Lavoro ed Economia
Tassa rifiuti, nuova stangata per i cittadini di Ugento: respinto il ricorso contro gli aumenti
La vicenda degli aumenti della tassa rifiuti a Ugento, che OzaNews segue con attenzione da diversi mesi, ha registrato ieri un nuovo significativo sviluppo. Il TAR di Bari ha infatti respinto il ricorso presentato dal Comune salentino, insieme ad altri 12 enti locali, contro i controversi aumenti delle tariffe di conferimento nei servizi di smaltimento rifiuti.
La nostra testata aveva già documentato, nei mesi scorsi, le preoccupazioni dei cittadini di fronte agli aumenti record stabiliti da AGER: un impressionante +41,8% per il 2022, seguito da un ulteriore incremento dell’11,6% per il 2023. Cifre che avevano spinto il Comune di Ugento, insieme ad altri enti locali, a intraprendere la via del ricorso.
Ma la strategia legale non ha dato i frutti sperati. I giudici amministrativi hanno infatti dichiarato inammissibile il ricorso, sostenendo che i Comuni non possono contestare le decisioni dell’AGER in quanto già coinvolti nel processo decisionale attraverso il Comitato dei delegati. Una beffa che si aggiunge al danno, considerando che ora i cittadini ugentini si trovano in una situazione ancora più difficile.
Come avevamo anticipato nei nostri precedenti servizi, infatti, la scelta di percorrere la via legale ha precluso al Comune la possibilità di aderire alla proposta di rateizzazione offerta dai gestori degli impianti: un piano che avrebbe permesso di dilazionare il pagamento su quattro anni, senza interessi. Una soluzione accolta favorevolmente dalla maggioranza dei comuni pugliesi, ma non da Ugento.
Le conseguenze di questa scelta si faranno sentire pesantemente nelle tasche dei cittadini ugentini. Non solo dovranno far fronte agli aumenti in un’unica soluzione, ma secondo quanto dichiarato dall’avvocato Luigi Quinto, legale dei gestori degli impianti (in questo caso quindi contro gli interessi del Comune di Ugento, che pur tante volte si trova a tutelare), si profilano all’orizzonte ulteriori incrementi per il 2025.
La vicenda, che OzaNews continuerà a seguire nei prossimi mesi, evidenzia ancora una volta la complessità della gestione dei rifiuti in Puglia e l’impatto che le decisioni amministrative hanno sulla vita quotidiana dei cittadini e sulle loro tasche.