Ambiente e Territorio
La premiata stazione di Ugento – Taurisano

Ammetto di essermi trovato molto a disagio nel dover leggere questa notizia, che, a due settimane dal primo aprile, avrebbe potuto avere ben altre e più consone collocazioni. Ma è tutto vero, e ci troviamo qui a commentarlo.
Questa sensazione, a ben pensarci, deriva dal fatto che noi Ugentini conosciamo fin troppo bene le reali condizioni della nostra “stazione ferroviaria”, se così vogliamo chiamarla.
Ho provato però a immaginare cosa potesse pensare un lettore estraneo alla realtà del nostro paese: un potenziale turista o semplicemente un cittadino salentino che non ha mai avuto la “fortuna” di transitare dalla stazione ferroviaria di Ugento-Taurisano.
Immedesimarsi nell’immaginazione altrui è tutt’altro che semplice, soprattutto per riuscire a restituire un’immagine esatta da riportare in un articolo giornalistico. Per questo, ho deciso di affidarmi all’intelligenza artificiale.
Ho chiesto a ChatGPT di generare un’immagine della stazione ferroviaria di Ugento basandosi su questa descrizione:
“La stazione ferroviaria di Ugento è stata premiata. Il riconoscimento si basa sui principi del Manifesto dei Principi AEC-Euroferr. Secondo questo manifesto, le stazioni premiate sono considerate ad alta valenza storica, turistica, ambientale e archeologica. L’AEC non vede le stazioni ferroviarie solo come semplici punti di transito, ma come vere e proprie porte di accesso a territori ricchi di storia, bellezze naturali e patrimonio archeologico.”
Traendo le informazioni dall’articolo di LeccePrima, ecco il risultato generato dall’AI.
Un risultato fantastico, ma ben differente dalla realtà:
Un premio per le stazioni ferroviarie, proprio come la Bandiera Blu per le spiagge. Ma se il riconoscimento europeo Euroferr alle stazioni del Salento dovrebbe servire a valorizzare il trasporto ferroviario e le sue strutture, rischia invece di diventare una mera passerella istituzionale, lontana dalla realtà che i cittadini vivono quotidianamente.
Prendiamo il caso della stazione di Ugento-Taurisano, una delle premiate. Basta una visita sul posto per rendersi conto delle condizioni in cui versa: degrado, servizi carenti, infrastrutture inadeguate. Una situazione più volte denunciata, anche da questa testata, che ha dedicato una sezione del documentario OzanDoc proprio al tema dei trasporti pubblici locali. Non solo: la stazione di Ugento-Taurisano è stata al centro di numerose segnalazioni da parte di utenti, turisti e forze politiche locali, che hanno più volte evidenziato la sua situazione critica sui social e anche sulla pagina Facebook del Comune di Ugento, recentemente e “misteriosamente” scomparsa.
Non si può negare l’importanza del riconoscimento Euroferr nel sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di preservare e potenziare la rete ferroviaria, soprattutto in un’area a forte vocazione turistica come il Salento. Tuttavia, senza interventi concreti e finanziamenti adeguati, questi premi rischiano di rimanere pura retorica. Il pericolo è che il riconoscimento non sia seguito dai fatti, lasciando le stazioni premiate in uno stato di abbandono.
Le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, richiamate più volte durante la cerimonia a Lecce, sono chiare: lo smantellamento delle linee ferroviarie minori è un danno da evitare. Ma la realtà è che senza un vero piano di rilancio, che passi dall’elettrificazione delle linee, dal rinnovamento delle stazioni e dall’integrazione del trasporto ferroviario con le altre modalità presenti nel territorio, il rischio di restare fermi al punto di partenza è alto.
L’evento di Lecce, organizzato dall’Association Europeenne des Cheminots (Aec) e inserito nel programma della Primavera della Mobilità Dolce 2025, ha riunito autorità e amministratori locali, che si sono congratulati a vicenda per l’importanza della ferrovia nel Salento. Ma, al di là dei discorsi istituzionali, la domanda resta: quando la stazione di Ugento-Taurisano – e tante altre nella stessa situazione – vedrà un reale miglioramento? Finché la risposta non arriverà con azioni concrete, premi come l’Euroferr resteranno semplici targhe da appendere, senza che nulla cambi davvero per chi i treni deve prenderli ogni giorno.