Ambiente e Territorio
23 milioni per salvare Torre Mozza e il litorale fino a Torre San Giovanni

23 milioni di euro per salvare Torre Mozza e la fascia costiera che si estende fino a Torre San Giovanni. È questa la notizia più importante che si può evincere dal Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP) approvato con la delibera n.145 del 9 giugno 2025 dalla Giunta Comunale di Ugento. Il documento prende finalmente atto – nero su bianco – dell’emergenza ambientale in atto, determinata da un’erosione costiera sempre più aggressiva, che da anni minaccia la tenuta idrogeologica della marina di Torre Mozza.
Una condizione più volte denunciata anche da questa testata e ampiamente visibile agli occhi dei residenti e dei turisti: l’avvio della stagione estiva 2025 è segnato da un grave deficit di sabbia, con spiagge drasticamente ridotte e stabilimenti balneari costretti a riorganizzare gli spazi per i bagnanti. Un fenomeno che non è più episodico, ma strutturale, e che ha ormai effetti diretti anche sul tessuto economico locale.
L’iter del progetto ha preso forma oltre dieci anni fa, nel 2011, con l’affidamento al prof. Giancarlo Chiaia di uno studio scientifico sulle dinamiche erosive della costa. Negli anni successivi sono stati coinvolti anche altri esperti, tra cui il prof. Roberto Tomasicchio, con l’elaborazione di un piano generale di intervento all’interno della progettazione per il dragaggio del porto di Torre San Giovanni. Quest’ultima si è conclusa il 30 aprile 2025 con la movimentazione di 34 mila metri cubi di sabbia, di cui undicimila conferiti in discarica autorizzata e 23 mila metri cubi distribuiti a ripascimento sommerso.
Ora, con la nuova delibera, l’Amministrazione ha scelto la proposta progettuale più ambiziosa tra quelle valutate: l’Alternativa 3, ovvero “Nuovi interventi per la gestione integrata della fascia litoranea (spiagge, porto, canali)”, con un costo stimato di 22.857.600 euro.
Cosa prevede il piano
L’intervento riguarda un tratto di costa di circa 5 km, estendendosi dal porto turistico di Torre San Giovanni fino a Torre Mozza. Tra gli obiettivi principali ci sono:
- la mitigazione dell’erosione marina,
- il consolidamento della fascia dunale e delle infrastrutture costiere,
- il ripascimento e la protezione degli arenili,
- la salvaguardia ambientale del SIC “Litorale di Ugento”,
- la tutela dell’economia balneare e portuale.
La delibera boccia categoricamente l’“opzione zero”, cioè il non fare nulla: una strada che aggraverebbe ulteriormente i danni ambientali e socioeconomici, compromettendo l’intera tenuta turistica del territorio.
Un’opera senza copertura (per ora)
Il progetto, pur approvato dalla Giunta, non ha ancora copertura finanziaria. L’Amministrazione lo candiderà a fondi regionali, statali ed europei. È quindi un atto di programmazione che necessita ora di una fase politica e amministrativa molto più rapida e determinata di quanto accaduto negli anni precedenti.
Il voto della Giunta rappresenta senza dubbio una svolta. Ma è una svolta simbolica, finché non seguiranno risorse e cantieri. In un momento in cui le spiagge stanno letteralmente scomparendo sotto gli occhi di tutti, serve una corsa contro il tempo. L’erosione avanza. E l’intero litorale ugentino – cuore del turismo salentino – non può più permettersi di aspettare.