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Sciamudeddai, 2400 km circumbiciclando l’Adriatico

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Sciamudeddai, 2400 km circumbiciclando l’Adriatico
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La divertente impresa di due salentini, Gianni Gianfreda e Diego Fersini che accerchieranno l’Adriatico. Dall’Albania attraverso i Balcani per rientrare a Santa Maria di Leuca, oltre 2400 km in sella, tanto divertimento e tanta vivacità

Diego Fersini e Gianni Gianfreda si sono incontrati un po’ per caso, uniti dalla passione per la mountain bike: appassionati di bici, vogliono sfidare se stessi e fare un viaggio alternativo per questo ottobre-novembre 2023. Da Lecce in treno verso Bari, traghettare sino a Durazzo per iniziare a girare tutto l’Adriatico pedalando.

Dall’Albania, passando per il Montenegro e la Bosnia Erzegovina, attraversando le meravigliose coste della Croazia giungeranno alle porte dell’Italia orientale toccando città come Trieste, Venezia, Rimini, Pesaro, Ancona, Pescara, Manfredonia, Trani, Barletta, Bari, Brindisi, Lecce, Gallipoli fino a giungere nella loro terra natia, Santa Maria di Leuca. 

Li incontriamo in questa intervista per saperne di più.

Com’è nata l’idea di questo biketrip Sciamudeddai

“E’ stata una mia idea e ho coinvolto subito Diego” così ci racconta Gianni “Amo sfidare me stesso e toccare con mano quanto, la forza della mente e della volontà, possono portarci verso traguardi impensabili. L’idea di questo viaggio risale a luglio, volevo partire solo e così…su due piedi ed una bici, nel giro di dieci giorni”, sorride Gianni: “Meno male che è intervenuta prontamente mia moglie Sandra – come farei senza di lei, la mia componente razionale – che mi ha tassativamente vietato di partire!! A parte gli scherzi, Sandra è sempre stata determinante nella mia esistenza ed anche in questo caso, è stata lei a prospettarmi un’impresa più strutturata a cui dedicare il giusto tempo necessario sia per l’organizzazione logistica-materiale ma anche mentale e fisica. E ho pensato fosse giusto così…e poi è arrivato Diego”.

“Si, è stato Gianni a coinvolgermi!” sorride compiaciuto Diego Fersini “il giro dell’Adriatico me l’ha proposto Gianni, così per caso. Una sera, mi trovavo a Presicce e ricevo una telefonata. Dall’altro capo della linea, mi si presenta un certo Gianni Gianfreda e mi dice “Diego, guarda, dobbiamo fare un viaggio incredibile, pazzesco, che resterà nella storia”. Ero un po’ spaesato, insieme a lui c’era anche sua moglie, Sandra, la proposta è stata di entrambi “Vuoi venire con me, voglio fare il tour dell’Adriatico, partiamo dall’Albania, faremo tutti i Balcani per poi rientrare in Italia e tornare giù a Leuca, in bici”. Non ho pensato due volte a dire sì” continua ancora Diego “Ho scoperto che con la bicicletta riesco ad unire la passione per questo sport con quella per i viaggi, che mi hanno trasmesso sin da piccolo i miei genitori, camperisti all’avventura da sempre. Viaggiare on the road credo che sia realmente l’unico modo per vivere un viaggio a 360 gradi: ti “abbandoni” all’esperienza che vivi, può succedere di tutto, ed è proprio questo vivere “hic et nunc” che mi entusiasma. Che sia in bicicletta a piedi, non importa, è bellissimo viaggiare in questo modo. Ecco perchè la proposta di Gianni l’ho trovata fantastica e ho accettato immediatamente! Per fare questo genere di avventure ci vuole quel pizzico di sana follia e questo invito non potevo lasciarmelo sfuggire, che potevo fare? Non avevo mica alternative” continua compiaciuto Diego. 

Come mai proprio questo giro dell’Adriatico

“L’idea è stata mia” racconta Gianni. “Inizialmente non sapevo esattamente dove andare ma sapevo che volevo fare un viaggio in bici. Il giro d’Italia mi sembrava abbastanza scontato, il giro della Sicilia non mi convinceva del tutto, a sensazione mi dava “poco”, così ho iniziato a pensare a qualcosa da circumnavigare. Non avendo trovato terre, mi sono detto “Vediamo un po’ se riusciamo a “circummareggiare” il mare, volevo chiudere un cerchio! Ed ecco che è nato il giro dell’Adriatico!”.

Diego, per te è la seconda esperienza, dopo la prima del 2022… ti va di raccontarcela?

“Assolutamente si!” inizia a raccontare Diego. “Lo scorso anno feci Milano – Leuca in bicicletta, nel 2018 la Via degli Dei, poi una parte della Via Francigena; ho già girato in lungo ed in largo tutta la Puglia…insomma in bici mi sono mosso un bel po’. In particolare nel 2022  ho vissuto una delle mie più belle e indimenticabili esperienze, unica direi: è stato un viaggio in solitaria, all’avventura più totale, non me ne fregava di niente e di nessuno! Partendo da Milano, ho attraversato l’Italia, fino a Leuca. Ho pedalato e goduto il viaggio. Sapevo che giornalmente dovevo fare i miei 100 km: la mattina pedalavo e nel pomeriggio visitavo i vari luoghi nei quali arrivavo. Ho conosciuto posti magnifici ma soprattutto tante persone: ciclisti appassionati come me ma anche tanta gente che ha voluto far sentire la sua vicinanza. Non sono mancate le disavventure: mi sono perso, alcuni cani mi hanno inseguito, niente che non avessi già messo in conto! Prima di partire il timore c’è, il pericolo è sempre dietro l’angolo ma la carica e l’energia che questa esperienza dà … bhè mi fa proprio consigliare a chiunque questo genere di viaggio!”.

Gianni, la sfida è ardua e a livello fisico c’è un impegno… non indifferente.

“E’ vero, non è un’attività semplice da gestire” conferma Gianni che nella vita è dottore in scienze motorie, chiropratica, fisioterapista, osteopata, posturologo “innanzitutto ci auguriamo di non trovare condizioni metereologiche avverse, anzi ci auguriamo che il meteo sia a noi favorevole! Tutto il nostro corpo sarà messo a dura prova fisica. Le principali criticità, dal punto di vista fisico, con cui dovremo fare i conti, sono innanzitutto la postura e la compressione della sella. E’ infatti importantissimo scegliere una buona sella e valutare, insieme al biomeccanico, la corretta postura e configurazione, perchè la muscolatura perineale, se sottoposta costantemente a carico, va in ischemia”. Continua “un altro aspetto di cui tenere conto è la posizione della guida in bicicletta perché non è una posizione fisiologica. Proprio per questo abbiamo scartato la gravel che produrrebbe una iperestensione del collo provocando un’attivazione eccessiva della muscolatura cervicale preferendo piuttosto una bici con una posizione più comoda e rilassata che permette anche di guardarci attorno, godendoci il paesaggio che scopriremo lungo il nostro percorso. Percorreremo molti km e nelle lunghe distanze, anche una piccola alterazione posturale viene amplificata nel tempo. Le articolazioni che vengono sollecitate sono ginocchia e anche, maggiormente le prime. Molti ciclisti infatti soffrono di iperpressione rotulea dovuta ad una posizione della sella scorretta. Le cartilagini potrebbero infiammarsi a lungo termine. Nei lunghi viaggi, come il nostro, è bene portare con sé un integratore di cartilagine e dei chiavini per spostare la sella in funzione di quelli che sono i vari sintomi che dovessero eventualmente emergere. 8-9 ore di pedalate al giorno, sono un esercizio che sottopone i muscoli ad un impegno notevole: dal punto di vista del carico e della durata, non ci sono grosse problematiche a patto di mantenere una bassa intensità e velocità di esecuzione del gesto e del carico. Occorre costantemente rispettare il proprio corpo, la propria fisiologia e non superare le dosi di carico giornaliere. Solo così il viaggio diventa benefico anche per il corpo oltre che per la mente”.

Diego, a livello tecnico, che attrezzature state portando con voi?

“Sicuramente la prima valutazione da fare, in un viaggio in bici on the road è ovviamente fare la giusta scelta della bici!” afferma Diego, che nella vita di professione è Tecnico qualificato in meccanica ciclistica, titolare di una ciclofficina nel Capo di Leuca “individuare la taglia giusta della bici, la sella giusta, le manopole comode, un ottimo fondello … tutti gli accessori vengono dopo. E’ la comodità, per tante ore (e giorni, senza interruzione), la bussola che deve guidare nella scelta del corretto equipaggio, oltre che fisico-mentale anche materiale. Andando più nello specifico, a livello di attrezzatura, porteremo solo lo stretto necessario: non possiamo appesantirci, incontreremo molte salite e dobbiamo mantenere un esercizio costante. Non abbiamo delle e-bike e quindi è tutto sulle nostre gambe e sulle nostre forze fisiche. Abbiamo installato sulle nostre bici due borse posteriori e due anteriori, un porta cellulare, un porta gps, le luci, una piccola borsella sulla canna del telaio per metterci delle barrette da mangiare in velocità e un powerbank. Come abbigliamento, porteremo con noi l’intimo, un giubbino, un paio di scarpe, due jeans, due golfini. Poi un kit di emergenza per la bici ed un altro per la nostra salute per noi (se ne occuperà Gianni), porteremo vari pezzi di ricambio, abbigliamento tecnico come due maglie interne, un pantaloncino estivo ed un tre quarti felpato per gli ambienti più freddi che incontreremo. Per fronteggiare la pioggia, ci siamo muniti di k-way e copri borse”.

Il viaggio è affascinante e non vi sono dubbi. I costi non sono indifferenti, come affronterete pernotti, pranzi, cene, intemperie, ecc?

Prende la parola Gianni “Parto dall’ultimo punto: le intemperie per noi sono un’opportunità, per testare la nostra resistenza fisica e capire anche se abbiamo fatto le scelte giuste in termini di attrezzature, abbigliamento ecc, un modo per imparare sempre qualcosa di più e migliorarci. In merito ai costi, abbiamo avuto grossi sponsor che ci stanno supportando economicamente e stanno credendo in noi, non vogliamo deluderli. Ringraziamo innanzitutto il nostro main sponsor Cuore di Mamma by Martinucci Food Service, Caffè Raone di Presicce, BiosCenter di Acquarica, Ciclofficina Fersini di Gagliano del Capo,  le nostre associazioni di riferimento, TerraRussa ASD e ASD MTB Alessano. Un grande e immenso grazie anche a Sacred Lines Tattoo di Mattia Verdecchia di Gagliano del Capo, Pepe Gomme di Acquarica, Anna e Claudio Parrucchieri di Leuca, Farmacia di Leuca della Dott.ssa Quintina Di Seclì, Bar Del Porto di Leuca, Scogliera del Gabbiano di Gagliano del Capo, Due Zeta Infissi in PVC di Acquarica, Ristorante Petra di Francesco Grecuccio di Castrignano del Capo e dulcis in fundo, Carlo Ricchiuto di Promedia di Acquarica, ideatore del nostro logo. Ringraziamo anche i nostri rispettivi Comuni di residenza: il Sindaco di Castrignano del Capo Sig. Francesco Petracca insieme all’assessore allo Sport Roberto Calabrese e di Presicce-Acquarica Avv. Paolo Rizzo insieme all’Assessore allo Sport Natacha Pizzolante, non hanno esitato a patrocinare il nostro biketravel Sciamudeddai e siamo davvero onorati di far parte di queste comunità locali, fatte di persone autentiche e calorose. Tutti i nostri amici e concittadini stanno dimostrando, giorno dopo giorno il loro supporto, non mancano giornalmente video di persone che da qualsiasi parte del mondo, intenti nelle più disparate attività di tutti i giorni, decidono di filmarsi dicendo “sciamudeddai”.. tutto questo è bellissimo, ha un valore immenso in questa epoca in cui la tecnologia e l’intelligenza artificiale tendono a far perdere quella vicinanza tutta umana. Trovate tutti i loro video nelle nostre storie in evidenza “Community” su Instagram”.

“Ritornando alla domanda iniziale, in merito ai pernotti, eh .. ci pensa Diego e il suo iphone!” sorride Gianni e così continua Diego “Si, ogni giorno organizzeremo i nostri pernottamenti, lo faremo di volta in volta. Al momento non abbiamo nulla di prenotato… è o no un viaggio on the road?!” se la ride Diego che continua “prevediamo di organizzarci così: ogni giorno, individueremo un posto dove dormire a circa 30-40 km da dove ci troviamo intorno alle ore 16 del pomeriggio, in modo tale da avere una tappa ben definita da raggiungere ed in cui trascorrere la notte”. 

Gianni aggiunge “per i pasti, stimiamo un consumo di 6000 kcal a testa al giorno, quindi se consideriamo che il fabbisogno energetico di un uomo adulto sedentario generalmente non supera le 2000 kcal al giorno, provate ad immaginare quale sarà il nostro “problema” più grosso on the road…il tempo necessario per ingerire che sarà a volte sottratto alle pedalate”.

I social vi aiuteranno a mettervi in contatto non solo con chi già vi conosce e sa delle vostre avventure ma soprattutto vi connetterà anche con gente del luogo: ma siete così social nella vostra vita di tutti i giorni?

Gianni passa la palla a Diego, sorridendo “Sì, lo ammetto, sono molto “social” nella mia vita, sia per lavoro che nella mia vita privata. Diverse considerazioni mi portano a condividere, aspetti della mia esistenza sui nuovi canali di comunicazione che diventano un modo come un altro per intrecciare storie e relazioni con persone, anche distanti, appassionati come me di bici e viaggi on the road, in particolare cicloturismo. Me ne sono reso conto proprio l’anno scorso, nel mio viaggio da Milano a Leuca: molti followers hanno seguito con costanza i diario-racconti che postavo quotidianamente, a fine giornata, scrivendo quello che avevo vissuto e postando foto di quello che avevo visto. Ho sentito tutto il supporto e il calore umano di gente che magari mai incontrerò dal vivo ma che mi ha trasmesso (e lo fanno tutt’ora perché mi stanno seguendo anche oggi in sciamudeddai) semplicemente seguendomi su facebook. C’è anche tanto divertimento e leggerezza in questo approccio social e sono nate amicizie proprio grazie al mondo digitale. Con Gianni ci siamo infatti subito trovati in accordo su questo: nonostante lui non sia molto social, comprende totalmente la potenza dei social, in grado di trasmettere quell’energia di cui abbiamo bisogno per intraprendere il viaggio e che sicuramente sarà ancora più importante durante l’impresa stessa. Per questo abbiamo deciso di attuare una strategia comunicativa che prevedesse facebook ma anche instagram e whatsapp, per rendere l’esperienza più inclusiva possibile. Non trattiamo solo contenuti per appassionati di bicicletta ma per tutti. Facebook, sulla mia pagina Diego Fersini, vedrà, ogni giorno, il diario-racconto, un testo soggettivo in cui racconterò quello che ci è accaduto giorno dopo giorno con tanto di foto e considerazioni personali. Abbiamo appositamente attivato Instagram @Sciamudeddai per il progetto, e in questo un dovero grazie va a Sandra Cappilli (moglie di Gianni) e Maria Elisa Scarcia (per tutti Lisa, nostra amica) che hanno messo su tutto quello che potete vedere: Sandra è determinante in tutte le scelte strategiche di “marketing”, è lei l’ideatrice del nome “sciamudeddai” così come della scelta dei colori e dello stile da dare al progetto. Lisa è il nostro braccio operativo, è lei che prende, pubblica, organizza i contenuti, la vedi con excel e trello a tirar fuori schemi e task… noi cerchiamo di starle dietro e anche per scrivere questo articolo… è stato arduo! Insieme a loro stiamo riuscendo a trasmettere tutto di noi e di questo viaggio. Infine, abbiamo anche deciso di attivare Whatsapp, una sorta di canale per aggiornamenti “minuto per minuto”, un gruppo in cui scriveremo solo noi, i nostri followers saranno al nostro fianco in sella, seppur a distanza. E’ un gruppo che al momento non vede contenuti in quanto stiamo raccogliendo le varie adesioni, chiunque infatti può seguirci anche da lì cliccando su questo https://chat.whatsapp.com/EKhRzC0hZsk99AKcPj7fWQ . La nostra idea è quella di condividere lì su whatsapp, minuto per minuto, foto, video, posizioni, perché vogliamo che questo viaggio veda, seppur in modo virtuale, più partecipazione possibile. Non nascondiamo che è anche una risposta alla necessità di rendere il tutto più sicuro per noi stessi” conclude Diego.

Due esperti “meccanici”, uno di ciclomeccanica e l’altro del corpo umano… un match decisamente molto interessante. Cosa volete trasmettere ai vostri followers?

“Lo faccio perchè amo viaggiare, soprattutto in bici on the road” esordisce Diego, emozionato e felice “ho piacere a condividere questa esperienza così bella con tutte quelle  persone che seppur virtualmente vogliono essere al nostro fianco, garantisco tanto divertimento!!”

“Voglio trasmettere una sfaccettatura del mio carattere” continua Gianni col suo piglio da coach-motivazionale “Ragazzi se vi va di fare qualcosa, fatela!”.

Dunque, non resta che rimanere sintonizzati sui canali social

Facebook

alla pagina Diego Fersini

Instagram

@sciamudeddai

Whatsapp

info al 3207903052

oppure direttamente cliccando su  https://chat.whatsapp.com/EKhRzC0hZsk99AKcPj7fWQ

La partenza sarà sabato 29 ottobre 2023 da Presicce Acquarica, vi aspettiamo!

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