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C’è anche il mare violato.

C’è anche il mare violato

Nei giorni scorsi è stato presentato il rapporto “Mare monstrum 2022” di Legambiente. Sulla scorta dei dati forniti dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, dall’Arma dei carabinieri (in particolare i Comandi Unità forestali, ambientali e agroforestali, Tutela ambientale e transizione ecologica, Tutela del lavoro e Tutela della salute), dalla Guardia di Finanza e dai Corpi forestali delle regioni a statuto speciale, la prestigiosa associazione ambientalista ha elaborato l’edizione 2022 del rapporto “Mare monstrum, scaricabile sul seguente link: https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2021/11/Rapporto-Mare-Monstrum-2022.pdf

Il documento prende in considerazione quattro macrocategorie: ciclo illegale del cemento (abusivismo edilizio), inquinamento e rifiuti, pesca di frodo, violazione delle norme sulla navigazione e sul diporto nautico anche nelle aree marine protette. Tale distinzione è importante perché dà la possibilità a tutti di comprendere le tipologie di violazioni ed i danni arrecati al “mare”, che oltre ad essere di tipo amministrativo, il classico “verbale”, riguardano purtroppo quelle azioni e quei comportamenti illegali particolarmente gravi che arrivano a vere e proprie forme di disastro e inquinamento ambientale. La vasta gamma di illeciti amministrativi, meno gravi sicuramente dei delitti ambientali inseriti nel Codice penale, spesso, come accade contro la pesca di frodo, sono l’unica “arma”, assai spuntata, su cui possono contare le donne e gli uomini impegnati nei controlli di legalità in mare e lungo le coste. La constatazione è che non esistono giuridicamente forme di reati tali da poter contrastare tali condotte. In tale contesto si insinuano quelle “forme di neutralizzazione” elaborate da un noto criminologo come David Matza. Sostanzialmente ad ognuno è capitato di dire: “ma non ho fatto male a nessuno lasciando le sdraio e l’ombrellone sulla spiaggia libera!”. Invece è un’occupazione abusiva di area demaniale. Od ancora: “In fondo, che danno ho arrecato al mare anche se ho superato il quantitativo massimo consentito ad un pescatore sportivo?”. Invece è una grave violazione della disciplina sulla pesca sportiva che viene ancor più ad essere aggravata quando il pescato viene venduto in nero ad una pescheria che lo rivende triplicando il prezzo. Ciò che emerge dal rapporto è che la Puglia è terza nella classifica delle regioni italiane per illeciti su mare e coste, con 6.032 infrazioni accertate. Nella nostra regione si commettono sette infrazioni per ogni chilometro di costa. Nella classifica dell’illegalità sul ciclo del cemento (abusivismo edilizio lungo le coste!), la Puglia figura al quarto posto con 2.712 infrazioni accertate, il 9,8% sul dato nazionale, con 10.670 persone denunciate e arrestate e 320 sequestri effettuati. È sconcertante che nel Salento, come noto vanta diverse bandiere blu, vi siano le coste predilette dai paladini del cemento illegale. Un risultato che trova conforto anche nell’ultima relazione annuale sull’abusivismo edilizio della Regione. Il Comune con il maggior numero di pratiche aperte nel 2021 risulta quello di Nardò, con 65 fascicoli. In provincia di Lecce, in un anno, i casi registrati sono saliti del 52%. Nel Gargano, invece, c’è uno degli ecomostri diffusi più devastanti del Paese: il villaggio abusivo di Torre Mileto a Lesina, fatto da migliaia di seconde case senza fondamenta e allacci su una lingua di sabbia che divide il mare dal lago. 

La Puglia si colloca poi al quinto posto per reati legati al ciclo di rifiuti e in genere a fenomeni di inquinamento marino: 1.182 i reati contestati nel 2021, l’8,5% del totale. Per quanto riguarda i reati legati alla pesca illegale, la Puglia guida la classifica generale con 223 tonnellate di prodotti ittici sequestrati (circa 124 tonnellate tra pesce, caviale, salmone, pesce spada e tonno rosso; più di 96 tonnellate di datteri, crostacei e molluschi; 1,8 tonnellate di novellame.

Che fare quindi? Cosa può fare il singolo cittadino? Cosa possono fare le istituzioni? 

Ci sarebbe molto da scrivere per dare delle risposte utili a quesiti così complessi. Personalmente ritengo che occorra comprendere che ognuno deve fare la propria parte. Non chiedere ciò che non gli è dovuto. E soprattutto non pretendere che siano sempre gli altri a dover fare. Forse ha ragione Kennedy nel dire: “Non chiedete cosa può fare il vostro Paese per voi, chiedete cosa potete fare voi per il vostro Paese». Credo che i tempi siano ormai maturi per chiederci, come ugentini in particolare, che cosa ognuno di noi può fare per il nostro straordinario ma martoriato territorio. Bisogna rimboccarsi le maniche per costruire un senso di comunità, riacquistare dignità civica e soprattutto imparare a voler bene a tutto ciò che ci circonda, perché è nostro, ma l’abbiamo preso in prestito.

POSTE ITALIANE NELLE LOCALITA’ BANDIERA BLU DI UGENTO

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa da parte di Poste Italiane.

Le fotografie pubblicate sul profilo ufficiale Instagram dell’Azienda

Ugento, 30 giugno 2022 – Poste Italiane è presente anche nei comuni “Bandiera Blu” della provincia di Lecce. Nelle fotografie pubblicate sul canale ufficiale di Instagram dell’Azienda guidata da Matteo Del Fante, un portalettere viene ritratto mentre consegna la corrispondenza in località Torre San Giovanni; uno dei tre litorali di Ugento che quest’anno sono new entry “Bandiera Blu” insieme a Castro, oltre agli altri comuni salentini premiati: Nardò, Melendugno e Salve.

Il prestigioso riconoscimento viene attribuito ogni anno dalla Fee, (Foundation for Environmental Education) alle località turistiche e alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, tenendo in considerazione ad esempio la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici.

“Ugento è una meta importante per il turismo balneare – commenta Giorgio, portalettere del Centro Distribuzione di Casarano – grazie alla qualità delle acque smeraldine del mare ed ai servizi offerti ai visitatori”.

Insieme al portalettere di Ugento, nei prossimi giorni verranno pubblicati nuovi scatti dagli altri comuni che hanno ricevuto il riconoscimento di Bandiera Blu 2022.

Bandiera Blu di Ugento ma quanto mi costi?

spese bandiera blu

Non si fermano le polemiche sulla recente assegnazione della Bandiera Blu al Comune di Ugento e su quello che questo provvedimento comporta. Abbiamo fatto un po’ di conti per capire il costo effettivo di questa operazione, arrivato a 62 355 euro

Ai 24 mila euro occorsi per la redazione dei moduli atti all’assegnazione della bandiera, vanno infatti aggiunte altre somme di denaro, iniziando dai 10 mila euro per l’incarico tecnico di supporto al RUP per consentire il monitoraggio di tutte le attività e gli adempimenti, compresa la raccolta dati e la redazione degli atti per la candidatura bandiera blu 2023, assegnato al dott. Daniele Arcuri.

Un fatto davvero strano se si considera che lo stesso Daniele Arcuri è protagonista del calendario, con l’organizzazione di due eventi di birdwatching che si svolgeranno il 30 e il 31 agosto. Possiamo solo sperare si tratti di un caso di omonimia, altrimenti ci troveremo di fronte ad uno dei casi di conflitto di interesse più clamorosi di sempre nel nostro comune, con un professionista che si trova ad essere pagato due volte: per organizzare l’evento e per sorvegliare sull’organizzatore dell’evento stesso, in una sorta di sdoppiamento della personalità degno dello studio del miglior allievo di Sigmund Freud.

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Ma siamo solo all’inizio, perché come già scritto in un precedente articolo, tutti gli eventi inseriti solo in questo calendario costeranno 22 mila euro, anche se nessuno ha ancora ben capito come verranno divisi tra i vari eventi. Bisognerà aspettare di volta in volta le determine di spesa che assegneranno i fondi ai soggetti organizzanti, tra i quali figura ancora una volta la Coop Sociale “indisciplinati” di Racale, con 4 eventi teatrali il 24 e il 29 agosto oltre che il 5 e 7 settembre a Torre San Giovanni.

Naturalmente la bandiera blu ha bisogno di essere esposta e per questo il Comune di Ugento ha provveduto a spendere 1355 euro per l’acquisto di un imprecisato numero di vessilli proprio da FEE ITALIA ONLUS, lo stesso organismo che assegna le bandiere blu. Vessilli che poi, oltre ad essere consegnati ai lidi e alle strutture ricettive, sono stati molto sobriamente appesi ai pali della luce sulle principali rotatorie della litoranea.

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A tutto questo si aggiunge la spesa di 5000 euro per la redazione di un articolo sul tema sulla rivista specializzata “borghi e città magazine”, una rivista così settoriale che purtroppo non siamo mai riusciti a trovare a Ugento.

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Il tutto per un totale di 62 355 euro iva compresa.

Sindaco e minoranza: botta e risposta

botta e risposta tra sindaco e lisi

Questa volta non si è fatta aspettare la risposta del sindaco di Ugento alla nota pubblicata ieri da parte della minoranza guidata da Giulio Lisi.

A dimostrazione di come le risposte possano arrivare a stretto giro e a mezzo del tanto vituperato Facebook (ma allora servono i social?!?).

Dalla sua pagina Facebook il Sindaco controbatte a quanto sollevato dalla minoranza scaricando le responsabilità di quanto avvenuto sulla protezione civile e sui vigili urbani. Pubblichiamo per correttezza il testo intero riportando il post originale.

L’iniziativa oggetto di interesse da parte del gruppo consiliare di minoranza “Uniti verso il futuro” e denominata “Alla scoperta del Salento con “Il Giro dei Venti”, conclusasi nella giornata di ieri, nasceva quale competizione amatoriale internazionale finalizzata alla promozione turistica del territorio, nonché sportiva, attraverso lo svolgimento di una gara ciclistica svoltasi tra il 27 Giugno ed il primo luglio 2022 veleggiata con imbarcazioni da diporto.

In sinergia con altri enti locali, la diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca, l’Università del Salento, gli Istituti Superiori quali il Liceo Scientifico Banzi Bazoli di Lecce, il De Pace di Lecce, il Don Tonino Bello di Tricase, il Vespucci di Gallipoli, il Morvillo Falcone di Brindisi, l’istituto Tecnologico Enrico Fermi di Lecce, l’associazione di promozione sportiva ACSI e la Lega Navale, si rendeva possibile far godere a tutti i concorrenti provenienti da più parti, le suggestive bellezze storico – naturalistiche del territorio unitamente ad una traversata tra le acque del Mar Ionio ed Adriatico per raggiungere l’isola di Korfù in Grecia anche con la prospettiva futura di un possibile gemellaggio.

Come corollario all’iniziativa medesima, si prevedeva l’allestimento, nei pressi del Santuario di Santa Maria di Leuca di un villaggio quale punto di attrazione promozionale anche di tutti i comuni partecipanti attraverso la predisposizione di uno stand dedicato.

Proprio per la portata sovra comunale ed internazionale della manifestazione in argomento, la Giunta Comunale riteneva necessario concorrere alla realizzazione dell’ambizioso progetto attraverso la concessione del patrocinio ed il riconoscimento del contributo economico richiesto pari ad euro 10.000,00.

L’iniziativa ha avuto un ritorno mediatico molto significativo, con notizie rese note da riviste specializzate ciclo – velistiche, riprese anche da numerosi emittenti televisive regionale e nazionali.

Per quanto concerne gli aspetti organizzativi afferenti il transito dei ciclisti da Ugento, si evidenzia che, con apposita ordinanza sindacale, era stato attivato il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile con il compito di assicurare il corretto svolgimento dell’iniziativa a tutela della pubblica e privata incolumità e non certo con l’intento di creare disagi alla popolazione che, qualora verificatasi, non abbiamo alcuna difficoltà a chiedere scusa.

Questo però, non può comportare la criminalizzazione di un evento a cui Ugento, quale seconda città turistica della Puglia, non poteva non prendervi parte.

La risposta dell’opposizione non si è fatta attendere, sottolineando come il responsabile del Centro Operativo Comunale sia proprio il sindaco stesso e rilanciando il commento di un comune turista.

BUONGIORNO CONCITTADINI,

IN QUESTA CALDA DOMENICA DI LUGLIO ABBIAMO FATTO COLAZIONE LEGGENDO UN LUNGHISSIMO POST DEL NOSTRO CARO SINDACO, INTITOLATO “COMUNICATO STAMPA”, IN RISPOSTA ALLE NOSTRE PERPLESSITA’ SULLA MANIFESTAZIONE CICLISTICA CHE HA INTERESSATO VENERDI’ IL NOSTRO PAESE.

CITIAMO: “CON APPOSITA ORDINANZA SINDACALE, ERA STATO ATTIVATO IL CENTRO OPERATIVO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE CON IL COMPITO DI ASSICURARE IL CORRETTO SVOLGIMENTO DELL’INIZIATIVA A TUTELA DELLA PUBBLICA E PRIVATA INCOLUMITA’ “ CHI E’ L’AUTORITA’ MASSIMA DI PROTEZIONE CIVILE IN UN COMUNE? IL SINDACO. CHI PRESIEDE IL COC? IL SINDACO.

COME AL SOLITO CAMBIA IL LUPO MA IL VIZIO RIMANE!

EBBENE SI’ PERCHE’ SCARICARE LE RESPONSABILITA’ DELLE PROPRIE AZIONI SU TERZI È UN VECCHIO GIOCO ORMAI CONOSCIUTO E CHE FORSE HA ANCHE UN PO’ STANCATO!

ERA COMPITO DEL PRIMO CITTADINO, QUELLO DI COMUNICARE ALLA POPOLAZIONE L’INTERRUZIONE DEL TRAFFICO, IN DETERMINATE FASCE ORARIE.

VI CHIEDIAMO CARI CITTADINI, COME QUESTA MATTINA IL SINDACO SI È SCOMODATO A SCRIVERE UNA PAPPARDELLA GIUSTIFICATIVA, POTEVA FORSE SCOMODARSI PER SCRIVERE UN MESSAGGIO PUBBLICO CHE CHIAMA “COMUNICATO STAMPA” PER AVVISARE LA POPOLAZIONE DEL DISAGIO AL QUALE SAREBBE STATA SOTTOPOSTA IL GIORNO 1° LUGLIO 2022?

FORSE NON È IMPORTANTE LA VOSTRA VITA QUOTIDIANA COSI’ QUANTO LA SUA FACCIA!

COME PUO’ UN PRIMO CITTADINO DIRE “QUALORA SI FOSSERO VERIFICATI DISAGI” DOVE VIVI SINDACO? COME FAI A NON SAPERE CHE CI SONO STATI DISAGI E LITIGI LUNGO IL PERCORSO? QUALE PAESE AMMINISTRI?

VENIAMO AI 10. 000 EURO.

A QUESTO PUNTO RISPONDEREMO METTENDO UNA FOTO DEL COMMENTO LASCIATO DA UN TURISTA SOTTO IL POST DEL CARO PRIMO CITTADINO, NON SIAMO NOI A PARLARE, NON SONO I CONCITTADINI MA I TURISTI!

QUESTO ABBIAMO CHIESTO, PERCHE’ NON UTILIZZARE LE SOMME DELLA TASSA DI SOGGIORNO PER MIGLIORARE IN PRIMIS L’OFFERTA TERRITORIALE TURISTICA?

PRIMA DI FARE PUBBLICITA’ INTERNAZIONALE, DOVREMMO SISTEMARE IL NOSTRO PAESE PER I CITTADINI CHE CI ABITANO E POI PER I TURISTI, NON SI INVITANO OSPITI IN UNA CASA SPORCA E SENZA SEDIE!

BUONA DOMENICA A TUTTI!

Giro dei venti e i sudditi di Ugento, un disastro denunciato anche dalla minoranza

i sudditi di ugento

Ci sono le manifestazioni organizzate bene e poi c’è il Comune di Ugento, dove sembra impossibile poter organizzare qualcosa senza provocare disagi e malcontenti.

Il problema maggiore sembra essere il rapporto che l’amministrazione di Ugento ha instaurato con i cittadini fin dal primo atto. Sembra chiaro che a Ugento non esistano cittadini, quanto più sudditi.

Citando Scuola.net, uno dei portali maggiormente usati dai ragazzi delle superiori italiani (sottolineando ragazzi delle superiori):

Cittadino e suddito

Cittadino è il civis, colui che partecipa della vita pubblica della comunità. Come tale il cittadino è titolare di diritti e soggetto delle decisioni; il suo contrario è il suddito, colui che delle decisioni è solo oggetto.
Cittadinanza è la condizione giuridica di chi (il cittadino) appartiene ad un determinato Stato; più propriamente è l’insieme dei diritti (e relativi obblighi) che l’ordinamento giuridico riconosce al cittadino.

Esistono fondamentalmente due criteri diversi per attribuire la cittadinanza:
1) diventa cittadino chi è figlio di cittadini (ius sanguinis, diritto di sangue);
2) diventa cittadino chi nasce nel territorio dello Stato (ius soli, diritto del luogo). La maggior parte degli stati europei, fra cui l’Italia, adotta lo ius sanguinis; la Francia adotta lo ius soli.
Le persone che non hanno la cittadinanza di uno stato sono stranieri se hanno quella di un altro stato, apolidi se, invece, non hanno alcuna cittadinanza.
L’insieme dei cittadini di uno stato costituisce il suo popolo.
È detto invece popolazione l’insieme delle persone che risiedono sul territorio di uno stato (i suoi abitanti), a prescindere dal fatto che siano suoi cittadini. La popolazione, dunque, differisce dal popolo in quanto, da un lato, comprende anche gli stranieri e gli apolidi che risiedono sul territorio dello stato mentre, dall’altro, non comprende i cittadini residenti all’estero. La divergenza tra popolo e popolazione è accentuata negli stati interessati da un forte flusso migratorio, in entrata o in uscita.
Nel momento in cui lo stato riconosce al suddito diritti civili e politici, questo diventa un cittadino. Anche in uno stato che riconosce tali diritti possono tuttavia esserci semplici sudditi, soggetti alla sovranità dello stato ma privi dei diritti di cittadinanza: questo avveniva, ad esempio, per le popolazione indigene dei possedimenti di tipo coloniale, anche se, in qualche caso, venivano loro attribuiti alcuni diritti seppur limitati rispetto a quelli riconosciuti ai cittadini veri e propri (la cosiddetta piccola cittadinanza).
Attualmente il termine suddito è ancora largamente utilizzato nel diritto internazionale dove la cittadinanza non ha lo stesso rilievo dei diritti interni. Viene inoltre usato polemicamente per sottolineare situazioni, per lo più di fatto, nelle quali il cittadino non dispone di adeguati diritti nei confronti dello stato. Infine va osservato che nelle monarchie, anche costituzionali e parlamentari, è tradizione riferirsi ai cittadini come sudditi senza per questo implicare l’assenza di diritti civili e politici.

Non è allora una mera provocazione constatare come gli ugentini godano dei medesimi diritti delle popolazioni indigene deportate dalle navi negriere nelle coltivazioni di zucchero dell’appena scoperto Sud America. Una lezione di storia che sembra quanto mai attuale, in un paese che continua a subire un deficit democratico incarnato da un amministrazione arroccata sulle proprie posizioni e che sembra non aver intenzione di rispondere alle istanze che provengono dalla società civile.

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Lampante esempio di quanto detto è stata la manifestazione “Il Giro dei Venti”, costata ai sudditi ugentini ben 10 mila euro, devoluti alla società S.I.S.MI srl con sede legale in Milano e rappresentata dal Cav. Sergio Filograna. Un disastro organizzativo denunciato anche dalla minoranza di Ugento, che con un post su Facebook ha voluto rappresentare le tantissime lamentele giunte anche a questa redazione nelle ore scorse.

IL GIRO DEI VENTI…. O IL GIRO DI….

IN MOLTI SI SONO CHIESTI PERCHE’ IERI, 01/07/2022, IL PAESE IMPROVVISAMENTE SI E’ PARALIZZATO.

Si chiama “il giro dei venti” ed è una gara ciclistica e velistica che ha transitato ieri in parte del nostro territorio!

Non sarebbe stato un problema se non fosse che l’ente comunale non si è preoccupato minimamente di avvisare la popolazione dell’interruzione traffico prevista per quelle ore sulla tratta interessata, il risultato è stato quello di avere per varie ore parte del paese paralizzato, la circolazione congestionata, auto, mezzi da lavoro, mezzi di soccorso si sono ritrovati imbottigliati in un traffico assurdo e per di più senza alcuna viabilità alternativa, congestione che ha interessato gli stesi dipendenti comunali.

Non sono mancati momenti di tensione tra gli automobilisti e gli operatori di polizia locale.

Numerosi i disappunti delle aziende, costrette a dover rimandare le commesse, completamente ignare della competizione.

Per avere parte del paese paralizzato cari concittadini ABBIAMO PAGATO!

EBBENE SI’, TUTTO CIO’ CI È COSTATO BEN 10.000 EURO.

E questi 10.000 euro provengono dai soldi della TASSA DI SOGGIORNO!

Secondo la giunta l’evento era finalizzato ad incentivare qualunque intervento teso a rendere più vivibile, accogliente ed ospitale il territorio comunale fruibile dal turista.

VIVIBILE, ACCOGLIENTE ED OSPITALE. Qualcuno dovrebbe spiegare ai nostri amministratori il significato di queste parole. L’opposto di quello che ieri hanno vissuto ieri ugentini e turisti.

Ci si chiede questi 10.000 euro potevano essere investiti meglio?

È l’ennesimo esempio di SPERPERO DI DENARO PUBBLICO, e noi cittadini ringraziamo il Sindaco Chiga per questo costoso regalo estivo! Tanti soldi per poco più di un’ora di gara, di passaggio.

E noi aggiungiamo un’altra domanda, non si potevano investire questi 10.000, (visto che di sport si tratta) per finanziare manifestazioni sportive che da anni portano avanti il nome di Ugento e hanno una risonanza turistica ben maggiore nel nostro territorio o investirli in strutture sportive nelle marine?

Ma oltre il danno, naturalmente, non può che presentarsi anche la beffa. I sudditi di Ugento hanno infatti pagato anche per poter pubblicizzare le proprie eccellenze nello stand affittato a Leuca nell’ambito della medesima manifestazione e presidiato dai responsabili della Pro Loco Beach di Gemini. Peccato che nessun imprenditore di Ugento abbia saputo per tempo di questa possibilità, con lo stand di Ugento che è risultato essere l’unico a non essere sponsorizzato, così come dimostrato dal video.

Parte dell’opposizione all’attacco: che fine hanno fatto le piste ciclabili?

Appena apparso sulla pagina Facebook Uniti Verso il Futuro – con Giulio Lisi Sindaco un video che intende ancora una volt denunciare lo stato di abbandono in cui versano le tanto vituperate piste ciclabili di Ugento.

il video apparso sulla pagina di Uniti verso il futuro

Una questione che sta cominciando ad assumere i caratteri della pantomima. In questo momento infatti, come denunciato anche dal post del gruppo consigliare guidato da Giulio Lisi, il Comune di Ugento sta iniziando a liquidare gli importi a titoli di risarcimento di tutti coloro che lo hanno citato per i danno subiti a causa delle piste.

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Calendario Bandiera Blu di Ugento: gli eventi

Il Calendario Eventi Bandiera Blu di Ugento.

Il Comune di Ugento ha deliberato, il 24 giugno, il calendario degli eventi dedicati all’assegnazione della bandiera Blu nel territorio comunale.

Il calendario completo eventi della Bandiera Blu

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Estratto deliberazione.

Di questa sera, 30 giugno, l’evento “Giornata della Bandiera Blu” a Torre San Giovanni.

Spiccano gli eventi di birdwatching, 30 e 31 agosto, la #marepulitochallenge e quelli, infine, dedicati alle carette carette, 9 e 10 luglio, tartarughe di cui abbiamo ampiamente parlato (CLICCA QUI) e che rappresentano la maggior parte di quelle presenti sulle nostre coste.

Guarda anche la videointervista su OZANTALK.

Le risorse impegnate per la realizzazione degli eventi rientranti nel calendario estivo allegato, pari ad €22.000,00 trovano copertura sul bilancio 2022, come di seguito specificato:

  • € 21.283,00; “organizzazione manifestazioni e convegni – imposta soggiorno ”;
  • € 647,00 “Altri beni e materiali di consumo n.a.c.”;
  • € 70,00 “Stampa rilegatura”;

Questi eventi sono una serie di eventi che rappresentano un obbligo per il corretto adempimento ai criteri della suddetta bandiera:

in particolare, tra le prescrizioni indicate, vi è l’obbligo di inviare una programmazione delle iniziative
per la stagione estiva 2022, con lo scopo, altresì, di promuovere il turismo sostenibile mediante la
valorizzazione delle culture e delle tradizioni locali, nel rispetto dell’ambiente, favorendo così la
partecipazione del cittadino alla sostenibilità e all’educazione ambientale

Estratto delibera.

Ricordiamo che la Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale che viene assegnato ogni anno in 49 paesi, in tutto il mondo, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU:

  • UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente)

Alleghiamo, inoltre, deliberazione completa:

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