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Editoriali

Un anno di Ozanews: tempo di bilanci

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Un anno fa tornava on line dopo 8 anni d’assenza il giornale on-line Ozanews il Salento visto dal basso. Un anno denso di avvenimenti, che hanno visto questo giornale in costante crescita, raggiungendo oltre 100mila persone, riuscendo anche a stampare un magazine cartaceo che, grazie all’apporto dei nostri preziosi sponsor, continua a essere stampato e distribuito gratuitamente su tutto il territorio di Ugento.

L’andamento delle ricerche del nostro sito nell’ultimo anno

Sono in tanti ad identificare nel nostro giornale l’unico organo d’opposizione cittadina, ma in realtà la questione è molto più semplice.

Dopo 25 anni di governo dello stesso gruppo penso sia arrivato il momento che ognuno di noi scelga da che parte stare: si può essere “governisti”, continuando a sperare che tutto quel che non si è fatto in 22 anni si possa fare nei prossimi 4. Altrimenti si può essere critici nei confronti di chi amministra la nostra cosa pubblica, ricordandoci che abbiamo di fronte l’amministrazione meno votata in tutta la storia di Ugento, che grazie ad un esiguo scarto (appena 30 voti) governa con il pugno duro sostenendo iniziative e prerogative unicamente dei loro elettori.

Un comportamento su cui riflettere che ha avuto il suo culmine con l’elezione del garante dei disabili, che ha visto l’impegno fattivo dell’amministrazione comunale nella ricerca di una persona che potesse contrastare il candidato sponsorizzato da centinaia di cittadini di Ugento ma che aveva la colpa di non essere elettore protagonista. Un dispetto fatto non al candidato, ma alle centinaia di disabili ugentini che, per l’ennesima volta, non avranno una vera figura di riferimento a cui rivolgersi per poter difendere i propri diritti.

Ma a ben vedere è forse proprio questo che ci dimostra plasticamente tutto quel che di buono a portato il nostro giornale: informazione e consapevolezza da parte dei cittadini trattati troppo a lungo come sudditi a cui chiedere il voto ogni 5 anni. Una richiesta che, molte volte, è corredata dalla famosa promessa in un comune che ha visto passare la spesa sociale da 180 mila a 970 mila euro in 10 anni.

Ma non è solo questo l’apporto positivo portato da Ozanews. Anche e soprattutto per limitare la nostra azione abbiamo visto fiorire su Facebook blog e presunte testate giornalistiche che si occupano delle questioni ugentine, tutte con gran attenzione a riverenza nei confronti di sindaco e parte della giunta comunale. Sono nati così canali di vera e propria propaganda che provano, senza riuscirci, a fare da controcanto alla nostra azione.

Tutto ciò è comunque positivo, contribuendo al dialogo e alla formazione di un’opinione ponderata da parte di tutti gli elettori del nostro paese che ora hanno a disposizione strumenti validi per poter giudicare l’azione amministrativa della giunta comunale.

Siamo quindi fieri di aver potuto contribuire all’arricchimento culturale di Ugento, un paese che da troppi anni è rimasto schiacciato sotto una cappa fatta di disinformazione e omertà, alimentata da istituzioni secolari del nostro paese, che nella verità e l’emancipazione vedono mettere a rischio la loro stessa esistenza, le stesse istituzioni che sono l’unico sponsor e finanziatore di chi si propone come alternativa al nostro giornale.

Pensate bene allora a quanto successo e saputo in questi dodici mesi, con il nostro giornale che è stato l’unico organo a informare i cittadini di Ugento su quel che succedeva intorno ai rifiuti, una questione culminata nello scoop di luglio, quando abbiamo diffuso la notizia delle denunce di alcuni operatori ecologici che stavano scaricando percolato in un posto certamente non adatto. Una questione che senza Ozanews sarebbe rimasta segreta ai più, con l’amministrazione comunale che ancora ora, nonostante tutte le evidenze e le denunce, è impegnata nel sostenere che nulla sia mai successo.

Ma ancora: le spese per la bandiera blu, la rappresentanza delle associazioni non allineate, le spese sostenute con i ricavi della tassa di soggiorno, le spese sostenute per opere fantasma e mai entrate in funzione, la gestione delle marine, le politiche turistiche che hanno portato ad un annunciata (solo da noi sulla base di dati certi) fallimentare stagione turistica sono solo alcuni dei temi che avete potuto leggere solo ed esclusivamente su Ozanews.

Oggi assistiamo finalmente all’inizio di un risveglio civico di Ugento, un’onda ormai partita e a cui non si potrà mettere freno, finendo irrimediabilmente per abbattersi con violenza su chi da un quarto di secolo regna e decide delle nostre vite. Questo un po’ anche grazie a noi e di questo non possiamo che essere fieri.

Vorrei concludere, come sempre, ringraziando di vero cuore tutti i nostri lettori, veri proprietari della nostra testata, senza dimenticare i nostri preziosi sponsor, senza la quale tutto questo non sarebbe possibile. Ma abbiamo ancora bisogno di voi e del vostro sostegno! Parlate di Ozanews, anche male, continuate a sputare veleno se non vi piace, parlatene con gli amici, con i parenti, condividete i nostri articoli, solo così Ugento potrà uscire dal torpore in cui è caduta più di vent’anni fa.

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Videomaker, Fotografo, Giornalista ed esperto di marketing digitale. Tutto questo dopo aver vissuto dieci anni a Bologna ed esser tornato in Salento. Oggi dirigo la redazione di Ozanews, la comunicazione di Ugento Calcio e le iniziative di Officine Multimediali ETS mentre continuo a lavorare per i miei clienti storici.

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