Lavoro ed Economia
Il comparto pesca in ginocchio. Si fermano anche i pescatori di Ugento
I pescatori si fermano a causa del caro gasolio che di fatto ha annullato i loro già risicati guadagni. Abbiamo per questo chiamato l’amico Vincenzo Bruno, presidente della coop Padre Pio e voce storica dei pescatori Ugentini.
Non sono più un ragazzino e di crisi energetiche ne ho già vissute alcune, ma posso assicurarvi che questa è la peggiore. Le prospettive sono davvero scure, considerando che i prezzi del pesce sono in discesa a causa della bassa domanda riferibile al periodo Covid. Oggi siamo fermi anche noi, con il prezzo del gasolio che è raddoppiato nel corso dell’ultimo mese e che di fatto non ci permette più di lavorare.
Vincenzo Bruno
Cosimo Bisignano (Legacoop Agroalimentare) e Emilio Palumbo (Agci Pesca): «E’ il risultato del fallimento di una politica comune che continua a calare dall’alto una iper-regolamentazione astratta e spesso inapplicabile e che non tiene conto delle profonde differenze tra ecosistema del mare del nord e del mediterraneo, e delle profonde differenze socio-economiche delle flotte operanti in questi aree; quadro che oggi si aggrava con il raddoppio del costo del gasolio. Malgrado gli sforzi, le richieste, gli incontri, le ripetute segnalazioni in sedi ed occasioni istituzionali rivolte dalle associazioni di categoria la situazione è diventata insostenibile. Considerato che si è di fronte ad una vera e propria emergenza che rischia di avere contraccolpi socio economici ed occupazionali devastanti, le associazioni chiederanno nella riunione programmata presso il Ministero competente un sostegno adeguato a fronteggiare nell’immediato tale situazione ed un cronoprogramma di azioni volte a diminuire la pressione sull’attività di pesca a livello nazionale».