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Un inno alla vita, alla fede, a non arrendersi mai: arriva il nuovo libro di Maria De Giovanni.

In un inno alla vita e alla fede, Maria De Giovanni, in un atto di coraggio e resilienza, pubblica il suo nuovo libro, proponendo un messaggio di incondizionata accettazione di quello che la vita riserva. Intitolato “Sulle orme della Sclerosis Multipla. La pienezza della vita”, il volume, appena pubblicato da Graus Edizioni, sarà presentato domani, martedì 21 gennaio, alle 12.00 presso Palazzo Adorno a Lecce.

La presentazione vedrà la partecipazione dell’autrice stessa, insieme a diverse personalità locali ed istituzionali tra cui il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il presidente della Provincia di Brindisi Tony Matarrelli, l’assessore regionale Sebastiano Leo, il direttore generale Asl Lecce Stefano Rossi, la presidente dell’associazione culturale Azione Parallela Maria Antonietta Vacca, il docente Antonio Leo.

Il libro presenta un potente racconto di vita nella lotta contro la sclerosi multipla, con uno sguardo positivo e una fede forte. De Giovanni, attiva nella salvaguardia dei diritti delle persone con disabilità, affronta temi come la fede, la solidarietà e la famiglia, quale supporto fondamentale nel percorso intrapreso con la malattia.

Questo volume rappresenta anche un modo per rendere accessibile ai più piccoli la comprensione dei sintomi e dei segni della sclerosi multipla, attraverso una fiaba inclusa tra le pagine. Pertanto risulta importante per la sua capacità di educare e sensibilizzare sulla condizione di chi vive con questa malattia.

All’interno del libro, la prefazione è scritta da Luca Cereda, giornalista di Famiglia Cristiana, mentre la postfazione del neurologo ricercatrice del Centro Sclerosis Multipla IRCCS Neuromed Roberta Fantozzi fornisce un punto di vista scientifico sulla malattia.

Maria De Giovanni è una donna di immensa forza morale e spirituale, premiata con oltre 140 riconoscimenti per il suo impegno sociale. Il suo messaggio chiave attraverso il libro è che “la vita, sebbene segnata dal dolore e dalle difficoltà, è una preghiera continua, un atto di amore che ritorna e si rinnova ogni giorno”.

Polemiche sulla partecipazione della Regione Puglia alla settimana dell’Arte e del Design di Miami

Titolo: Polemiche in Regione Puglia sulla partecipazione alla Settimana dell’Arte e del Design di Miami

Sarebbe una straordinaria vetrina internazionale per la nostra regione, ma la partecipazione della Regione Puglia alla settimana dell’Arte e del Design di Miami non è esente da polemiche. La notizia, riportata sul sito ufficiale della Regione Puglia e per le quali non sono ancora state rese note cifre ufficiali, ha scatenato un tam tam di critiche in rete e sui social.

Se ben la notizia non specifica direttamente il coinvolgimento di artisti o designer di Ugento, la questione tocca da vicino anche la nostra città. Il Salento con la sua viva scena artistica, ha un grande interesse nella promozione dell’arte e del design a livello internazionale. Molti dei nostri artisti locali potrebbero infatti beneficiare della vetrina offerta da un evento di tale portata.

La partecipazione della Regione a un evento internazionale come quello di Miami dovrebbe idealmente servire a promuovere le eccellenze artistiche e di design del nostro territorio, offrendo un’opportunità unica di visibilità. Tuttavia, le polemiche stanno mettendo in ombra questo potenziale vantaggio.

Non sono state specificate cifre relative al costo di tale partecipazione, e questo sta alimentando le critiche. Molti ritengono che i fondi della Regione dovrebbero essere utilizzati per promuovere l’arte e il design a livello locale, sostenendo gli artisti e i designer del Salento e della Puglia in generale, piuttosto che investirli in eventi internazionali.

Una questione che a costretto ad intervenire l’assessore Alessandro delli Noci:

Vorrei fare chiarezza sulla partecipazione della Regione Puglia alla missione di Miami, finalizzata ad accompagnare le imprese pugliesi – selezionate con apposito avviso pubblico – nella settimana dell’Arte e del Design più importante al mondo che si è tenuta dal 2 all’8 dicembre scorso. Vorrei farlo perché non mi piace quando si strumentalizzano informazioni (parziali ed errate), quando non si parla il linguaggio della verità e quando si costruiscono castelli senza fondamenta. Non fa bene alla Puglia, non fa bene ai pugliesi mettere le persone le une contro le altre perché almeno chi fa politica da tanti anni sa, o dovrebbe sapere,che le risorse economiche non sono “libere” ma finalizzate in modo esclusivo ad alcune attività, nel nostro caso alla promozione delle piccole e medie imprese pugliesi sui mercati internazionali. Se queste risorse vengono spese correttamente saremo premiati, se le risparmiamo o destiniamo ad altro, puniti. Aggiungo che queste risorse non sono del bilancio regionale, sono risorse del POC destinate in via esclusiva a queste attività, che hanno una precisa strategia.
Detto questo, dare al territorio pugliese l’opportunità di collocarsi nel panorama del design e dell’arte contemporanea internazionali è un obiettivo delle politiche di internazionalizzazione della Regione Puglia e la migliore occasione per farlo è quella di sfruttare i contesti che sono già affermati nel circuito di galleristi, opinionisti, creativi, collezionisti, operatori di settore, critici d’arte. Da qui,  l’evidente opportunità di inserirsi nella più importante settimana dell’arte e del design, settimana che ha la sua massima espressione nelle fiere di Art Basel – che per questa edizione ha contato oltre 75mila visitatori – e di Design Miami ma che attira a sé migliaia di visitatori nel Design District, a Down town, a Miami Beach, insomma nell’intera città per molti altri eventi e iniziative che fanno da corollario e che rendono Miami il massimo centro culturale, creativo e innovativo del momento. Riuscire – come abbiamo fatto, con grande soddisfazione da parte delle nostre imprese – a portare dentro quegli spazi le nostre eccellenze, farlo in forma collettiva per una intera settimana (ci tengo a dire che io personalmente sono stato a Miami due giorni ma le imprese sette) è un’opportunità non replicabile in altri contesti da tutti i punti di vista anche economico. A questo proposito, la partecipazione agli eventi di Miami è costata probabilmente meno della partecipazione media a tutti gli eventi fieristici internazionali. Il costo di uno spazio nudo all’interno di una fiera internazionale si aggira attorno ai 200mila euro e a questi costi si devono aggiungere quelli degli allestimenti, comunicazione ecc. Costi che una micro e piccola impresa pugliese non potrebbe mai permettersi. Noi abbiamo potuto portarne dieci di eccellenze, spendendo quasi la stessa somma che avrebbe speso una singola azienda a suo carico.
Ovviamente, e da qui la mia breve partecipazione, a tutto questo occorre aggiungere la possibilità di intessere relazioni istituzionali, come abbiamo fatto incontrando il Presidente della Camera di Commercio Italia America del Southeast o ancora il direttore fiere e piattaforme espositive Art Basel, il pugliese Vincenzo De Bellis, e Maria Porro, presidente del Salone del Mobile di Milano presso l’Istituto Italiano di Cultura a Miami.
Come facciamo sempre, anche per questa iniziativa, faremo un follow up che necessita di sei mese per avere un senso, nel frattempo abbiamo già raccolto un feedback da parte delle aziende partecipanti che, come ci accade sempre mi permetto di dire, è completamente positivo.
Giovedì in commissione regionale avrò inoltre l’occasione per chiarire punto per punto ogni dubbio espresso dai consiglieri regionali, nelle sedi adatte e con i giusti toni come deve essere”

Il Nardò cala il poker contro l’Ugento

L’Ugento Calcio torna a casa con una pesante sconfitta  per mano del Nardò. Un poker firmato dai padroni di casa, passati in vantaggio sul finire del primo tempo che non ha lasciato possibilità agli ospiti di riaggrapparsi alla partita. Il pubblico di oltre 1.000 spettatori ha potuto assistere a una gara positiva per il Nardò, grazie alle reti di Correnti, Gatto (doppietta) e Adde. Nonostante l’ergere della caparbietà Ugento Calcio, le difficoltà di gestire le criticità emerse durante la partita hanno condotto alla sconfitta finale.

I primi a rompere gli indugi sono stati i padroni di casa con Correnti, che al 42′ ha sfruttato un errore dell’Ugento in fase di disimpegno realizzando il vantaggio della sua squadra. L’Ugento Calcio ha cercato di reagire, ma il fortino difensivo impostato da De Sanzo ha lasciato pochi spazi ai tentativi di capitan Martinez e compagni.

Nonostante il cambio di fronte, gli ospiti non sono riusciti a rimediare e la situazione è peggiorata con il passare dei minuti. Al 80′, è stato Gatto a segnare il raddoppio per Nardò, seguito da una doppietta al 85′. Infine, è stato il capitano Adde a fissare il punteggio sul definitivo 4-0 al 90′. L’Ugento Calcio nonostante alcuni tentativi, non è riuscito a rovesciare l’esito della partita, portando così a casa una pesante sconfitta.

In vista del prossimo match in casa contro il Costa d’Amalfi, mister Mimmo Oliva avrà la difficile sfida di rialzare il morale  della squadra e preparare in ottimale stato fisico e morale i suoi giocatori. Oltre alla necessità di archiviare questa amara sconfitta, l’Ugento deve recuperare punti fondamentali per risalire la classifica del girone H della serie D. Mentre il Nardò continua a macinare punti e allontanarsi dalle zone calde della classifica, l’Ugento dovrà rimettersi subito in carreggiata per evitare ulteriori brutte sorprese nel prossimo appuntamento di campionato.

FORMAZIONI SCESO IN CAMPO

A.C Nardò: Galli, Fornasier, Correnti, Gatto, Milly, Lucas, Calderoni, Piazza, Mazzotta, Trinchera, Adde.

A.S.D Ugento: Illironiti, Bedini, Uneida, Regner, Amabile, Rossi, Sanchez, Teyou, Navarro, Martinez, Lezzi.

Salento, tra protocolli ambiziosi e criticità persistenti

Nel Salento si intensifica la lotta all’abbandono indiscriminato dei rifiuti, ma le sfide rimangono considerevoli, soprattutto in aree di particolare pregio naturalistico come Ugento. Il nuovo protocollo d’intesa siglato presso la Prefettura di Lecce segna un passo importante verso un approccio sistemico al problema, ma la strada per una soluzione definitiva appare ancora lunga.

Il documento, sottoscritto alla presenza del Viceministro dell’Ambiente Vannia Gava, rappresenta un tentativo coordinato di risposta a una problematica che rischia di compromettere non solo l’immagine del territorio, ma anche la salute dei cittadini e l’integrità del patrimonio paesaggistico. Particolarmente emblematico è il caso di Ugento, dove la presenza del parco regionale non è bastata a scoraggiare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, evidenziando come le misure tradizionali di tutela ambientale necessitino di un supporto più strutturato.

Il nuovo protocollo prevede un approccio multiforme: dal potenziamento del monitoraggio all’implementazione di verifiche ambientali coordinate, dalla formazione specialistica delle Polizie Locali al coinvolgimento attivo del settore industriale. “Non è solo la possibilità di apporre una firma,” ha sottolineato il Presidente della Provincia Stefano Minerva, “ma il compimento di un percorso che ci permetterà di superare il disagio di avere la responsabilità di amministratori senza gli strumenti per intervenire.”

Una delle criticità più evidenti emerge proprio nel contrasto tra le ambizioni del protocollo e la situazione sul campo in aree come Ugento. Nonostante la presenza di un parco regionale, che dovrebbe garantire un livello superiore di tutela ambientale, il territorio continua a soffrire per l’abbandono incontrollato di rifiuti. Questa contraddizione sottolinea come la sola presenza di vincoli ambientali non sia sufficiente senza un’efficace azione di controllo e prevenzione.

L’assessore regionale Triggiani ha evidenziato come il fenomeno sia particolarmente diffuso per quanto riguarda gli scarti edili, un problema che richiede soluzioni specifiche e un maggiore coordinamento tra gli enti preposti al controllo. Il protocollo prevede infatti un ruolo cruciale per i Comuni capofila degli ARO (proprio come Ugento), chiamati a sensibilizzare le comunità sul tema della raccolta differenziata e del corretto smaltimento dei rifiuti.

Le risorse non mancano: il Governo ha stanziato 500 milioni di euro per la bonifica dei siti orfani, e sono in arrivo modifiche al Codice della Strada per inasprire le sanzioni contro l’abbandono dei rifiuti. Ma la vera sfida, come emerge dal caso Ugento, sarà quella di tradurre questi strumenti in azioni concrete sul territorio.

Il coinvolgimento di Confindustria, rappresentata dal presidente Valentino Nicolì, apre inoltre interessanti prospettive per la riqualificazione delle aree già colpite dalla xylella, suggerendo un approccio integrato che vede nella tutela ambientale un’opportunità di sviluppo sostenibile.

La strada tracciata dal nuovo protocollo è ambiziosa, ma il caso Ugento ricorda come sia necessario mantenere alta l’attenzione sulla fase attuativa. Come ha ricordato il sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone, è fondamentale riflettere sulle cause scatenanti del fenomeno per costruire strategie di prevenzione efficaci. Solo attraverso un impegno costante e coordinato sarà possibile trasformare le buone intenzioni in risultati concreti, proteggendo effettivamente le aree di maggior pregio ambientale del Salento.

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Addio a Gianluca Preite, l’amico che vide oltre le apparenze

La notizia che non avremmo mai voluto dare: Gianluca Preite ci ha lasciati, dopo una lunga battaglia contro una malattia che ha combattuto con la stessa determinazione e coraggio che lo hanno sempre contraddistinto nella vita.

“Sei l’unico ad aver scritto la verità su quello che è successo, ma come facevi a saperlo?”

Con queste parole iniziò la nostra amicizia, in una telefonata che ricordo come fosse ieri. Era il periodo in cui il Salento si trovò improvvisamente sotto i riflettori internazionali per l’arresto di una presunta cellula di Anonymous, vicenda che vide Gianluca ingiustamente coinvolto.

La verità, come sempre accade, era molto più complessa delle apparenze. Gianluca non era il cyber-attivista che alcuni credevano, ma un prezioso collaboratore delle forze dell’ordine, il cui contributo fu determinante per assicurare alla giustizia diversi attivisti in tutta Italia. Molti ricorderanno ancora la “sua” apparizione al programma “Le Iene”, dove venne presentato come un misterioso membro di Anonymous in un’intervista suggestiva realizzata nelle grotte di Leuca – un’immagine che oggi strappa un sorriso amaro a chi conosceva la vera storia.

Gianluca era molto più di quell’episodio mediatico. Era un amico sincero, un sostenitore appassionato del nostro lavoro, un collaboratore prezioso che ha arricchito il nostro giornale e non solo con la sua visione unica e la sua profonda comprensione della realtà. La sua capacità di vedere oltre le apparenze, di cercare sempre la verità nascosta dietro la superficie delle cose, era il suo dono più grande.

Ci sono molti ricordi personali che in questo momento preferiamo custodire nel cuore, come gemme preziose troppo fragili per essere esposte. Verrà forse il tempo di condividerli, quando il dolore della perdita lascerà spazio alla dolcezza del ricordo.

A chi lo ha amato, alla sua famiglia e ai suoi amici, la redazione di Ozanews si stringe in un abbraccio colmo di affetto e gratitudine. Gianluca ci ha insegnato che la verità, anche quando scomoda o complessa, è sempre la strada migliore da seguire. È una lezione che continuerà a guidarci nel nostro lavoro quotidiano.

Ciao Gianluca, che la terra ti sia lieve. Il tuo sorriso, la tua intelligenza vivace e il tuo coraggio continueranno a vivere nelle pagine che hai contribuito a scrivere e nei cuori di chi ti ha conosciuto e amato.

La tua storia, amico mio, ci ricorda che dietro ogni notizia c’è sempre un essere umano con la sua complessità, i suoi sogni e le sue battaglie. Ed è proprio questo che continueremo a cercare e raccontare, proprio come ci hai insegnato tu.

Forte mobilitazione dei cittadini contro il Piano Urbanistico Generale

Grande partecipazione all’incontro pubblico tenutosi ieri sera presso l’Hotel Porta San Nicola di Ugento, dove i gruppi di opposizione consiliare hanno promosso un dibattito sul nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG). L’assemblea ha visto una notevole affluenza di cittadini e professionisti del settore, evidenziando una crescente preoccupazione della comunità per il futuro urbanistico della città.

Durante l’incontro è emersa una forte critica al processo di elaborazione del PUG, con particolare riferimento alla mancata inclusione delle parti sociali nella fase di programmazione. Il consigliere Giulio Lisi ha sottolineato come il piano sia stato sviluppato “senza alcun coinvolgimento delle diverse parti sociali portatrici di interessi, come invece previsto dalla legge e dalle più elementari regole democratiche.”

Di particolare rilievo l’intervento dei tecnici locali, che hanno evidenziato la loro esclusione dalla fase programmatoria e hanno condiviso le preoccupazioni relative agli impatti negativi del piano sullo sviluppo economico del territorio. Secondo quanto emerso dal dibattito, il PUG nella sua forma attuale rischierebbe di “mortificare i diritti acquisiti” e di ostacolare le prospettive di crescita della comunità.

L’opposizione consiliare ha annunciato l’intenzione di strutturare azioni concrete orientate verso l’azzeramento dell’attuale programmazione territoriale, enfatizzando come questa iniziativa non nasca da “una sterile contrapposizione politica” ma da un “preciso dovere morale e sociale” di garantire i diritti democratici di partecipazione dei cittadini.

La serata si è conclusa con un chiaro appello all’unità e alla mobilitazione della cittadinanza, sintetizzato nello slogan “Forza Ugento, riprendiamoci il nostro futuro”, accompagnato dall’impegno a perseguire tutte le azioni possibili nell’ambito delle libertà democratiche per una revisione sostanziale del piano urbanistico.

L’amministrazione comunale, al momento, non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito alle critiche emerse durante l’assemblea pubblica.

Il calcio a Ugento suona la carica

Nel tormentato campionato di Serie D, l’Ugento Calcio scorge finalmente un raggio di sole tra le nuvole. I giallorossi, dopo aver espugnato le mura dell’Angri – prima perla esterna della stagione – si apprestano a rimanere nella terra dei Messapi, dove il blasonato Nardò attende al varco. La classifica, ancora matrigna, vede i giallorossi dibattersi nelle acque agitate dei playout, ma il vento pare aver mutato direzione.

Il campo, giudice supremo, chiede ancora conferme, ma intanto la società raccoglie frutti inattesi dal giardino delle soddisfazioni personali. Ecco dunque Grysley, guerriero dalla garra sudamericana, aggiudicarsi la corona di MVP del girone, mentre il colpo di Fabio Rossi viene celebrato per le sue prodezze balistiche in due diverse contese social. Persino il vessillo sociale riceve gli onori della categoria, testimone silenzioso di una crescita che va oltre le domeniche di battaglia.

In questo scenario di crescita si inserisce la parabola di Ganfornina. L’iberico, cresciuto nel vivaio del Real Madrid, ha trovato nell’Ugento la prima porta italiana disposta a spalancarsi al suo talento. Ora il suo approdo alla Team Altamura in Serie C certifica la sapienza degli osservatori giallorossi nel scorgere gemme ancora da sgrezzare.

La truppa di Mimmo Oliva – condottiero che sta forgiando un gruppo sempre più coeso – si appresta ora alla battaglia del Giovanni Paolo II. Il derby nella terra messapica si preannuncia aspro, ma questa squadra ha dimostrato di saper combattere anche nelle arene più ostili.

I tifosi giallorossi, consapevoli che la strada verso la salvezza è ancora lunga e tortuosa, possono tuttavia scorgere i primi germogli di una primavera tanto attesa. Ma sarà solo la continuità di risultati a poter trasformare questi sprazzi di sole in un cielo finalmente sereno.

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