Ambiente e Territorio
Abbiamo scovato altre discariche abusive a Ugento
Un altro giro in campagna e un altro album pieno di foto di rifiuti. Sta diventando ormai una costante lungo le strade di campagna del nostro paese, l’abbandono di rifiuti più o meno pericoloso da parte di privati cittadini e non solo.
Un fenomeno che non accenna a diminuire e che, anzi, sembra in continua crescita, nonostante Ugento abbia la tassa sui rifiuti ai massimi tabellari. Sì perché se al problema dell’insufficiente raccolta differenziata, si va a sommare l’enorme fardello delle spese sostenute per la bonifica di queste discariche, che non rientra nelle spese ordinarie dell’appalto sulla pulizia urbana.
Un’usanza barbara e controproducente che paghiamo 3 volte: la prima quando andiamo a pagare le tasse sui rifiuti, la seconda quando paghiamo per lo smaltimento, la terza quando ci rechiamo in farmacia per comperare i farmaci salvavita per curare le malattie che queste discariche hanno provocato, provocano e continueranno a provocare.
Questa volta ci troviamo nella zona ovest di Ugento, lungo delle stradine di campagna che si intersecano all’arteria principale che porta a Racale. Quello che si può trovare sono materiali dei più diversi, da semplice materiale inerte portato via dalla piccola villetta ristrutturata al molto più pericoloso amianto sbriciolato, un materiale che in queste condizioni è capace di far morire un umano in meno di un anno, essendo dimostrato il suo diretto rapporto con il mesotelioma pleurico, uno dei peggiori tumori che possono colpire l’uomo.
Non esiste un modo oggettivo di giudicare la stupidità umana, ma il migliore potrebbe essere quello basato sulla quantità di rifiuti abbandonati nel corso della vita.