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Cronaca

Controlli armi nel Salento: 268 rottamazioni e revoche

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Controlli sulle armi nel Salento: oltre 500 verifiche e quasi 300 rottamazioni

La Questura di Lecce intensifica i controlli: tra monitoraggi, revoche e sequestri per garantire la sicurezza pubblica.

Prosegue l’intensa attività di monitoraggio e controllo sulle armi nel territorio salentino da parte dell’Ufficio Armi della Divisione PAS della Questura di Lecce, in collaborazione con le Squadre Amministrative dei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Galatina, Nardò, Gallipoli, Otranto e Taurisano. L’iniziativa, condotta dall’inizio dell’anno fino ad oggi, mira a verificare che i detentori di armi mantengano i requisiti psico-fisici necessari, previsti dalla normativa italiana, e a prevenire situazioni di rischio per la sicurezza dei cittadini.

Le operazioni degli agenti si concentrano su più fronti: dalla verifica della documentazione sanitaria obbligatoria – aggiornabile ogni cinque anni – alla corretta tenuta delle armi presso i domicili privati, fino all’accertamento dell’assenza di motivi ostativi che possano compromettere l’affidabilità del detentore. In particolare, la polizia non esita ad agire nel caso in cui emergano situazioni di disagio psicologico, conflitti familiari o episodi di tensione che potrebbero giustificare il ritiro cautelare delle armi.

Un richiamo speciale è rivolto agli eredi che, a seguito del decesso di un familiare, entrano in possesso di armi e munizioni: la legge impone loro di darne tempestiva comunicazione alle Autorità di Pubblica Sicurezza del luogo di residenza per regolarizzare la posizione o procedere alla rottamazione o cessione delle armi.

I dati illustrano in modo chiaro la portata dell’attività svolta nella provincia di Lecce:

  • 577 detentori di armi controllati
  • 150 armi ritirate per la rottamazione
  • 268 armi effettivamente rottamate
  • 81 armi ritirate cautelarmente per motivi preventivi
  • 229 diffide a regolarizzare la propria posizione
  • 4 persone deferite all’Autorità Giudiziaria per detenzione illegale di armi o omessa denuncia
  • 38 dinieghi a rilasci o rinnovi di porto d’armi
  • 28 revoche di porto d’armi

In base alla legge vigente (art. 3, comma 2, D.L.vo n. 104/2018), tutti i possessori di armi comuni devono presentare certificazione medica almeno ogni cinque anni. Non sono invece tenuti a farlo i collezionisti di sole armi antiche. La certificazione può essere rilasciata dalla Asl, dagli Uffici Medico Legali o da un medico militare, e va consegnata alle Autorità di Pubblica Sicurezza (Questura, Commissariato o Stazione dei Carabinieri) del Comune di residenza.

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