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Ma rispettiamo davvero i nostri emigranti?

Negli ultimi tempi, il dibattito sulla tutela degli emigranti ha assunto un significato ancora più profondo, soprattutto alla luce di storie come quella dei coniugi Greco, che ci richiamano all’importanza di trattare con rispetto e giustizia coloro che hanno scelto di lavorare lontano dalla propria terra natia. L’esperienza di migliaia di Ugentini iscritti al registro AIRE è un patrimonio da preservare e valorizzare, poiché rappresenta un legame speciale con la nostra comunità. La recente introduzione della festa dell’emigrante a Ugento è un passo nella giusta direzione, ma dobbiamo andare oltre le celebrazioni e assicurarci che gli emigranti siano adeguatamente tutelati e rispettati. Queste persone hanno abbandonato il conforto delle loro case e delle loro famiglie, spesso lavorando duramente in terre straniere per garantire un futuro migliore per sé stessi e per i loro cari.

Il registro AIRE testimonia la numerosa presenza di quasi 3500 Ugentini d’origine che hanno fatto questa scelta coraggiosa. Questo dato non può essere solo un numero su una pagina, ma dovrebbe ispirarci a riflettere sul valore di ciascuna di queste storie di vita.
Le celebrazioni sono meritate e dobbiamo onorare l’impegno di coloro che, con sacrificio e dedizione, hanno contribuito all’arricchimento sociale, culturale ed economico del nostro paese.
La storia dei coniugi Greco, però, ci offre anche una lezione importante sulla responsabilità della politica. Non possiamo permettere che le promesse elettorali rimangano solo parole al vento. È compito della politica vera e autentica che le persone siano trattate con giustizia, che le loro lotte non siano ignorate e che i loro diritti protetti siano. Ma è anche compito di noi elettori rivendicare tutto ciò, vigilando costantemente sull’operato di chi è chiamato a rappresentare la nostra comunità nelle istituzioni. La tutela degli emigranti dovrebbe essere un impegno collettivo: istituzioni, comunità e singoli cittadini devono
collaborare per garantire che ogni persona che abbia scelto di allontanarsi dalla propria terra abbia l’opportunità di essere accolta con rispetto e considerazione quando decide di tornare.


Mentre celebreremo la festa dell’emigrante e onoreremo le storie di successo degli emigranti Ugentini, ricordiamoci sempre che il vero segno di rispetto e gratitudine sta nell’assicurare che le loro speranze, i loro sforzi e le loro sfide non verranno mai dimenticati. Questa è la strada da percorrere per creare una comunità forte, inclusiva e solidale, che guarda al futuro senza dimenticare il passato. Per questo l’esproprio di AQP d cui parleremo in questo numero non può che rappresentare una profonda ferita che segna per sempre la nostra comunità, una ferita che impiegherà anni a rimarginarsi e di cui in pochi potranno dimenticare. Ma c’è ancora tempo per rimediare, se solo le istituzioni del nostro paese andassero nella giusta direzione, quella cioè della tutela e della difesa dei nostri emigranti.

Continua la telenovela dello smaltimento rifiuti a Ugento: revocato il contratto

Nella lotta contro l’inquinamento ambientale e l’inefficienza amministrativa, la vicenda dell’appalto dei servizi di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani a Ugento emerge come una rappresentazione lampante delle complesse sfide che le comunità e le autorità locali devono affrontare.

L’annuncio della revoca del contratto di appalto all’Ecotecnica srl ​​/ Axa srl, con l’obbligo per l’azienda di garantire l’esecuzione del servizio in attesa del subentrante, sembra un passo avanti verso una migliore gestione delle risorse ambientali, duramente messe alla prova da anni di inerzia e disservizi che si traducono in un territorio mai come ora inondato dai rifiuti. Tuttavia, il dietro le quinte di questa vicenda racconta una storia di procedure opache e di interessi economici, che richiede una riflessione più approfondita.

La storia inizia nel 2013, con la costituzione dell’Associazione di Raccolta degli Oneri (ARO) tra i comuni di Acquarica del Capo, Presicce, Taurisano ed Ugento. L’obiettivo era quello di creare una gestione integrata dei rifiuti che tenesse conto delle specificità territoriali e socio-economiche di questi comuni. Nel 2016, venne approvato un piano industriale che avrebbe dovuto guidare l’intero processo.

Tuttavia, il percorso verso un sistema di gestione adeguato è stato segnato da ostacoli e questioni giuridiche. La gara d’appalto indetta nel 2016, che avrebbe dovuto premiare l’offerta più vantaggiosa per il “porta a porta”, ha visto l’aggiudicazione dell’ATI Ecotecnica-Axa. Ma le controversie legali si sono gettate ombre sulla regolarità di questo accordo.

La sentenza del Consiglio di Stato nel 2020 ha rilevato l’irregolarità contributiva dell’ATI aggiudicataria. Questo ha aperto la strada alla risoluzione anticipata del contratto, ma anche a una serie di ricorsi, diffide e interventi legali da parte delle parti coinvolte. Nel frattempo, l’ARO ha cercato un nuovo subentrante, ma l’ATI Gial Plast ha rifiutato le condizioni, portando al coinvolgimento dell’ATI Sangalli-Teorema.

L’ATI Sangalli ha mostrato disponibilità a subentrare, ma a condizioni che riflettessero la complessità della situazione e la quantificazione degli impegni finanziari. Questo passo avanti sembra indicare una via d’uscita dalla situazione di stallo, ma resta il fatto che tutto ciò ha richiesto tempo e risorse considerevoli, con diversi servizi già pagati dai cittadini di Ugento che non sono stati effettivamente erogati.

La vicenda di Ugento mette in evidenza le sfide della gestione dei servizi pubblici, soprattutto in ambiti delicati come l’ambiente. Le procedure di gara devono garantire trasparenza e concorrenza legale, evitando le pieghe oscure delle controversie legali. Inoltre, le autorità dovrebbero essere in grado di agire in tempi rapidi per risolvere situazioni di stallo, evitando ulteriori ritardi e inefficienze.

Una constatazione quanto mai attuale soprattutto a Ugento, dove importanti gare legate alla gestione degli impianti sporti e dei beni museali sono ormai alle porte. L’interesse pubblico dovrebbe essere la stella polare che guiderà l’amministrazione nell’assegnazione di questi importantissimi assets cittadini, dai quali dipendono direttamente le vite di diversi cittadini. Sarebbe importante riuscire ad invertire una tendenza che vede importanti fondi pubblici finire in aziende di fuori paese, riuscendo a valorizzare l’impegno cittadino.

Ma la questione deve essere approfondita soprattutto dal punto di vista politico, con l’appalto che ha portato alla gestione Ecotecnica che non è stato mai effettivamente rispettato, per colpe che continuano ad essere rimpallate tra il pubblico e il privato, evidenziando come il vulnus non può che essersi verificato in fase progettuale, con un bando scritto male e finito molto peggio.

I risultati di questa gestione sono sotto gli occhi di tutti: eco centri che funzionano a singhiozzo e ranghi ridotti, campagne invase dai rifiuti, bordi strada ridotti a cloache, marciapiedi invasi dall’erbacce, topi e scarafaggi che camminano indisturbati nel centro storico e nelle marine di Ugento. Una situazione che è troppo semplice imputare solo all’azienda che oggi è stato ufficialmente sollevata dall’incarico, nella speranza che la situazione in futuro possa migliorare.

A tutto questo si aggiunga lo stato di agitazione ormai perenne in cui sono costretti alcuni lavoratori del settore, una vicenda di cui già più volte abbiamo scritto.

In definitiva, la vicenda di Ugento non è solo una storia di contratti revocati e subentranti, ma è un richiamo all’importanza di una governance efficace, trasparente e responsabile.

Ugento e l’eccellenza delle sue acque marine

Ugento e l’eccellenza delle sue acque marine.

Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente ha reso noto i risultati del monitoraggio condotto allo scopo di verificare la qualità delle acque di tutte le aree marine nazionali adibite alla balneazione. Ebbene, proprio in ragione che la nostra Ugento e le sue marine possono gloriarsi del prestigioso eco-label “Bandiera blu 2023” (assegnato non solo ed esclusivamente per la qualità del mare!) è certamente lusinghiero che le nostre acque rientrino appieno in quella percentuale del 95.5% di acque “eccellenti”. Una qualificazione che viene assegnata a seguito di analisi microbiologiche condotte nel corso di quattro anni (2019-2022), con più di trentamila campionamenti effettuati nel 2022 nell’intero Paese – in gran parte dalle agenzie ambientali – per valutare la qualità delle acque di balneazione dal punto di vista sanitario. 

Nella nostra Regione è l’ARPA Puglia che procede all’effettuazione del monitoraggio, con la raccolta e l’analisi dei campioni, fondamentali per la qualificazione della qualità delle acque destinate alla balneazione. In Puglia ed in Sardegna si registrano percentuali di eccellenza prossime al 100%.

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Ai sensi di una specifica normativa, comunitaria e nazionale, le analisi microbiologiche si concentrano sostanzialmente su due parametri fondamentali: Escherichia coli ed Enterococchi.

L’escherichia coli è un batterio termoresistente (fino a 44,5°C) e fa parte dei coliformi totali ovvero quei batteri diffusamente presenti nell’ambiente. È un batterio gramnegativo (dopo essere stato sottoposti alla tecnica della colorazione di Gram, assume un colore che varia dal rosa al rosso) a forma di bastoncello che si trova nelle acque potabili, di piscina e di balneazione. È un ottimo indicatore di contaminazione fecale e predilige la temperatura di 37°C, condizione specifica di vita e sviluppo tipica dell’intestino umano e animale nel quale contribuisce a creare la tipica flora batterica. È molto sensibile ai trattamenti di disinfezione come ad esempio la clorazione.

Gli enterococchi intestinali sono grampositivi (a differenza dell’escherichia coli risultano positivi alla colorazione di Gram trattenendo una colorazione viola dopo essere stati sottoposti a tale analisi di laboratorio) e fanno parte della famiglia degli Streptococchi fecali, indicanti inquinamento fecale. Si trovano nelle feci in un numero inferiore rispetto all’escherichia coli, ma hanno una resistenza maggiore all’acqua e alla colorazione.
Sono iniziati già da diverse settimane i campionamenti 2023 e proseguiranno per tutta la stagione estiva. Gli esiti delle analisi vengono pubblicati sui siti delle singole Arpa e sul portale “Acque” del ministero della Salute. Secondo le procedure previste dalla normativa, i risultati vengono trasmessi alle autorità locali per l’emanazione di eventuali misure, anche temporanee, utili a prevenire rischi per la salute, compresi i divieti temporanei di balneazione. A tutela della salute dei bagnanti, la norma prevede anche un monitoraggio di sorveglianza per specie algali potenzialmente tossiche ovvero della microalga bentonica potenzialmente tossica Ostreopsis cf. ovata.

Giustizia, legalità, etica pubblica e impegno sociale. Gratteri a Ugento

Nella suggestiva cornice della nostra magnifica p.zza San Vincenzo, che ha registrato la presenza di un’enorme partecipazione “popolare”, il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri ha presentato il suo ultimo lavoro editoriale, scritto con Antonio Nicaso e pubblicato da Mondadori, dal titolo: Fuori dai confini. 

Non c’è dubbio che questo evento di “scuola di legalità e giustizia” costituisca un momento di riflessione, di meditazione, finanche di autocritica per ogni cittadino, con esclusione di nessuno. Prendendo la definizione di “giustizia” dall’enciclopedia Treccani, si legge testualmente: “s. f. [dal lat. iustitia, der. di iustus «giusto»]. Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. Una definizione che non dovrebbe lasciare alcun dubbio, sebbene poi la vita di tutti i giorni evidenzi tutte le sue cattive e false interpretazioni, ipocrite applicazioni e meschine valutazioni di comodo, non esentando da responsabilità nessuno della cives. Nel suo piccolo e nel suo grande.

Rispondendo alle domande della giornalista, l’eminente magistrato, alternando talvolta apprezzabili momenti di ironia, ha toccato diversi punti che interessano non tanto gli aspetti tecnici, da affrontarsi nelle sedi più opportune, quanto piuttosto il che cosa ognuno, quale parte di una comunità, potrebbe fare seguendo il solco della “partecipazione attiva”, per concretizzare una cultura della legalità, della giustizia, dell’etica pubblica e dell’impegno sociale. 

Sono state altresì affrontate molte altre questioni. Più di interesse civico, quindi molto più utili per la nostra comunità. In particolare, la capacità della “cultura mafiosa”, che agisce anche solo con “modi di pensare e di vedere”, di innestarsi nel tessuto sociale attraverso dinamiche capacità imprenditoriali, professionali e manageriali a cui non si risponde adeguatamente a livello culturale e antropologico. Lo Stato, riprendendo Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica: “Lo Stato siamo noi. Sono i paesi che fanno il Paese”; spesso si dimostra incapace di adeguarsi in termini di risposta a quelle situazioni, ormai tante, di vero conflitto politico – sociale. Che è poi il terreno più fertile dove è più facile che s’impianti il seme della cultura mafiosa, dell’illegalità e quindi si percepisca il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. Elementi che pur osservati, ampiamente noti, vengono nascosti sotto il tappeto dell’ipocrisia amorale. 

Il numeroso pubblico partecipante è certamente motivo di soddisfazione. Un passo in avanti, ma occorrerebbe farne molti altri. È necessario e indispensabile vedere “ il quaio”. Ci vuole cioè concretezza, praticità. Ed è altrettanto essenziale far seguire i fatti alle parole, perché senza un impegno giornaliero, concreto e costante, rimangono parole vuote. Una concretezza che deve partire dalla presa di coscienza che i problemi sono ben altri rispetto al tweet, al like o alla semplice condivisione. I social non sono luoghi di vera interazione sociale, perché sono realtà umanamente decostruite di senso e di significati. Quindi non posso essere minimamente paragonati, quindi sostituiti, ai processi socializzazione e di interiorizzazione, inscindibili dalla partecipazione attività alla vita politica, sociale, economica e democratica del contesto comunitario in cui si è nati e si vive. Bisogna staccarsi dall’omologazione attuale, sempre più dominata dalla rete e sempre meno condizionata da sani valori morali, etico- sociali e dal senso civico. 

Nel mentre autografava i libri, mi colpiva e allo stesso tempo mi incuriosiva, il fatto che il dott. Gratteri interloquisse con i ragazzi ed i bambini che gli si avvicinavano esortandoli a studiare molto a scuola, ad impegnarsi nella vita sociale e a rispettare sempre tutti. Direi una gran bella raccomandazione che a mio avviso deve e può rivolgersi anche e soprattutto agli adulti, che evidentemente siamo divenuti meno credibili perché incoerenti tra ciò che diciamo (scriviamo sui social) e quello che poi facciamo nella vita pratica di tutti i giorni.  

Grazie dott. Gratteri! Ugento ti è grata per il tuo impegno professionale e sociale.

Aspettative e Anticipazioni per la Stagione 2023-24 dell’Ugento Calcio

girone b eccellenza puglia

Il calcio in Puglia si apprende a vivere un nuovo capitolo di emozioni, competizione e passione con l’arrivo imminente del Campionato di Eccellenza Girone B per la stagione 2023-2024.

Quattordici squadre, ognuna con il proprio orgoglio e ambizioni, si sfideranno in una battaglia sportiva che promette di tenere con il fiato sospeso i tifosi di tutta la regione. Tra i partecipanti troviamo l’ASD San ​​Pietro Vernotico, Brilla Campi, Massafra 1963, Ostuni, Mesagne, Ginosa, Arboris Belli, Novoli, A. Toma Maglie, Città di Otranto, Virtus Matino, Atletico Racale, ASD Ugento Calcio e Manduria.

La passione è già palpabile nel cuore di Ugento, dove l’ASD Ugento Calcio ha dato il via alla preparazione con una prima partitella casalinga contro il Gallipoli, terminata con un pareggio. Questa prestazione ha acceso il fuoco della speranza tra i tifosi, i quali attendono con ansia la prima partita di campionato, fissata per il 10 settembre. La piazza ugentina è incandescente, con l’entusiasmo che cresce ad ogni giorno che passa. La squadra è determinata a dimostrare il proprio valore in campo ea regalare gioie ai propri sostenitori.

Nonostante la passione e l’entusiasmo che conquistano il campionato, non mancano le sfide fuori dal campo. Le difficoltà finanziarie stanno mettendo alla prova la resilienza di alcune squadre, tra cui A. Toma Maglie e Ginosa. Entrambe le squadre hanno dovuto affrontare sfide finanziarie significative, ma grazie all’impegno dei dirigenti e dei tifosi, sono riuscite a superare gli ostacoli e garantire la loro partecipazione al torneo. Un esempio di come la dedizione e la passione possono superare anche le sfide più complesse.

Nel panorama del Campionato di Eccellenza Girone B in Puglia, spicca il nome del Manduria, considerato il super favorito per la stagione. Con un’ottima squadra e una tradizione calcistica solida alle spalle, il Manduria si presenta come un avversario temibile per tutte le altre compagini. L’obiettivo è chiaro: conquistare il titolo e dimostrare di essere la squadra da battere.

Ugento: Determinazione e piani futuri

L’ASD Ugento Calcio, tuttavia, non sta a guardare. La squadra è guidata dal mister Mimmo Oliva, una figura carismatica che sa come motivare i suoi giocatori. Ugento punta a sfidare le aspettative e a lottare con impegno per ogni palla. L’obiettivo è ambizioso: competere ad alti livelli e far sognare i propri tifosi, raggiungendo quanto prima la salvezza.

Tra le tante storie che rendono affascinante il calcio di provincia, c’è anche quella dei cugini Vargas. Questi giovani talenti promettono di stupire e lasciare il segno con le loro abilità calcistiche. L’attenzione è puntata su di loro, e i tifosi non vedono l’ora di vedere come si sviluppa il loro percorso in questa stagione.

Il Campionato di Eccellenza Girone B in Puglia si profila come un’avventura appassionante, fatta di sfide sul campo e di storie fuori di esso. La lotta per il titolo si preannuncia accesa, e ogni squadra ha la propria storia da raccontare. Le difficoltà finanziarie affrontate da alcune squadre non hanno scalfito la determinazione e la passione di questa comunità calcistica. Con il calcio come protagonista e il sostegno dei tifosi come motore, questa stagione promette emozioni indimenticabili per tutti gli amanti del gioco più bello del mondo.

Ripensare il futuro del parco Ozaland Via Teano: una sfida per Ugento

Nel contesto di Ugento si staglia un’opera pubblica che dovrebbe rappresentare la promozione del territorio e la valorizzazione dei prodotti tipici, ma che al momento si trova nel mezzo di un dibattito acceso e di un degrado inarrestabile.

Il parco giochi di Via Teano, conosciuto anche come Parco Ozaland, è stato al centro delle discussioni, con il consigliere comunale di minoranza Tiziano Esposito che ha sollevato questioni cruciali riguardo al suo futuro e al suo stato attuale.

L’opera in questione, che ha richiesto un investimento di oltre 55.000 € di fondi pubblici, avrebbe dovuto rappresentare un luogo di aggregazione, svago e promozione culturale per i residenti ei visitatori di Ugento. Tuttavia, il degrado e il pericolo in cui versa il parco hanno oscurato l’obiettivo originario, sollevando dubbi sull’efficacia della sua gestione e manutenzione.

Dopo numerose sollecitazioni da parte di Tiziano Esposito e del suo gruppo politico, durante l’ultimo consiglio comunale si sono finalmente avute risposte. L’emergenza è stata affrontata e la richiesta di mettere in sicurezza l’area è stata presa in considerazione. L’erba secca, alta un metro, rappresentava un potenziale rischio sia per l’ambiente circostante che per le strutture presenti. Le foto allegate alle dichiarazioni testimoniano chiaramente la situazione di abbandono in cui il parco è stato lasciato.

L’aspetto più interessante della situazione è l’annuncio che il parco verrà affidato all’associazione “Amici di Mauro” di Ugento. Questa decisione rappresenta un passo avanti verso il recupero e il ripristino dell’area, ma solleva anche interrogativi sulla gestione futura. È noto che in una precedente procedura di gara per la gestione, l’associazione si era classificata in seconda posizione, mentre il primo classificato aveva disatteso i propri obblighi, portando la piazzetta ad affrontare il degrado attuale.

Un punto cruciale che emerge dalle dichiarazioni di Tiziano Esposito è la necessità di una vigilanza costante sulla situazione. L’assegnazione attuale avrà validità fino al 10 novembre 2023, dopodiché l’area tornerà sotto la giurisdizione diretta del Comune di Ugento. Questo significa che c’è un periodo limitato di tempo per assicurare la continuità nella gestione e per garantire che il parco giochi non torni nell’oblio.

La sfida che si prospetta è quella di rendere il Parco Ozaland Via Teano un luogo di orgoglio per la comunità. Questo non solo richiede la messa in sicurezza e il restauro delle strutture esistenti, ma anche una strategia a lungo termine per la sua gestione, manutenzione e promozione. Coinvolgere la comunità, le associazioni locali e gli stakeholder è essenziale per assicurare che il parco giochi diventi un’attrazione vivace e dinamica, in grado di attirare non solo i residenti, ma anche i turisti che visitano Ugento.

Le dichiarazioni del consigliere comunale di minoranza Tiziano Esposito gettano luce su una problematica che va ben oltre il semplice stato di degrado del Parco Ozaland Via Teano. Queste parole richiamano l’attenzione su una necessità urgente di ripensare il futuro di questo spazio pubblico, garantendo che il suo potenziale di promozione culturale, aggregazione sociale e valorizzazione dei prodotti tipici sia finalmente realizzato. La collaborazione tra le parti coinvolte, l’impegno delle autorità locali e il coinvolgimento attivo dei cittadini saranno i pilastri su cui costruire un futuro luminoso per il parco e per Ugento nel suo insieme.

tiziano esposito

PARCO (OZALAND) VIA TEANO. QUALE FUTURO? PARTE DUE

Come descritto altre volte, abbiamo portato all’attenzione dei nostri governanti, lo stato di degrado e pericolo in cui versa il parco giochi di via Teano.

Un’opera pubblica costata oltre 55.000 € di fondi pubblici che sarebbe dovuta servire per la promozione del territorio e la valorizzazione dei prodotti tipici. Ma come ben noto a tutti, la struttura versa in condizioni precarie da diverso tempo.

Dopo due Interrogazioni, abbiamo avuto, finalmente, delle risposte nell’ultimo consiglio comunale.

Abbiamo chiesto con URGENZA, di mettere in sicurezza l’intera area, sfalciando l’erba secca ormai alta un metro e che avrebbe potuto provocare dei danni seri nel contesto urbano in cui si trova il parco e alle attrezzature presenti. Le foto in allegato dimostrano come le segnalazioni, anche se non con sollecitudine, vengo accolte.

L’amministrazione riferisce che ora il bene verrà affidato all’associazione Amici di Mauro di Ugento, che in una precedente procedura di gara per la gestione, si era classificata in seconda posizione.

Il primo classificato, invece, non aveva ottemperato ai suoi obblighi lasciando la piazzetta nella situazione di degrado in cui attualmente si trova.

Continueremo a vigilare, soprattutto perché l’attuale assegnazione avrà effetto sino al 10/11/2023, dopo di che l’area in questione tornerà nella piena disponibilità del Comune di Ugento. Pertanto è opportuno che ci si attivi sin da ora per garantire la continuità nella gestione.

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