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Cronaca

Quella brutta storia del fotoromanzo nel cimitero di Ugento

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Una vicenda che lascia sgomenti e che continua, a distanza di oltre due anni, a non trovare risposte chiare: chi ha autorizzato i fotografi ad entrare nel cimitero comunale di Ugento per realizzare un fotoromanzo poi pubblicato sulla rivista nazionale Grand Hotel?

Il caso risale al maggio 2023, quando sul settimanale comparvero scatti tratti dal fotoromanzo La canzone del sole nascente, con protagonisti volti noti come Antonio Zequila e Matilde Brandi. Le foto, diffuse anche sui social da alcuni professionisti di Ugento, erano state realizzate tra una nota struttura ricettiva di Torre San Giovanni e, soprattutto, all’interno del cimitero comunale, in un giorno di chiusura e senza alcuna autorizzazione.

La vicenda assunse subito contorni drammatici quando si scoprì che tra le immagini pubblicate figurava anche la tomba di una giovane concittadina scomparsa tragicamente. I genitori, attraverso il proprio legale, presentarono formale protesta al Comune, chiedendo spiegazioni e annunciando eventuali azioni legali.

L’amministrazione comunale, chiamata in causa, dichiarò di essere a sua volta vittima inconsapevole di un episodio “triste e disdicevole”, in violazione del regolamento di polizia mortuaria che vieta espressamente fotografie e riprese senza l’autorizzazione dei familiari interessati e del responsabile della custodia.

Da allora si sono susseguiti atti, lettere e diffide: il Comune ha contestato la condotta alla casa editrice milanese Edizioni Del Duca Srl e alle società coinvolte nella produzione (Photostudio Srls e Fileraw Srls), chiedendo chiarimenti e scuse ufficiali. Ma ad oggi – come riportato nella recente determinazione n. 629 del 27 agosto 2025 – nessuna risposta puntuale è mai arrivata.

Per tutelare la propria immagine e i diritti dei cittadini, l’ente ha conferito incarico legale all’avv. Sergio De Giorgi, con mandato a procedere in sede giudiziaria. Una mossa necessaria, ma che non cancella l’amarezza di una comunità che ancora si interroga:

  • Chi ha permesso l’accesso a un luogo sacro come il cimitero?
  • Perché nessuno ha vigilato?
  • C’è forse qualcuno, tra i consiglieri comunali, che conosce più dettagli su questa vicenda ma che, fino ad oggi, non è intervenuto per chiarire?
  • È possibile che su una questione tanto delicata nessuno abbia ritenuto di dover dare spiegazioni alla cittadinanza?

A due anni di distanza, la ferita resta aperta. E la domanda più grande continua a rimbombare: c’è chi ne sa di più su questa storia?

La pagina incriminata
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Videomaker, Fotografo, Giornalista ed esperto di marketing digitale. Tutto questo dopo aver vissuto dieci anni a Bologna ed esser tornato in Salento. Oggi dirigo la redazione di Ozanews, la comunicazione di Ugento Calcio e le iniziative di Officine Multimediali ETS mentre continuo a lavorare per i miei clienti storici.

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