Cronaca
Antimafia: 22 arresti nel Leccese
Maxi-operazione contro la Sacra Corona Unita nel Leccese: 22 arresti e sequestri per 800mila euro. Duro colpo ai clan tra Campi Salentina e Squinzano.

Maxi-Operazione Antimafia nel Leccese: 22 Arresti e Sequestri Milionari
Lecce – Un duro colpo alla Sacra Corona Unita è stato inferto all’alba di oggi dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, con l’esecuzione di 22 misure cautelari e il sequestro di beni per oltre 800.000 euro. L’operazione, denominata “Escape”, ha smantellato due frange operative attive tra Campi Salentina e Squinzano e ha fatto luce su un’organizzazione dedita allo spaccio di stupefacenti.
L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato all’arresto di 18 persone e al collocamento di 4 agli arresti domiciliari, su un totale di 55 indagati. Gli accusati rispondono, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, traffico di droga, usura, estorsione, rapina e detenzione illegale di armi, tutti aggravati dal metodo mafioso. Tra gli arrestati figurano anche donne stabilmente inserite nei circuiti dello spaccio.
Le indagini sono partite dalla cattura del latitante Sergio NOTARO, storico esponente della Sacra Corona Unita, già condannato nel primo maxi-processo e legato alla frangia di Giovanni DE TOMMASI. La sua cattura in una dependance nelle campagne di Melendugno ha svelato una rete di appoggio e ha permesso di ricostruire le attività illecite del clan.
Durante la latitanza di NOTARO, il figlio aveva assunto la gestione operativa del gruppo, coordinando usura, estorsioni, traffico di stupefacenti e rapine. Le indagini hanno documentato tassi usurari del 10% mensile ai danni di imprenditori locali e l’uso sistematico di minacce per il recupero crediti. Una sala giochi di Novoli era stata adibita a base operativa per lo spaccio, gestita da un 49enne e dalla compagna.
Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati circa 70 kg di droga e un arsenale di armi, tra cui pistole, un mitra MP5, un fucile a canne mozze e un ordigno esplosivo. L’operazione ha permesso di individuare uno degli autori della rapina ai danni di un noto avvocato penalista di Trepuzzi.


























