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Casarano, 82 anni dopo il bombardamento del 1943

La sera del 14 agosto 1943, in piena Seconda guerra mondiale, Casarano visse uno dei momenti più drammatici della sua storia. Alle 22:20, una bomba sganciata dal cielo esplose nei pressi di quello che oggi è il monumento ai caduti, colpendo duramente il centro abitato. Il bilancio fu tragico: sei civili persero la vita, ventisette rimasero feriti, e l’intera comunità venne segnata da un dolore che il tempo non ha cancellato.
A distanza di 82 anni, la città si prepara a rinnovare la memoria di quella notte. Mercoledì 14 agosto 2025, alle ore 22:00, i cittadini si ritroveranno proprio sul luogo dell’esplosione. Alle 22:20 — lo stesso orario riportato nei documenti ufficiali dell’epoca — verranno scanditi i nomi dei sei caduti, accompagnati dai tocchi solenni delle campane della vicina Chiesa dell’Immacolata. Un momento sobrio, privo di retorica, ma carico di significato.
Questa commemorazione non è soltanto un rito annuale, ma un atto di consapevolezza collettiva: ricordare le vittime significa trasmettere alle nuove generazioni il senso della storia e il valore della pace. L’incursione del 1943, infatti, avvenne in un contesto di bombardamenti mirati a obiettivi strategici e logistici nel Salento, ma che troppo spesso colpirono anche centri abitati e civili inermi.
Il luogo scelto per la cerimonia, oggi dominato dal monumento ai caduti, è diventato negli anni un punto di riferimento simbolico per la memoria cittadina. Lì, ogni anno, il suono delle campane dell’Immacolata riporta indietro nel tempo, a quella tragica sera d’estate in cui il destino di Casarano cambiò per sempre.
La serata del 14 agosto non sarà soltanto un’occasione per rendere omaggio a chi perse la vita, ma anche per riaffermare un impegno: non dimenticare mai e custodire, attraverso il ricordo, la speranza che simili tragedie non si ripetano.