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Ambiente e Territorio

Lecci ed Esposito in audizione nella V commissione regionale

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Si è tenuta ieri una seduta straordinaria della V Commissione consiliare della Regione Puglia, convocata su richiesta dei consiglieri regionali Paolo Pagliaro e Cristian Casili, per discutere della controversa questione dell’apertura della discarica di Ugento.

A rappresentare la città di Ugento erano presenti il vice sindaco Massimo Lecci e il consigliere comunale Tiziano Esposito, affiancati dai sindaci dei comuni limitrofi Taurisano, Presicce-Acquarica e Salve, tutti uniti nella volontà di tutelare il territorio.

La seduta si è concentrata sull’analisi del programma già approvato nel 2021 dalla Regione Puglia in tema di gestione dei rifiuti, alla luce della delibera di giunta dello scorso gennaio che ha sancito la riattivazione della discarica di Ugento. Il dirigente regionale intervenuto ha chiarito che non esiste attualmente una crisi ambientale legata ai rifiuti in Puglia, ma che l’apertura della discarica di Ugento risulta inevitabile a causa del ritardo nell’attuazione del piano regionale già approvato.

Una posizione ribadita con forza anche dal vice sindaco Massimo Lecci, che ha espresso apertamente il proprio dissenso verso la decisione regionale di bloccare l’apertura della discarica di Corigliano d’Otranto, sostenendo che tale scelta ha avuto come diretta conseguenza l’attuale pressione sul territorio di Ugento. Tra Lecci e il consigliere regionale Pagliaro si è registrato un acceso confronto, con quest’ultimo che invece ha sottolineato la necessità di impedire qualsiasi apertura di nuove discariche sul territorio salentino, per proteggere ulteriormente la salute ambientale e pubblica della regione.

Intervenuto con dati alla mano, il consigliere comunale di Ugento, Tiziano Esposito, ha ricordato il pesante tributo pagato dalla sua città nel corso degli anni, evidenziando la natura fragile e particolarmente sensibile del terreno sul quale sorge la discarica. Esposito ha sottolineato come Ugento abbia già accolto una quantità di rifiuti doppia rispetto a quella inizialmente programmata, dovendo inoltre subire l’arrivo di rifiuti provenienti da ambiti territoriali diversi rispetto al proprio bacino.

La seduta si è conclusa ribadendo l’urgenza di trovare soluzioni condivise per alleggerire il peso ambientale e sociale imposto alla città di Ugento e ai comuni circostanti, nonostante la decisione della giunta regionale sembra essere confermata.

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