lo slogan scelto per l’edizione 2025, focalizzando l’attenzione sulla prevenzione primaria accanto alla diagnosi precoce, con l’obiettivo di ridurre l’incidenza dei tumori al seno che in Italia contano circa 60mila nuovi casi di donne ogni anno.

La giornata formativa rientra nelle molteplici iniziative presentate a Palazzo Adorno e promosse da Lilt Lecce nel territorio salentino per sensibilizzare la popolazione e garantire servizi di prevenzione:

  • Visite senologiche gratuite: negli Ambulatori Lilt Lecce, su prenotazione, grazie al volontariato di medici senologi e oncologi locali (info e sedi: legatumorilecce.org, 0833 512777).
  • Farmacie in rosa: in collaborazione con Ordine provinciale dei farmacisti e Federfarma-Sunifar Lecce, le farmacie offrono la possibilità di prenotare visite gratuite presso gli Ambulatori Lilt e distribuiscono materiale informativo e opuscoli sull’autoesame del seno.
  • Manifestazioni e convegni: tra le principali iniziative, domenica 12 ottobre a Santa Maria di Leuca si svolgerà l’evento “De Finibus Terrae in rosa”, con una camminata per la prevenzione, interventi degli esperti, tra cui il prof. Garattini, e concerto finale per sostenere la raccolta fondi destinata al Centro Ilma, Istituto multidisciplinare per la lotta ai tumori, realizzato grazie alle donazioni.
  • Altre tappe nel territorio: convegni e appuntamenti in numerosi Comuni, tra cui Seclì, Castro, Gallipoli, Scorrano, Neviano, Santa Cesarea Terme, Leverano, Ruffano, Galatone, Collepasso, Monteroni, Trepuzzi, Galatina, Acaya, Lizzanello e Vernole/Strudà. Il calendario degli eventi è in continuo aggiornamento e consultabile su Facebook Lilt Lecce e sul sito ufficiale.

Domani mancherà l’acqua a Torre San Giovanni

Lunedì 6 ottobre 2025 l’abitato di Torre San Giovanni sarà interessato da una sospensione dell’erogazione idrica, prevista dalle ore 08:30 alle ore 16:30.

L’interruzione è stata comunicata dall’Acquedotto Pugliese S.p.A. per consentire interventi finalizzati al miglioramento del servizio idrico nella marina di Ugento. In particolare, si procederà alla sostituzione di nuovi tronchi e nodi idrici, nell’ambito dei lavori di risanamento delle reti.

Le aree interessate

Il disagio riguarderà i tratti compresi tra:

  • Corso Annibale e via A. Doria da via B. Colleoni,
  • via A. Aleardi, via N. Macchiavelli, via G. Giusti, via G. Leopardi,
  • i tratti compresi tra via A. Doria e via A. Colaianni da via Sicilia e via A. da Barbiano,
  • tutta via G. Deledda, via Pitagora, via Monte Bianco,
  • via A. Doria nel tratto tra via B. Colleoni e via G. Leopardi,
  • via A. Colaianni nel tratto tra via B. Colleoni e via G. delle Bande Nere.

L’intervento interesserà dunque gran parte dell’abitato di Torre San Giovanni, come comunicato dall’Amministrazione comunale di Ugento.

Possibili disagi

Al termine dei lavori e con la ripresa dell’erogazione, l’acqua potrebbe risultare temporaneamente torbida o a bassa pressione. Eventuali anomalie e disservizi potranno essere segnalati al numero verde 800 735 735 dell’Acquedotto Pugliese.

L’Amministrazione comunale invita i cittadini e le attività commerciali a organizzarsi per tempo, al fine di ridurre i disagi derivanti dall’interruzione idrica.

Missione scientifica: la nave Fugro Arctic a Ugento

Questa mattina, intorno a mezzogiorno, la nave Fugro Arctic ha navigato al largo delle coste di Ugento, nel Salento, come parte del progetto nazionale di mappatura delle praterie di Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa. L’unità, specializzata in rilievi batimetrici e indagini geofisiche, è impiegata su incarico dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nell’ambito del programma MER (Marine Ecosystem Restoration), finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La Fugro Arctic è una nave da ricerca costruita nel 1987 nei cantieri navali Krögerwerft di Rendsburg, Germania. Con una lunghezza di 51,41 metri e una larghezza di 11,4 metri, ha un tonnellaggio lordo di 950 tonnellate. Attualmente, la nave è registrata nei Paesi Bassi e naviga sotto la bandiera olandese. Nel corso della sua carriera, ha operato in diverse missioni scientifiche e ambientali, sia in acque europee che internazionali.

Oggi, la nave ha attraversato la zona costiera di Ugento, un’area di particolare interesse per la presenza di praterie di Posidonia. Questo passaggio rientra nelle attività di mappatura previste per la regione Puglia, che seguiranno quelle già completate in Sicilia e Calabria. La missione proseguirà lungo l’Adriatico, con l’obiettivo di completare la mappatura entro la fine del 2026.

La Posidonia oceanica è una pianta marina endemica del Mar Mediterraneo, fondamentale per la biodiversità marina. Le sue praterie offrono rifugio e nutrimento a numerose specie marine, contribuiscono alla stabilizzazione dei fondali e proteggono le coste dall’erosione. La mappatura dettagliata di queste praterie è essenziale per monitorare la loro salute e pianificare interventi di conservazione efficaci.

La nave Fugro Arctic utilizza tecnologie avanzate come il sonar multifascio e il LiDAR batimetrico per rilevare con precisione la distribuzione delle praterie. I dati raccolti vengono poi analizzati per creare mappe dettagliate degli habitat marini.

Dopo il passaggio al largo di Ugento, la nave proseguirà lungo la costa pugliese, coprendo le aree costiere fino al confine con l’Adriatico. Le operazioni sono programmate per proseguire nei prossimi mesi, con l’obiettivo di completare la mappatura di tutta la costa italiana entro la fine del 2026.

Coldiretti guida la protesta a Bari: migliaia di agricoltori in piazza

Nel segno della protesta e della difesa dell’agricoltura nazionale, questa mattina a Bari gli agricoltori del comparto grano sono scesi in piazza contro il massiccio import dall’estero che abbatte il prezzo del prodotto italiano. Il corteo, partito dal Lungomare prospiciente la spiaggia cittadina di Pane e pomodoro, vede la partecipazione di migliaia di agricoltori provenienti da sei regioni del centro-sud. A guidare la manifestazione Coldiretti, la principale organizzazione di rappresentanza agricola, determinata nel rivendicare un’azione decisa a tutela del grano tricolore.

In testa al corteo avanzano alcuni trattori, simbolo della fatica e della dignità di una filiera fondamentale per l’economia e la cultura alimentare del Mezzogiorno. Prima della marcia, il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, e il direttore Pietro Piccioni, accompagnati da altri dirigenti territoriali, hanno incontrato il prefetto Francesco Russo. Lì è stato consegnato un documento con le richieste del comparto al governo, testimonianza del disagio crescente e delle urgenze vissute dalla categoria.

La protesta attraverserà il lungomare Nazario Sauro, fino a raggiungere la sede della presidenza della Regione Puglia. La mobilitazione odierna prevede anche un collegamento da remoto tra la piazza e le istituzioni nazionali: interverranno infatti il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini.

La richiesta degli agricoltori è netta: “stop all’import massiccio” che penalizza il grano italiano, ora venduto a prezzi giudicati insostenibili. Numerosi i cartelli esposti dagli agricoltori: “Salviamo il grano italiano”, “Senza agricoltori non c’è cibo”, “Sos grano italiano in difesa del reddito degli agricoltori e della filiera”. Un appello che dal Sud al cuore del Paese chiede attenzione e risposte concrete contro una concorrenza straniera percepita come sleale.

fonte ANSA

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