Guardia Costiera intensifica le verifiche e sanziona una nave da crociera

Otranto – Prosegue senza sosta l’attività di controllo in materia ambientale da parte della Guardia Costiera di Otranto, impegnata in prima linea nella tutela del mare e del territorio costiero.

Nei giorni scorsi, durante una serie di verifiche sul rispetto delle normative europee e nazionali in tema di gestione dei rifiuti, i militari hanno individuato un abbandono di rifiuti in area pubblica nel comune di Otranto. I materiali rinvenuti risultano prevalentemente riconducibili ad attività economico-produttive della zona.

Sono attualmente in corso le indagini per identificare i responsabili del reato: al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere di sorveglianza e la documentazione commerciale ritrovata tra i rifiuti.

Secondo le recenti modifiche del Testo Unico Ambientale, l’abbandono di rifiuti è un reato punibile con ammende da 1.500 a 18.000 euro; se commesso da titolari di imprese, le sanzioni salgono da 3.000 a 27.000 euro.

Durante le attività di monitoraggio, la Guardia Costiera ha inoltre accertato una violazione a bordo di una nave da crociera approdata di recente nel porto idruntino. Nel corso dell’ispezione, gli ispettori ambientali hanno verificato una discrepanza tra la capacità di stoccaggio dei rifiuti dichiarata dal comandante e quella effettivamente riscontrata a bordo. L’irregolarità è costata una sanzione amministrativa superiore ai 3.000 euro.

La Guardia Costiera ha ribadito che la tutela dell’ambiente marino e costiero resta una priorità assoluta: attività come la sorveglianza e l’accertamento delle violazioni in materia di rifiuti e inquinamento sono fondamentali per garantire la conservazione del patrimonio naturalistico e per salvaguardare gli interessi sociali ed economici legati alla fruizione sostenibile delle risorse del mare.

Grande partecipazione all’eco-passeggiata nel Parco Litorale di Ugento

Si è svolta domenica 26 ottobre l’eco-passeggiata naturalistica “Come le formiche”, un’escursione gratuita nel Parco Litorale di Ugento organizzata dalla Guida Ambientale Escursionistica Francesco Salvatore Chetta.
L’iniziativa rientra nel programma di “Cammina Natura 2025”, evento nazionale promosso da AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) e volto a promuovere la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturalistico italiano.

Numerosi i partecipanti che, armati di guanti e sacchi, hanno contribuito a raccogliere una grande quantità di rifiuti lungo il percorso. Un gesto concreto a favore dell’ambiente, che però ha messo in luce un problema sempre più evidente: il degrado in cui versa buona parte del Parco Litorale di Ugento, dove sono presenti numerose discariche abusive, alcune delle quali di notevoli dimensioni.

A sostenere l’iniziativa sono stati l’associazione Amanti della Natura, il Presidio Libera di Casarano, l’associazione Agrosilvae APS e la Protezione Civile Salento ODV, tutti impegnati nel promuovere comportamenti responsabili e una maggiore consapevolezza ambientale.

“Eventi come questo devono servire per sensibilizzare e informare il cittadino, ma soprattutto devono essere da stimolo per l’Ente Parco e per il Comune di Ugento — ha dichiarato Francesco Salvatore Chetta — affinché prendano in mano la situazione e restituiscano dignità a una delle aree naturalistiche più importanti del Salento.”

L’eco-passeggiata “Come le formiche” ha rappresentato non solo un momento di connessione con la natura, ma anche un invito collettivo a non restare indifferenti davanti al degrado ambientale e a contribuire, passo dopo passo, alla salvaguardia del territorio.

Liste chiuse: saranno due le candidature a Ugento

Con la consegna ufficiale delle liste per le prossime elezioni regionali pugliesi, Ugento potrà contare su due candidature nella coalizione di centrodestra: Francesca Ozza, segretaria provinciale di Noi Moderati Lecce, e Silvia Rizzello, avvocata esponente di Forza Italia.

Entrambe saranno impegnate nel collegio salentino a sostegno di Lobuono Presidente, in un quadro che vede il centrodestra puntare su un radicamento territoriale più diffuso e sul recupero di rappresentanza nelle aree periferiche della Puglia.

È un dato politicamente rilevante: le due candidature arrivano nello stesso schieramento, mentre sul fronte opposto, quello guidato da Antonio Decaro, non si registrano candidature provenienti da Ugento.
Un’assenza che conferma da un lato la limitata attenzione del Partito Democratico e delle forze di centrosinistra verso il nostro territorio, e dall’altro rischia di alimentare ulteriormente quelle accuse di baricentrismo che da tempo accompagnano il dibattito politico regionale, soprattutto nei confronti delle amministrazioni Decaro ed Emiliano, mettendo in difficoltà anche l’amministrazione comunale di Ugento, impegnata nel portare voti a esponenti di fuori paese.

Ugento, come molti altri centri del basso Salento, presenta problematiche strutturali e sociali che necessitano di un confronto diretto con la Regione.
La città convive da anni con criticità infrastrutturali — dalle arterie di collegamento interne e costiere fino alle carenze del trasporto pubblico — che incidono sulla mobilità di cittadini e turisti.
A ciò si aggiungono le difficoltà legate alla gestione ambientale e costiera, con un litorale di straordinaria bellezza ma spesso fragile, soggetto a erosione e carente di servizi di tutela e valorizzazione sostenibile.
Sul piano sanitario, la carenza di servizi di prossimità continuano a rappresentare una emergenza concreta per residenti e anziani, mentre il tessuto economico, fondato su turismo stagionale e piccola impresa, resta vulnerabile e privo di strumenti di continuità occupazionale.

In questo contesto, la presenza di due candidate ugentine nel prossimo appuntamento elettorale regionale può rappresentare un’opportunità di attenzione e di rappresentanza reale, purché accompagnata da un impegno costante e non episodico.
La politica regionale, del resto, non può più permettersi di ignorare le istanze delle aree periferiche, dove la sensazione di distanza dai centri decisionali resta forte e dove il bisogno di risposte concrete è quotidiano.

Ugento si trova così in una fase significativa: da un lato, due voci pronte a portare i temi locali nei tavoli regionali; dall’altro, la consapevolezza che la rappresentanza politica deve tradursi in risultati tangibili per la comunità.
La sfida, per chiunque governerà la Puglia nei prossimi anni, sarà quella di trasformare l’ascolto in azione, restituendo centralità a territori che non possono più essere considerati periferia.

Un tasso morto sul bordo strada tra Ugento e Torre San Giovanni

Dopo il lupo rinvenuto quest’estate nei pressi di Torre San Giovanni, un nuovo episodio di fauna selvatica investita torna a far pensare. Stavolta, la vittima è un tasso, trovato ormai morto da circa due giorni sul bordo della strada che collega Ugento a Torre San Giovanni, comunemente nota come Via Mare.

Il ritrovamento mette in luce un problema ormai cronico: Via Mare si conferma sempre più come un’arteria pericolosa per la fauna e per le persone, a causa del traffico intenso e delle caratteristiche peculiari della strada. Il tasso, animale robusto che può raggiungere dimensioni notevoli, non rappresenta solo una vittima della strada, ma anche un rischio reale per gli automobilisti: un impatto ad alta velocità può avere conseguenze gravi sia per l’animale sia per chi si trova a bordo delle auto, specialmente nelle ore serali quando la visibilità diminuisce e le vetture sfrecciano a forte velocità.

Un habitat fragile costantemente minacciato

Il Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento ospita una biodiversità ricca e fragile. Tassi, volpi, istrici e lupi convivono in ambienti delicati, ma il passaggio delle strade principali attraversanti il parco mette a dura prova la loro sopravvivenza. Gli incidenti stradali non sono eventi isolati: ogni animale perso ha un impatto sull’equilibrio ecologico, alterando le dinamiche tra predatori e prede e la dispersione dei semi, compromettendo il suolo e l’intero ecosistema.

Via Mare è percorsa quotidianamente da un traffico intenso, spesso a velocità elevate, soprattutto nelle ore serali. Questo rende la strada non solo un pericolo per la fauna, ma anche un rischio reale per la sicurezza degli automobilisti. Gli esperti richiamano l’attenzione del Comune sulla necessità urgente di interventi mirati: campagne di sensibilizzazione per guidatori, installazione di dispositivi per rallentare le auto e, laddove possibile, strutture che consentano agli animali di attraversare la strada in sicurezza.

Nonostante gli ingenti finanziamenti destinati al Parco per la tutela della fauna, gli episodi come quello del tasso dimostrano come la sola spesa economica non sia sufficiente. Servono interventi concreti sul territorio, capaci di coniugare mobilità e tutela ambientale. Sottopassaggi per animali, barriere di sicurezza, segnaletica dedicata e rallentatori meccanici lungo le strade più trafficate rappresentano soluzioni necessarie e urgenti.

Il tasso rinvenuto tra Ugento e Torre San Giovanni non è solo una vittima della strada: è un campanello d’allarme sulla fragilità della fauna del Parco Litorale di Ugento e sulla pericolosità di Via Mare. Urgono interventi concreti da parte del Comune, accompagnati da sensibilizzazione e infrastrutture di sicurezza, affinché la convivenza tra uomo e natura possa diventare sostenibile e sicura per tutti.

Che fine farà la pineta comunale di Ugento?

Trent’anni di gestione, centinaia di migliaia di euro investiti, venti posti di lavoro locali a rischio, e una delle aree verdi più frequentate della città che potrebbe essere chiusa. La pineta comunale di Ugento, in località Fontanelle, è al centro di un acceso contenzioso legale tra il Comune e la cooperativa “Impegno Popolare”, storica custode del parco naturale e gestore del rinomato Lido Pineta, eccellenza turistica conosciuta in tutta Italia.

Il termine del contratto di locazione tra le parti ha scatenato un braccio di ferro. Il Comune, con delibera di giunta n. 234 del 17 ottobre 2025, ha deciso di non rinnovare l’accordo e di avviare lo sfratto legale per finita locazione. Il 13 ottobre, la cooperativa non ha consegnato le chiavi, ribadendo la volontà di aprire un dialogo consensuale e di difendere un bene collettivo che, secondo voci ormai insistenti, potrebbe finire nelle mani di un grande villaggio turistico locale, con il rischio concreto di chiusura e privatizzazione della pineta.

Il quadro legale

La vicenda ha un lungo iter giudiziario: nel 2019 la cooperativa aveva convenuto in giudizio il Comune per accertare la legittimità della detenzione della pineta fino alla scadenza del contratto, fissata al 12 ottobre 2025.

Tra le principali tappe:

  • Il Tribunale di Lecce, nel giugno 2020, rigettava la richiesta urgente di rilascio avanzata dal Comune, ma in luglio, in composizione collegiale, ordinava la consegna immediata alla stessa amministrazione.
  • La sentenza del 4 giugno 2021 ribaltava questa decisione, riconoscendo alla cooperativa il diritto a gestire la pineta fino alla scadenza naturale del contratto.
  • La Corte d’Appello di Lecce, nel 2023, confermava che si trattava di un rapporto di locazione con scadenza e che non erano previsti rinnovi taciti oltre il 12 ottobre 2025.

Sulla base di questi pronunciamenti, il Comune ha notificato la disdetta e fissato la riconsegna del bene per il 13 ottobre 2025. La cooperativa, tuttavia, ha deciso di resistere, denunciando la mancanza di dialogo e mediazione da parte dell’amministrazione.

Le ragioni del Comune

Secondo la delibera comunale, l’Ente deve tutelare i propri diritti e, per farlo, ha autorizzato il Sindaco a procedere legalmente. La pineta, identificata catastalmente al foglio 98, particella 862, rappresenta patrimonio pubblico, e il procedimento mira a riacquisirne la disponibilità. La gestione legale è affidata a professionisti esterni, in linea con il regolamento comunale per la rappresentanza in giudizio e la normativa vigente.

Le ragioni della cooperativa

La cooperativa evidenzia come negli ultimi trent’anni siano stati effettuati investimenti per centinaia di migliaia di euro per garantire manutenzione, sicurezza e fruibilità della pineta. La gestione del Lido Pineta, eccellenza turistica e culturale, dà lavoro a venti persone del posto, contribuendo all’economia locale.

Il gestore non è certo l’unico che denuncia la totale mancanza di volontà dell’amministrazione di trovare una soluzione condivisa e ribadisce l’intenzione di salvaguardare il bene pubblico, evitando che possa essere chiuso o privatizzato da soggetti esterni, in particolare grandi operatori turistici, con conseguenze per la comunità e per l’indotto locale.

Il futuro incerto della pineta

La vicenda solleva interrogativi sulla gestione dei beni comuni a Ugento. La cittadinanza attende risposte dal Sindaco e dall’Assessore all’Ambiente circa i progetti futuri, e molti suggeriscono l’opzione di un bando pubblico che permetta la gestione continuativa della pineta, evitando chiusure, degrado o privatizzazione.

La pineta comunale, cuore verde della città e polo di attrazione turistica e sociale, entra così in una fase di grande incertezza, mentre la comunità locale osserva con attenzione le scelte dell’amministrazione e le prossime mosse legali. Il rischio è che un patrimonio naturale e sociale, frutto di decenni di cura e lavoro locale, venga compromesso.

“Come le formiche”: eco-passeggiata nel Parco Litorale di Ugento

Domenica 26 ottobre, dalle 9:00 alle 12:30, il Parco Litorale di Ugento ospiterà l’evento gratuito “Come le formiche”, organizzato da Impronte – Escursioni in collaborazione con Amanti della Natura, Presidio Libera Casarano, Agrosilvae APS e Protezione Civile Salento ODV. La partenza è dal Centro Visite del Parco, bene confiscato alla mafia.

Si tratta di una passeggiata naturalistica di livello facile durante la quale i partecipanti saranno coinvolti nella raccolta di rifiuti in spiaggia e nell’area retrodunale, prendendo esempio dalle formiche che mantengono puliti i loro sentieri. Al termine dell’attività, i rifiuti raccolti verranno analizzati e classificati per comprenderne l’impatto sugli ecosistemi locali.

La passeggiata sarà anche occasione di riflessione sulla difficile situazione ambientale del Salento, tra abbandono di rifiuti e incendi boschivi. All’evento parteciperà Francesco Chetta, guida ambientale da sempre impegnato nella protezione della natura e nella divulgazione scientifica e naturalistica, portando la sua esperienza a supporto della sensibilizzazione dei partecipanti.

La partecipazione è gratuita, ma è richiesta la prenotazione. Per informazioni: 349 8755409.

Luca De Matteis conquista la Coppa Italia di Distensione su Panca U20

Ancora una grande soddisfazione per la The Massive A.S.D.: Luca De Matteis, accompagnato dal suo coach Davide Caputo, si è laureato campione nazionale nella categoria 59 kg maschile alla Coppa Italia di Distensione su Panca Under 20, disputata il 12 ottobre 2025 sotto l’egida della Federazione Italiana Pesistica (FIPE), .

Il giovane atleta, nato il 29 dicembre 2007, ha chiuso la prova in prima posizione, confermando la propria eccellenza tecnica e la costanza che da anni lo contraddistinguono. Un risultato di grande prestigio per l’atleta salentino, che aggiunge un altro importante trofeo a un percorso sportivo in costante crescita.

Una disciplina di forza e precisione

La distensione su panca, conosciuta anche come bench press, è una delle specialità più iconiche della pesistica. Si esegue distesi su una panca piana, con i piedi ben saldi a terra e la schiena aderente al piano, sollevando un bilanciere caricato con pesi regolamentari.
Non basta la sola forza: servono tecnica, controllo e concentrazione assoluta. Ogni movimento deve essere impeccabile, dal distacco del bilanciere al petto fino alla completa distensione delle braccia, sotto l’occhio attento dei giudici federali.

Una competizione di alto livello

Nella categoria 59 kg maschile, De Matteis ha avuto la meglio su un gruppo di giovani atleti provenienti da tutta Italia, tra cui Antonio Giuseppe Pisano (A.S.D. Royal Gym 87), Daniel D’Aprile (A.S.D. Agon Academy), Ferdinando Nicola Zedda (A.S.D. Universit Sport 2008) e Lorenzo Romano (A.S.D. New Popeye Fitness Club), tutti protagonisti di una prova di altissimo livello tecnico e agonistico.

Alle loro spalle, altri nomi emergenti della pesistica italiana come Manuel Settembre, Leonardo Elia Argentiero, Antonio Martorana, Marco Francesco Di Stefano, Andrea Musacco e Antonio Pompilio Benvenuto hanno dato vita a una competizione combattuta e appassionante.

Determinazione e spirito di squadra

Guidato dall’esperienza dello staff tecnico della The Massive A.S.D., Luca De Matteis ha dimostrato ancora una volta che il talento, unito alla disciplina e al sacrificio quotidiano, può portare lontano.

“Soddisfatti, sì… ma non ci accontentiamo. Always aim higher!” — è il motto che accompagna Luca e la sua squadra, simbolo di un percorso sportivo fatto di dedizione e di continua voglia di migliorarsi.

Con questo nuovo successo, De Matteis consolida la propria posizione tra i migliori giovani pesisti italiani e rafforza la tradizione sportiva del territorio, confermandosi un esempio per le nuove generazioni di atleti.

The Massive A.S.D.: una fucina di talenti

La The Massive A.S.D. è ormai un punto di riferimento per la pesistica giovanile. La società, che da anni investe nella formazione di atleti e tecnici, ha saputo creare un ambiente dove competenza e passione si fondono, valorizzando ogni ragazzo e accompagnandolo nel percorso agonistico e personale.
I risultati come quello di Luca De Matteis testimoniano la serietà del lavoro svolto quotidianamente all’interno del centro, dove ogni vittoria è il frutto di un impegno condiviso tra atleti, allenatori e dirigenti.

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