Questa notte a seguito di una segnalazione di una tartaruga avvistata in spiaggia, ma tornata in acqua perché disturbata dalla presenza di bagnati i Seaturtle Watcher Simone Potenza (responsabile dell’area ionica), chiara Sarcinella e Anna Carluccio hanno iniziato a perlustrare la spiaggia consapevoli delle alte probabilità che la tartaruga potesse uscire nuovamente a tentare di nidificare, cosa che è avvenuta dopo circa un ora di ricerche nei pressi dello stabilimento balneare lido sabbioso Subito sul posto sono intervenuti gli operatori del Centro recupero tartarughe marine di Calimera che assieme agli instancabili volontari hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area
IL VIDEO PUBBLICATO SULLA PAGINA FB https://www.facebook.com/centrorecuperotartarughemarine
Nasce l’app Sciamu, da un’idea del taurisanese Roberto Rosafio (fondatore di Quokka AGENCY), sviluppata con Andrea Damiano, suo collaboratore. L’idea di base dell’app è molto semplice: dare visibilità alle aziende del territorio con un algoritmo che le presenti tutte in egual modo, con un occhio di riguardo ai contenuti in evidenza che spaziano tra gli eventi e le promozioni, come si può ben capire dal nome stesso “Sciamu”, che in dialetto salentino vuol dire “Andiamo”, per l’appunto.
Il suo funzionamento si basa sui filtri Categorie e Città grazie ai quali è possibile ricercare tutte le attività pertinenti. Una volta ottenuta la lista si possono visitare i rispettivi profili Instagram o Facebook per conoscere nel dettaglio l’attività, i suoi eventi e tutte le news, quindi interagire con le stesse attività attraverso i pulsanti di chiamata, whatsapp per aprire una chat direttamente con il commerciante senza necessariamente avere il numero salvato in rubrica, navigazione per raggiungere le attività in modo semplice e smart. Si potranno inoltre contrassegnare le attività come preferite per avere tutto a portata di tap o anche per contattarle in un secondo momento. Una gran bell’idea frutto dell’ingegno di giovani ragazzi del nostro territorio, tornati alla base per poter valorizzare le loro competenze e metterle al servizio di un territorio da valorizzare anche e soprattutto sfruttando le opportunità che il mercato digitale sta offrendo. Tutte le attività possono registrarsi sull’app Sciamu attraverso la compilazione del form sul sito https://sciamu.net/registra-la-tua-attivita e decidere se registrarsi come utenti BASIC (gratis) o PREMIUM (a pagamento). I vantaggi di un utente PREMIUM sono: • Posizionamento tra i primi risultati. • Contenuti in evidenza. • Tap per visitare il profilo Instagram o Facebook in modo da incrementare i follower, conoscere eventi e news. • Tap per essere contattati tramite telefono e/o whatsapp ed essere raggiungibili attraverso lo strumento di navigazione. • Tap per aggiungere la tua attività tra i preferiti dell’utente. • Tag sui social attraverso il profilo Instagram @appsciamu.
Ad oggi l’app conta: • 𝟴𝟵𝟮 Download da PlayStore • 𝟯𝟵𝟭 La media degli utenti attivi che giornalmente utilizzano l’app Sciamu per sapere dove andare e scoprire nuovi contenuti in evidenza, tra cui gli eventi. • 𝟲𝟱𝟬 Attività registrate, tra cui 𝟭𝟬𝟬 𝗣𝗿𝗲𝗺𝗶𝘂𝗺 con i quali interagire direttamente dall’app Sciamu: potrai chiamare, chattare, visitare il profilo e aggiungere tra i preferiti le attività che ti sono piaciute.
E’ possibile scaricare l’app Sciamu dal sito https://sciamu.net/ o dal proprio Store. Per gli utenti Apple l’app Sciamu è in fase di revisione e a breve sarà disponibile anche in Apple Store. Nell’attesa si potrà utilizzare il servizio “Sciamu Web”, disponibile all’indirizzo https://sciamu.net/app/.
Il motto è: “Non sai dove andare? Sciamu! Scarica l’app”.
Si è svolto oggi venerdì 22 luglio il consiglio comunale di Ugento che doveva discutere di diversi atti inerenti a debiti fuori bilancio oltre che di una mozione proposta dai 5 consiglieri di minoranza facenti parte di due distinti gruppi.
Il consiglio si è aperto con una comunicazione del Sindaco circa i lavori che presto interesseranno le strade di contrada Tore e Donna Francesca.
Dopo si è passati ad approvare alcuni debiti fuori bilancio dovuti a sentenze che hanno visto soccombere il Comune di Ugento. Già in questo frangente è apparsa una inaspettata unione di intenti tra i due gruppi di minoranza, che più volte con gli interventi di Laura de Nuzzo, Ezio Garzia e Giulio Lisi che più volte si sono detti delusi dall’operato del sindaco Salvatore Chiga.
Una nota merita l’affermazione della consigliera De Nuzzo: “noi abbiamo creduto nelle capacità di questa maggioranza, avete convinto anche me in campagna elettorale quando dicevate della competenza[…] siamo molto arrabbiati, sindaco lei ci ha messo una vita per guadagnarsi il rispetto delle persone, lei è una persone che si è data a tanti, ha anche sacrificato la propria vita e la la propria famiglia per dare agli altri. Ma non si accorge di quello che accade nel paese. Quello che sta accadendo è drammatico e non possiamo andare avanti così, prenda in mano la situazione, solo lei lo può fare…
una parte del primo intervento della consigliere Laura De Nuzzo
Più volte i consiglieri di minoranza hanno cercato di porre degli interrogativi al sindaco, che ha comunque preferito non rispondere e procedere nella votazione di tutti i punti riguardanti i debiti fuori bilancio
Alle 9.53 del mattino degno di nota un primo “Dimettetevi” da parte di Giulio Lisi arrivato dopo l’ennesimo appello al sindaco rimasto lettera morta.
un frame del consiglio comunale di questa mattina
Immancabile il passaggio sul sistema museale, con l’assessore Chiara Congedi che è stata incalzata dalla consigliere De Nuzzo, al quale in un intervento ha così replicato:
sono in comune mattina e sera, anche per quanto riguarda la delega allo spettacolo, a cui ho chiesto una mano al consigliere Scorrano, c’è davvero un lavoro di squadra per quanto riguarda questo. C’è il turismo, anche per quanto riguarda la Bandiera Blu e anche questi beni museali. Io più di così non so più che fare. Lo voglio dire chiaro a tutta la comunità. Davvero non so più cosa fare e sono dispiaciuta quanto voi e più di voi proprio perché in campagna elettorale eravamo lì per aprire questi beni…
Una parte dell’intervento dell’assessore Chiara Congedi
Fino ad arrivare a quello che risultava essere l’ordine del giorno più atteso, quello cioè derivante dalla mozione proposta dai 5 consiglieri di minoranza riguardante il presunto inquinamento derivante da quanto attestato dagli inquirenti nel caso che ha portato alle denuncia di 3 operatori ecologici, caso di qui questa testata ha già abbondantemente parlato.
Abbiamo anche dato notizia di tale mozione, alla notizia della convocazione del consiglio comunale.
Da qui in poi i toni si sono alzati con il lungo e dettagliato intervento del consigliere Esposito che ha contribuito con alcuni dati di cui ha anche citato e mostrato la fonte documentale, che dimostrerebbero come i dati circa la raccolta differenziata siano falsati dalle mancate comunicazioni del Comune di Ugento.
La discussione si è infuocata dopo la prima e unica replica del sindaco che, citando la pec recapitata dal legale della ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti a Ugento, spiegava come, al momento, non ci sia alcuna evidenza di reato, quanto di un malcostume legato al trasbordo dei camion, fatto su cui gli uffici e il rup stanno comunque verificando. In pratica la versione già apparsa su tutti i giornali dove l’avvocato dell’azienda spiegava le ragioni della stessa, fornendo una loro interpretazione di quanto successo.
Lisi ed Esposito non hanno mancato di esprimere il loro disappunto per la risposta del Sindaco, sottolineando come la prevenzione e la cautela fossero alla base della loro mozione.
Passando Da Garzia e De Nuzzo che non hanno risparmiato asprissime critiche: Gravissimo, esterrefatto, disgustato, amareggiata, perplessa, sgomenta, attonita. Solo alcune delle espressioni che si sentono nei loro interventi, che lasciano intravedere l’amarezza nel constatare alcuni problemi di fondo.
Non ce l’aspettavamo, era un’occasione per poter discutere…
Laura De Nuzzo
Interventi all’insegna della profonda amarezza che ha serpeggiato nei banchi dell’opposizione dopo la replica del sindaco e che poi si è addirittura trasformata in sgomento, dopo aver ascoltato il veemente discorso del vice sindaco Massimo Lecci, che in uno slancio di vera e violenta passione, ha voluto difendere il suo personale operato negli anni, citando altre situazioni che avrebbero visto i consiglieri d’opposizione poco informati perché “Pigri” e “poco informati” e “nemici della propria comunità, che vi ha relegati ad un ruolo di opposizione” citando solo tre passaggi dell’infervorato discorso dell’ex sindaco di Ugento. Un intervento con un tono imperativo che ha visto più volte la presidente del consiglio cercare di calmare Lecci, preso dall’impeto nello spiegare l’operato dell’amministrazione sull’acclarata, e mai dichiarata, emergenza rifiuti che stiamo vivendo.
Un discorso a tratti violento, che ha visto la sua vetta oratoria più alta nel momento in cui Lecci ha voluto far intendere che l’intenzione dei consiglieri di opposizione era dare la colpa ai netturbini di Ugento – anche se di questo non vi è traccia nel testo della mozione, un dato che è impossibile non riportare- .
Un intervento che non ha mancato di offese personali e cadute di stile, che hanno per questo innescato delle reazioni anche scomposte dai banchi dell’opposizione. Con la parola dimissioni che si è potuta ascoltare ancora. Prima delle dovute richieste di rettifica da parte dei consiglieri di minoranza, accusati con veemenza di più condotte nefaste da parte del vice sindaco.
Il finale di tutto questo ha visto comunque la mozione bocciata con i voti della sola maggioranza, che ha espresso per parola del sindaco, la non sussistenza delle condizioni per cui è utile un ulteriore controllo.
A poche ore dalla conclusione di un acceso consiglio comunale, registriamo le prime reazioni ufficiali, con il comunicato stampa appena pervenuto da parte della lista “Uniti verso il futuro” per via del suo capogruppo Giulio Lisi:
Giulio Lisi durante il consiglio comunale di oggi
Il nostro Gruppo Consiliare, in seguito alla celebrazione del Consiglio Comunale in data 22 luglio 2022, esprime profondo e deciso disappunto per l’esito negativo della proposta di Delibera di Consiglio n. 63/2022 – Oggetto : Mozione a firma dei Consiglieri di opposizione Lisi, Garzia, Musarò, Esposito e De Nuzzo, avente ad oggetto : “Presunto sversamento illecito di percolato dai mezzi adibiti alla raccolta dei rifiuti della Ditta Appaltatrice nel territorio del Comune di Ugento. Interventi urgenti di verifica e monitoraggio”. La mozione, a cui si rimanda, a causa dei PRESUNTI sversamenti di percolato in alcune zone del territorio chiedeva, tra l’altro, l’impegno dell’Amministrazione Comunale, ad eseguire controlli PREVENTIVI consistenti in “analisi chimico-fisiche-batteriologiche di suolo ed acque al fine di valutare eventuali provvedimenti temporanei di sospensione degli emungimenti dai pozzi superficiali e profondi”. La maggioranza in spregio a qualsivoglia legittima tutela del cittadino ha, con arroganza (verificabile dalla registrazione dei lavori), bocciato la mozione mortificando con improperi e offese dirette tutti i consiglieri di opposizione firmatari della stessa. La dialettica politica in ogni consesso è la regola ma le offese e i modi sgarbati devono trovare assolutamente fine. Se il Presidente del Consiglio non vuole, non sa o non può assicurare la serenità dei lavori si dimetta! Stessa decisione assuma il Sindaco se non è in grado di “governare” i suoi assessori e di dare risposte ai suoi cittadini.
Dopo la pubblicazione dell’articolo che riportava la notizia delle denunce di 3 persone coinvolte nel presunto sversamento di percolato nelle campagne di Ugento, i gruppi di opposizione cittadina hanno deciso di convergere su un’unica mozione che potesse permettere al consiglio comunale di affrontare il grave problema che preoccupa tutti i cittadini di Ugento.
Vi riportiamo il testo intero della mozione a firma dei 5 consiglieri di minoranza.
Premesso che:
Gli organi di stampa hanno riportato la notizia di un gravissimo episodio verificatosi nella giornata dell’8 luglio 2022 nel territorio di Ugento. La Polizia Provinciale di Lecce avrebbe colto in flagrante alcuni operatori addetti al servizio di raccolta dei rifiuti che erano intenti a sversare nei campi il percolato presente nell’autocompattatore utilizzato nel Comune di Ugento. Gli stessi organi di stampa informano che l’episodio parrebbe non essere isolato, bensì più volte ripetuto in passato in distinte aree così indicate:
zona industriale di Via Racale;
vicinanze ecocentro di Torre San Giovanni, nei giorni di raccolta umido e indifferenziato;
capannone del cantiere, via delle industrie;
Zona Burgesi
Considerato che:
Il fatto risulta avere una notevole gravità, laddove effettivamente accertato, in quanto avrebbe messo a serio rischio la salute dei cittadini di Ugento, la salubrità ambientale e la stessa credibilità delle istituzioni ugentine, di cui la Ditta appaltatrice della raccolta rifiuti rappresenta il diretto strumento sul territorio di svolgimento di un servizio pubblico alla collettività;
E’ in corso l’indagine da parte della Magistratura inquirente sui fatti accaduti ed ovviamente vige la presunzione di innocenza sino a condanna passata in giudicato, ma non si può restare inerti di fronte a delle notizie del genere;
Ai sensi del vigente contratto in essere tra l’ARO e l’ATI Ecotecnica/AXA, tutti i mezzi devono essere dotati di sistema GPS di tracciamento dei percorsi. Pertanto, il Comune di Ugento, in base alle clausole contrattuali, alla normativa in materia e avendo a disposizione gli agenti della Polizia Locale – Sezione Ambiente- deve porre in essere tutte quelle azioni tese ad un maggiore controllo del servizio (a titolo esemplificativo e non esaustivo: monitorare tutti i movimenti effettuati sia in passato che in futuro dei mezzi adibiti alla raccolta rifiuti , tramite il GPS);
Benché la Magistratura inquirente dovrà procedere ed accertare gli eventuali illeciti commessi, è necessario, sin da ora, verificare, sempre nell’ambito dei poteri dell’Amministrazione Comunale, se vi siano stati danni causati all’ambiente da eventuali comportamenti illeciti ed eventualmente se vi siano potenziali rischi per la salute pubblica e ambientale;
Recenti cambiamenti normativi dettati dalla disciplina Arera impongono al Comune di aggiornare immediatamente il progetto per poter essere in linea con gli obblighi di legge sin dal prossimo 1° gennaio 2023.
IMPEGNA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI UGENTO
A. a voler procedere all’inserimento della discussione della presente mozione nell’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Comunale al fine di consentire all’Assise, mediante propria Deliberazione, ad attivare l’amministrazione comunale, immediatamente, per quanto di sua competenza, ad effettuare le dovute verifiche e garantire la salute dei cittadini ugentini. In particolare:
Il Sindaco, in qualità di Autorità Sanitaria Locale, nei siti in cui si suppone sia avvenuto lo sversamento, deve attivare, sin da subito, anche per il tramite di Arpa Puglia o laboratori accreditati, analisi chimico-fisiche-batteriologiche di suolo ed acque al fine di valutare eventuali provvedimenti temporanei di sospensione degli emungimenti dai pozzi superficiali e profondi; in ogni caso mettere in atto tutto quanto necessario per tali accertamenti;
Controllare i sistemi di depurazione delle acque dei centri comunali di raccolta, gestiti dalla Ditta Appaltatrice, verificando l’attuazione delle corrette procedure e tenuta della documentazione in materia, verificare il corretto avvio a smaltimento dei fanghi, l’effettuazione delle analisi sulle acque in uscita dai sistemi di trattamento ed il rispetto complessivo delle prescrizioni presenti nelle Autorizzazioni provinciali allo scarico e/o previste dal R.R. 26/2013 . In particolare, porre in essere tutti i controlli che l’Ente può effettuare anche e soprattutto sullo smaltimento del percolato.
Attivare l’iter per l’immediata risoluzione del contratto visto l’esito della sentenza del Consiglio di Stato n.4243 del 03.01.2021;
Conseguentemente (invece di procedere allo scorrimento della graduatoria), indire un nuovo bando con la redazione di un progetto più attinente alle reali esigenze del territorio, alla luce di tutte le problematiche che si sono riscontrate, di tutti i disservizi patiti dalla cittadinanza a fronte di una TARI sempre crescente, tenuto conto che il progetto attuale risale al lontano 2014 ed è necessario uno nuovo che sia più confacente alla attuali esigenze, individuando le soluzioni transitorie nelle more della redazione del nuovo piano e della predisposizione di un nuovo bando di gara.
Procedere, nel caso di accertamento di inadempimenti contrattuali da parte della Ditta appaltatrice, a porre in essere tutte le azioni consequenziali nell’interesse del Comune, con attivazione di fideiussioni, polizze e quant’altro.
Non sono in molti a sapere che con i recenti provvedimenti adottati dalla Regione Puglia, ogni ugentino sarà chiamato a sborsare dalle proprie tasche 30,98 euro per ogni tonnellata di rifiuto conferito in discarica. Al tributo base di euro 25,82 è stato aggiunto il 20% (euro 5,164) per non aver raggiunto l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata.
Con la D.G.R. n. 718 del 19.05.2020 la Giunta Regionale ha adottato le linee guida per la determinazione del tributo speciale per il deposito in discarica e in impianti di incenerimento senza recupero energetico dei rifiuti solidi urbani.
Come si è arrivati a determinare una tale cifra per l’anno 2022?
Intanto l’ARPA provvede alla validazione delle percentuali di RD raggiunte dai Comuni. Da una verifica sul sito dell’Osservatorio Regionale sui rifiuti se per l’anno 2021 per il nostro comune risulta una raccolta differenziata del 62,44%, ma non sono stati comunicati i dati relativi all’ultimo trimestre per cui il dato è certamente falsato o in eccesso o in difetto; per il corrente anno non vi è alcun dato, a dimostrazione della potenziale inadempienza dell’Ente, sul quale, così come sugli altri comuni, ricade l’obbligo di comunicare i dati sulla raccolta della propria “spazzatura”. La domanda nasce spontanea ovvero su quali dati l’ARPA avrebbe espresso la propria validazione?
L’ AGER – Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti successivamente trasmette alla Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche l’attestazione relativa allo stato corrente dell’impiantistica in esercizio sul territorio regionale (l’impianto di Ugento tratta il rifiuto indifferenziato in assetto di “biostabilizzatore”) e dei Comuni che conferiscono i propri rifiuti urbani presso la suddetta impiantistica.
La Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche determina il tributo speciale per il deposito in discarica e in impianti di incenerimento senza recupero energetico dei rifiuti solidi, sulla base della documentazione ricevuta dall’ARPA Puglia e dall’AGER.
Sulla base di quanto stabilito dalla legislazione nazionale e disciplinato dalla Regione Puglia, avendo il nostro Comune raggiunto una percentuale di raccolta differenziata inferiore al 65%, attualmente attestata e certificata al 56,10% dagli Organi prepositi (ARPA), ecco che ogni tonnellata di rifiuto smaltito in discarica costerà 30 euro rispetto ai 18,07 euro che pagheranno Taurisano ed Acquarica – Presicce che hanno registrato una percentuale di raccolta differenziata rispettivamente del 65,13% e del 65,01% e quindi una riduzione del 30 % del tributo base.
Ma che cos’è l’ecotassa e perché viene o deve essere pagata dai cittadini?
E’ stata introdotta dall’art. 3, comma 24 e ss. della Legge n. 549/1995. E’ un tributo speciale istituito per il deposito in discarica dei rifiuti solidi al fine di favorire la minore produzione di rifiuti e il recupero dagli stessi di materia prima e di energia. In buona sostanza, tenuto presente che è stata individuata già dall’Unione Europea (art. 4 della Direttiva 2008/98/CE) una gerarchia nella gestione dei rifiuti, che stabilisce l’ordine di priorità delle azioni nei processi della stessa gestione dei rifiuti, tutti, cittadini e Pubblica Amministrazione hanno l’obbligo di seguire i seguenti passaggi: prevenzione (riduzione), preparazione per il riutilizzo (riutilizzo), riciclaggio, recupero (incluso il recupero per fini energetici), intendendosi la realizzazione dei termovalorizzatori che sono cosa tecnicamente ben diversa dagli inceneritori, smaltimento. La stessa direttiva pone come ultima operazione proprio lo smaltimento che dovrà essere fatta qualora non siano possibili le precedenti inclusa l’operazione di recupero ai fini energetici (termovalorizzazione).
Le direttive europee hanno introdotto i principi del pacchetto sull’economia circolare. La nuova normativa introduce l’obbligo di raccolta differenziata anche dei rifiuti tessili, dei rifiuti pericolosi e dei rifiuti organici. Le 4R devono essere i principi cardine di ogni contratto e capitolato di appalto del servizio di igiene ambientale: riduzione, riutilizzo, riciclaggio, recupero. La riduzione comprende tutte le azioni volte ad evitare che i rifiuti siano prodotti. Alcuni esempi sono: la riduzione degli spessori di un contenitore, minimizzazione degli imballaggi, scelta di tipologie di imballaggi facilmente riciclabili azioni che iniziano con la progettazione dei beni. Il riutilizzo comprende tutte le azioni in cui il bene o le componenti del bene sono riutilizzate per lo stesso scopo per cui erano nate. Alcuni esempi sono il riutilizzo di abiti di un bambino cresciuto per il fratello minore, l’utilizzo infinito dei contenitori del vuoto a rendere, il riutilizzo di componenti elettroniche derivanti da smontaggio di un bene non riparabile in altri beni. Il riciclaggio consiste nel recupero di un materiale per riutilizzarlo dopo averlo lavorato e trasformato facendolo diventare materia prima seconda. Esempi di questa azione sono il riciclo degli scarti di lavorazione, il classico riciclo dei materiali raccolti con la raccolta differenziata, l’uso di segatura e scarti di lavorazione delle segherie per produrre pellet da usare come lettiere per animali o pannelli di legno. Infine il recupero comprende le azioni il cui principale risultato sia di permettere ai rifiuti di sostituire altri materiali vergini e svolgere un ruolo utile. Alcuni esempi sono la rigenerazione o altri impieghi degli olii, l’utilizzo dei materiali come combustibile, le lavorazioni di rifiuti da costruzione e demolizione per trasformarli in altri materiali (es. come sottofondi stradali o di sentieri).
Noi cittadini siamo gli attori principali nella filiera della raccolta differenziata. Dalle nostre azioni dipende sia la riduzione alla fonte dei rifiuti che la qualità dei materiali differenziati raccolti e quindi un loro facile ed economico avvio alle procedure di riciclo. Gli ugentini devono essere i veri protagonisti della gestione dei rifiuti, sia nella prevenzione, sia soprattutto nell’esercitare il diritto a controllare e pretendere che i propri soldi non vengano sperperati. Specie in questo tempo di vacche magre.
Rimozione rifiuti abbandonati: la richiesta del Comune di Ugento, con deliberazione N°. 158 DEL 18/07/2022.
L’Amministrazione Comunale intende richiedere alla Regione Puglia un contributo finanziario pari a Euro 30.000,00 per sostenere le iniziative comunali volte alla rimozione dei rifiuti abbandonati su aree pubbliche, procedendo anche a cofinanziare l’iniziativa mediante risorse del bilancio comunale per Euro 7.500,00.
L’importo complessivo del progetto sarà di 37.000 euro e prevede che la Polizia Municipale e l’Ufficio Tecnico Comunale effettuino una apposita ricognizione sul territorio, redigendo una dettagliata relazione descrittiva degli interventi di risanamento ambientale da effettuarsi con indicazione delle aree di intervento a mezzo di riferimenti toponomastici e catastali (foglio e particella), della tipologia dei rifiuti presenti, computo metrico estimativo, quadro economico di progetto e rilievo fotografico dello stato dei luoghi.
Il responsabile nominato per il procedimento è l’ing. Luca Casciaro, Responsabile del Settore Urbanistica, Ambiente e SUAP del comune di Ugento.
L’importo, se concesso, sarà utilizzabile per sostenere le iniziative comunali volte alla rimozione dei rifiuti abbandonati su aree pubbliche.
Ozanews si è occupata della faccenda e abbiamo online un mappa dove poter vedere alcune dei rifiuti abbandonati sul territorio. Se anche tu conosci siti abusivi condividili con noi! (CLICCA QUI)