Ambiente e Territorio
Nuovo piano rifiuti in Puglia: confermata la chiusura di Burgesi
Con il voto del consiglio regionale è stato approvato in via definitiva il nuovo piano rifiuti regionale che prevede la definitiva chiusura dell’impianto attualmente attivo in contrada Burgesi, che vedrà dunque confermata la sua fine naturale una volta esaurito il sito.
Una votazione sentita che si è svolta tra le accese proteste dei rappresentanti della Lega e del Movimento Regione Salento.
Via libera dunque all’impianto di Corigliano, al centro di numerose proteste nelle passate settimane. Proprio per questo è stato approvato un emendamento del consigliere di Racale Donato metallo per inserire l’area di Corigliano in un piano di monitoraggio ad hoc.
L’assessore regionale al ramo Anna Grazia Maraschio ha comunque rassicurato:
“Per quanto riguarda le previsioni di Piano di due discariche, la discarica Martucci e la discarica di Corigliano, vogliamo dire una volta per tutte che nessuna delle scelte contenuta nel Piano, che non sono scelte chiuse, ma sono scelte che lasciano davvero aperte altre possibilità, anche di individuazione di soluzioni concrete diverse, non sono scelte che sono state operate sulla testa dei cittadini o senza tener conto delle risultanze oggettive, che sono state valutate tutte, compresa l’esistenza di contratti di concessione in essere, che, se ignorati, potrebbero avere anche ricadute significative da un punto di vista economico sulla testa dei cittadini. Se ci fossero dati oggettivi che ci consentissero di accogliere la richiesta formulata di non considerare queste discariche o di non inserirle nel Piano, quindi non di considerarle in concreto, questo percorso sarebbe sicuramente seguito, fermo restando che comunque all’interno del Piano, tanto per quanto riguarda la discarica di Corigliano quanto quella di Martucci, c’è la possibilità concretamente di perseguire altre scelte, se dovessero i sindaci, così come stanno richiedendo, voler ricercare altre soluzioni. In linea con quanto già esposto sulle discariche, il Piano non prevede la realizzazione di termovalorizzatori, tecnologia che non concorre agli obiettivi di riciclaggio e che pertanto deve essere superata nello scenario di medio-lungo termine”.
Non resta che da vedere la data precisa della chiusura dell’impianto che potrebbe essere tra due mesi circa, come preannunciato dal vice sindaco Massimo Lecci o qualche mese dopo, come previsto dal piano regionale.