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Ugento spende 23 mila euro per un terreno agricolo in via Casarano

23 mila euro per acquistare un terreno agricolo in via casarano

Una storia che parte da lontano quella dei campi da tennis di via Casarano, vicenda che parte nel 206, quando i Carabinieri di Ugento in seguito ad un apposito sopralluogo, accertavano che su un terreno agricolo ubicato in prossimità della S.P. n. 72 Ugento – Casarano, di proprietà della Sig.ra Antonaci Delia, erano stati eseguiti, abusivamente, perché in totale assenza di titolo abilitativo edilizio, diversi lavori di costruzione all’interno di una vasta area recintata con conci di tufo, sul cui cancello di ingresso veniva collocato un cartello con la scritta “Circolo amici del tennis – Scuola Tennis”.

In quell’occasione i carabinieri accertarono come, entro la suddetta area recintata, erano stati realizzati alcuni campi da tennis in terra battuta (due già utilizzabili, altri ancora incompleti, ma perimetrali da recinzione in muratura), dei locali igienici in muratura e solaio in latero – cementizio, costituiti da otto docce, n. 2 wc e due disimpegni, un locale bar della superficie di mq 43 già completato, alcune superfici pavimentate, un viale d’accesso ed una zona parcheggio a servizio delle strutture sportive ed altre opere pertinenziali.

Fu così che la sentenza derivante dal procedimento avviato dal controllo dei militari, vide la proprietà soccombente e condannato all’ammenda di 21 mila euro, senza considerare che la sentenza di condanna in questione disponeva, altresì, la demolizione del complesso edilizio abusivamente realizzato nel termine di 90 giorni dal suo passato in giudicato a cui l’interessata non ottemperava.

Un procedimento che comunque non impedì all’allora sindaco Massimo Lecci di presenziare ad un evento proprio all’interno di quel circolo che si sapeva già abusivo.

Il comune di Ugento accertato che le opere non erano state demolite, ha proceduto dunque ad acquisire l’intera area, inglobandola nel proprio patrimonio e con delibera di Consiglio Comunale n. 15 del 25.05.2020 si dichiarava l’esistenza di prevalenti interessi pubblici al mantenimento dei suddetti manufatti abusivi e si disponeva la trascrizione nei registri immobiliari delle opere edili in questioni insistenti presso l’unità immobiliare situata in Contrada “Parati” sulla S.P. n. 72 Ugento/Casarano.
con delibera di Giunta Comunale n. 132 del 13.06.2022, ai fini della partecipazione al PNRR, Missione 5, Componente 3, Linea di intervento 1.1.1, è stato approvato, in linea tecnica, lo Studio di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento di messa a norma, riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’impianto sportivo ubicato sulla S.P. 72 Ugento – Casarano in Ugento, redatto dall’Ing. Luigi ROSSETTI, dell’importo complessivo di € 370.000,00.

Proprio questo progetto ha individuato l’utilità di questo terreno, che oggi il Comune di Ugento ha provveduto ad acquistare per l’importo di 23 mila euro dal sig. Casciaro Marino. Una decisione affrontata anche in consiglio comunale e che non ha mancato di sollevare alcuni dubbi, riferiti soprattutto al prezzo del suolo e alla convenienza dell’acquisto di un’area che molto probabilmente verrà espropriata per l’allargamento della sp 72, da tanti auspicato da ormai anni.

È utile far notare come il progetto da 370 mila euro per la riqualificazione di quest’area è in questo momento meramente sulla carta, dovendo attendere il conferimento di un finanziamento PNRR che ha davvero poche speranze di poter andare in porto.

La domanda che tutti si pongono è dunque la solita: si tratta di una spesa davvero irrinunciabile o dell’ennesimo regalo all’amico di turno?

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In consiglio comunale l’assessore Lecci così si è espresso:

Prendo la parola anche perché, come si ricorderà se non altro il Consigliere De Nuzzo e la Consigliere Musarò, per quel bene ce ne occupammo nella precedente consiliatura con non poche polemiche. In quella fase, nella ricostruzione storica di quella procedura, il Consiglio Comunale approvava con Delibera n. 15 del 25 maggio 2020 l’interesse pubblico al mantenimento di quegli edifici che erano stati costruiti abusivamente, cioè anziché demolirli abbiamo acquisito il mantenimento. Prima di andare in Consiglio Comunale noi approvammo, anzi insieme a quella Delibera approvammo lo studio di fattibilità dell’Ingegnere Rossetti che era stato appositamente incaricato per fornire gli elementi all’Assise per determinarsi in merito, quindi con quella approvazione dello studio di fattibilità, che era funzionale alla dichiarazione dell’interesse pubblico e al mantenimento di quei manufatti, approvavamo anche la stima dei terreni. Naturalmente, che cosa è accaduto? Che nel frattempo con Delibera n. 132 del 13 giugno 2022 la Giunta Comunale approvava in linea tecnica e candidava ad una apposita linea di finanziamento del PNRR il più volte richiamato intervento per l’importo di 370 mila Euro, quindi diciamo che c’è pendente una richiesta di finanziamento nell’ambito di una delle linee del PNRR. Proprio perché conosciamo le tempistiche il Consiglio Comunale il 31 maggio del 2022 aveva approvato un primo stanziamento di 15 mila Euro funzionale all’acquisto di quel terreno, quindi non c’è nulla di nuovo sotto il sole, l’acquisto di 15 mila Euro della particella 293 era stato regolarmente previsto nel Bilancio di previsione, quindi è tutto lineare e documentalmente a posto. Come fa sempre l’Ufficio Lavori Pubblici, in questo caso, prima di arrivare ad avviare una procedura di esproprio che è dispendiosa per tutta una serie di elementi contatta il proprietario per cercare di redigere un accordo bonario, accordo bonario che naturalmente partiva da quella stima che era stata approvata due volte, prima Città di UGENTO – Cod. Amm. c_l484 – Prot. n. 0031061 del 14/11/2022 09:51 – ARRIVO Comune di Ugento Seduta Consiliare del 08 Novembre 2022 Redatto da: SiS – Servizi Integrati Stenotipia – 3 dal Consiglio e poi dalla Giunta, sulla base di pareri tecnici, quindi rispettivamente dei referenti di tutti i Responsabili di Settore coinvolti. Quindi, diciamo che sulla congruità espressa in più riprese abbiamo l’ingegnere progettista, abbiamo i Responsabili dei vari Settori che si sono susseguiti e quindi diciamo che viene assorbito, perché qui non si tratta di non acquistare, quando il Consiglio Comunale ha deciso di mantenere quell’impianto aveva previsto l’acquisto di quel terreno, quindi noi stiamo dando attuazione ad uno studio approvato nel 2020. Cosa è successo? Che nella trattativa il proprietario ha detto: “Guardate, nulla osta, però vi faccio presente che ho anche la particella 293 che tutta insieme potrei vendervi a 23 mila Euro”. Questo che cosa determinava, e quindi doveva essere oggetto di una valutazione? Che l’importo a metro quadro scendeva, da 3,28 Euro a metro quadro andava a scendere a 2,47 Euro a metro quadro, siccome è un’area interessante perché se dovesse sorgere un Circolo Tennis con aree di svago e parcheggio le aree sarebbero utili, anche perché noi andremo ad incidere, quell’impianto si trova su una strada provinciale, la Ugento – Casarano, dove per ottenere i vari pareri della Provincia abbiamo bisogno di spazio per poter accedere perché fino adesso era pericolosissimo entrare e uscire da quell’impianto e tutti, siccome so che molti lo hanno frequentato, era pericoloso e forse fuori Legge, nel senso che lì autorizzazioni della Provincia per entrare e uscire non le ha mai chieste nessuno e nessuno mai le ha ottenute. Siccome siamo reduci da tante altre opere dove la Provincia è molto rigorosa, le valutazioni che sono state anche di natura economica è che acquistare i metri quadri in più, che fa scendere in proporzione in modo anche significativo il valore, è stato considerato dall’Ufficio anche positivo. Quindi, siccome il soggetto proponente di questa proposta è l’Ufficio, che mi sembra ci sta sottoponendo una questione importante altrimenti non sarebbe arrivata da noi, da quanto emerge non credo che ci siano elementi ostativi ad un acquisto che proprio perché sono raddoppiati i metri quadri si rende ancora più conveniente, con 8 mila Euro in più andiamo ad acquisire al patrimonio dell’Ente 4.738 metri quadri rispetto alle stime, rispetto ai pareri e tutto quanto il resto. Ripeto, il prezzo scende da 3,28 Euro al metro quadro a 2,47 e nella parte narrativa ed espositiva della Delibera si evince, recita il soggetto proponente, quindi l’Ingegnere Toma, come: . Venendo invece all’eccezione sollevata in ordine alla stima, anche qui bisogna scindere. Generalmente cosa succede? Come abbiamo fatto con l’Alberghiero dove lì è partito tutto un iter un po’ particolare, e anche in altre circostanze, generalmente quando ci si trova dinanzi ad una proposta che arriva ci si esprime in termini di congruità, quindi non si chiede una perizia di stima ma è l’Ufficio che in seguito ad una nota del Presidente della Commissione per la verifica di congruità delle valutazioni tecnico-economico-estimative del 29 gennaio 2020, protocollo n. 8821, comunicava l’abrogazione dell’obbligo a decorrere dall’anno 2020 dell’acquisizione della congruità del prezzo da parte della stessa Agenzia del Demanio ai sensi e per gli effetti dell’Art. 57, comma 2, della Legge 157 del 19 dicembre 2019. Quindi, la congruità sull’importo viene assorbita dal tecnico progettista, dai Responsabile di Settore e teniamo presente che non vi è più alcun obbligo di chiedere la valutazione di congruità perché è sopravvenuta questa abrogazione che era stata messa dal Decreto Monti nel 2014 che voleva paralizzare tutti gli acquisti dell’Ente e in parte ci era riuscito. Grazie.

Massimo Lecci in consiglio comunale

Alleghiamo l’intera stenotipia del consiglio comunale, con tutti gli interventi integrali, tra cui quello di Tiziano Esposito, il primo a tornare sull’argomento facendo notare come il Comune di Ugento anche in questa occasione abbia avuto due pesi e due misure, accettando senza controbattere la stima del valore .

Grazie, Assessore, per questo chiarimento. Io ho posto ovviamente il dubbio, il beneficio del
dubbio penso che sia lecito, anche perché stiamo qui proprio per discutere, perché andando ad
acquistare oggi quasi un ettaro di terreno agricolo improduttivo il valore di mercato si aggira al
massimo proprio su 12 mila Euro, giustamente andare ad impegnare 23 mila Euro per un terreno
che sarà poi rifunzionalizzato, per carità, benissimamente, però oggi il valore di mercato prendendo
il valore agricolo medio, fermo al 2015 addirittura, perché se lo andiamo ad aggiornare ancor di più
visto anche la causa della Xylella i terreni risultano pari a zero. Ancor di più, andiamo a creare
anche un precedente per quanto riguarda anche la cosiddetta “stima comparativa” perché un domani
l’Agenzia delle Entrate potrebbe utilizzare questo importo, questo parametro anche per valutare
ulteriori terreni che altri privati andranno ad acquistare creando un precedente, quindi il dubbio è
proprio questo, non è l’utilità del bene, ci mancherebbe, saremo favorevoli, siamo i primi a dire
okay, va bene, però dato che stiamo parlando di finanze pubbliche e se non sbaglio anche di avanzo
di amministrazione impegnato ad acquistare questi due lotti, quando ne richiede soltanto uno, va
bene, magari ci allarghiamo con il progetto, facciamo qualcosa di migliore, però perché andare a
spendere quasi 10 mila Euro in più quando il valore di mercato dice altro? Questa era la mia
domanda iniziale. Ovviamente, poi si cerca di girare dicendo come se fossimo contrari all’opera,
assolutamente no, l’opera ben venga.
Poi ricordiamoci anche l’ultimo aspetto, e poi concludo: c’è una Provinciale, l’avete detto tutti
quanti, domani la Provinciale potrebbe essere allargata e quindi i geometri, gli ingegneri sanno che
c’è anche la possibilità di esproprio, visto e considerato che un lotto ricade proprio a ridosso della
Città di UGENTO – Cod. Amm. c_l484 – Prot. n. 0031061 del 14/11/2022 09:51 – ARRIVO
Comune di Ugento Seduta Consiliare del 08 Novembre 2022

Redatto da: SiS – Servizi Integrati Stenotipia – 6
Provinciale saremo costretti a cedere parte di quel terreno che oggi stiamo comprando a 2,47 Euro
al metro quadrato alla Provincia per un futuro allargamento. Questi sono i dubbi e le perplessità che
penso l’Ufficio avrebbe dovuto porre in essere, sono soldi pubblici, di avanzo di amministrazione
che magari quei 10 mila Euro che saremmo riusciti a risparmiare li avremmo destinati
all’illuminazione natalizia o altro, altri servizi importanti, servizi sociali, eccetera-eccetera. Grazie.

Tiziano Esposito in consiglio comunale
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Al via l’iter per spostare il mercato di Ugento

La delibera n°25 del 28.05.2018 del Consiglio Comunale ha approvato il Documento Strategico del
Commercio il quale, tra l’altro, nel prendere atto della circostanza che il mercato settimanale di Ugento
risulta distribuito su due siti distinti, ne raccomandava l’unificazione presso un’unica area.

L’area individuata dallo stesso documento è quella dell’attuale 167, nello spiazzo antistante dell’immobile comunale concesso in uso all’associazione Mare Blu, tra via Pasteur e via Sabin. Proprio per questo, per avviare l’articolata procedura, si rende doveroso predisporre una progettualità funzionale allo scopo sulla quale dovranno essere chiamati ad esprimersi i portatori d’interesse.

Quindi parte l’iter per progettare in pratica lo spostamento del mercato settimanale di Ugento, avviando il momento in cui vengono si ascolteranno i portatori d’interesse coinvolti in questa scelta che porterà entrambi i mercati di Ugento a spostarsi da Piazza Italia e Via Marchesi di Ugento.

Per far questo l’amministrazione conferisce l’incarico di 15 mila euro al Dott. Gabriele Onorato da Nardò.

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Il mare dei messapi, risorsa per il Salento.

Il mare dei messapi, risorsa per il Salento

La strategia marina per un buono stato ecologico ambientale interessa anche i mari del Salento. Anche il nostro mare. Una Terra, la nostra, che con la ricchezza dei suoi ecosistemi riesce a coniugare storia, tradizione e paesaggio in un “valore sistemico” tale da renderla uno dei luoghi più incantevoli del mondo. I valori culturali, antropologici e sociali che le sue genti esprimono si sintetizzano in peculiarità che consentono di guardare al futuro con ottimismo e speranza. Senza tralasciare quelle pulsioni morali ed etiche che l’ecologia integrale pure favorisce e non solo attraverso l’Enciclica “Laudato si” di papa Francesco. 

Illuminanti appaiono le riflessioni di Benedetto XVI nella sua “Ecologia dell’uomo”, nella quale sottolinea, tra l’altro, quanto il tema dello sviluppo sia fortemente collegato ai doveri che nascono dal rapporto dell’uomo con l’ambiente: «La Chiesa ha una responsabilità per il creato e deve farla valere anche in pubblico. E facendolo deve difendere non solo la terra, l’acqua e l’aria come doni della creazione appartenenti a tutti. Deve proteggere soprattutto l’uomo contro la distruzione di se stesso». E’ in questo quadro che occorre inscrivere, a tutti i livelli, un nuovo impegno etico – sociale prim’ancora che politico – istituzionale. Del resto, è una verità incontrovertibile che, come sosteneva Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore”: “«Lo stato siamo noi. Sono i paesi che fanno il Paese: la vera ricchezza è il luogo in cui si vive. La malattia della politica è la lontananza dalla nostra comunità e dalla operosità delle nostre donne e dei nostri uomini». 

Il nostro mare deve incontrare una nuova logica, un diverso approccio culturale e sistemico, perché ormai da tempo registra sofferenze potenzialmente idonee da renderlo “un vuoto a perdere”. Le questioni legate all’approvvigionamento energetico si sommano ai problemi di erosione costiera e di inquinamento delle acque causato da sistemi di depurazione non all’altezza degli impatti antropici, soprattutto quello estivo. La Strategia europea per l’Ambiente Marino (Direttiva 2008/56/CE del 17 giugno 2008, recepita in Italia con il d.lgs. n. 190/2010), basata su un approccio integrato, pilastro ambientale della politica marittima UE, perseguiva l’obiettivo di raggiungere entro il 2020, un “buono stato ambientale”. Tale obiettivo non prescinde dalla preservazione della diversità ecologica e della vitalità dei mari affinché siano puliti, sani e produttivi, per mantenere l’utilizzo dell’ambiente marino a un livello sostenibile, salvaguardandone il potenziale per gli usi e le attività delle generazioni presenti e future. La Strategia si struttura nella definizione di programmi di monitoraggio ideati per valutare il grado di salute del mare: il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare ha infatti affidato alle Regioni il compito di avviare le esperienze di monitoraggio. Le Agenzie regionali ambientali operano oggi in un Sistema che è in grado di svolgere in modo incisivo, coerente e coordinato le indagini ed i controlli necessari alla tutela del mare. All’interno della Direttiva quadro sono stati individuati una serie di indicatori, dacché sono molteplici i campi di indagine cui i tecnici lavorano ed investigano ormai da alcuni anni, che consentono di definire problemi e di inquadrare le possibili azioni di contenimento/risoluzione. Si pensi, ad esempio, al “trend nella quantità, nella distribuzione e nella composizione di microparticelle”, in particolare microplastiche (indicatore 10.1.3). Il microlitter marino comprende tutto il materiale solido con dimensioni inferiori ai 5 mm disperso nell’ambiente, la cui parte preponderante, di origine prettamente antropica, è costituita dalla componente microplastica, derivante dal processo di frammentazione di materiale di dimensione maggiore (macrolitter) dopo periodi più o meno lunghi di permanenza nell’ambiente. Da considerarsi ubiquitario anche in assenza di sorgenti puntuali di inquinamento. Le analisi di laboratorio hanno consentito di acclarare che i tipi di plastica rinvenuti sono prevalentemente polietilene, polistirene e polipropilene. Ciò detto è tuttavia una minima digressione rispetto a quanto sarebbe invece necessario discettare, considerata la rilevanza e l’interesse verso una risorsa fondamentale, non solo economica, come il mare. L’opinione pubblica dovrà responsabilmente prestare attenzione alle presentazioni dei dati dei prossimi mesi, essendo necessario garantire a tutti la possibilità di usufruire delle informazioni che derivano dalle attività di studio e di controllo. Esiste peraltro una specifica disciplina che riconosce ad ogni cittadino il diritto di accedere alle informazioni ambientali (Decreto legislativo 195/’05). Al diritto ad un mare sano e pulito corrisponde il dovere di informarsi/conoscere prim’ancora di tutelarlo e preservarlo per le future generazioni perché il nostro mare è una nostra risorsa.

Il riconoscimento della bandiera blu al Comune di Ugento deve pertanto costituire il percorso da seguire per eliminare tutti quei problemi che l’onestà intellettuale di tutti deve farci vedere. Certamente non facile, ma che può senz’altro costituire un valido collante per ricostruire un’identità territoriale smarrita da molti anni. Un elemento per tornare a farci sentire “popolo”, nel senso più nobile del termine. Ed è’ questa a mio avviso l’infrastruttura culturale che occorre costruire per guardare con ottimismo e fiducia al futuro. Ritornando comunità e abbandonando ogni personalismo e individualismo politico – elettorale, di cui piaccia o no, paghiamo le conseguenze essendo venuto meno il senso di appartenenza ed il dovere civico di essere ugentino e poi cittadino.

Il sindaco chiude il gruppo WhatsApp delle associazioni di Ugento

il sindaco chiude il gruppo whatsapp delle associazioni di ugento

Vietato parlare al conducente e così il sindaco di Ugento salvatore Chiga chiude unilateralmente il gruppo WhatsApp che coinvolgeva tutte le associazioni del paese, di cui lui era subentrato all’amministrazione a Tiziano Esposito, fondatore del gruppo ai tempi della sua presidenza della protezione civile cittadina.

Gent.li presidenti, visto i contenuti dei diversi messaggi inviati da alcuni di voi, su esortazione anche degli uffici comunali competenti, si rappresenta che ogni comunicazione ufficiale con la P.A. avverrà attraverso i canali ufficiali.
Pertanto, non essendo questo uno strumento formale e onde evitare ogni eventuale disguido, si procederà alla chiusura del gruppo.
Cordiali Saluti.
Il Sindaco
Salvatore Chiga

Il messaggio lasciato dal sindaco prima di chiudere il gruppo
l’immagine di profilo del gruppo delle associazioni

Ma quale è stato il fatto che ha scatenato la furia iconoclasta del primo cittadino?

Alcuni dei membri del gruppo sembrano essersi macchiati del reato di lesa maestà, continuando a chiedere risposte al primo cittadino, riguardanti i costanti e continui problemi di comunicazione ascrivibili all’amministrazione del comune di Ugento, dopo l’ennesimo incontro di parte delle associazioni cittadine, organizzato in poche ore e tra una cerchia ristretta di invitati.

Alla richiesta di diversi presidenti di fare qualcosa per migliorare la comunicazione del Comune di Ugento la risposta è stata dunque quella di chiudere anche l’unico canale di comunicazione e promozione rimasto alle associazioni di questo paese, che lo usavano, oltre che per coordinare le loro iniziative, per promuovere i propri eventi in assenza di un canale ufficiale del Comune. E sembra proprio che sia stato il riferimento al fatto che questo canale esista e sia abbandonato da anni, avanzata da uno dei presidenti in chat, a spingere il sindaco a chiudere il gruppo, che non ha visto comunque arrivare nessuna risposta in merito alle problematiche sollevate.

Una storia che, personalmente, mi ricorda molto quella di un sindaco leghista di un piccolo comune del nord Italia, che più di 10 anni fa per risolvere il problema delle prostitute che usavano un boschetto per esercitare, pensò bene di risolvere il problema radendo al suolo il boschetto.

Allo stesso modo, oggi, la risposta a chi chiedeva più comunicazione è stata quella di sopprimere anche il poco che c’era. Un’atteggiamento che ci riporta agl’anni bui della nostra democrazia, in un periodo dove il vento della guerra sferza sempre più forte le nostre coscienze e che dovrebbe farci riflettere a fondo su cosa sia la nostra democrazia e quanto dobbiamo lavorare per poterla preservare da chi, proprio con comportamenti schizofrenici e liberticidi viene additato dalla nostra cultura come dittatore.

Ed è subito Kim Jong Chig

uno scherzoso fotomontaggio del sindaco di Ugento

È doveroso dire che si tratta di un fotomontaggio fatto per cercare di alleggerire una situazione che di leggero ha ben poco. Nessuno si sognerebbe di dare mai del dittatore al sindaco Salvatore Chiga, perché anche questa volta, come riportato nella sua comunicazione, la responsabilità di questo gesto è da ascrivere agli uffici competenti, che non mancheremo di interpellare nei prossimi giorni per capire da cosa sia nata questa impellente esigenza.

Esigenza che sarebbe stata esaudita semplicemente con l’abbandono del gruppo da parte del sindaco, coinvolto solo ed esclusivamente in quanto ex assessore con delega ai servizi sociali, lasciando la possibilità a tutti gli altri di poter continuare a sfruttare un importante mezzo di comunicazione e confronto.

Arrivano i vigili in scooter a Ugento

33mila euro per pulire ugento

Arriva a compimento il progetto estate sicura che ha visto il Comune di Ugento impegnato nello spendere 40 mila extra ricevuti dal ministero dell’interno per poter rafforzare i mezzi a disposizione delle forze pubbliche.

Dopo l’estate, quindi, arriva l’ordine dei due scooter Piaggio Liberty che verranno messi a disposizione dei vigili urbani di Ugento al costo di 4900 euro. Anche la sicurezza dei vigili è stata tutelata, con l’acquisto di due giubbotti da motociclista alla modica cifra di 1400€ l’uno, per la spesa totale di altri 2800 euro.

A queste somme c’è da aggiungere la spesa di oltre 8mila euro per l’acquisto di tablet, software e stampanti che sarebbero dovuti servire all’espletamento del progetto.

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Altri soldi per pulire il nostro paese

Se qualcuno avesse ancora dubbi sul caro conto da pagare per il mantenimento del decoro del nostro vasto territorio, è stata da poco pubblicata l’ennesima determina che stanzia ulteriori fondi pubblici per la pulizia straordinaria di un paese martoriato dallo scarico incontrollato di rifiuti.

Questa volta sono 32mila euro i soldi stanziati per il recupero e lo smaltimento di rifiuti ed ingombranti che si vedono lungo le strade periferiche del nostro paese, con il servizio assegnato alla ditta Spurgo Canal Jet, già impegnata quest’estate nella pulizia e la bonifica del molo foraneo del porto di Torre San Giovanni.

Si tratta di una spesa che va ad aggiungersi al calderone dei costi legati alla gestione della raccolta rifiuti nel nostro paese, una gestione nei fatti emergenziale ma che continua ad andare avanti senza modifiche nell’indifferenza generale.

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44mila euro per allontanare i piccioni da Ugento

La presenza di piccioni anche di grandi dimensioni è diventato, soprattutto negli ultimi anni, un vero problema. Per questo il Comune di Ugento corre ai ripari, con una determina che stanzia 44 mila euro da destinare alla ditta FALCON FARM di Aradeo. Nello specifico, citando la determina:

che la presenza di piccioni e colombi in città ha assunto negli ultimi anni dimensioni considerevoli;
-che il loro sviluppo indiscriminato ha comportato numerosi problemi come la corrosione di monumenti,
l’imbrattamento di edifici, il fastidio nei confronti dei passanti;
-che occorre non sottovalutare un ben più grave problema di ordine igienico-sanitario dovuto alla
disseminazione di escrementi all’interno dei quali sono stati trovati agenti patogeni macro e
microbiologici, vettori di pericolose malattie anche letali per l’uomo;
-che non è necessario il contatto diretto col guano perché il vento, gli aspiratori, i ventilatori possono
trasportare la polvere infetta delle deiezioni secche negli appartamenti, nei ristoranti, negli uffici, nelle
strutture sanitarie, nelle scuole, ecc., contaminando gli alimenti, gli utensili da cucina, la biancheria
innescando i processi infettivi;
CONSIDERATO
che sul territorio di Ugento e precisamente in Piazza San Vincenzo, Piazza Colosso, sugli edifici della
Torre dell’orologio, ex Chiesa di Santa Filomena, ivi compreso l’ala della sede comunale, Palazzo Rovito,
la presenza di detti volatili imbratta le facciate di chiese e monumenti nonché la sede stradale circostante;
che i dissuasori a spilli utilizzati su alcuni monumenti hanno dato scarsi risultati;
che esistono vari mezzi e metodi di dissuasione contro tutti i volatili molesti che danno ampie garanzie di
durata, affidabilità ed efficacia;
RITENUTO che per tutelare le specie ornitiche, ma nel contempo garantire la bellezza di Chiese e
monumenti del territorio nonché l’igiene e la salute pubblica si ritiene opportuno affidare il servizio di
allontanamento dei volatili di allontanamento dei volatili a mezzo di falconeria ed utilizzo sistemi di
dissuasione per l’importo di 43.920,00 iva inclusa;

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