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Attualità

Le vie del Natale e il bello dello stare insieme

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Con il primo giorno di dicembre si accendono i colori, arriva il freddo, si sprigionano gli odori ed i profumi dell’inverno. Circolando per la città si respira l’aria intrisa dei fumi dei camini, in cui si celebrano momenti culinari particolari con la cottura dei cibi della tradizione natalizia. Poi passeggiando a piedi, ci s’incontra, ci si saluta scambiandosi uno sguardo od un cenno di apprezzamento. E magari ci si abbraccia dopo gli anni bui che per fortuna ci siamo lasciati alle spalle. C’è chi ancora si rincontra dopo un po’ di tempo, ricordando i tempi dell’infanzia, della scuola elementare, delle partite di calcio per strada o sui campi di tufo. 

L’inaugurazione del programma natalizio “Uxentum le vie del Natale” credo simboleggi un clima di ritrovata comunità. L’onestà intellettuale deve portarci a riconoscere che si tratta di una kermesse straordinaria. Occasione, organizzata perché voluta, per potersi riscoprire comunità attraverso il rispolvero di quei rapporti sociali che molto spesso, per varie ragioni, trascuriamo e dimentichiamo. Una conferma che il senso di appartenenza, lo stare insieme, l’essere popolo che cammina unito, possono e devono realizzare senza rimanere attaccati al cellulare e ai sociali. Non vi nascondo che, almeno ieri sera, al netto di qualche selfie, ho visto poche persone concentrate sui telefonini e molte impegnate a parlarsi, a ridere e discutere guardandosi negli occhi, scambiandosi sorrisi e battute. Con gli occhi attenti a vigilare sui molti bambini presenti in pista, sulla quale si registrava anche la presenza di molti adulti. Proprio come cantano i Coldplay in una loro bellissima canzone – A sky full of stars – Ugento è sembrata, anche se lo è da secoli, un cielo pieno di stelle. Una socialità che è stata riscoperta, forse anche ritrovata, all’insegna della bellezza del nostro centro storico. 

Un plauso e le migliori congratulazioni non possono che essere rivolte a tutti gli Enti istituzionali che hanno voluto e patrocinato questo periodo di convivialità natalizia: la Regione Puglia e la nostra Amministrazione comunale, che hanno destinato delle risorse economiche in un programma che, tra l’altro, prevede una serie di eventi che meritano di essere vissuti per sognare, emozionarsi e stare insieme. Un ringraziamento deve essere indistintamente rivolto a tutti i volontari delle Associazioni interessate: Associazione Arcoiris, le Pro-loco di Ugento e Gemini, l’Associazione culturale di Gemini, la Consulta per le attività produttive, Ugento giallorossa, l’Associazione Santa Chiara, l’Associazione combattenti e la parrocchia San Giovanni Bosco. Un lavoro di squadra che testimonia che Ugento, Gemini, Torre San Giovanni, Torre Mozza e Lido marini sono e costituiscono una sola comunità territoriale.

“Uxentum e le vie del Natale”, in questa sua seconda edizione ed in continuità con i nobili intenti della precedente, credo non esprima solo una capacità di far letteralmente esplodere simbolicamente la tradizione con le caratteristiche urbanistiche, architettoniche e storiche della nostra Ugento. Ma anche di dare forza e pregnanza sociale, comunitaria e relazionale al nostro territorio. Percorrendo le piccole stradine addobbate ed illuminate a mo’ di mondo incantato si è riusciti a fondere tradizione e identità per soddisfare quei desideri inespressi che spesso ignoriamo. Rispondere a quel bisogno di tenerezza infantile che da adulti facciamo fatica ad esprimere. Per me è stato a dir poco emozionante alzare la testa e gli occhi per sognare, sentirmi in qualche modo coccolato, tornare bambino, vivendo quei momenti di pace e serenità che in fondo tutti cerchiamo. Abbiamo bisogno di mescolare il sentimento natalizio con l’emozione magica, allegra, coinvolgente che solo le luci, i colori, le musiche della tradizione di questo tempo di calore familiare e comunitario riescono a dare. 

Come scriveva il teologo americano Norman Vincent Peale: «Il Natale muove una bacchetta magica sul mondo ed ecco, tutto è più dolce e più bello».

Il nostro territorio è già bello. C’è un programma natalizio che è bello. Non rimane che ad ogni ugentino e geminiano viverlo e parteciparlo, per rendere il Natale ancora più bello.

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