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Ugento Calcio: 40 anni di storia e nuovo inizio!



Ugento Calcio: Festa per l’anniversario e un debutto storico nell’elite calcistica Italiana

Nel panorama sportivo, l’Ugento Calcio esplode di gioia per il suo 40° anniversario e per il debutto nell’ambito della quarta serie nazionale. La squadra salentina, da sempre bandiera di passione e orgoglio, festeggia la sua gloriosa storia calcistica con la presentazione della nuova maglia firmata V2 Underwear.

Il comunicato stampa dell’Ugento Calcio celebra questo momento straordinario per il club e per la comunità, grazie ad un emozionante video promozionale che mette in luce l’entusiasmo e l’unità che contraddistinguono da sempre la squadra e i suoi sostenitori. Tra i protagonisti del video, notiamo le giovani promesse calcistiche salentine come Riccardo ed Emanuele Ricchiuto, Edoardo Antonazzo e Pietro Spennato, dimostrando l’attenzione e l’impegno del club nel promuovere il calcio giovanile.

Il Presidente dell’Ugento Calcio, in un vibrante intervento, ha voluto rimarcare l’intensa emozione di questo momento dichiarando: “L’Ugento Calcio non è solo una squadra, è una famiglia che da 40 anni rappresenta il cuore e l’orgoglio della nostra città. Siamo entusiasti di iniziare questa nuova avventura nella quarta serie nazionale e di farlo con una maglia che incarna lo spirito di Ugento, con un design che guarda al futuro senza dimenticare il nostro passato”.

Nel girone H di serie D, dove milita l’Ugento Calcio, non mancano avversari di spessore. Squadre blasonate come l’Altamura Calcio e il Francavilla FC metteranno sicuramente alla prova la corazzata salentina, ma l’entusiasmo e l’unità che contraddistinguono l’Ugento Calcio potrebbero fare la differenza. Alla luce degli ultimi risultati e degli imminenti appuntamenti in calendario, la sfida è aperta e tutto può succedere nel mondo del calcio.

Vi invitiamo a seguire attentamente le prossime vicende dell’Ugento Calcio su ozanews.it, il vostro punto di riferimento per le notizie sportive. Condividete i nostri articoli e partecipate alla grande comunità di appassionati di calcio. Ricevete in tempo reale tutte le novità e aggiornamenti sullo storico cammino dell’Ugento Calcio in Serie D.

Sarà un’annata ricca di emozioni e sorprese. Buon calcio a tutti e forza Ugento Calcio!

(Il comunicato stampa dell’Ugento Calcio)

(Il comunicato stampa dell’Ugento Calcio: 40° anniversario e debutto storico in Serie D. Segui con ozanews.it il cammino dell’Ugento.)


Ugento Calcio: 40 anni e il sogno della quarta serie

L’Ugento Calcio celebra i 40 anni con una nuova sfida: la quarta serie nazionale

La storica squadra di calcio di Ugento, attiva da 40 anni, si prepara a fare il grande salto nella quarta serie nazionale. Vestirà, per l’occasione, una maglia celebrativa, rappresentazione di continuità e innovazione.

Una delle squadre storiche del panorama calcistico salentino, l’Ugento Calcio, festeggia un importante traguardo. La squadra, infatti, celebra i 40 anni dalla fondazione e si appresta a vivere un’emozionante stagione nella quarta serie nazionale, un debutto storico per il club di Ugento.

Per l’occasione, il team ha realizzato un video promozionale in cui annuncia l’inizio della nuova stagione e presenta la nuova maglia, firmata dallo sponsor tecnico V2 Underwear. La grafica, curata da Luciano Basile, si basa su un design moderno ma radicato nella tradizione, riflettendo l’identità della squadra e dei suoi tifosi.

Il video, diretto da Oscar Serio con soggetto e riprese di Riccardo Primiceri, presenta alcuni giovani tifosi e giocatori del team, affiancati dal veterano Elio De Nuzzo, uno dei giocatori storici del club e padre dell’attuale presidente Massimo De Nuzzo.

Moltissime le aspettative per l’Ugento Calcio in questa stagione ricca di emozioni e sorprese. E’ interessante notare che nel Girone H della Serie D, dove l’Ugento è inserito, ci sono squadre blasonate come il Taranto, il Foggia e il Nardò, ma non mancano le new entry come il Gravina e la Vigor Lamezia, pronte a dare del filo da torcere.

Il debutto della squadra in quarta serie nazionale è previsto per il 1° settembre, con una partita casalinga contro l’Acr Messina, una delle squadre più quotate del girone. È sicuramente un avvio di stagione impegnativo per l’Ugento Calcio, ma i tifosi sono fiduciosi e non vedono l’ora di supportare la loro squadra in questa nuova avventura.

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Per vedere in anteprima il video promozionale e la nuova maglia, visita il seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=-cjUyJOkqq4

(Frase chiave: Ugento Calcio in quarta serie nazionale)

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Nuova stagione, vecchi problemi: le marine di Ugento sommerse dai rifiuti

le marine di ugento sommerse dai rifiuti

Con l’estate che volge al termine, le marine di Ugento sono ancora una volta alle prese con un problema che sembra essere diventato parte del paesaggio: la gestione dei rifiuti. Nonostante il sensibile calo di presenze turistiche, in particolare a Torre San Giovanni, i rifiuti continuano a invadere il territorio, creando disagi che nemmeno il sole e il mare riescono a far dimenticare.

Le spiagge, da sempre orgoglio della zona, sono diventate il simbolo di un sistema che non funziona. Cassonetti scarsi e raramente svuotati fanno da cornice a cumuli di immondizia lasciati a macerare sotto il sole, mentre la temperatura supera i 40 gradi. Tra sacchetti di plastica, bottiglie vuote e resti di picnic abbandonati, il turista che ancora si avventura in queste zone potrebbe essere tentato di scambiare il litorale per una discarica a cielo aperto.

La situazione non migliora spostandosi a Lido Marini, dove i recenti lavori di rifacimento del lungomare sembrano aver aggravato i problemi. Residenti e turisti lamentano polvere sollevata dalle aiuole spoglie di qualsivoglia vegetazione e parcheggi selvaggi che trasformano la zona in un caos infernale. È un’esperienza che nessuno dovrebbe desiderare per le proprie vacanze, ma che purtroppo è diventata la triste normalità.

Torre Mozza non fa eccezione. Qui, i bordi delle strade, appena sfalciati, sono diventati ricettacoli di rifiuti di ogni tipo. In tutto il territorio di Ugento, la situazione sembra peggiorare di anno in anno, segno di un sistema di gestione dei rifiuti che non solo è fallito, ma che si ostina a non voler migliorare.

E qui entra in gioco il vero problema: un’amministrazione che da oltre 25 anni sembra non aver mai davvero messo mano alla questione. Una programmazione inesistente e una gestione opaca, affidata da troppo tempo alle stesse mani, hanno trasformato il sistema dei rifiuti in un affare privato, lasciando il pubblico a pagarne il conto. Non sorprende, quindi, che Ugento continui a essere il fanalino di coda della provincia per quanto riguarda il riciclaggio, con una tassa sui rifiuti più alta rispetto ai comuni vicini. E questo, nonostante le promesse susseguitesi in questi lunghi 25 anni dall’attuale (vice) sindaco Massimo Lecci, l’uomo che ha di fatto disegnato l’attuale (dis)organizzazione del sistema di raccolta.

Ma non è solo una questione di tasse. L’ex impianto di selezione dei rifiuti di Contrada Burgesi è lì, abbandonato da vent’anni, a ricordarci quanto poco si sia fatto per migliorare la situazione. L’ex discarica Monteco, invece, rappresenta una ferita ancora aperta, con nessun amministratore disposto a farsi portavoce delle richieste di giustizia dei parenti delle vittime di cancro nella zona. E poi c’è il Parco Cavalonte, nato dalla bonifica di ex discariche e lasciato all’incuria, un monumento all’inutilità di milioni di euro spesi male.

Ma non è solo una questione ambientale, la crisi della società incaricata della raccolta rifiuti è evidente: libri portati in tribunale, stipendi in ritardo e mezzi di raccolta pericolosamente fatiscenti. L’ultimo episodio, un mezzo per la raccolta differenziata andato in fiamme, è solo l’ennesimo campanello d’allarme in una situazione ormai al collasso.

Ma se la politica locale non è in grado di risolvere il problema, allora il cambiamento deve partire dai cittadini. È fondamentale che ognuno di noi, oltre a riciclare correttamente e a non sporcare, inizi a scegliere con maggiore attenzione chi ci rappresenta. Dopo 25 anni di governo ininterrotto, è giunto il momento di chiedere conto a chi ha amministrato il comune, facendo luce su una gestione che ha favorito interessi privati a scapito della collettività.

Aiutare questi amministratori significa perpetuare un sistema fallimentare, un sistema che ha dissipato risorse pubbliche senza risolvere i problemi. E non bastano più i bei discorsi di propaganda, tanto pomposi quanto vuoti, per nascondere la dura realtà che i cittadini vivono ogni giorno. Né servono a qualcosa le manovre per comprare consenso attraverso finanziamenti diretti e bandi regionali, o per manipolare l’opinione pubblica tramite le associazioni amiche, le pro loco(s) e nuovi autoproclamati “opinion leader” pronti a fatturare al pubblico. È ormai chiaro a tutti che a Ugento si sta avvicinando la fine di un sistema malato, denunciato tra l’altro da un esponente delle istituzioni barbaramente ucciso ormai 16 anni fa e per il quale nessun politico di Ugento ha mai mosso un dito (sia di maggioranza che di opposizione!!!), dimostrando ancor di più che la responsabilità di cambiare rotta è, ora più che mai, nelle mani dei cittadini.

Avere una memoria lunga in questo senso non è solo un dovere dell’elettore, ma un bisogno impellente per il nostro territorio. Sempre più urgente sembra essere l’avvio di una fase “istruttoria” in cui si riesca ad assegnare la responsabilità di tutto quel che sta succedendo a Ugento, con la premura di riuscire a dare un nome e un cognome ai padri di questo disastro, che presto a tardi torneranno nelle vostre case a chiedere il voto.

Il fuoco brucia progetti, soldi, finanziamenti e incarichi

Il fuoco brucia progetti, soldi, finanziamenti e incarichi

Il devastante incendio dei giorni scorsi ha sottratto altri ettari di patrimonio arboreo e naturalistico di inestimabile valore. Porta qualche riflessione “critica” (nel senso nobile!) sulla gestione politica e amministrativa del nostro territorio. Urge un’analisi seria su eventi che si ripetono ogni anno. Non slogan elettorali di puro sciacallaggio mediatico. Pone domande alle quali la politica ha il dovere di rispondere per ciò che attiene alla prevenzione, programmazione e controllo del territorio. Compiti espressamente assegnati al Comune di Ugento dalla legge istitutiva del parco regionale “Litorale di Ugento”, risalente al lontano 2007. Tutti sanno delle migliaia di euro di finanziamenti acquisiti per il nostro parco che ad oggi manca di un Ente gestore (sarebbe previsto il commissariamento regionale). Dei tanti soldi distribuiti “a pioggia” per progetti talvolta di singolare utilità quanto a tutela ambientale ed a ritorno economico. Gli effetti avrebbero dovuto contribuire a tutelare il patrimonio lasciatoci in eredità dai nostri nonni (chissà cosa staranno dicendo!). Nell’indifferenza di tutti e con il silenzio compiacente di chi preferisce rimanere affacciato al balcone dei social, percorriamo la strada verso la distruzione totale della nostra ricchezza naturale. Eppure i soldi non sono mai mancati e continuano a non mancare. Rileggendo le tante dissertazioni elettorali, i gigioneggi ed i “social slogan” del Voltaire di turno a cui “piace parlare di progetti una volta realizzati”, gli impegni istituzionali formalizzati in atti ufficiali, senza contare le “filippiche” di Demostene e Cicerone, al limite delle manifestazioni isterico – pazzoidi come se la democrazia valesse solo quando fa comodo, mi colpisce, perché si sussume in un fallimento, l’intento del famoso e osannato “Progetto Mo.S.Te.L.S.”, per il quale si espresse grande soddisfazione per l’ammissione ad un finanziamento per un importo complessivo di euro 133.086,88. Un progetto con il quale sarebbe stato possibile disporre di un efficace sistema di monitoraggio satellitare finalizzato al contrasto dell’illegalità e al potenziamento della salvaguardia ambientale, attraverso il perseguimento, tra l’altro, dei seguenti obiettivi: controllo dell’abusivismo edilizio; individuazione delle discariche abusive di rifiuti; monitoraggio dell’espianto illegale degli uliveti secolari e monumentali; valutazione dei danni da incendio; variazione della linea di costa; monitoraggio delle concessioni demaniali e danni al patrimonio ecologico e archeologico. Aggiungiamoci poi le telecamere ad infrarossi, i droni e quant’altro che “non sono bastati per prevenire gli incendi”. Forse perché le termocamere erano spente od orientate a rilevare eventuali incendi in mare?

Se c’è una responsabilità politica, incancrenitasi monoliticamente da quasi trent’anni, occorre che venga messa in evidenza. Non la vede solo chi non vuole vederla. Purtroppo l’ugentino è ormai abituato a non voler vedere nulla perché gli viene impedito di pensare, di riflettere, di esprimersi. Ed è svogliato e superficiale. Del resto, siamo ad agosto. Meglio andare al mare e divertirsi. Si felicita di essere “indifferente”, salvo poi sproloquiare sui social che è il passatempo preferito. Gli va bene tutto e non gli va bene mai niente. Demanda agli altri l’esercizio di doveri e di diritti che gli sono propri, in quanto figlio di questa terra. Potrebbe essere utile un Consiglio comunale monotematico sull’argomento “incendi”, in cui magari si dia voce ai cittadini? Consiglieri di maggioranza e minoranza, non sarebbe opportuno battere un colpo in merito a questo ennesimo disastro? Non aspettate la prossima campagna elettorale per diventare conoscitori dei problemi della nostra comunità. Sarebbe troppo chiedere per capire quali azioni sono state intraprese dal “gestore provvisorio del parco”, cioè il Comune, per la gestione, sorveglianza e vigilanza? Che cosa non ha funzionato e perché? Perbacco, un sussulto di civismo per il ruolo ricoperto!  

Svegliatevi Ugento, Gemini e marine, perché le nostre campagne non sono “regni del fuoco” ma bellezze che dobbiamo recuperare, curare e valorizzare. Un tesoro inestimabile che dobbiamo lasciare a chi verrà dopo di noi. Deve finire il tempo dei Soloni che cambiano faccia politicamente, ma il cui viso rimane sempre uguale. La politica deve dare conto a chi conta. E tutti, ugentini e geminiani devono chiederlo e pretenderlo. Sono i fatti ad eliminare ogni dubbio. A confermare talune verità. Senza prevenzione e controllo il fuoco rende tutto inutile: progetti, finanziamenti e tecnologia. Quelli seri, fatti di sostanza e non di formalismo propagandistico, di trasparenza e giammai di bugie.

Un grazie è doveroso a chi ha operato sul campo, profondendo impegno, dedizione e sacrificio, evitando il peggio. Le scuse sono doverose ad un altro pezzo di natura che abbiamo distrutto. Una responsabilità che ricade su tutti e che non esclude nessuno. Se fossimo più consapevoli forse molti problemi li avremmo già risolti. Intanto il fuoco ha bruciato tutto, tranne l’imbecillità di chi ha appiccato l’incendio. Ma su quest’ultimo punto ci ritorneremo presto.

Fiamme e frottole a Ugento: l’inferno è in terra, ma la tecnologia è in vacanza!

fiamme e frottole a ugento

L’incendio che ha devastato 40 ettari del Parco Naturale di Ugento non ha solo ridotto in cenere una vasta area verde, ma ha anche alimentato una vivace polemica tra i rappresentanti locali. Il Presidente del Consiglio Comunale, Vincenzo Scorrano, ha manifestato la sua rabbia attraverso un lungo post su Facebook, che ha scatenato un acceso dibattito. Il post, che si conclude con un invito alla coesione e al rispetto per il lavoro svolto dalle forze operative, si è tuttavia “dimenticato” di affrontare alcune criticità emerse nel corso degli anni, finendo di fatto per sottolineare tutte le inadempienze del suo creatore politico in questi lunghissimi 25 anni di potere.

Il silenzio sul MOSTELS e l’imbarazzo sui droni

Un aspetto cruciale taciuto da Scorrano riguarda il progetto MOSTELS, per il quale sono stati spesi 135mila euro di fondi pubblici circa 15 anni fa. Del progetto, che avrebbe dovuto migliorare la gestione e la sicurezza del parco, si sono perse le tracce, lasciando un vuoto non solo nelle tasche dei cittadini, ma anche nella trasparenza delle operazioni comunali.

Inoltre, il recente addestramento di cinque vigili urbani all’uso dei droni è stato salutato come un passo avanti nella modernizzazione delle tecniche di controllo e prevenzione degli incendi. Tuttavia, i piloti, pur equipaggiati con patenti A1/3, non possono volare nella Peninsula Salentina, dove si trova il parco, per le restrizioni imposte a questa zona. Un dettaglio non da poco, che rende l’intero progetto una sorta di vetrina senza sostanza.

la mappa D Flight che evidenzia le aree interdette al volo

Il consigliere di minoranza Tiziano Esposito ha preso la parola per riportare la discussione su un piano di realtà. Esposito ha puntato il dito su diverse inefficienze, a partire dalle telecamere termiche installate nel parco. Ha sottolineato come due su tre fossero offline durante l’incendio, e l’unica operativa si fosse bloccata in una posizione inutile, riprendendo il mare. Questo malfunzionamento ha ritardato l’allarme di ore preziose, permettendo alle fiamme di propagarsi indisturbate.

Esposito non si è limitato a criticare i dispositivi tecnologici, ma ha anche messo in luce l’assenza di un piano di gestione coerente e attuabile per la prevenzione degli incendi. Ha accusato le autorità di mancare di trasparenza, affermando che

“nascondere i malfunzionamenti o le inefficienze non fa altro che minare la credibilità delle istituzioni e compromettere la sicurezza dei cittadini e del territorio”.

Un chiaro riferimento alle continue promesse non mantenute e alla tendenza a presentare solo gli aspetti positivi delle iniziative, ignorando i problemi reali.

L’Inerzia dei progetti: un lungo addio alla coerenza

Esposito ha inoltre ricordato come, dal 2007, anno in cui si è iniziato a lavorare intensamente sul parco, numerosi progetti siano stati finanziati con entusiasmo, ma con risultati spesso deludenti. In questo senso come non ricordare il percorso per ipovedenti, finanziato con 35mila euro e abbandonato il giorno stesso della sua inaugurazione, con gran parte delle attrezzature scomparse già il giorno dopo. Questa storia emblematica evidenzia non solo la cattiva gestione dei fondi, ma anche la superficialità con cui vengono realizzati molti progetti.

Il consigliere ha poi toccato un punto nevralgico: la mancata pulizia delle aree pubbliche da parte dello stesso comune. Ha evidenziato come, se le autorità non rispettano le proprie ordinanze di manutenzione e pulizia, sia difficile convincere i privati cittadini a collaborare nella cura del territorio. Esposito ha fatto un esempio concreto con il grande incendio che un mese fa ha interessato l’area conosciuta come “ora”, un’area pubblica del comune di Ugento, abbandonata a sé stessa.

Le parole di Esposito sono una chiara chiamata alla responsabilità e alla trasparenza. Ha sottolineato l’importanza di raccontare la verità ai cittadini, per mantenere la fiducia della comunità e migliorare continuamente i sistemi di prevenzione e risposta. La sua critica non è stata solo un attacco, ma un invito a una gestione più oculata e seria delle risorse pubbliche e delle iniziative di protezione ambientale.

Mentre Scorrano dipinge un quadro roseo e idealizzato della situazione, Esposito richiama tutti alla cruda realtà: quella di un parco naturale che, nonostante i fondi investiti e le tecnologie acquisite, continua a essere vulnerabile e mal gestito. La questione non è solo quella di spegnere un incendio, ma di costruire una strategia di lungo termine che eviti il ripetersi di tali tragedie.

In attesa che la prossima stagione porti soluzioni più efficaci, resta forte l’esigenza di un cambiamento reale e tangibile nella gestione del Parco Naturale di Ugento. Le parole di Esposito sono un monito per tutti: senza trasparenza e responsabilità, non si può sperare di costruire una comunità sicura e coesa.

Ufficializzato il girone dell’Ugento calcio

ufficializzato il girone dell’ugento calcio

Il Girone H di Serie D 2024/25: Una Sfida Ardente e Carica di Emozioni

Cari appassionati di calcio, eccoci pronti per una nuova entusiasmante stagione nel Girone H di Serie D. Un campionato che si preannuncia particolarmente intenso, dove la Nocerina, vera e propria corazzata, parte con i favori del pronostico. Questo rende la lotta per la promozione un’impresa ardua per squadre come Casarano, Fidelis Andria e Virtus Francavilla, tutte impegnate nella costruzione di rose di grande valore.

La Nocerina, forte di una tradizione calcistica di alto livello e di un pubblico tra i più appassionati del sud Italia, si pone come una delle principali candidate al salto di categoria. Con una rosa rinforzata e ambiziosa, i rossoneri sono pronti a imporre la propria legge su un campionato che si preannuncia difficile e competitivo.

Anche il Casarano, spinto da una tifoseria calorosa e fedele, si prepara a una stagione di vertice, mentre la Fidelis Andria e la Virtus Francavilla cercheranno di consolidare le loro posizioni, affidandosi a squadre ben costruite e dal grande potenziale. La competizione sarà serrata, con ogni squadra pronta a dare il massimo per inseguire il sogno della promozione.

Le trasferte nel Girone H non saranno solo sfide calcistiche, ma anche viaggi ricchi di fascino. Le partite a Ischia e a Cava dei Tirreni, casa del Costa d’Amalfi, offriranno scenari suggestivi, con tifoserie pronte a colorare queste location uniche con la loro passione e calore. Queste sono terre di grande bellezza, dove il calcio si intreccia con la cultura e la storia, creando un’atmosfera speciale e indimenticabile.

Le tifoserie del Girone H, dalle storiche e numerose di Nocerina e Casarano, alle altrettanto calorose di Fidelis Andria e Matera, promettono di rendere ogni partita un evento. Migliaia di tifosi sono pronti a sostenere le loro squadre, percorrendo lunghe distanze per accompagnare i loro beniamini in ogni angolo del sud Italia. Questa passione, questa energia contagiosa, rappresentano il vero cuore pulsante del nostro calcio.

Le sfide contro Brindisi, Angri, Fasano e le altre contendenti saranno momenti di grande spettacolo e intensità. Ogni partita porterà con sé una storia da raccontare, una battaglia da combattere, in un mix di tradizione e modernità che rende unico questo sport. Ogni stadio diventerà un teatro di emozioni, dove la passione dei tifosi e la voglia di vincere dei giocatori si fonderanno in un’unica, vibrante sinfonia.

Cari amici sportivi, prepariamoci a vivere una stagione di Serie D indimenticabile, ricca di sfide avvincenti e di emozioni forti. Il Girone H si preannuncia come uno dei più difficili e affascinanti, con ogni squadra pronta a lottare per il proprio obiettivo. Sarà un campionato da seguire con attenzione, perché ogni partita promette di essere una pagina di storia.

QUESTE LE SQUADRE DEL GIRONE

🔴 Puglia: Brindisi, Casarano, Fasano, Nardò, Gravina, Fidelis Andria, Martina Franca, Virtus Francavilla, Ugento
🔵 Basilicata: Matera, Francavilla in Sinni
🟡 Campania: Angri, Costa d’Amalfi, Ischia, Palmese, Real Acerrana

ASD Ugento: arriva il difensore argentino Pastafiglia!



ASD Ugento: il difensore argentino Leo Pastafiglia si unisce alla squadra!

L’ASD Ugento fortifica la sua difesa con l’acquisto di Leo Pastafiglia

È ufficiale: la ASD Ugento ha annunciato l’ingaggio del difensore centrale argentino Leo Pastafiglia. Nato nel 1994, Pastafiglia è arrivato in Italia nel novembre 2021. Con un’altezza di 185 cm e un peso di 78 kg, Leo promette di portare solidità alla difesa dell’Ugento.

Un talento sudamericano all’enogastronomia

Proveniente dalla robusta scuola calcistica argentina, Leo ha accumulato esperienze importanti con l’Asociación Deportiva Berazategui, il Club Atlético Barracas Central e il Quilmes Atlético Club. Questo background promette di portare una nuova grinta alla ASD Ugento Calcio.

Leo si dice “entusiasta di iniziare questa nuova avventura”. Il difensore è pronto a mettere la sua esperienza al servizio della squadra e a contribuire ai successi dell’Ugento Calcio nella stagione in corso.

Una nuova avventura in Serie D

L’Ugento Calcio, militante nel girone H della Serie D, si arricchisce così di un nuovo elemento fondamentale in difesa. Di fronte ai prossimi appuntamenti del calendario, i tifosi dell’Ugento sono impazienti di vedere all’opera il nuovo acquisto.

Terminiamo quindi con un caloroso “Benvenuto nella famiglia giallorossa, Leo!”, sicuri che il suo contributo sarà significativo per le ambizioni della squadra.

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(ASD Ugento Calcio, Leo Pastafiglia, difensore argentino, Serie D, ASD Ugento Calcio in Serie D)

(“ASD Ugento piomba sul mercato: ingaggiato il difensore argentino Leo Pastafiglia. Leo è pronto per rafforzare la difesa della squadra in Serie D.”)

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