Politica
Caso Burgesi: la posizione di Loredana Capone

Dopo il consiglio straordinario tenutosi a Ugento sulla questione della discarica di Burgesi, arriva una presa di posizione ufficiale da parte della Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Loredana Capone. Con una lettera indirizzata al Presidente della Giunta Regionale, Michele Emiliano, e all’Assessora alle Politiche Ambientali, Serena Triggiani, la Capone ha chiesto un rinvio dell’efficacia della Delibera di Giunta Regionale (DGR) n. 130 dell’11 febbraio 2025.
La delibera prevede la sopraelevazione della discarica Soccorso Burgesi e la riattivazione della discarica di Corigliano d’Otranto. Una decisione che ha generato forti preoccupazioni tra i sindaci della provincia di Lecce e le associazioni ambientaliste, allarmati dalle possibili conseguenze sulla salute pubblica e sull’ambiente.
Nella sua missiva, la Capone evidenzia che, secondo le dichiarazioni ufficiali della Regione Puglia, non esiste al momento uno stato di emergenza nella gestione dei rifiuti tale da giustificare interventi straordinari. Inoltre, sottolinea che le modifiche al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGRU) dovrebbero essere oggetto di un approfondito confronto con le comunità territoriali coinvolte, anche alla luce dei dati dei monitoraggi ambientali già effettuati.
Nel frattempo, il Comune di Ugento ha annunciato la volontà di presentare un ricorso al TAR contro la delibera regionale. Una decisione che arriva dopo il consiglio comunale straordinario in cui il tema è stato al centro del dibattito. Tuttavia, sul fronte politico si registrano divergenze significative all’interno del Partito Democratico: mentre alcuni membri del PD di Presicce-Acquarica hanno espresso pubblicamente il loro dissenso, i rappresentanti PD di Ugento hanno scelto di non rilasciare dichiarazioni, nonostante le sollecitazioni ricevute nel corso dell’assemblea da parte dei consiglieri Tiziano Esposito e Laura De Nuzzo.
Questi ultimi hanno puntato il dito contro l’amministrazione comunale, accusandola di non essere in grado di farsi rispettare dagli esponenti regionali dello stesso schieramento politico, nonostante il sostegno ricevuto durante le campagne elettorali e le celebrazioni ufficiali.
La richiesta della Presidente Capone potrebbe aprire un nuovo scenario nel dibattito sulla gestione dei rifiuti in Salento. Se il Governo regionale accoglierà l’appello, si aprirebbe la possibilità di un confronto più ampio con amministrazioni locali e cittadini. Se invece la Regione procederà senza modifiche, il caso potrebbe presto arrivare sui banchi del Tribunale Amministrativo Regionale.
La comunità locale, intanto, resta in allerta, mentre il dibattito continua a infiammare il fronte politico. Resta da vedere se la Regione sarà disponibile ad un ripensamento o se prevarrà la linea della fermezza sulle decisioni già prese.
Intanto, la questione Burgesi sembra destinata a segnare ulteriormente gli equilibri politici locali e regionali nei prossimi mesi.