Editoriali
Non contro il potere ma per la democrazia
Torna in tutte le case il nostro mensile cartaceo dopo sei mesi di pausa. Un momento di riflessione utile a riorganizzare le idee, ma soprattutto le forze, fisiche ed economiche per poter finire al meglio anche questo 2023, un anno che sta portando con se non poche sorprese. Dobbiamo però innanzitutto ringraziare chi ci ha permesso di tornare, cioè i nostri sponsor e tutti coloro che hanno permesso la stampa di questo giornale grazie al loro contributo economico. Se Ozanews esiste ancora è gran parte merito vostro! Ma non solo, Ozanews esiste perchè continuano a esistere i suoi lettori, che aumentano di mese in mese on line, iniziando ad affacciarsi anche off line, con iniziative ed eventi che stiamo presentando proprio in questi giorni. I convegni su turismo e sport, sulla xylella e su tutto quello che ancora non si è detto del parco sono solo tre dei momenti da cui passa l’esplicazione plastica della nostra linea editoriale: non contro il potere, ma per la democrazia.
È in questo solco che si può interpretare la linea del nostro giornale, da sempre critico nei confronti di chi ci governa, così come dovrebbe essere normale per qualsiasi giornale, a maggior ragione se d’inchiesta. Ma non è tutto. La nostra democrazia, basata sul sano principio dell’alternanza, non può funzionare senza l’apporto strategico del quarto potere rappresentato dal vero e autentico giornalismo, ed è allora facile spiegarsi come Ugento sia potuto sprofondare in una situazione di depressione atavica, con un governo che dura ormai da 25 anni e le maggiori testate giornalistiche locali che si sono sempre ben guardate da approfondire i problemi di un territorio vasto e variegato, ricco di insidie e pericoli costituiti soprattutto da rappresentanti politici dalla memoria lunga e la vendetta pronta.
Facile allora spiegare la linea del nostro giornale, da sempre per il rinnovamento dei nomi prima, ma soprattutto delle idee e dei metodi poi, in un mondo che è profondamente cambiato da 25 anni a questa parte e in cui è ormai impossibile rimanere immobili nel castello delle proprie idee messe a disposizione del solo mantenimento del potere. Perchè infondo la differenza è proprio questa: fare politica per il bene del paese, o continuare a fare politica a oltranza, trovando sempre un nuovo espediente per mantenere la poltrona.