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Ambiente e Territorio

Addio eco centro di Lido Marini. Si ferma l’iter per la sua costruzione

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Il problema dei rifiuti a Ugento, come in molte altre città italiane, è complesso e richiede una gestione attenta e sostenibile. La raccolta differenziata dei rifiuti e il loro corretto smaltimento sono importanti per la protezione dell’ambiente e della salute pubblica.

In passato, Ugento ha affrontato diverse sfide relative alla gestione dei rifiuti, tra cui il sovraccarico delle discariche esistenti, la scarsità di spazio disponibile per la costruzione di nuove discariche e la mancanza di infrastrutture adeguate per la raccolta differenziata dei rifiuti.

Tuttavia, negli ultimi anni, sono state adottate diverse misure per affrontare questi problemi, come l’introduzione della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta, la promozione del riciclaggio e il potenziamento delle infrastrutture per la gestione dei rifiuti.

Nonostante i progressi compiuti, il problema dei rifiuti a Ugento rimane una questione importante che richiede l’attenzione e l’impegno continuo delle autorità locali e della comunità locale per garantire una gestione sostenibile e responsabile dei rifiuti, proprio per questo l’amministrazione comunale di Ugento ha iniziato l’iter per ricevere un finanziamento regionale atto alla costruzione di un altro eco centro da far nascere questa volta in pieno centro a Lido Marini, ultima delle marine e ugentine e in questi giorni sotto i riflettori per il progetto scissionista lanciato dal comune di Presicce Acquarica.

Ma a quanto pare qualcosa non è andato come doveva, infatti è di queste ore la notizia secondo la quale il Comune di Ugento avrebbe rinunciato al cospicuo finanziamento regionale, non essendoci più i tempi tecnici per poter portare a compimento i lavori entro la data prestabilita dal bando.

Non è ancora chiaro sapere se il progetto è stato definitivamente accantonato o solamente rimandato, optando per l’uso di fondi comunali per la sua costruzione.

Il primo tempo viene dunque vinto dai cittadini e le associazioni che avevano fatto sentire la propria voce in opposizione al progetto, con una petizione on line che ha superato le 1500 adesioni.

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