Ambiente e Territorio
L’erosione avanza e la pineta di Ugento ora è a rischio
Le foto lasciano poche speranze, il mare è ormai a ridosso della pineta e ha già cominciato ad abbattere i primi alberi. E’ questo il desolante scenario che ci si trova davanti percorrendo una delle parti più belle del litorale di Ugento, tra torre San Giovanni e Torre Mozza, all’altezza del bacino Rottacapozza Sud.
Una tendenza naturale che purtroppo è già in atto da tempo, nonostante in molti puntino il dito contro il porto di Torre San Giovanni e in particolar modo sulle conseguenze derivanti dal suo ultimo restyling. Un’osservazione che troverebbe giustificazione nello storico delle foto satellitari di cui vi forniamo un’animazione che ben rappresenta il fenomeno dal 2004 ad oggi.
Come si evince dalle foto il fenomeno dell’erosione è in costante aumento, con una netta accelerazione negli ultimi 3 anni. Una tendenza che se dovrebbe confermarsi porrebbe a grave rischio anche la tenuta idrogeologica dei bacini di Ugento, con il mare che rischia di sfondare all’interno del bacino Rottacapozza Sud
La prima rilevazione disponibile del 2004 L’ultima rilevazione disponibile del 2020
Un fenomeno a cui sembra impossibile mettere un freno, nonostante i tanti progetti sviluppati negli anni e gli interventi di ripascimento finanziati dal comune, protagonista anche come caso pilota del progetto TRITON.
Molti soldi spesi, risultati discutibili e l’ambiente che lentamente continua a riprendersi i suoi spazi. Gli stessi spazi che sembrano essere stati alterati dall’intervento sul molo secondario del porto di Torre San Giovanni, con osservazioni in tal merito che arrivarono da Italia Nostra e altre associazioni ambientaliste, che paventavano la possibilità di investire in nuova area portuale distante circa 1 km a nord da quella attuale. Un tema che questo sito affrontò già 9 anni fa nel reportage video dal titolo “a chi importa il porto”
Uno dei tanti progetti che gravitavano intorno al porto di Torre San Giovanni arrivò anche a Bruxelles, tramite l’eurodeputato Gianni Pittella, che il 28 agosto 2003 presentò un’interrogazione presso la commissione Europea:
Oggetto: Progetto contro erosione litorale Marine di Ugento
Risposta(e)
Il POR della regione Puglia ha previsto stanziamenti di fondi comunitari per un progetto diretto a fronteggiare l’emergenza dell’erosione del litorale sabbioso delle Marine di Ugento (Misura 1.3 “Interventi per la difesa del suolo”-Azione 2 “Realizzazione di interventi di difesa delle coste”). Il progetto ammesso a finanziamento, realizzato dalla società ETACONS s.r.l. prevede: a) la ricostruzione di tre pannelli siti lungo la spiaggia da realizzarsi con il salpamento dei relitti di altri 4 pannelli presenti nella medesima zona; b) il dragaggio della sabbia dall’attuale insenatura compresa tra i due moli preesistenti, nonché il suo trasporto, ai fini dell’azione di ripascimento, nella zona costiera adiacente; c) la rimozione dell’insenatura esistente, mediante “salpamento” di parte del molo foraneo ed eliminazione del molo di sottoflutto, poiché considerata causa principale dell’erosione; d) la realizzazione nella predetta insenatura di un altro nuovo molo lungo circa 220 metri e largo circa 24 metri.
In merito al progetto occorre evidenziare quanto segue:
- la costruzione di un molo dalle dimensioni di oltre 220 m di lunghezza in un’area sottoposta a numerosi vincoli naturalistici è in contrasto con l’obiettivo di risanamento ambientale indicato nel POR;
- il nuovo molo è inutile ai fini del contenimento dell’erosione costiera, dato che una delle concause del fenomeno erosivo è costituita proprio dalla presenza nella zona di altri due moli;
- il progetto non è stato sottoposto alla procedura di VIA, requisito essenziale per l’ammissione dell’opera al finanziamento comunitario.
Sulla base di tali considerazioni, non ritiene la Commissione europea che tale progetto costituisca un utilizzo improprio dei fondi comunitari destinati alla tutela ambientale?
Non ritiene la Commissione europea che le autorità preposte debbano verificare la legittimità dell’opera e la liceità, dato l’improprio uso dei fondi strutturali?
Molti interessi, pochi risultati, con il tempo che sembra passare sempre più velocemente rinfacciandoci ogni giorno le nostre colpe.