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Politica

Il Garante della persona disabile: un’opportunità fallita .

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garante dei disabili
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Correva l’anno 2010 quando il Consiglio Comunale di Ugento, con voto unanime, approvò l’istituzione della figura del Garante dei Diritti della persona disabile, un’importante figura attraverso la quale dare un aiuto concreto e fattivo a queste persone.

Ugento, fu il primo comune in Italia ad istituire il garante della persona disabile; il comune dunque, si presentava come apripista, un esempio per altre amministrazioni .

Il Parlamento Italiano, con una legge del 2009, dava piena ed intera esecuzione alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 2006.

Il Consiglio Comunale, l’anno dopo l’approvazione del Parlamento, istituiva la figura del Garante. Questa si adopera per affermare i diritti di questi soggetti e promuove eventi e incontri formativi .

La prima relazione sulla attività svolta dal Garante si compone di 4 pagine e risale al periodo ottobre 2013 – dicembre 2014. Consultabile sul sito del comune. CLICCA QUI

L’ordinanza istitutiva di questa figura prevedeva di redarre una relazione annualmente ma evidentemente ciò non è avvenuto

Francesco Russo ha ricoperto per primo la carica di Garante, lo stesso del triennio successivo. Dopodiché fu nominata una donna, la signora Scarcia, anche se le modalità con le quali furono incaricati risulta poco chiara.

Dopo la relazione triennale, non vi è più nessuna informazione a riguardo.

L’ iniziale entusiasmo, si è rilevato essere un fuoco fatuo? Una occasione mancata per una piena affermazione dei diritti della persona disabile nel nostro comune?

Lo stesso ufficio è ubicato lungo la strada provinciale che conduce al cimitero comunale.

Non meriterebbe forse una collocazione più idonea e meno periferica considerando anche il “ significato simbolico” che assume la figura del  Garante?

Senza dimenticare che la strada è molto trafficata e ciò può costituire una pericolo per la stessa incolumità delle persone disabili che intendono recarsi presso l’ Ufficio.

In attesa fiduciosa delle relazioni successive al 2014, è importante sottolineare che il riconoscimento dei diritti del disabile non si limita solo al parcheggio riservato (spesso utilizzato furbescamente da chi è privo di disabilità) o alla rampa di accesso sul marciapiede. Occorre implementare misure e progetti che hanno come fine una maggiore inclusione sociale:

1)     Accesso alle spiagge quelle libere con  possibilità di accedere al mare con i mezzi di trasporto idonei (i cosiddetti job).

2)     Presenza sulle spiagge di personale sanitario e para sanitario  che possano coadiuvare i familiari del disabile.

3)     Sensibilizzare la comunità al rispetto delle diversità con giornate a tema e programmare nelle scuole incontri per parlare della disabilità.

Per fare ciò,  occorre una forte volontà di attuazione e uno sforzo economico.

L’amministrazione comunale, dormiente su questioni così delicate, dovrebbe riconoscere che poco o nulla è stato fatto affinché la figura del Garante potesse realmente portare beneficio.

Resta “ una bella lettera morta”  in data 2010.

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