Si è chiuso ieri alle 20:30 in Piazza Santa Teresa a Corsano il sipario sulla quattordicesima edizione di “Ti Racconto a Capo”. L’evento, giunto all’appuntamento conclusivo dopo un intenso calendario di incontri ed appuntamenti culturali, ha visto il coinvolgimento del noto Mons. Vito Angiuli, quale ospite principale.
Intrattenendo e coinvolgendo il pubblico con vivaci aneddoti e storie affascinanti, Mons. Angiuli ha portato un contributo significativo alla riuscita dell’edizione di quest’anno dell’iniziativa. Ne “Ti Racconto a Capo” si è, così, rispecchiata l’essenza dello spirito culturale locale, rivelandosi ancora una volta un appuntamento imprescindibile, capace di catturare l’attenzione di un vasto uditorio.
Ricordiamo che “Ti Racconto a Capo” rappresenta una tappa importante nell’agenda culturale del Salento, evento attivamente seguito e partecipato da un crescente pubblico, sia locale sia turisti, ogni anno sempre più coinvolti dalle tematiche proposte.
A confermare il successo di questa edizione, il coinvolgimento di Mons. Vito Angiuli, che ha saputo interpretare al meglio la mission dell’evento, raccontando e condividendo con il pubblico le sue preziose esperienze e vedute.
Lido Marini, splendida località balneare della costa salentina, continua a vivere una strana dualità: da un lato, è una delle mete preferite dai turisti in cerca di relax, dall’altro è afflitta da problemi cronici che rendono ogni estate un esercizio di pazienza per residenti e villeggianti. Lo scenario è sempre lo stesso e le denunce si ripetono. Quest’anno, come già accaduto in passato, il grido d’allarme arriva dalla Pro Loco di Lido Marini, presieduta da Fabio Stendardo, che in un pezzo apparso recentemente su leccenews24 accusa l’amministrazione comunale di Ugento di totale disinteresse.
“Ogni anno, alla fine della stagione estiva, stiliamo un dettagliato elenco delle problematiche emerse durante i mesi più caldi – ha dichiarato Stendardo – Ma le nostre segnalazioni sembrano cadere nel vuoto. Mancano parcheggi sufficienti, piazza Tirolo versa in condizioni pietose, assolata e priva di qualsiasi ombra, e il controllo del territorio è praticamente inesistente. Siamo un avamposto informativo per tutti, eppure nessuno ha mai pensato di metterci a disposizione la dignità di una sede. Per non parlare dell’assenza di un presidio medico che possa dare le prime risposte di cura ai villeggianti invece di obbligarli a spostarsi. È come se, una volta conclusa la stagione turistica, ci si dimenticasse completamente di Lido Marini”.
Non è una novità: queste problematiche sono ben note ai lettori di questa testata, che da anni denuncia la mancanza di interventi concreti per migliorare la fruibilità della località. Lido Marini è una località che vive quasi esclusivamente d’estate, ma proprio durante i mesi di maggior affluenza emergono tutte le sue carenze strutturali. Le lamentele sono ormai un triste refrain: pochi parcheggi, strade malridotte, eventi organizzati solo grazie all’ostinazione della Pro Loco che deve cercare finanziamenti tra i commercianti locali, e zero sostegno istituzionale. Per i residenti e i visitatori stagionali, ogni estate è una battaglia tra bellezza naturale e disservizi.
“Non riceviamo alcun tipo di sostegno economico dal Comune”, prosegue Stendardo. “Per offrire un’offerta culturale e ricreativa all’altezza delle aspettative, siamo costretti a girare attività commerciale per attività commerciale per raccogliere il budget necessario. Ci sentiamo soli e abbandonati a noi stessi”.
Le richieste della Pro Loco, ripetute ormai come un mantra, sembrano ragionevoli, eppure restano disattese. Tra le principali necessità segnalate ci sono: – Aumento dei parcheggi: una questione ormai irrisolvibile, che crea disagi sia ai residenti sia ai turisti, soprattutto nei periodi di maggiore affluenza. – Recupero di piazza Tirolo: uno spazio centrale per la località, oggi in condizioni pessime, che necessita di ombreggiature e un intervento di riqualificazione urgente. – Presidio medico: un punto di primo soccorso che eviti ai turisti di dover percorrere chilometri in cerca di assistenza sanitaria. – Maggior controllo del territorio: spiagge e aree pubbliche necessitano di maggior vigilanza e pulizia, per garantire la sicurezza e il decoro. – Sostegno agli eventi: stanziare fondi per le iniziative culturali e ricreative, fondamentali per animare le serate estive e valorizzare il territorio. – Una sede per la Pro Loco: un avamposto informativo degno di questo nome, simbolo di una comunità che desidera crescere e offrire il meglio ai propri visitatori.
Eppure, la risposta del Comune di Ugento sembra tardare a arrivare, e la situazione peggiora quando si parla di accessibilità per i disabili. I problemi qui assumono contorni ancora più preoccupanti, come racconta Romina Stasi in un articolo apparso sulla testata lecceprima.it, madre di una ragazza con disabilità.
“Anche quest’anno ho scelto di passare le vacanze nella splendida località di Lido Marini come ormai faccio da sette anni, ma come tanti disabili che conosco, purtroppo riscontriamo tantissimi problemi e una totale mancanza di sensibilità verso di noi. Strutture, strade e parcheggi non sono idonei”.
Le difficoltà per chi ha disabilità motoria sono evidenti: una passerella in legno che si ferma prima della linea di costa, rendendo impossibile raggiungere il mare; parcheggi per disabili posizionati a oltre 200 metri dalla spiaggia e insufficienti per il numero di utenti. Inoltre, molti bagnanti occupano gli spazi riservati alla passerella, ostacolando ulteriormente il passaggio.
“Ogni anno è la stessa storia – aggiunge la Stasi – la gente del posto si presenta molto presto al mattino per occupare gli spazi migliori e, quando il titolare dello chalet cerca di riservare i posti per i disabili, scattano le lamentele e le multe delle autorità”.
L’accessibilità è un diritto fondamentale, ma a Lido Marini sembra ancora un lusso. La situazione dei parcheggi è un’altra piaga: pochi posti, distanti dalla spiaggia e spesso non a norma. I lavori di riqualificazione sembrano procedere, ma le soluzioni ai problemi sembrano sempre rimandate a un futuro incerto. Il Comune ha promesso che per l’anno prossimo verranno migliorate le aree di sosta e l’accessibilità alla spiaggia, ma i turisti e i residenti, scottati dalle promesse passate, restano scettici.
Il paradosso di Lido Marini è evidente: una località con un potenziale enorme, che potrebbe diventare un gioiello del turismo salentino, ma che ogni anno si scontra con una gestione miope e poco attenta alle esigenze dei suoi ospiti. Turisti e residenti aspettano risposte concrete, e mentre il sole di settembre tramonta sulle spiagge, il rischio è che, come ogni anno, si spengano anche le speranze.
Il campionato di Serie D è ormai alle porte e l’attesa cresce in entrambe le tifoserie per l’incontro che aprirà la stagione. Da un lato, l’Ugento, squadra neo-promossa, si appresta a vivere per la prima volta nella sua storia l’emozione del calcio di Serie D, dall’altro la Nocerina, una delle nobili decadute del calcio italiano, pronta a riaccendere i riflettori sul proprio glorioso passato.
Mister Mimmo Oliva dell’Ugento ha parlato alla vigilia della partita, lasciando trasparire tutto l’orgoglio e le emozioni che questa sfida storica rappresenta per il club giallorosso: “Esordire in Serie D contro una piazza storica come Nocera è un motivo di grande orgoglio per noi. Sappiamo che, nel nostro piccolo, andremo ad affrontare una squadra di enorme tradizione, che ha militato in ben altre categorie e che sicuramente sarà protagonista anche quest’anno. Certo, partire subito contro una delle favorite non è il massimo, ma al tempo stesso rende tutto più affascinante. Vogliamo goderci ogni istante di questa partita, perché per noi sarà un’emozione speciale giocare in uno stadio così importante.”
L’Ugento arriva all’incontro sapendo di dover affrontare una delle squadre più quotate del campionato. “Per noi sarà una partita molto difficile”, ha continuato Oliva, “perché penso che Nocerina, Andria, Casarano e Francavilla si contenderanno la vittoria del campionato. Noi, però, andremo lì con la consapevolezza di non avere nulla da perdere. Scenderemo in campo giocando a viso aperto, come facciamo sempre.”
Dal punto di vista delle formazioni, l’Ugento dovrà fare a meno di Viedma, infortunato, ma potrà contare su tutto il resto del gruppo. La sfida, dunque, vedrà in campo una squadra giallorossa determinata e pronta a dare battaglia.
Sul fronte opposto, questo atteso incontro segnerà l’inizio della stagione calcistica, con la squadra di casa pronta a offrire uno spettacolo di alto livello ai propri tifosi, che non sono pochi.
L’attesa per vedere la Nocerina in campo si è fatta sentire per mesi. Ora, tutta l’energia accumulata esploderà in una lotta senza esclusione di colpi, con l’intento di iniziare il campionato con una vittoria. La Nocerina, imbottita di talenti e forgiata da allenamenti intensivi, punta a far esplodere il proprio potenziale sotto gli occhi attenti della propria tifoseria.
L’intera comunità di Nocera si riunirà per sostenere la propria squadra, con l’aspettativa di vedere in campo confermate le aspettative del calcio d’agosto. La partita, infatti, rappresenta un’opportunità per i giocatori locali di dimostrare il loro valore e iniziare con il piede giusto una stagione che vede la Nocerina come una delle squadre da battere.
L’Ugento, nonostante l’assenza di esperienza a certi livelli, non sarà un avversario semplice da superare. La squadra salentina è nota per la sua resilienza e grinta, qualità che metterà al servizio di una partita che per molti di loro sarà un evento da ricordare.
Tutto è pronto, quindi, per l’esordio della Nocerina in campionato contro l’Ugento. Un match che promette emozioni, spettacolo e grande intensità, in quello che sarà solo il primo capitolo di una lunga e affascinante stagione di Serie D.
Lux Services e Lux Group sono pronte a fare la differenza con due nuovi progetti che promuovono la parità di genere e l’empowerment femminile. Entrambi i progetti sono finanziati dal Consiglio Regionale della Puglia nell’ambito dell’Avviso “Futura. La Puglia per la parità 2° ed.”
Il primo progetto, intitolato “FEMALE TRAVELING: LA LIBERTÀ DI VIAGGIARE (DA SOLE)”, lanciato da Lux Services, è un’iniziativa ambiziosa che mira a sensibilizzare il pubblico sulla libertà delle donne di viaggiare da sole, sfidando gli stereotipi e promuovendo la parità di genere. Il progetto include un convegno, una campagna social con l’hashtag #viaggioconmeperme e laboratori educativi per bambini, adolescenti e donne, volti a combattere gli stereotipi di genere legati ai viaggi in solitaria. Gli eventi saranno presentati il 9 settembre presso il Refettorio del Nuovo Museo Archeologico di Ugento, con dettagli disponibili sui canali social e sul sito di Lux Services. (female traveling)
Il secondo progetto, promosso da Lux Group, si intitola “IL GIARDINO DEI DIALOGHI: DONNE CHE IMPRESA!”. Questo progetto affronta il tema della maternità attraverso una lente innovativa, cercando di smantellare i pregiudizi e promuovere la parità di opportunità. Il progetto si apre con la performance teatrale “MaMa Non MaMa”, seguita da un contest fotografico sui social media e una campagna di storytelling, culminando in una tavola rotonda dove si discuteranno le sfide delle donne nel bilanciare maternità e carriera. Anche in questo caso, gli eventi saranno presentati il 9 settembre presso il Nuovo Museo Archeologico di Ugento, con maggiori informazioni sul sito di Lux Group. (donne che impresa)
È successo l’inaspettato durante un ordinario intervento di un autospurgo, quando il veicolo specializzato è improvvisamente sprofondato nel terreno. Questo insolito incidente ha agitato la quiete di lido marini, ponendo una serie di interrogativi sulla sicurezza del terreno.
La giornata sembrava scorrere nella normalità quando l’autospurgo, giunto per un intervento, ha ceduto al peso e sprofondato improvvisamente. Work in progress è diventato work in problem, infatti, quello che avrebbe dovuto essere un normale eseguito di spurgo, si è trasformato in un avvenimento che ha scioccato la comunità.
Il team dell’autospurgo, esperto e formato, ha risposto prontamente alla situazione, limitando i potenziali rischi. Attualmente, le operazioni per il recupero del pesante veicolo sono finite, mentre le indagini sulla sicurezza del suolo sono state prontamente avviate.
Questo incidente mette in luce l’importanza di eseguire regolari valutazioni della sicurezza del terreno, soprattutto in prossimità di aree in cui sono previste manovre di veicoli pesanti come gli autospurghi.
Ancora una volta, la resilienza e l’abilità della nostra comunità sono messe alla prova. Ozanews.it rimarrà aggiornata su qualsiasi sviluppo inerente a questa situazione, assicurando che le voci locali vengano ascoltate e le opportune misure di sicurezza vengano implementate per prevenire altri episodi simili.
Ugento è diventata il centro di un acceso dibattito sociologico, innescato dall’ultimo video pubblicato dal sindaco del comune. Il video, che mostra il primo cittadino mentre utilizza un’isola ecologica “intelligente”, è stato criticato da molti abitanti e attivisti locali, che accusano l’amministrazione di impegnarsi più nella propaganda che nella reale risoluzione dei problemi del territorio.
L’accusa, infatti, è che il video rappresenti un esempio lampante di propaganda: mentre il sindaco dimostra l’efficienza del nuovo sistema di raccolta differenziata, le strade del paese rimangono invase dai rifiuti. Questo contrasto tra l’immagine pubblica creata dal video e la realtà vissuta dai cittadini solleva una questione fondamentale: qual è la linea di demarcazione tra propaganda e informazione?
Per comprendere appieno la differenza tra propaganda e informazione, è utile rivolgersi al pensiero di alcuni dei più influenti filosofi e sociologi del XX secolo. Walter Lippmann, uno dei pionieri della teoria della comunicazione di massa, definì la propaganda come “lo sforzo sistematico di influenzare le opinioni di un pubblico al fine di ottenere una risposta predeterminata”. In altre parole, la propaganda non mira alla trasparenza o alla verità, ma piuttosto alla manipolazione delle percezioni, utilizzando mezzi che possono includere l’omissione di informazioni rilevanti o la presentazione selettiva dei fatti.
In contrapposizione, l’informazione è definita da Lippmann come il processo attraverso il quale i cittadini vengono messi a conoscenza della realtà dei fatti, in modo da poter prendere decisioni consapevoli e informate. Quindi, mentre l’informazione si basa sull’accuratezza e sulla completezza dei dati, la propaganda tende a distorcere questi elementi per servire un fine specifico.
Il video del sindaco: propaganda o informazione?
Il video del sindaco di Ugento si colloca in questa zona grigia tra propaganda e informazione. Da un lato, si tratta di una comunicazione istituzionale volta a informare i cittadini delle nuove tecnologie messe a disposizione per migliorare il servizio di gestione dei rifiuti. Tuttavia, quando il messaggio veicolato contrasta visibilmente con la realtà percepita, come nel caso delle strade sporche e trascurate, il rischio è che si trasformi in uno strumento di propaganda.
Il filosofo tedesco Theodor Adorno, membro della Scuola di Francoforte, ha affrontato la questione della manipolazione dei media, sottolineando come i mezzi di comunicazione di massa possano diventare veicoli di propaganda nelle mani di chi detiene il potere. Adorno affermava che la propaganda si basa su una sorta di “violenza simbolica” che non impone direttamente la propria volontà, ma manipola la percezione della realtà. Il video del sindaco potrebbe essere interpretato proprio come un esempio di tale violenza simbolica, dove l’immagine di un’isola ecologica efficiente viene sovrapposta alla realtà più complessa e problematica della gestione dei rifiuti nella città.
La propaganda, quando utilizzata a livello istituzionale, non è un fenomeno senza conseguenze. Come osservato da Noam Chomsky, la propaganda rappresenta uno strumento fondamentale per la manipolazione dell’opinione pubblica, spesso utilizzata per deviare l’attenzione dai problemi reali verso soluzioni apparenti. In questo senso, il video del sindaco non solo potrebbe distorcere la percezione dei cittadini riguardo alla situazione ambientale di Ugento, ma potrebbe anche minare la fiducia nel governo locale, creando un divario tra i cittadini e le istituzioni.
Erich Fromm, un altro esponente della Scuola di Francoforte, sosteneva che la propaganda può portare a una forma di alienazione, dove gli individui sentono che la realtà presentata dai media non corrisponde alla loro esperienza quotidiana. Questa alienazione può portare a una crescente disillusione e apatia politica, rendendo difficile per i cittadini impegnarsi attivamente nella vita democratica.
La necessità di una comunicazione trasparente
L’episodio di Ugento evidenzia l’importanza di una comunicazione trasparente e veritiera da parte delle istituzioni. Mentre la propaganda può offrire un sollievo temporaneo dall’insoddisfazione pubblica, alla lunga mina la credibilità delle istituzioni e danneggia la coesione sociale. Come sottolineava Hannah Arendt, la verità è un elemento fondamentale per la democrazia: senza di essa, il discorso pubblico diventa sterile e manipolabile, perdendo la sua capacità di guidare le azioni collettive verso il bene comune.
La differenza tra propaganda e informazione, quindi, non è solo una questione teorica, ma ha profonde implicazioni per il funzionamento della società democratica. In un mondo dove le immagini e i messaggi si diffondono rapidamente, è fondamentale che i cittadini siano in grado di distinguere tra ciò che è informazione autentica e ciò che è propaganda, affinché possano partecipare in modo critico e consapevole alla vita pubblica.
L’Associazione Officine Multimediali ha presentato al sindaco e all’assessore ai lavori pubblici del Comune di Ugento una proposta di grande rilevanza emotiva e culturale: intitolare lo Stadio Comunale a Giovambattista Viva, conosciuto da tutti come “Titta,” in onore della sua memoria e del suo profondo legame con la comunità.
Giovambattista Viva, scomparso di recente, è stato un pilastro del calcio locale e una figura di riferimento per molti cittadini. Nato e cresciuto a Ugento, Viva ha dedicato la sua vita non solo al calcio, ma anche alla crescita e allo sviluppo della sua città natale. La sua carriera sportiva è costellata di successi, ma uno degli episodi più memorabili che lo hanno visto protagonista è stata la storica partita del Lecce contro il Santos di Pelé, un evento che rimane indelebile nella storia sportiva del Salento.
L’iniziativa di intitolare lo stadio a Giovambattista Viva è nata spontaneamente tra la popolazione, subito dopo la sua scomparsa. Numerosi cittadini, attraverso i social media e altre piattaforme, hanno espresso il desiderio di rendere omaggio a un uomo che ha dato tanto al calcio e alla comunità ugentina. L’idea ha rapidamente guadagnato consenso, coinvolgendo non solo tifosi e sportivi, ma anche associazioni locali e figure istituzionali.
L’Associazione Officine Multimediali, che ha fatto propria questa volontà popolare, ha sottolineato l’importanza di riconoscere ufficialmente l’eredità lasciata da Viva. “Titta” non è stato solo un calciatore, ma un vero e proprio simbolo di passione e dedizione. Intitolare lo Stadio Comunale a suo nome rappresenterebbe non solo un tributo alla sua figura, ma anche un modo per ispirare le future generazioni di giovani sportivi e cittadini.
Inoltre, l’Associazione ha evidenziato la necessità di interventi di rinnovamento dello Stadio Comunale, un impianto che, a detta di molti, necessita di essere adeguato agli standard moderni. La proposta di intitolazione, quindi, potrebbe essere vista anche come l’inizio di un processo di valorizzazione dell’impianto stesso, rendendolo un luogo di incontro e di celebrazione per tutta la comunità. L’intitolazione sarebbe un atto simbolico, ma carico di significato, capace di unire tutti gli ugentini in un ricordo collettivo e in un progetto comune.
L’Associazione Officine Multimediali ha dichiarato la propria disponibilità a collaborare con il Comune per facilitare la realizzazione di questa iniziativa, offrendo supporto logistico e organizzativo. Confidando nella sensibilità delle autorità locali e nella loro capacità di cogliere l’importanza di questo gesto, l’Associazione attende un riscontro positivo, auspicando che il sogno di molti cittadini possa presto diventare realtà.
Con l’intitolazione dello stadio a Giovambattista Viva, Ugento non solo onorerebbe un grande uomo e sportivo, ma riaffermerebbe i valori di comunità e memoria, fondamentali per mantenere viva l’identità del territorio.