Amaretti di pasta di Mandorla

Ciao beddhazzi!!
Siamo nel mese di aprile, uno dei mesi più miti e piacevoli dell’anno e nelle tavole salentine padroneggia un ingrediente in particolare, protagonista di molti dolci che hanno fatto la storia e tutt’ora sono tradizioni che si rinnovano ogni anno di generazioni in generazioni.. Parliamo della mandorla.. Ed in particolare della “PASTA DI MANDORLA” o pasta reale? Vi starete chiedendo.. E’ lo stesso impasto? Cambia solo il nome? Quali sono le origini? Tutte nostre o siciliane? In questo art. Oggi troverete le risposte a tutti i vostri dubbi oltre che la ricetta per realizzare questi deliziosi e raffinati dolci senza difficoltà a casa con i vostri bimbi!
E’ vero.. Ancora una volta la storia culinaria Salentina si intreccia con quella siciliana che nello stesso periodo.. (Siamo nel XV sec.) e in monasteri diversi, quello di Martorana in Sicilia e delle monache benedettine di Lecce, dall’unione di mandorle e zucchero, vede nascere quella che diventerà poi un’eccellenza italiana nel mondo.. Parliamo della pasta di mandorla, che si differenzia dalla pasta reale solo nel terzo elemento che caratterizza e da corpo e sapore diversi ai dolci di cui si compongono.. La prima impastata con albume d’uovo, la seconda con liquore “strega”.
Un tempo I dolci realizzati con la pasta reale erano fatti e pensati per gli altri alti prelati, vescovi e personaggi illustri del tempo, per i nobili e le loro corti..
Oggi possiamo godere tutti di questa meraviglia della pasticceria Salentina e siciliana, così semplice nei suoi ingredienti, così facile da realizzare.. Così buona e veramente alla portata di tutti essendo la pasta reale, quella con il liquore, priva di glutine e uova quindi adatta a chi ha problemi di intolleranze o allergie alimentari.
Non basta di certo un solo articolo per descrivere in dettaglio, come piace fare a noi, tutti i segreti e i dolci che si possono realizzare con queste paste raffinate tanto simili e pur diverse, da cui nascono gli “AMARETTI” ;la “FRUTTA MARTORANA” ; l’ “AGNELLO e il PESCE” di pasta reale; le “FIAMME” e tantissimi altri dolcetti dal sapore delicato e profumato di agrumi, mandorle e liquore…ma vi prometto un viaggio che ne svelerà i trucchi e il loro facile realizzo.
Cominciamo oggi allora con questo articolo in cui vi Presento gli

  AMARETTI DI PASTA DI MANDORLA

ingredienti:
500gr.mandorle pelate
350gr.zucchero semolato
100gr.albume d’uovo
Un cucchiaio di miele
4 gocce di essenza di mandorla amara
Oppure 4 mandorle amare
Per decorare ciliegie candite, mandorle sgusciate, granella di nocciola o pistacchio, zucchero a velo, gocce di cioccolato, mandorle a foglie.

Vi occorrerà una sac a’ poche di stoffa e un beccuccio n. 14
Cottura : 160 x 12min circa (ogni forno è a sé)
Gli amaretti si devono colorare appena in cottura in modo da risultare leggermente croccanti all’esterno e dal cuore morbido..
Vi sembreranno crudi e mollicci appena sfornati ma non indugiate.. Prenderanno corpo e consistenza quando si raffredderanno poi.. Parola mia! 😉
Per mantenerli sempre freschi e morbidi come appena sfornati vi do’ un consiglio.. Appuntatevelo subito!
Consumate in giornata quelli che volete e gli altri congelateli in Freezer.. Quando vi andrà o avrete degli ospiti inaspettati per il caffè e vorrete fare un figurone.. Vi basterà toglierli dal frigo una mezz’oretta prima di servirli e voilà’…I vostri amaretti potranno essere gustati morbidissimi come appena fatti!
Ma ora proviamo a farli insieme. Forza! 😊
Maciniamo a farina mandorle e zucchero insieme, aggiungiamo l’aroma di mandorla amare o le mandorle amare, aggiungete se vi va buccia grattata. Limone e arancia o i loro aromi, il miele e l’albume d’uovo. Impastiamo a mano…a pasta di mandorle è pronta! Facile no? 😉
Ora mettiamo metà dell’impasto nella sac a poche e con un giro deciso spingiamo la pasta a formare dei dolcetti posizionati su teglia Con carta da forno distanziati uno dall’altro da un paio di cm.
Decoriamo i nostri amaretti con una spolverata di zucchero semolato(darà lucentezza) metà con ciliegie e l’altra metà con mandorle.
Per gli altri amaretti invece procediamo cosi:
Ci sistemiamo una teglia Con carta forno
E ci versiamo la granella di arachidi o pistacchio.. Aiutandoci con la sacca i semplicemente con le mani buttiamo giù la pasta di mandorle nella granella.. Con un giro delicato tra le mani(senza lavorare la pasta!) ma solo girandola delicatamente nella granella creiamo i nostri dolcetti che andremo a sistemare su un’altra teglia con carta forno… Togliamo ora la granella è la sostituiamo con le mandorle a foglie e poi con le gocce di cioccolato e poi con lo zucchero a velo.. A rotazione.. Sempre con lo stesso sistema realizziamo gli AMARETTI VARIEGATI.
E’ stato più facile a farsi che a dirsi vero? Ditemelo! Scrivetemi su Quantobastalacucinadiadri@gmail.com
Seguitemi sui miei canali social Instagram
YouTube e f. B

Le zeppole di San Giuseppe

Ciao beddhazziiii
Il numero di marzo non puo’ che essere dedicato alla regina dei dolci fritti salentini che si prepara il giorno di San Giuseppe per la festa del papà: la zeppola di San Giuseppe.
I forni e le pasticcerie salentine sono in fermento durante la settimana che precede la festa per la preparazione di questa dolcissima delizia che ora si consuma tutti i giorni dell’anno in versione mignon, ma trova tutto il suo fascino e il suo perchehè nel formato originale e proprio nel giorno della festa del papà: il 19 marzo.


Ma perchè solo e proprio in quel giorno?
La risposta la troviamo andando molto indietro nel tempo.. “in quel tempo” come recita il Vangelo, quando San Giuseppe si narra vendesse della pasta fritta girata nello zucchero, sul suo carretto durante il viaggio verso Nazareth in cambio di frutta o di altri beni necessari alla sopravvivenza.
Ma la pasta choux di cui si compongono le zeppole trova origini assume versioni diverse nel tempo e nella storia passando dalle corti napoletane a quelle fiorentine, dove i pasticceri di corte delizia amo il palato dei loro signori con bignè alla crema, alla frutta e al cioccolato o semplicemente con frittelle allo zucchero.
Ma veniamo ai giorni nostri.

Ingredienti
100gr. acqua
100gr. farina tipo 0
100gr. uova (circa 2 uova intere)
50gr. burro o margarina o strutto
Un pizzico di sale
Un pizzico di cannella
Un cucchiaino di zucchero

Crema pasticcera per zeppole
Un lt di latte intero o di panna liquida
Oppure 500ml latte e 500ml panna
120gr. amido di mais
6 tuorli d’uovo
250gr. zucchero


Per ottenere la crema al cioccolato basta aggiungere un po’ di cacao amaro setacciato alla crema fredda fino al colore fino al colore desiderato.
Per i piu’ golosi aggiungete un po’ di crema alla nocciola (la più famosa Nutella).

Vi serviranno:
2 sacapoche di stoffa
3 beccucci a stella di cui 2 n°16 (per dare forma alla zeppola e per la crema) e 1 n°14 (per i ciuffetti al cioccolato)

Procedimento
Mettiamo sul fuoco acqua e burro con sale, zucchero e aromi.
Portiamo a bollore. Aggiungiamo la farina precedentemente setacciata, la aggiungiamo tutta d’un colpo e la amalgamiamo energicamente al liquido.
Spegniamo il fuoco e spostiamo la pentola. Aspettiamo qualche minuto che si raffreddi.
Aggiungiamo le uova una alla volta. Questo passaggio è il più importante ed è quello che determina la buona riuscita o il fallimento della pasta choux.
Aggiungo un uovo e giro con cucchiaio di legno per non alterare la temperatura. Una volta che è perfettamente assorbito dall’impasto e asciutto aggiungo l’altro uovo Vi consiglio di pesare le uova, di sbatterle con la frusta e di unirle al composto “a filo”. Un filo per volta, man mano si assorbe. Così non sbaglierete!


Tutto qui! La nostra pasta choux è pronta. Facile no?
Ora la parte più divertente. Rilassatevi. Il grosso del lavoro è fatto. Adesso fate un sorriso e datevi una pacca sulla spalla. Siete state brave e avete appena realizzato una base da vera pasticceria!
Ora divertitevi con i vostri bimbi a preparare la crema pasticcera!
Lavorate con una frusta o un cucchiaio tuorli e zucchero, aggiungete poi l’amido. Girate a freddo fino a formare una cremina senza grumi. Ora scaldate (non bollite mi raccomando) il latte o la panna sul fuoco con dei semi di bacca di vaniglia in una casseruola di acciaio.
Versate ora il composto preparato prima e cominciate a girare con la frusta sempre da un lato a fuoco medio senza mai spostarvi. Ci vorranno circa tre minuti perche’ vada a bollore. Ma non muovetevi. Appena compaiono le prime bolle, quelle grandi, la crema è pronta. Spegnete e spostate subito dal fuoco. Coprite direttamente la crema con la pellicola la crema, non sulla pentola. Attaccate la pellicola sulla crema in modo che non si formi quella fastidiosa patina gelatinosa una volta raffreddata. Laciamo raffreddare per bene la crema e andiamo a realizzare le nostre zeppole. Ritagliamo dei quadrati di carta forno della dimensione di circa 15×15 cm.
Riempiamo di pasta la sacca con beccuccio n°16 e spingiamo forte sulla carta per creare un cerchio dello spessore di circa 2cm. Al centro del cerchio tracciamo allo stesso modo una striscia.
Mettiamo a scaldare in una casseruola alta e capiente abbondante olio di semi di girasole o di arachidi.
Raggiungiamo il punto di fumo sui 180° e cominciamo a friggere le nostre zeppole prendendole insieme al quadratino di carta dove sono posizionate e capovolgiamole nell’olio. Dopo qualche secondo la carta si staccherà da sola. Possiamo rimuoverla e continuare la cottura. Girando la zeppola da un lato e dall’altro fino a quando avrà raggiunto un colore dorato. Scolare in abbondante carta assorbente da cucina.
Per una cottura leggera non unta vi consiglio di testare prima la temperatura dell’olio: appena appaiono le venature immergiamo un pezzettino di pasta.. Se risale subito, l’olio è pronto altrimenti è il caso di aspettare un po’.
Mettete poche zeppole alla volta altrimenti la temperatura di abbasserà (ecco perchè le sentite poi piene di olio).
E quelle al forno? Detto fatto! Per quelle al forno non avete bisogno di posizionare le zeppole sui quadrati di carta forno ma formatele pure su un unico foglio su una teglia, distanziate una dall’altra di 3 cm. Infornate a forno preriscaldato a 220° per 5 minuti, abbassate poi a 190° per 15 minuti, e poi spiffero x 5 minuti. Cos’è lo spiffero? Forno spento e porta socchiusa da un cucchiaio di legno.
Lo spiffero è molto importante per l’asciugatura della pasta.
Il forno statico è meglio. Con queste temperature e questo sistema vi assicuro zeppole alte, gonfie e vuote all’interno. Lo stesso risultato lo otterrete con i bignè. Provare per credere!
Passiamo alla farcitura, che in questo caso è più una guarnizione visto che viene fatta all’esterno della pasta.
Passiamo le zeppole fritte nello zucchero semolato.
Riempiamo la sacapoche con beccuccio n°16 di crema pasticcera e con le stessi movimenti e la stessa pressione eseguita per creare la zeppola ne delineiamo i contorni. Ora facciamo i ciuffetti al cioccolato con un altra sacapoche con beccuccio n°14.
Per le zeppole al forno procediamo allo stesso modo ma prima di guarnire con la crema diamo una spolverata di zucchero a velo.
Le nostre zeppole sono pronte!

In cucina con Adri: TORTA MIMOSA

Ciao beddhazziiii!


Per il giorno in cui in cui tutto il mondo festeggia la donna, ognuno con le sue tradizioni, noi rimaniamo nella tradizione italiana e omaggiamo le donne salentine con il dolce classico per eccellenza che tanto richiama per aspetto e colori il fiore della mimosa.


Estremamente facile da preparare per chi non ha tempo tra lavoro e vari impegni, la torta mimosa è un must presente in tutte le pasticcerie, fornerie e ristoranti italiani il giorno dell’8 marzo.


Noi salentini amiamo la versione all’ananas che vi propongo oggi; in alternativa si puo’ guarnire con fragole o frutti rossi o fiori freschi… ma ricordiamoci che l’aspetto deve rimanere fedele al fiore di mimosa.


Piu’ facile a farsi che a dirsi.. Nn ci credete?
Andate in dispensa, mentre leggete, ora, in questo momento e prendere uova, zucchero e farina. Non vi servirà altro. Prepariamo la base in due minuti. Pronti? Facciamola insieme!


Torta mimosa (variante all’ananas)

  • Pan di spagna(per 8 persone)
    Ps: se siete in due a casa fatela per 8 ugualmente perchè poi ne darete un pezzo alla mamma, uno alla sorella, uno alla vicina, noi salentine siamo cosi:

    – 4 uova
    – 120 gr. zucchero
    – 120 gr. farina 00
    – Tortiera, diametro 20, anche 18 va bene.

Procedimento:

  • Montare a spuma ben ferma le uova intere e lo zucchero (devono montare benissimo per almeno 10 min). La prova per la riuscita della spuma: capovolgere il boccale se nom cola niente la spuma è ok. Vi consiglio per quest’operazione e per tutti i tipo di montature di usare un contenitore in acciaio che avrete messo in frezeer una mezz’oretta prima insieme alle fruste e le uova mi raccomando. A temperatura ambiente non da frigo!
  • Rilassatevi, il grosso del lavoro è fatto. Ora andiamo ad aggiungere la farina setacciata poco alla volta e ogni volta la amalgamiamo alla spuma con movimento dolce aiutandoci con una spatola dal basso verso l’alto, movimento dolce delicato, lento. Questo passaggio è importantissimo e serve proprio a creare la struttura del pan di Spagna. Se fatto bene crea l’ossigeno naturale, quel magico elemento invisibile che sostituisce il lievito chimico per dolci, che nasce dalle nostre mani e che si fa con sentimento.
  • A lavoro finito non vi resta che versare il composto nella teglia che avrete già preparato con carta forno. Attenzione! Deve arrivare fino all’orlo della teglia se trabocca lasciate la carta forno lunga oltre l’altezza della teglia a modi “prolunga” verso l’alto. Se non arriva all’orlo vi conviene cambiare teglia. Prendetene una piu’ piccola!
  • E’ il momento di profumare casa e vicinato di “buono”. Preriscaldiamo il forno a 200 gradi e inforniamo a 180 per 40min circa. Forno statico. (Se utilizzate un forno ventilato abbassate la temeratura di 10gradi, quindi 160.) Controllate la cottura con uno stuzzicadenti pungendo il pan di Spagna in più punti. Se è asciutto completamente ci siamo.
  • Sfornate e capovolgete il pan di spagna.
  • Bene, prepariamo ora la bagna con 100 gr. acqua, 50 gr. zucchero, 25 gr. rum: portiamo sul fuoco fino a far sciogliere lo zucchero completamente. Per una bagna analcolica utilizzate pure lo sciroppo delle ananas. In questa ricetta utilizzeremo infatti 250 gr.di ananas sciroppate, domani però, per oggi abbiamo finito.
  • Facciamo raffreddare bene il nostro pan di Spagna dopo averlo sformato.. Domani e’ in altro giorno!

Il giorno della crema😋😋😋


Per un’ottima torta mimosa serva una crema chantilly, che altro non è che la crema pasticcera unita sulla panna montata. Crema pasticcera:
– 500 ml di latte intero
– 125 gr. zucchero
– 3 tuorli
– 60 gr. amido di mais
– Aroma vaniglia

Procedimento:

  • Con la frusta, a freddo, mischiamo tuorli e zucchero, continuiamo con l’amido o farina 00 e l’aroma, fino a formare una cremina.
  • Scaldiamo su fuoco medio il latte e prima del bollore aggiungiamo la nostra crema fredda. Mescoliamo con la frusta sempre dallo stesso verso fino a bollore. Appena compaiono le prime bolle agitiamo forte e togliamo dal fuoco: spegniamo il formello e spostiamo la nostra crema in modo che non continui a cuocere sul fornello ancora caldo. Copriamo con pellicola direttamente sulla crema in modo che non si forni quell’antipatica patina gelatinosa.
  • Per avere una crema più “cremosa” e goduriosa, usare la panna liquida al posto del latte!
    Intanto che aspettiamo che la crema di freddi montiamo 200 ml di panna; ricordate: il trucco del contenitore il Frezeer! Quando notate dei “buchi” “vuoti d’aria”, la panna è ben montata.
  • Uniamola alla crema quando sarà raffreddata e procediamo all’assemblaghio della torta mimosa:
    Tagliamo il nostro pan di Spagna in due o tre strati, in base a quanto vi è uscito alto, mettete la base sul vassoio di portata, svuotatelo della sua mollica formando una vera e propria calotta; (mettete la mollica da parte) a metà crema chantilly aggiungete le ananas tagliate a pezzettini, non tutte però, lasciatene qualcuna intera per la guarnizione finale, una per vostro marito e un’altra per vostro figlio, ve la ruberanno tanto passando per la cucina, quindi comprate pure il barattolo grande!
    Inutile stare a guardare il grammo in certe ricette; versate pure la crema senza leccarvi le dita, ricordatevi della vicina che verrà a fare il caffè a pomeriggio!..
  • Chiudete con la parte finale che avrete anche privato un pò della sua dolce mollica.
  • Decorate con il resto della crema chantilly, quella senza ananas; cospargete come se piovesse le mollo che di pan di Spagna per guarnire e decorate, se volete, con delle mezzelune di ananas. Se vi saranno avanzate in qualche modo.


E niente questo è tutto..

La notra Torta Mimosa, in omaggio alle donne che piace molto agli uomini di casa. Forse perche’ ricorda molto “le torte della nonna.


E’ pronto.. Facile no? 😉


Fatelo e fatemi sapere! Soprattutto voi donne mie vicine di casa ed amiche.. Fatelo e mandatemene un pezzo😅😋


Auguri a tutte le donne che della resilienza sanno approfittare e in momenti difficili sanno rialzarsi piu’ forti di prima.. Alle donne che muovono il mondo con coraggio, fermezza e tanto amore❤️

Seguitemi anche sui miei canali social Youtube e Instagram #quantobastalacucinadiadri e su facebook #Adriana Manco

Ti sei perso il TORTINO AL CIOCCOLATO DAL CUORE MOBIDO? (CLICCA QUI)

Tortino al cioccolato dal cuore morbido

Ciao beddhazziiii


Tempo d’amore di dediche di baci e di coccole.. Tutto in un giorno!
Non solo per il partner ma soprattutto per noi stesse.. Dedichiamoci almeno un’ora al giorno. . Non solo in questo giorno ma sempre.. Un’ora tutta per noi.. Regaliamoci un po’ di attenzioni, di cure di affetto.. Tutto per noi! Questo è il mio augurio più grande!


Lo so che starete pensando a un pomeriggio di shopping sfrenato o a un percorso compreso di fanghi terapeutici con apericena compreso sprizz e tutto il resto.. A vostra fantasia.. E come non darvi ragione!.. quello che invece posso fare io è darvi una ricetta.. Solo questo😅
vi prometto un momento.. Uno solo.. Breve ma intensissimo.. Di bontà.. Tutto in un piccolo dolce monoporzione.. Tutto per voi.. Facilissimo da preparare a casa..
Sto parlando del #tortinoalcuoremorbido di cioccolato!!
Una bomboniera che racchiude un’esplosione di gusto. Al peperoncino, alla paprica, alla cannella, al cioccolato bianco o fondente, al pistacchio e per tutti i gusti per ogni palato.. Facilissimo da preparare in casa.. Pratico da tenere in freezer e da cuocere poi al momento.. Giusto un quarto d’ora prima di essere servito..

Ricetta:
100gr.cioccolato fondente di alta qualità
100gr.burro
80gr.zucchero
40gr.farina tipo 00
2uova
Un pizzico di sale
Aroma vaniglia, oppure peperoncino, oppure paprica, oppure cannella
Freezer 4 ore
Cottura:180x11min

Per avere un cuore morbido al cioccolato bianco basterà aggiungere al centro del pirottino un cioccolatino bianco.
L’unico “segreto” per la riuscita di ottimo tortino dal cuore morbido, oltre alla cottura e’ quello di imburrare e infarinare gli stampi bene bene.. In modo che non rimanga attaccato durante la sformatura.
Non impazzite alla ricerca delle formine e di stampini vari.. Li trovate in alluminio pratici monouso in qualsiasi supermercato.. Oppure in silicone dal vostro negoziante di fiducia..
Il tortino e’ sempre in tema!


Facile no? Fateli e fatemi sapere.. ❤️
Se vi va di guardare il video⬇️

Seguimi su fb⬇️
https://www.facebook.com/Quantobastalacucinadiadri/

Sono su Instagram come @quantobastalacucinadiadri. Installa l’app per seguire le mie foto e i miei video. https://www.instagram.com/invites/contact/?i=1dqdv6u3kzhxk&utm_content=6se39ns

In cucina con Adri: le chiacchiere di carnevale.

Ciao beddhazzi!

Siamo nel periodo più frizzante dell’anno. La nostra personalità e il nostro aspetto si possono finalmente celare, in tutta mostra, dietro una maschera. Prepariamo al carnevale.

Per tutti i gusti e in tutti i colori ogni maschera nasconde una storia, una tradizione, un significato e anche noi salentini siamo catturati ogni anno dalla sensazione di goliardia, di leggerezza e dall’affascinante nota di colore che dà uscire in incognito, sfilando per le strade del paese senza essere riconosciuti, almeno ci proviamo!

Forse un po’ troppo presto starete pensando, manca ancora un po’ al carnevale!

Non per le nostre massaie che sperimentano gia’ da prima in cucina i dolci che rappresenteranno, anche quest’anno, la tradizione.

Ma qual è il dolce salentino di carnevale per eccellenza? Questa volta ci uniamo al resto d’Italia in un dolce tutto tricolore : Le chiacchiere!

L’origine di questo dolce risale all’epoca romana: in quel periodo i dolci a base di uova e farina chiamati “frictina”, venivano fritti nel grasso di maiale e preparato dalle donne romane per festeggiare i “saturnali” (festività che corrisponde al nostro carnevale).

La storia ci porta anche a Napoli, alla corte della Regina Savoia che in uno dei suoi salotti chiese al cuoco di corte, Raffaele Esposito, di preparare un dolce in tutta fretta per accompagnare le chiacchiere che avrebbe fatto con i suoi ospiti. Da questo termine e dalla fretta con cui preparò quel dolce il cuoco ebbe l’ispirazione del nome e fu così che nacquero le chiacchiere ancora un must dei dolci fritti italiani.

Le chiacchiere sono un dolce che si tramanda da secoli, dunque, grazie anche alla sua ricetta facile e per niente dispendiosa.

Per prepare questo dolce non vi faccio fare neanche la lista della spesa! Gli ingredienti sono così semplici che vi basterà recarvi in dispensa per trovarli, al ritorno fermatevi nel soggiorno e aprite la cristalleria, prendete pure il primo liquore che vi capita o del vino bianco, prosecco o spumante che vi è rimasto delle feste, quello che vi pare.

Allora, andateci adesso e facciamole insieme, dai, subito, io vi aspetto qui!

Non dimenticate di prepararvi un mattarello o la macchina che usate per tirare la pasta fresca e una rondella taglia pasta!

Ecco la ricetta delle “Chiacchiere”:

  • 500gr. di farina 00;
  • 100gr. di zucchero;
  • 3 uova intere;
  • 50gr. di burro o margarina;
  • 50gr. di anice o marsala;
  • 40gr. di vino bianco;
  • Un pizzico di sale;
  • Buccia grattugiata di 1 limone o di 1 arancia;
  • Olio di semi per friggere;
  • Zucchero a velo per guarnire;

Procedimento:

Impasto velocissimo fatto a mano: partiamo dai liquidi già pesati, versiamoli in un contenitore e poi  aggiungiamo le uova e finiamo con la farina e il sale, impastiamo!

Lasciamo a riposo per una mezz’oretta.

Dividiamo l’impasto in pezzettini e cominciamo a stendere il primo con il mattarello. Se usate la macchina tirate la pasta fino all’ultimo numero. Dev’essere sottilissima. Più sottile sarà l’impasto, migliore saraà la riuscita del dolce!

Aiutatevi con la farina durante questo lavoro e spolverate e anche un bel pò sui vassoi su cui andrete a porre le vostre chiacchiere prima di essere fritte.

Aiutandovi con una rondella taglia pasta, formate le vostre chiacchiere tagliando la pasta a rettangoli e incidendole poi al centro con un taglietto.

Friggete in abbondante olio di semi di girasole o di arachidi.

📍CONSIGLI PER LA FRITTURA

✔️ la pentola dev’essere alta e capiente;

✔️ Il punto di fumo (la temperatura) si raggiunge a 180gradi;

✔️ Prova del 9: quando iniziano a formarsi le “venature” nell’olio immergiamo un pezzettino di pasta. Se risale subito in superficie l’olio è pronto. Altrimenti aspettiamo ancora un po’;

✔️ Girate continuamente le chiacchiere fino a che non raggiungeranno un colore dorato;

✔️ Scolate in carta assorbente;

Sistemate le chiacchiere su un vassoio e ad ogni strato spolverate con abbondante zucchero a velo( basta solo da un lato)

Fate lo stesso per ogni strato.

📍VARIANTE AL CIOCCOLATO

  • sciogliete del cioccolato fondente a bagno maria o in microonde e aiutandovi con una forchetta o un cucchiaio guarnite le vostre chiacchiere

Allora? Facile no? Fatele e fatemi sapere!

Video tutorial completo⬇️

Seguitemi anche sui miei canali social Youtube e Instagram #quantobastalacucinadiadri e su facebook #Adriana Manco.

Preparazione completa sul mio canale.

TI sei perso i BISCOTTI DELLA SALUTE? (CLICCA QUI)

In cucina con Adri: i biscotti della salute

Ciao beddhazziiii!

In cucina con Adri

Tempo di diete dopo le feste, troppi dolci, troppe calorie? Sono d’accordo ma attenzione alla salute..

I nutrizionisti consigliano di seguire la nostra dieta mediterranea e io non saprei proprio da dove iniziare per seguire altri tipi di diete! Ampio spazio dunque a verdure, frutta di stagione e cereali senza trascurare i carboidrati e un po’ di sano movimento..

Ogni tanto concediamoci un dolcetto, magari da inserire in una ricca colazione, e nella colazione di noi salentini non c’è solo il pasticciotto. Oggi vi presento il biscotto per eccellenza della tradizione salentina, ottimo a qualsiasi ora della giornata:

I BISCOTTI DELLA SALUTE.

Perché “della salute”?

In antichità le massaie salentine preparavano questi biscotti ai bimbi che affrontavano delle malattie o in periodo di convalescenza, ecco perchè la ricetta prevede l’utilizzo di molte uova rispetto a quelle di altri biscotti, considerando l’uovo  come ingrediente principale stavolta e non solo messo li giusto per “legare”.

Ottimo a colazione, anche da inzuppo o per merenda, meraviglioso in tutte le sue varianti. Delizioso se accompagnato con un buon vino. Chiaramente salentino!

Ma seguitemi bene adesso. Sto per svelarvi un trucchetto che potrete utilizzare nella preparazione di tutti i tipi di biscotti! Questo ingrediente segreto e golosissimo pensate si trova tra gli scarti della vostra credenza.

Aprite tutti i contenitori dei biscotti e prendete le briciole dei biscotti vecchi che non consumate più, mostaccioli che vi sono avanzati dopo le feste, anche quei biscotti che vi hanno regalato ma che non riuscite a digerire.

Insomma tutto ciò che stavate per buttare. Raccogliete tutto in un sacchetto o nel frullatore e sbriciolate!

Se sono delle molliche di panettone o torte morbide avanzate, fatele a pezzettoni e passatele nel forno per biscottarle, prima a 140 gradi per, 20 min e poi sbriciolatele.

Questo vale per tutti i tipi di dolci o biscotti (con mandorle, uvetta, gocce di cioccolato). Tutto quello che vi avanza diventerà un ingrediente aggiuntivo e gustosissimo nella creazione dei vostri biscotti, ma come inserirli nell’impasto?

Una volta sbriciolati a quasi farina si aggiungono semplicemente a tutti gli altri ingredienti che prevede la ricetta, diventando così anch’essi ingrediente..

La quantità? Non piu’ di 200gr.di briciole su un kg di farina. Se ne avete di piu’ consumatele una ricetta per volta.

Ecco la ricetta dei biscotti della salute:

  • 300gr. di farina 00;
  • 100 gr. di farina tipo 1;
  • 100gr. di farina di semola o di grano duro (Consiglio sempre di mischiare più farine, ma, se vi va, potete farli con un unico tipo di farina bianca quindi 500gr. di farina 00 andranno benissimo);
  • 100 gr. di briciole di biscotti;
  • 180gr. di zucchero;
  • 100 gr. Olio (meglio se di semi) ma anche EVO andrà benissimo;
  • 8gr. di lievito per dolci oppure 5 gr. di ammoniaca per dolci (se usate l’ammoniaca svioglietela in un filino d’acqua, di latte o di succo d’arancia);
  • Nuccia grattugiata, metà arancia e di metà limone;
  • 4 uova intere(quattro si! Sono della salute!);
  • Un pizzico di sale;

Varianti:

📍Alle mandorle: aggiungere all’impasto 100gr. di mandorle tostate (se le comprate crude tostate le in forno 160gradi per 10 min) e poi sbriciolatele grossolanamente anche passando le con un mattarello.

📍Uvetta e noci: aggiungere all’impasto 50gr. uvetta laciata precedentemente macerare in mezzo bicchiere di sambuca (aggiungere uvetta e anche la sambuca!), più 50 gr. di gherlini di noci.

📍 Scaglie di cioccolato: aggiungere all’impasto 100gr. di cioccolato fondente a scaglie, a pezzi o gocce che avete precedentemente passato in freezer  per una mezz’oretta.

📍Fichi e mandorle: aggiungere all’impasto 50gr. di mandorle tostate e 50gr. di fichi secchi tagliati a pezzettini

📍Cioccolato e mandorle: aggiungere all’impasto 50gr. cacao amaro e 100gr. mandorle tostate.

Pricedimento:

Partiamo con i liquidi, sempre, in questo caso con olio e uova e poi aggiungiamo lo zucchero e  gli altri ingredienti, per ultimo la farina e il lievito.

Impastiamo velocemente. Appena si amalgama l’impasto stendiamolo sulla tavola, aiutandoci con un pò di farina, e formiamo dei bastoncini del diametro di circa 6 cm e della lunghezza della nostra teglia.

Li sistemiamo sulla teglia, appunto, con della carta da forno distanziati uno dall’altro almeno da 2 cm perché lieviteranno in cottura.

Inforniamo a 180 gradi per 10 min, (ogni forno è a sè) quando il bastoncino si stacca dalla carta è pronto..

Facciamoli intiepidire o raffreddare meglio e tagliamoli poi a tocchetti,in modo da formare i nostri biscottini in pezzetti dello spessore di circa 1 cm, (tagliamoli piano. Prendiamoci il tempo necessario, perchè possano essere il più precisi e uguali possibliletra loro, altrimenti durante la biscottatura quelli più spessi rimarranno un pò crudi e i più sottili si bruceranno!)

Quindi disponiamoli su teglia con carta forno anche vicinissimi perche’ sono già cotti e inforniamo a 140 gradi per 30 min.

La fase della biscottatura è un processo importantissimo per tutti i biscotti non solo per quello della salute.

Facile no?

Fateli e fatemi sapere!

Seguitemi anche sui miei canali social Youtube e Instagram #quantobastalacucinadiadri e su facebook #Adriana Manco

Procedimento completo dei biscotti della salute semplici
Procedimento biscotti della salute, varienate fichi e mandorle.

Ti sei perso i Mustazzoli? CLICCA QUI!

I mustazzoli in cucina con Adri: emozioni di cioccolata

Ciao beddhazzi!

Adrian Manco di InCucinaConAdri


Il nostro viaggio emozionale oggi parte da lontano.

Nasce nel tardo meodievo con un nome curioso “mustaceus”, dal latino “mustum” , nome legato alle antiche ricette contadine con il mosto d’uva, da cui si ricavava il vin cotto. Parte dalla Campania scende in Calabria e poi anche in Puglia. Nel Salento, anni dopo, di generazione in generazione la ricetta verrà rivisitata, in modo particolare nella glassa.


Si parliamo dei nostri MUSTAZZOLI


Questo dolcetto scuro, tanto amato dai bimbi e dagli adulti, al quale ogni salentino è così legato.

Ricordi d’infanzia, di paese, di feste patronali, di odore di zucchero filato, di canditi e di mandorle tostate, cannella e anice stellato, polvere di farina e di fuochi d’artificio. Le musiche popolari, i tamburelli e le bande musicali. I fiocchi del tricolore con l’immagine del santo patronale di turno appeso allo specchietto dell’ape del nonno. Le processioni in cui la nonna ti strattonava da un braccio per essere sempre i primi della fila, subito dietro alla statua del Santo, della breccia che ti entrava nelle scarpine nuove, quelle “della festa” nere laccate e lucidissimi.

I MUSTAZZOLI sanno di EMOZIONI.


Per quanto siano composti da un impasto molto semplice a base di cacao e spezie, la difficoltà maggiore la si incontra nel creare la glassa.

Per noi che ai tempi moderni siamo abituate all’uso del termometro in cucina e misuriamo tutto al robot che non sbaglia di mezzo grammo, ci sembra di impazzire quando, sfogliando i vecchi quaderni di ricette ingialliti delle nonne, a fine rigo ci tocca leggere puntualmente quella frase così snervante: e poi… aggiungere cacao e spezie… A sentimento!!!

Ma che vuol dire a sentimento?

Tirate fuori dalla dispensa farina, olio, zucchero e cacao. Ora chiudete gli occhi e lasciatevi trasportare dai profumi e dai ricordi passati, dalla musica delle giostre in lontananza e dal suono delle campane a festa della cattedrale. Io penserò alla precisione voi al resto. Facciamoli insieme.

Buon viaggio con i MUSTAZZOLI!


Ricetta

  • 250 gr. di farina00;
  • 50 gr. di zucchero;
  • Un pizzico di sale;
  • Un cucchiaio cacao amaro;
  • Un cucchiaino da the di Cannella e uno di chiodi garofano in polvere;
  • 80 gr di acqua oppure latte o succo d’arancia;
  • Un tappino di anice o sambuca,
  • 60 gr. di olio + 25gr. di burro, oppure solo olio 70gr.
  • 4gr. di ammoniaca per dolci;
  • 50gr. di mandorle tostate tritate grossolanamente.


Procedimento

  • Sciogliamo l’ammoniaca negli 80gr. di acqua, la aggiungiamo in tutti gli altri liquidi e poi finiamo con le polveri e le mandorle.
  • Impastiamo.
  • Facciamo una lastra, “lavina”, con il mattarello dello spessore di 1 cm circa, la spegniamo con un rondella ricavandone dei biscottini a forma quadrata o a rombi.
  • Sistemiamo i dolcetti nella teglia con carta forno distanziandoli di mezzo cm circa l’uno dall’altro.
  • I forniamo subito a forno preriscaldato 180 gradi per 12 min. (dico bene 12 min.) devono essere morbidissimi, non biscottati!!


Naspro o scileppo

  • 1kg zucchero;
  • 240gr. (grammi!! Pesate i liquidi sulla bilancia) di acqua;
  • 30gr. di cacao amaro;
  • 200gr. di cioccolato fondente;

PROCEDIMENTO

Risultato finale
  • Mettiamo sul fuoco medio acqua e zucchero, dopo dieci min. comincerà a bollire e a crearsi uno sciroppo che sarà pronto alla temperatura di 115 gradi (se avete il termometro), altrimenti ecco un trucco infallibile della nonna: la PROVA FILO: giunto a forte bollore ci portiamo sulle dita, aiutandoci con un mestolo di legno (“cucchiara”), una goccia di liquido, apriamo le dita, se ci rimane in mezzo un filo di zucchero a mo’ di ragnatela la glassa è pronta!!
  • Spegniamo il fuoco e spostiamo dal fornello (potrebbe altrimenti superare la temperatura e caramellarsi).
  • Aggiungiamo ora il cacao amaro, riposizioniamo sul fuoco per qualche secondo, quando arriva a bollore forte nuovamente spegniamo e spostiamo.
  • Ora è il momento di aggiungere il cioccolato fondente. Non tutto insieme, solo un pezzettino per volta, e giriamo. Siamo pronte.
  • Immergiamo i nostri mustazzoli, uno alla volta, aiutandoci con una pinza e sistemiamoli su una gratella perché il naspro scolerà bollente; li mettiamo su una gratella su di una teglia con carta forno in modo da recuperare poi il naspro scolato.


Prova del 9: il naspro è ok solo quando il mustazzolo asciuga subito ( mettiamo il cioccolato fondente, per l’asciugatura istantanea e per dare lucidità. Impensabile, ai giorni nostri, aspettare il vento di tramonta.


Facile no?


Fateli e fatemi sapere!

Seguitemi anche sui miei canali social Youtube e Instagram #quantobastalacucinadiadri e su facebook #Adriana Manco


Se vi va di farvi anche due risate ecco il video completo. Ciaooooooooooooo!!!

Ti sei perso i purciddhuzzi? CLICCA QUI!

Exit mobile version