Ambiente e Territorio
Un mare di schiuma.
Segnalata dai nostri lettori, riportiamo la presenza di una strana schiuma sulle coste del mare di Torre San Giovanni. Le immagini e il video si riferiscono alla località Pazze in data domenica 28 novembre 2021.
Questa sostanza è tristemente nota sulle nostre coste.
Ogni volta che il tempo non è benevolo questo mare di schuma si ripresenta come un orologio svizzero. La provenienza del composto non è chiara e ci limiteremo a denunciare l’accaduto ringraziando il nostro/a segnalatore.
L’occasione è un buon presupposto per invitare, indipendentemente dal ritrovamento di oggi, tutti i cittadini e le istituzioni a vigilare di più su quello che è la nostra principale fonte di reddito.
Il mare è di tutti e di tutti il compito di assolvere ai bisogni di questo.
Le attività umane sono certamente un fattore importante. Nel gennaio di questo anno questa schiuma è stata ritrovata anche sulle coste di varie regioni italiane e il WWF ha presto dato una risposta all’accaduto:
Si tratta di un fenomeno naturale ma attenzione… Tranquillizziamo, per quanto possibile, i cittadini allarmati che si sono rivolti anche a noi: gli studi su questo fenomeno, che non sta riguardano la sola costa abruzzese, condotti da diverse agenzie regionali per la tutela dell’ambiente, assicurano che si tratta di un evento naturale
La spiegazione del WWF Pescara-Chieti. invitiamo i lettori a leggere il post originale.
Una prima risposta che potrebbe bastare.
Preoccupa invece il seguito del comunicato che avverte sull’utilizzo di composti agricoli e molti altri prodotti utilizzati giornalmente nelle nostre case che, in modo diretto o indiretto, si riversano nelle nostre acque.
Il fenomeno ha una spiegazione ben precisa ed è riconducibile all’aumento di una sostanza organica, derivante dalla decomposizione delle alghe, che funge da stabilizzante della schiuma prodotta del moto ondoso. Ciò spiega, dunque, la presenza di “schiuma solida” sulla battigia. Ma attenzione – avvertono gli ambientalisti – l’eccessiva presenza di nutrienti in mare è fortemente legata alle attività che si svolgono nell’entroterra: coltivazioni agricole con massiccio ricorso a fertilizzanti, eccessivo impiego di tensioattivi (tra l’altro, i detersivi per uso domestico), acque non depurate. Per questo motivo, rivolgono poi un appello accorato alle autorità locali affinché provvedano all’installazione di depuratovi per le acque marine.
Riportato da IlCentro.it, che invitiamo a leggere.
Da segnalare anche il fatto che questi eventi naturali solitamente si verificano quando fa caldo. Certamente non a novembre! Questo è sicuramente uno dei subdoli effetti del riscaldamento globale.
È necessaria una campagna di sensibilizzazione, sia per rassicurare i cittadini, sia per permettere comportamenti più virtuosi da parte di ognuno di noi!
Il mare dovrebbe essere un nostro amico da proteggere e preservare.
Non essedo, noi, biologi o scienziati non sappiamo dare una risposta scientifica certa a questo fenomeno.