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Politica

Caso Burgesi: le reazioni di Laura De Nuzzo

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La protesta contro la riapertura di Burgesi non è solo una questione ambientale, ma un simbolo della lotta per la dignità e il rispetto del territorio salentino. Nel comunicato stampa diffuso dall’Avv. Laura De Nuzzo, Consigliere Comunale della Lega di Ugento, si legge una ferma condanna verso le scelte della Regione Puglia, accusata di voler trasformare il Salento nella “pattumiera della Puglia”.

“La politica ha il dovere di proteggere i cittadini, non di condannarli”, si legge nel comunicato, che denuncia la mancanza di una posizione chiara e determinata da parte dell’amministrazione comunale di Ugento. La delusione nei confronti della giunta attuale è palpabile, soprattutto alla luce delle promesse fatte nel 2021 e delle battaglie politiche che oggi sembrano essere state dimenticate.

Uno degli aspetti più controversi della vicenda riguarda la posizione della Regione Puglia. Durante un’audizione in Commissione Ambiente, il direttore del Dipartimento Ambiente ha dichiarato che la Puglia non è in emergenza rifiuti. Questo solleva un interrogativo cruciale: se non c’è emergenza, perché si vuole riaprire Burgesi?

Secondo i manifestanti, la riapertura della discarica sarebbe motivata da meri calcoli economici, con l’obiettivo di ottenere fondi dal ristoro ambientale a scapito della salute dei cittadini. Inoltre, l’assenza dell’Assessore Triggiani all’audizione è stata interpretata come un segnale di disinteresse e di mancanza di trasparenza.

Dopo mesi di silenzio e di mancate risposte, arriva il colpo di scena: la Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Loredana Capone, ha inviato un’istanza formale al Presidente della Regione Michele Emiliano e all’Assessore Serena Triggiani, chiedendo il rinvio degli effetti della Delibera Regionale per permettere “un ulteriore confronto con le comunità locali”.

Il tempismo di questa richiesta ha sollevato sospetti tra i cittadini e gli attivisti, che leggono in questa mossa un tentativo di arginare la protesta in vista di possibili ripercussioni politiche. “Perché solo ora ci si accorge delle proteste?”, si chiedono i manifestanti, ritenendo che la richiesta di rinvio sia solo una strategia per guadagnare tempo e smorzare la mobilitazione.

Il messaggio dei cittadini di Ugento e del Salento è chiaro: non si accettano compromessi, non ci si accontenta di un semplice rinvio, si pretende l’annullamento definitivo della delibera. La mobilitazione continuerà con manifestazioni e azioni di protesta per impedire che la discarica Burgesi venga riaperta.

“Le barricate sono pronte”, affermano con determinazione gli oppositori del provvedimento. “Scenderemo in piazza con la forza della nostra voce, con il peso della nostra indignazione e con il coraggio di chi sa che questa è una battaglia di giustizia, di dignità, di sopravvivenza.”

Il comunicato originale:

COMUNICATO STAMPA

NO ALLA RIAPERTURA DELLA DISCARICA BURGESI: È IL MOMENTO DELLE BARRICATE!

Ugento, il Salento, la Puglia intera sono nuovamente sotto attacco. Ancora una volta, i cittadini vengono traditi da una politica miope e irresponsabile, che invece di difendere il territorio e la salute pubblica, sceglie di arrendersi agli interessi di pochi. 

Vogliono riaprire Burgesi, vogliono trasformare il nostro Salento nella pattumiera della Puglia! 

Questa battaglia non è solo una questione ambientale, è una questione di dignità, di rispetto per la nostra terra e per chi ci vive. La politica ha il dovere di proteggere i cittadini, non di condannarli, ma ieri, durante il Consiglio Comunale di Ugento, è andata in scena l’ennesima farsa: una maggioranza comunale incapace di imporsi, un’amministrazione che non ha mai avuto la forza di farsi rispettare e di alzare la testa.

Ricordiamo bene le promesse fatte ai cittadini dall’attuale giunta comunale nel 2021, le urla sui tavoli della Provincia, le dichiarazioni infuocate di chi oggi invece si defila e lascia che la Regione imponga le sue scelte. E che dire dell’audizione in Commissione Ambiente in Regione Puglia? Un altro spettacolo grottesco: la politica di maggioranza, che dovrebbe difendere Ugento e l’intero Salento, si è dimostrata completamente inadeguata e incompetente. L’unica persona che avrebbe dovuto parlare con decisione e determinazione a tutela del territorio – l’Assessore Triggiani – ha scelto di non presentarsi. Una fuga, un tradimento ai danni della nostra comunità!

Eppure, durante quell’audizione, il direttore del Dipartimento Ambiente della Regione ha dichiarato chiaramente che la Puglia non è in emergenza rifiuti. E allora perché si riapre Burgesi? Perché si insiste su un impianto che ha già superato del 50% la sua capacità iniziale? Forse perché qualcuno ha già fatto i conti e ha deciso che i soldi del ristoro ambientale valgono più della salute dei cittadini? Forse perché si gioca sulla pelle dei cittadini per salvare le amministrazioni amiche che non sanno come gestire i rifiuti?

E come se non bastasse il teatrino messo in scena fino a ieri, immediatamente dopo il Consiglio Comunale di Ugento, ecco che arriva puntuale l’ennesimo colpo di scena: un’istanza formale della Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Loredana Capone, indirizzata al Presidente della Regione Michele Emiliano e all’Assessore alle Politiche Ambientali Serena Triggiani. Un documento che, guarda caso, prende improvvisamente le distanze dalla decisione di riapertura imminente di Burgesi e chiede il rinvio degli effetti della Delibera Regionale, sostenendo la necessità di un “ulteriore confronto con le comunità locali”.

Strano tempismo, non è vero? Per mesi, la Regione ha ignorato le richieste dei sindaci, dei cittadini, delle associazioni ambientaliste. Per mesi, chi aveva il potere di fermare questa follia ha fatto finta di niente, lasciando che il piano di devastazione ambientale andasse avanti senza il minimo ostacolo. Nessuno ha mai avuto il coraggio di mettere nero su bianco una presa di posizione chiara, di opporsi fermamente a questo scempio.

E poi, all’improvviso, quando la protesta esplode e Ugento si prepara alla battaglia, Loredana Capone fiuta il pericolo, sente il vento cambiare e si affretta a prendere le distanze dalla decisione della sua stessa maggioranza in Regione.

Forse la paura di perdere consensi elettorali inizia a farsi sentire? Forse qualcuno ha capito che questa volta la gente non starà zitta e che non basteranno promesse vuote per calmare la rabbia? Perché il dubbio è legittimo: se davvero la Regione non è in emergenza rifiuti, se davvero ci sono dubbi sulla delibera, perché solo ora si chiede un rinvio? Perché solo adesso ci si accorge delle proteste? Perché, cara Presidente Capone, non ha mosso un dito quando si poteva davvero impedire questo disastro? Perché solo ora chiede di “approfondire”, quando il popolo è già sul piede di guerra?

Ma noi non ci facciamo prendere in giro! Non bastano le lettere di facciata, non ci accontentiamo di un rinvio tattico pensato solo per prendere tempo e far scemare la protesta! Vogliamo fatti concreti! Vogliamo che questa delibera venga cancellata, non solo sospesa per qualche mese! Vogliamo che Burgesi sia definitivamente esclusa dai piani della Regione per lo smaltimento dei rifiuti!

E soprattutto, vogliamo che i cittadini vengano rispettati! Questa terra non è più disposta ad aspettare, a subire, a essere trattata come il tappeto sotto cui nascondere i problemi della Regione.

Le barricate sono pronte. Scenderemo in piazza, ci opporremo con la forza della nostra voce, con il peso della nostra indignazione, con il coraggio di chi sa che questa è una battaglia di giustizia, di dignità, di sopravvivenza. Se pensano di seppellire Ugento sotto una montagna di rifiuti e silenzi, troveranno un muro di cittadini pronti a resistere. Non barattiamo la salute con elemosine, vogliamo che la nostra terra sia rispettata! E questa volta non arretreremo di un millimetro.

Perché la voce di un popolo che difende la propria casa non si spegne, la rabbia di chi ama la propria terra non si ignora e la volontà di chi lotta per il futuro non si piega!

SALENTO UNITO CONTRO LA RIAPERTURA DI BURGESI: QUESTA È LA NOSTRA LOTTA!

Avv. Laura De Nuzzo, Consigliere Comunale Lega di Ugento

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