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Lavoro ed Economia

Chi gestisce la comunicazione istituzionale del Comune di Ugento?

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La comunicazione istituzionale è definita dalla legge 150/2000:

“La comunicazione istituzionale on-line è l’attività prevista dalla Legge 150/2000 per le amministrazioni pubbliche con l’obiettivo di gestire, sviluppare e migliorare le relazioni delle istituzioni con i loro cittadini, mediante modalità di interazione, opportunità di partecipazione ed accesso tipiche della comunicazione via web… I siti web sono ormai diventati portali pubblici, e sportelli virtuali; si sono sviluppate nuove forme di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica attraverso i processi decisionali inclusivi e l’e-democracy . Per non parlare dei  social network che ormai sono divenuti uno strumento irrinunciabile per il dialogo e il confronto tra i cittadini e la Pubblica amministrazione in un’ottica di multicanalità.  “

estratto (CLICCA QUI per visualizzare la fonte)

Questo è quanto descritto dal Dipartimento della Funzione Pubblica riguardo la comunicazione istituzionale del governo.

Il comune dovrebbe seguire questi obblighi di legge ma anche le linee guida.

In un recente post su Facebook un nostro concittadino pubblicava un’informazione, copia-incolla, da un blog, lo definiamo così perché non ci è dato sapere né chi lo scrive né in qualità di cosa scriva, il quale riportava il messaggio del sindaco riguardo le riaperture delle scuole e delle modalità di spostamento per i ragazzi di Gemini.

Il commento che mi ha fatto più pensare è stato quello di una persona, molto vicina al sindaco, che intimava, cito testualmente:

“si scriviamo che le fonti sono quelle ufficiali e non le solite fonti di chiacchiere di paese… Grazie… Facciamo le cose con criterio…”

riferendosi all’articolo e/o il post sulla pagina del partito del nostro attuale sindaco.

Allora mi sono chiesto:

Questo blog è il canale istituzionale del Comune di Ugento? Chi li ha investiti di questa missione? Chi è il responsabile? Si tratta gi un giornale, un uffico stampa o un blog? Esiste solo un contatto telefonico per le segnalazioni. Può contare ben 388 followers sulla pagina Facebook. Troppo pochi se pensiamo ai 12.000 cittadini di Ugento. Inoltre la legge citata all’inizio, la 150/2000, recita che l’ufficio stampa istituzionale, che Ugento non ha, debba essere gestito da un giornalista iscritto all’albo.

È per caso il profilo personale del sindaco? O meglio, la vecchia pagina politica di “Cittadini protagonisti Ugento”, ora rinominata “Salvatore Chiga sindaco”, che ad oggi conta poco più di 1000 follower a fronte delle oltre 12.000 che popolano la nostra Ugento? Avevamo già parlao della cosa QUI

Questo è come appariva l’attuale pagina del sindaco(a destra) e la vecchia pagina di partito.(a sinistra)

Non crediamo sia un buon esempio di comunicazione istituzionale.

Non si chiede nulla di complesso e articolato. Se non si hanno idee su come fare basta copiare esempi virtuosi:

Taurisano, per esempio, ha un’ottima esperienza utente (User Experience) del sito istituzionale e veicola le informazioni attraverso la pagina ufficiale, non politica, del comune, non avranno la spunta blu ma hanno fatto un buon lavoro.

Ruffano è un altro esempio di buona user experience.

Non citiamo Lecce, che pur avendo una comunicazione ottima (si sono preoccupati anche di avere la spunta blu su Facebook), è una realtà molto più grande e forse non è possibile fare paragoni.

Questa è la sezione acqua in guida ai servizi (CLICCA QUI per vedere)

Ugento, dal canto suo, propone un canale per ogni rappresentante e ovviamente quello del partito/sindaco, nei quali ognuno pubblica solo ciò a cui tiene.

Un’esperienza del sito istituzionale davvero pessima:

pagine poco aggiornate, un albo pretorio difficilissimo da spulciare e che se si cerca su Google reindirizza su una pagina inesistente (CLICCA QUI) ma facente parte del sito, infatti si chiama Albo2.

Per accedere all’Albo è necessario andare prima sulla home del comune, poi amministrazione e infine Albo,

Esistono persino pagine letteralmente vuote, come ad esempio la guida ai servizi, dove ogni categoria è vuota o completa con contenuti default. (CLICCA QUI per vedere).

CLICCA QUI per vedere il bando completo

Di recente abbiamo visto altre polemiche su un lodevole progetto il “Treno della memoria” che è stato sponsorizzato dai profili personali dell’amministrazione, e nemmeno tutti, oltre agli organizzatori.

Nel post che annunciava i vincitori alcuni cittadini commentavano sul fatto che non tutti i partecipanti sono stati informati del luogo e dell’ora in cui si sarebbe svolta la pubblica estrazione. Non era nemmeno stata inserita nel bando pubblico a differenza di altri paesi limitrofi, come viene esplicitato nel commento.

Il maggiore flusso informativo/comunicativo del nostro paese si verifica sottobanco, con il passaparola.

Questa non è una pratica sbagliata, ma può rivelarsi dannosa in quanto facilmente travisabile e poco corretta nei confronti dei cittadini che sono meno avvezzi ai pettegolezzi o alle “chiacchere di paese” per citare il commento di prima.

Sicuramente non si addice ad un’amministrazione comunale che dovrebbe puntare ad una comunicazione istituzionale chiara, trasparente e oggettiva.

La convergenza delle informazioni sui canali maggiormente utilizzati dalla popolazione dovrebbe essere l’obiettivo principale di chi comunica.

La comunicazione è un bene prezioso che va oltre le dispute politiche e dovrebbe abbracciare tutti quanti, perché un cittadino non ha il dovere di informarsi ma lo stato o chi lo rappresenta ha il dovere di informare.

Ci auguriamo che si faccia chiarezza e che l’amministrazione rifletta per migliorare le numerose lacune, perchè tutti noi cittadini non abbiamo bisogno di polemiche ma di risposte concrete, coerenti e apartitiche.

Tutti abbiamo diritto di essere informati ed è obbligo del comune trovare i cittadini, non viceversa.

Propenso alla scrittura sin da bambino, coltivata nel tempo grazie al percorso formativo fortemente orientato verso materie letterarie, oggi è diventata una passione, ampliata da competenze e strategie comunicative, che vorrei trasformare in lavoro, con l'auspicio che essa possa permettermi di non lavorare nemmeno un giorno della mia vita

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