Politica
Questione TARI, il consiglio si aggiorna
Si è svolto lo scorso 18 maggio, ancora una volta nell’insolita sede dell’istituto alberghiero di Ugento, il consiglio comunale di Ugento che doveva discutere del bilancio del nostro paese.
Non sono mancati gli spunti di riflessione scaturiti dai lavori dell’assise cittadina, soprattutto in merito alla tassa di soggiorno e alla TARI.
Per quanto riguarda la tassa di soggiorno è interessante segnalare la proposta del consigliere Lisi che analizzando le tabelle del bilancio notava come ci fossero i margini per rimodulare la tassa che grava sui visitatori del nostro paese, raddoppiandone addirittura il gettito. Soldi extra che sarebbero potuti essere allocati in settori strategici della nostra economia, come l’agricoltura e la pesca, per le quali non sono state previste alcune somme. La proposta è però rimasta lettera morta.
La seduta è poi continuata, prima di un’interruzione di mezz’ora, dopo la quale si è passati a discutere della TARI e precisamente sui criteri di spartizione della tassa tra utenze domestiche e non domestiche. Una discussione che ha fatto emergere una verità a dir poco curiosa: una parte dei rifiuti prodotti dai turisti sono stati pagati da noi residenti, almeno fino ad ora, considerando che la ripartizione di 67.5 e 32.5 è sembrata a tutti quantomeno inesatta, costringendo il consiglio ad aggiornarsi su questo punto, istituendo un tavolo coordinato dal dott. Zecca, che ha partecipato alla discussione come tecnico comunale.
Una questione notata anche dalla consigliera De Nuzzo che ha osservato come gli albergatori dovrebbero pagare di più in quanto il numero di turisti che ospitano supera di gran lunga il numero dei residenti, prendendo ad esempio la sola località di Fontanelle.
Il problema maggiore è sembrato essere l’importo dovuto soprattutto per certe categorie di professionisti, costretti a pagare una somma che non corrisponde neanche lontanamente alla reale produzione di rifiuti. Gli esempi degli studi professionali portati in consiglio dal Consigliere Lisi sono sembrati quanto mai calzanti, costringendo l’assessore Lecci a prendere la parola e a riconoscere delle criticità che nascono, a suo modo di vedere, dall’esigenza di mettere a punto delle tariffe che tengano conto delle esigenze di tutti senza scontentare alcuna fascia d’utenza, soprattutto le famiglie mononucleari, le prime a lamentarsi in passato delle tariffe.
Il consiglio si è poi apprestato ad avviarsi alla conclusione, non prima però di poter assistere all’ormai consueto teatrino tra la Consigliera De Nuzzo e il Consigliere Esposito: l’oggetto del contendere questa volta è stato un emendamento al nuovo regolamento del P.I.P. proposto dal Dott. Esposito, preventivamente approvato dalla terza commissione di cui fa parte anche la consigliera De Nuzzo.
L’emendamento in questione puntava ad inserire nel regolamento un punto che potesse scoraggiare eventuali mire speculazionistiche sui terreni ricadenti nell’area PIP di Ugento. Un’intuizione quanto mai arguta, come riconosciuto anche dal Consigliere Lisi, che ha però visto la ferma opposizione del Consigliera De Nuzzo, che non ha perso modo di sottolineare come l’emendamento proposto da Esposito, seppur approvato in commissione, sia risultato essere privo di alcun fondamento legale.
Una posizione apparsa a tutti pretestuosa e che comunque ha stupito nei tempi e nei modi, essendo l’argomento già stato discusso in commissione. Un’aspetto espresso anche dal Consigliere Esposito, che ha sottolineato come l’emendamento nasca da concreti timori sollevati da più parti coinvolte nell’area PIP e come questo non doveva essere vissuto come un “Contentino da dare al Consigliere Esposito” come fatto capire dall’intervento della consigliera di minoranza.
L’emendamento è stato messo ai voti e bocciato con soli voti favorevoli dei consiglieri Lisi, Musarò ed Esposito.