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Il fuoco che brucia. Questo è terrorismo ambientale.

ALLARME INCENDI UGENTO, TERRORISMO AMBIENTALE_

Riprendendo il titolo di un libro scritto alcuni anni fa dal prof. John R. McNeill, uno tra i più noti storici dell’ambiente, mi viene facile aggiungere il punto interrogativo per porre a tutti una domanda: “Qualcosa di nuovo sotto il sole?”. Credo che debba leggersi in senso interrogativo alla luce dei recenti e numerosi incendi che puntualmente si registrano nella nostra terra con l’approssimarsi dell’estate, ma che iniziano già a partire dalla fine della stagione primaverile. Queste enormi nubi di fumo, quasi sempre con evidenti sfumature nere, dovrebbero porre alla nostra attenzione l’enorme gravità e soprattutto i danni che apportano all’ambiente in cui viviamo ed alla nostra salute. Tali forme incendiarie che sotto il profilo giuridico sono identificabili come “smaltimenti in bianco di rifiuti”, e nel prosieguo spiegherò anche il perché, altro non sono che attività criminali poste in essere al fine di smaltire illegalmente rifiuti. Sono attività che nulla hanno a che vedere con le ordinarie pratiche agricole che tutti conosciamo. L’abbruciatura delle sterpaglie, delle stoppie od anche di semplici residui da potatura da effettuarsi per modesti o quanto meno accettabili quantitativi in regime controllato, rientra in quella tipologia di “prassi agricole” di antichissima tradizione dei contadini. Ricordo ancora le parole di mio nonno quando diceva: “la settimana prossima devo andare in campagna a bruciare le sterpaglie!”. 

I fumi che vediamo di giorno e sentiamo di notte provengono da incendi dolosi (fatti con coscienza e volontà!), premeditati, organizzati che talvolta vengono tacitati con mere giustificazioni soporifere e tranquillizzanti di autocombustioni, di turisti maleducati con qualche mozzicone di sigaretta maldestro, al massimo incendi colposi per incuria e disattenzione. Per molti è fantacriminologia. La realtà si palesa in tutta la sua drammaticità. Nel momento in cui si appicca un incendio in un’area di campagna con sterpaglie, vegetazione secca e soprattutto con gli ulivi seccati dalla xylella fastidiosa, lo scopo è soltanto quello di ripulire l’area e magari dopo averli accumulati per bene, bruciare illecitamente rifiuti di ogni genere. Si comprende come tali prassi nulla hanno a che vedere con l’addebbiatura, quella pratica rudimentale di fertilizzazione del terreno che consiste nell’incendio dei residui colturali o della vegetazione, spesso indicata con il termine di agricoltura taglia-e-brucia. Se l’abbruciamento di residui vegetali non rispetta i limiti e le condizioni dettate dalla legge ma ha il solo scopo di eliminare il rifiuto, si configura il reato di gestione di rifiuti non autorizzata. Durante il periodo di potatura delle piante e nel periodo estivo molte persone preferiscono bruciare foglie e rami anziché gestirle come un rifiuto. Bruciare residui di potatura potrebbe configurare un’attività di eliminazione di scarti provenienti da attività agricole e agroindustriali. A tutti gli effetti, siamo di fronte ad uno smaltimento irregolare di “rifiuti speciali”. La combustione dei materiali vegetali è regolamentata dal Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 che ne rende possibile la pratica solamente sotto determinate condizioni e quantità. L’art. 182, comma 6-bis del D. Lgs. 152/2006, sancisce infatti che: “Le attività di raggruppamento e abbruciamento in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri (lo ‘stero’ è l’unità di misura del volume apparente utilizzata per il legname ed equivale ad un metro cubo vuoto per pieno, ndr.) per ettaro dei materiali vegetali di cui all’articolo 185, comma 1, lettera f), effettuate nel luogo di produzione, costituiscono normali pratiche agricole consentite per il reimpiego dei materiali come sostanze concimanti o ammendanti, e non attività di gestione dei rifiuti. Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata. I comuni e le altre amministrazioni competenti in materia ambientale hanno la facoltà di sospendere, differire o vietare la combustione del materiale di cui al presente comma all’aperto in tutti i casi in cui sussistono condizioni meteorologiche, climatiche o ambientali sfavorevoli e in tutti i casi in cui da tale attività possano derivare rischi per la pubblica e privata incolumità e per la salute umana, con particolare riferimento al rispetto dei livelli annuali delle polveri sottili (PM10)”

Orbene, il problema si pone nel momento in cui le nubi di fumo sono nere, segnale evidente che a bruciare non sono soltanto sterpaglie, erbacce o rifiuti vegetali ma altri materiali quali soprattutto plastiche, tubi in gomma, contenitori di fertilizzanti etc. con conseguente immissione nell’aria di diossina e di altri inquinanti pericolosi. Possibile che non riusciamo a rendercene conto e soprattutto a mettere in campo un adeguato e sistematico controllo del territorio? 

Alcune raccomandazioni sono quindi opportune. È sicuramente possibile preparare un barbecue in giardino durante il periodo estivo, sempre stando attenti alla molestia che i fumi prodotti potrebbero arrecare al vicinato. Fattispecie peraltro penalmente rilevate ai sensi dell’art. 674 del C.P.. Infine, la III Sezione Penale della Corte di Cassazione è tornata sulla materia indicando quando bruciare i residui vegetali è da considerarsi un reato e non una normale pratica agricola. Sempre la Corte di Cassazione precisa e conferma che si contempla un’attività di gestione di rifiuti e non la realizzazione di una normale pratica agricola, se non vengono rispettati i limiti e le condizioni stabilite dal citato art. 182, comma 6 bis, del D. Lgs. 152/06.

Le nostre campagne non sono “regni del fuoco” ma bellezze che dobbiamo recuperare, curare e valorizzare. Un tesoro inestimabile che dobbiamo lasciare a chi verrà dopo di noi.

Ordinanza per la pulizia dei terreni privati

Ordinanza n. 55 del 31/05/2022

Riproponiamo per intero il testo dell’Ordinanza n. 55 del 31/05/2022 del sindaco del Comune di Ugento

Considerato Che:

-che da verifiche degli organi competenti è emerso che non tutti i proprietari ed i conduttori di fondi confinanti con le strade comunali e vicinali provvedono ad una adeguata manutenzione del verde, delle ripe e dei propri fondi;
-che l’abbandono, l’incuria e la mancanza di un’adeguata manutenzione del verde privato e pubblico da parte dei proprietari, dei conduttori dei fondi e aree site nel territorio comunale, possono causare rischi per la propagazione di incendi, con conseguente grave pregiudizio per l’incolumità pubblica e privata;
-che gli abbruciamenti di stoppie, di residui colturali e selvicolturali, di pascoli nudi, cespugliato alberati, nonché di terreni agricoli temporaneamente improduttivi, sono consentiti solo esclusivamente a seguito di autorizzazione del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, secondo i termini e modalità stabiliti dalle prescrizioni della Regione Puglia.
Considerato che la presenza di terreni, recintati e non, siti all’interno e all’esterno del centro urbano, ricoperti da una folta vegetazione spontanea, rovi e arbusti, oggetto di deposito di materiale di risulta e di rifiuti eterogenei, possono provocare, seri problemi di igiene, dando luogo alla proliferazione di ratti e di animali nocivi di ogni specie, nonché sono potenziale causa di incendi, con conseguente pregiudizio per l’incolumità pubblica e privata;
Rilevato che la regolare fruizione della viabilità pubblica, può essere ostacolata dalla negligenza dei proprietari e conduttori delle aree incolte e dei frontisti che non eseguono tempestivamente la corretta manutenzione dei terreni di proprietà, provvedendo al taglio delle siepi e dei rami di piante che si protendono oltre il ciglio stradale, creando impedimento, tra l’altro, alla corretta visione della segnaletica stradale;
Accertato che, per quanto riguarda le strade comunali, spesso non vengono osservate le norme sopra richiamate oltre a tutte le altre norme e cautele che disciplinano l’uso e garantiscono la normale circolazione e la sicurezza della viabilità;
Ritenuto necessario mantenere costantemente sotto controllo, sia da parte dei privati che degli enti proprietari o a qualunque titolo responsabili, la pulizia e la cura di aree ricadenti nel territorio comunale;
Atteso che è indispensabile adottare opportuni provvedimenti tesi all’esecuzione di urgenti interventi di pulizia di terreni incolti e di aree degradate, con particolare riferimento a quelle poste in prossimità di civili abitazioni;
ORDINA
Allo scopo di eliminare le cause che possono costituire innesco di incendi, creare situazioni potenzialmente di pericolo per la circolazione stradale, nonché pregiudizio all’igiene pubblica, con conseguente aggravio del pericolo per l’incolumità delle persone:
Ai proprietari, ai conduttori e ai detentori a qualsiasi titolo di terreni appartenenti a qualunque categoria d’uso del suolo, siano di proprietà di Enti pubblici o di privati (soggetti giuridici o persone fisiche), nonché ai responsabili di cantieri edili e stradali, ai responsabili di strutture artigianali e commerciali, con annesse aree pertinenziali private, di procedere agli interventi di pulizia di seguito elencati, che dovranno essere comunque tutti effettuati ciclicamente in modo da garantire la perfetta pulizia e manutenzione dei luoghi, in ogni caso ENTRO E NON OLTRE IL 15°GIUGNO 2022, e successivamente, ogni qualvolta necessario, consistenti in:
1) Sfalcio dell’erba, regolazione delle siepi, taglio di piante, di rami, del fieno, delle sterpaglie e della vegetazione incolta e sfalcio di tutta la vegetazione secca anche in aree coltivate, ricadenti nella proprietà privata e pubblica, ricadenti nel territorio comunale;
2) Regolazione delle siepi, taglio di rami delle alberature e piante e rimozione dello sfalcio, nonché dei rifiuti, nelle aree private e pubbliche site nelle vicinanze di abitazioni, ed in particolare nelle aree private prospicienti o che aggettano su strade ed aree pubbliche o di uso pubblico, a tutela della viabilità e della fruizione delle stesse;
3) Rimozione dello sfalcio e dei tagli, dalle aree di cui ai precedenti punti 1) e 2) e conseguente smaltimento e conferimento (o riciclo) secondo le modalità previste per legge;

Curioso risulta notare come i lavori di manutenzione del verde effettuati per conto del Comune non rispettino l’ordinanza, in particolare il punto 3, con residui di sfalcio e potatura rimasti sui marciapiede e bordi strada.

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La spazzatura inizia a puzzare. La situazione a Ugento

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Anche oggi 7 giugno 2022 la frazione secca non riciclabile non verrà ritirata a Ugento. Una situazione che perdura da quasi due settimane, con i cittadini che iniziano ad accusare i primi disagi.

Quel che più salta all’occhio è comunque la mancanza di comunicazione da parte degli organi interessati in questa faccenda: nessuna comunicazione da parte di Ecotecnica che gestisce il ritiro, nessuna comunicazione da parte del Comune di Ugento, nessuna comunicazione della Regione Puglia circa il destino della discarica di Burgesi, colma ormai da settimane.

Abbiamo per questo provato a chiamare il numero verde messo a disposizione da Ecotecnica dove l’operatrice ci ha comunicato, con estrema gentilezza, che purtroppo la raccolta rimane sospesa per i problemi dovuti a Burgesi.

L’operatrice ci ha anche assicurato che la comunicazione in tal senso è stata effettuata, anche se controllando sulle pagine social di Ecotecnica Ugento, non si legge alcun post o comunicazione in merito. L’operatrice parla anche di una non precisata ordinanza, che però noi non abbiamo ancora avuto modo di leggere.

Massimo De Pascalis: vicecampione Italiano Assoluto Wabba.

Un importante traguardo raggiunto dal nostro concittadino e atleta Massimo De Pascalis, lo scorso 5 giugno, nella settimana del Rimini Wellness, al Wabba International.

Medaglia d’argento per Massimo De Pascalis, classe 1982, nel Campionato Italiano Assoluto Wabba categoria HP Easy, alle International di Rimini.

Quasi mille bodybuilder hanno affollato l’area RiminiSteel dedicata al mondo delle arti marziali, body building, cultura fisica e sport da combattimento. Un palco ha ospitato la competizione Mr & Miss Ainbb per il natural bodybuilding e il Campionato Italiano Assoluto della Federazione Wabba International, una delle principali organizzazioni al mondo nel settore, mentre l’altro ha dato spazio al RiminiSteel Classic, competizione pro qualifier per gli affiliati delle federazioni nazionali Ifbb.

Abbiamo intervistato il diretto interessato che ha voluto regalarci le sue emozioni e progetti per il futuro:

Ho cominciato ad allenarmi per gioco nel 2000, ma con il passare degli anni, vedendomi migliorare, ho avuto il desiderio di mettermi alla prova seriamente decidendo quattro anni fa di affidarmi ad un preparatore professionista, Andrea De Luca.

È anche grazie alla professionalità di Andrea che sono arrivato a partecipare al campionato italiano Wabba, con qualifica al mondiale.

Un’emozione unica e inaspettata per me, visto l’alto livello della competizione. È stato un onore per me salire su quel palco, ancora di più per il risultato conquistato. Sono ancora incredulo di essere il vice campione italiano della mia categoria (HP Easy)!

L’allenamento per me è essenziale, fa parte del mio quotidiano. A prescindere dalle gare, la costanza nello sport è l’unico modo per ottenere dei risultati.

Ora sono concentrato per la prossima competizione – Grand Prix Planet – che si terrà a Latiano il prossimo 25 giugno.

Per il futuro continuerò a coltivare la mia passione, mettendoci tutto l’impegno che posso, cercando di migliorarmi, augurandomi di raggiungere traguardi sempre più prestigiosi.

Queste le parole dell’atleta Massimo De Pascalis per Ozanews.

La WABBA è stata fondata dal grande campione e mito del bodybuilding internazionale Serge Nubret nel lontano 1975. L’idea nacque al rientro da Pretoria (Sud Africa), dove si tenne il Mr. Olympia di quell’anno, vinto da Arnold Schwarzenegger.

Da quel momento in avanti l’organizzazione ha visto un crescendo di popolarità che l’ha portata a svilupparsi fino ad essere la seconda organizzazione del settore a livello internazionale.

Oggi la WABBA INTERNATIONAL è presente in molti paesi del mondo ed organizza numerosi concorsi Nazionali ed Internazionali di carattere dilettantistico e professionistico ai quali partecipano, nel complesso, diverse migliaia di concorrenti.

Sono davvero tantissime le eccellenze sportive che nascono nella nostra Ugento, in ogni ambito. Non solo città di Cultura ma anche e soprattutto di sportivi e atleti.

Attendiamo il prossimo 25 giugno, Grand Prix Planet a Latiano, per poter raccontare ancora un altro successo.

Una discarica abusiva al centro di Torre San Giovanni

discarica abusiva torre san giovanni

Segnalazioni arrivate da più cittadini, che lamentano una situazione critica in via Pantelleria, in una zona centrale di Torre San Giovanni

Nuove regole per la gestione della posidonia spiaggiata

nuove regole posidonia

La Giunta regionale ha approvato ieri pomeriggio un importante aggiornamento, frutto del lavoro congiunto degli uffici della Sezione Demanio e Patrimonio e della Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche, delle “Linee Guida per la Gestione delle Biomasse Vegetali Spiaggiate” elaborate nel 2015, alla luce delle modifiche apportate alla disciplina in materia di rifiuti e intervenute a livello nazione che, di fatto, a talune condizioni, escludono la Posidonia spiaggiata dalle materie ritenute “rifiuti”. 

“Per tutti gli operatori che alimentano la nostra economia blu gestendo le spiagge in concessione e per tutti coloro che frequentano gli stabilimento balneari, si tratta di una semplificazione drastica che libera da una serie di incombenze inutili e indirizza , a partire da una gestione in loco, a riutilizzare la Posidonia a fini agronomici o inserendola nei cicli di compostaggio”, sottolinea il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Demanio e Patrimonio.

Vista la necessità che le biomasse vegetali spiaggiate siano gestite “mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente né mettano in pericolo la salute umana”, il gruppo di lavoro che ha visto coinvolte le articolazioni regionali, l’ARPA Puglia, l’Autorità di Bacino Distrettuale, le Province e la Direzione Marittima di Bari, ha rielaborato il testo per tener conto delle ulteriori opzioni di gestione, compresa la reimmissione in ambiente marino e, appunto, l’impiego in agricoltura, introducendo anche indicazioni tecniche, nel rispetto del delicato equilibrio dell’ecosistema marino-costiero e delle esigenze connesse alla fruibilità delle spiagge durante la stagione balneare.

“Lo spiaggiamento delle foglie di Posidonia oceanica è un fenomeno naturale  e l’uso delle spiagge a scopo turistico attualmente determina spesso la rimozione di questi depositi che vengono considerati un’esternalità negativa da gestori e bagnanti. Le nuove linee guida introducono pertanto nuove modalità di gestione delle Biomasse vegetali  che meritano, per la loro funzione ecologica anche contro l’erosione costiera, una gestione oculata e attenta che privilegia il mantenimento o lo spostamento temporaneo  in loco dei cumuli e, solo in determinate condizioni , lo spostamento ex situ o altre opzioni di gestione ambientalmente sostenibili”, osserva l’assessore regionale all’Ambiente.

La delibera approvata ieri è già esecutiva e da oggi martedì 7 giugno, sarà pubblicata sul portale regione.puglia.it nella sezione dedicata al Demanio e Patrimonio.

L’accorato appello del lettore: Torre Mozza potrebbe essere una “chicca”

torre mozza

Un nostro lettore che da anni villeggia Torre Mozza ha preso carta e penna per esprimere il suo punto di vista su Torre Mozza. Pubblichiamo interamente il suo messaggio.

Buongiorno, sono un frequentatore di Torre Mozza da diversi anni, soggiornando 3/4 mesi all’anno (escluso agosto), in questo grazioso borgo.
Sono venuto in possesso del vostro numero di maggio casualmente nella Tabaccheria di Ugento , via Marina , e vi faccio i complimenti per l’idea e i contenuti.
Sono pensionato, 69 anni, mi sono sempre occupato di turismo in qualità di direttore di alcuni tour operator di Milano.
Ci troviamo bene a Torre Mozza dove appunto alloggiamo diversi mesi.
Come le tutte le cose che si amano si vorrebbe sempre più che funzionassero e raggiungessero un elevato livello.
Abbiamo patito lo scorso anno il lungo periodo di disagio per i necessari lavori di fognatura…. Ma quest’anno abbiamo trovato ancora lavori non terminati e dissesto un po’ ovunque.
Preciso che non ho colore politico e mi esprimo come cittadino progressista e democratico.
Vorrei sensibilizzare, attraverso le vostre pagine, gli amministratori del comune di Ugento, al fine di rendere questo borgo una “chicca” e basta poco.

Che cosa chiederei:

  • una migliore sistemazione delle strade. Chi abita al piano terra è riempito di polvere, calce. sabbia…
  • spiagge più pulite. Aumentare i bidoni per i rifiuti e relativa raccolta.
  • maggiori cestini e bidoni CAPIENTI, lungo le strade non solo al lungomare, serve evitare lo scempio di immondizia sui marciapiedi specialmente nei week end.
  • una pulizia delle dune e delle piante in via Tiepolo per EVITARE CHE EXTRACOMUNITARI lo adoperino per wc!!! Con conseguente male odore quando si passa nelle vicinanze, dove loro tra l’altro bivaccano mangiando e dormendo nei pomeriggi estivi…..
  • vietare l’ingresso ai cani in spiaggia, liberi e senza museruola con appositi cartelli di divieto.
  • vietare il fumo in spiaggia o quanto meno raccogliere i mozziconi in un bicchiere, una scatoletta di carta, o altro ,ma non SOTTERRARLI NELLA SABBIA😨
  • durante il periodo estivo 15/6 -15/9 gli addetti alla sosta (soc. privata,) si preoccupano solo della verifica del tagliando di pagamento, tralasciando divieti che bloccano uscite dalle abitazioni, blocco di altre auto con parcheggio selvaggio, camper che non dovrebbero essere parcheggiati ecc.
  • migliorare il servizio dell’ufficio IAT per i turisti; una locazione più centrale non sarebbe male. Così pure un maggior coinvolgimento del personale addetto per consigli, escursioni, servizi auto, taxi, e non la semplice cartina del Salento che si può trovare tranquillamente alla gelateria Martinucci o da Lidomania…
    -Ugento bandiera blu 👏🏻👏🏻👏🏻 ma anche servizi igienici pubblici dislocati sul territorio, anche per i diversamente abili.

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