Proprio così, è di oggi la pubblicazione della delibera di giunta 72/2022 che rettifica quanto deciso con la delibera n°35 che regolava le tariffe per l’accesso alle registrazioni dell’impianto di videosorveglianza pubblico.
Nello specifico:
Di eliminare le parole “ € 100,00 per ogni ora o frazione di ora richiesta dall’istante”
ai sensi dell’art. 25 della L. n. 241 del 18 agosto 1990, il rilascio di copia del documento è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e di visura;
un estratto dalla delibera
Da oggi quindi l’estrazione delle immagini e dei video dell’impianto di videosorveglianza pubblica del Comune di Ugento tornano a essere gratuite, proprio come garantito dalla legge.
Un atto che di fatto smentisce tutti coloro che avevano difeso la bontà di un provvedimento chiaramente macchiato da un vulnus di fondo che ha costretto l’amministrazione comunale alla rettifica ufficiale del provvedimento.
Interstate, il profumo della morte. Scirocco Films produce in Salento.
Si sono concluse le riprese a Marina di Novaglie che per un giorno è diventata Marsiglia. Scirocco Films (casa produttrice di film d’autore) insieme alla Polaris Films e Fontana, ha messo in campo una collaborazione internazionale tra Belgio, Francia e Italia.
Otto giorni di riprese che hanno visto coinvolti Michele Rondino e Asia Argento,per la regia di Jean Luc Herbulot, a cavallo tra Marina di Novaglie e Tricase.
Cosi Agelo Laudisia, produttore ci racconta il film:
Interstate, il profumo della morte è un film del regista Jean Luc Herbulot, franco-congolese; uno dei registi più di talento del genere, reduce da una presentazione a Toronto 2021. Rondini, Tarantino e Joy Star gli attori di spicco. Si gira tra il Belgio e la Puglia. Un film che uscirà in tutto il mondo. Speriamo di anche in un Festival.
Jean-Luc Herbulot è considerato una delle star emergenti del film di genere mondiale . Il suo primo film Saloum è stato selezionato a Toronto settembre scorso. Nel cast Joey Starr ( rapper mitico francese anni 90 diventato poi un quotatissimo attore ) , Asia Argento e Michele Riondino. É una coproduzione Francia ( Polaris Films , Christophe Mazodier é il produttore di Two Days In Paris , e Two days in Ny di Julie Delpy) e Belgio ( Fontana Jean Jacques Neira che e’ socio di Belga film la società di distribuzione più importante belga ) e l’Italia (Scirocco ,26% ) Il venditore internazionale è XYZ.
Anche Alessandro Valenti, produttore e co-fondatore insieme a Laudisia, ha voluto rispondere alla domanda che gli abbiamo fatto riguardo le motivazioni che li hanno spinti a girare nel Salento:
Noi pensiamo che il cinema possa essere un’occasione di sviluppo per tutto il territorio. Per questo uno dei nostri obiettivi è portare più produzioni possibili qui, in modo tale da far crescere questa terra. Abbiamo invitato il regista a visitare questi luoghi meravigliosi invitandoli a girare.
Siamo convinti che la produzione cinematografica possa essere un’occasione di sviluppo economico per l’intero Salento.
Alessandro, produttore della Scirocco Film, ha speso due parole anche per la nostra cittadina:
“Ugento ha uno dei mari più belli del mondo e spero prestissimo di poter girare qui; il nostro obiettivo è quello di internazionalizzare i nostri luoghi e i nostri talenti.”
Sarebbe auspicabile che Ugento mettesse a disposizione il proprio territorio per dei servizi di location; mettere a disposizione uffici e la possibilità di visitare posti inediti. Detta con le parole di Alessando Valenti:
“Invitare le produzioni a visitare le bellezze di di dispone Ugento; esiste un incredibile vantaggio di natura economica, sia derivato dalle produzioni stesse sia per la ricaduta turistica, ossia l’immagine di ritorno dalla location. Invitiamo le produzioni per farle innamorare del nostro mare”.
Invitiamo a seguire la pagina Facebook per rimanere aggiornati su quest’ultimo lavoro della casa Scirocco (CLICCA QUI) ; anche sul sito per le precedenti produzioni (CLICCA QUI)
Uno spunto interessante per quella tanto auspicata destagionalizzazione che torna come tema caldo in ogni campagna elettorale e ogni inverno.
Con 242 attualmente positivi e un tasso di contagio pari a 1,96 % continua a peggiorare la situazione contagi a Ugento.
Sono 19.362 – di cui 85 ricoverati – i cittadini presenti in provincia di Lecce attualmente Covid positivi.
A quota 1.777.395 le dosi di vaccino somministrate finora a cittadini residenti in provincia di Lecce, di cui 649.139 prime dosi, 634.580 seconde dosi, 21.336 monodose, 472.340 terze dosi.
Il report è a cura del Dott. Fabrizio Quarta, Direttore U.O.C. Epidemiologia e Statistica.
Varato il nuovo piano traffico per sanare le criticità emerse dopo la costruzione delle piste ciclabili in Piazza Italia. La soluzione escogitata prevede un unico senso di marcia su tutte le strade che costeggiano la piazza. Questo dovrebbe riuscire a risolvere i pesanti ingorghi che, soprattutto il sabato mattina in coincidenza con il mercato settimanale, si formano lungo gli incroci che intersecano con la piazza.
Via acquarelli diventa dunque a senso unico per un breve tratto, quello che porta da via Martiri d’Ungheria a via Mura Messapiche, stessa sorte per via ancona che parallelamente diventa a senso unico nel senso opposto, sempre fino a via Martiri d’Ungheria.
Una soluzione curiosa vista l’enorme carreggiata che ha sempre contraddistinto le strade lungo questa piazza, importante non solo per il mercato del sabato, ma anche per le numerose attività commerciale che ci lavorano tutti i giorni.
Evidente è come i recenti lavori di costruzione delle piste ciclabili hanno inevitabilmente compromesso il traffico della zona, costringendo l’amministrazione a questa scelta. Ma a questo punto la domanda è: valeva la pena stravolgere il traffico di questa importante piazza solo per prendere un finanziamento da 600mila euro dalla comunità europea?
I cittadini che vivono nei pressi di Piazza Immacolata , avranno sicuramente notato che accanto al monumento in memoria dei caduti della Guerra, sono stati collocati dei giochi per bambini. Ma non sono giochi uguali agli altri; hanno la particolarità che sono giochini che possono essere utilizzati da bambini affetti da disabilità. Muniti di rampe per consentire al bambino disabile la possibilità di poter sedere sulla sedia del gioco il “ Girasole “
le nuove giostrine
È stato posto un cartello nei pressi del gioco che spiega dettagliatamente le modalità e le norme di sicurezza affinché il bambino possa vivere una esperienza di gioia e di felicità in completa sicurezza sempre sotto la supervisione del proprio genitore. Sulla giostrina “ Girasole” appare la scritta “ Giochiamo tutti insieme “. La breve frase è fortemente indicativa di un invito e allo stesso tempo sottolinea quella che dovrebbe essere la normalità in un contesto sociale come può essere lo scenario ludico dove bambini di differenti fasce d’età e di provenienza familiare differenti, accomunati solo dalla carrozzina , si incontrano per vivere un momento di serenità.
La notizia è di quelle che fa tremare i polsi: è iniziata l’inversione del trend turistico in Puglia, come ampiamente predetto da più parti e non solo da esperti del settore. Fatto sta che oggi il dato è ufficiale ed è testimoniato dal 1° REPORT DI ANALISI ECONOMICO -TERRITORALE PER UNIONCAMERE PUGLIA
I numeri sembrano testimoniare una sensibile contrazione delle richieste e prenotazioni. Un fenomeno che si spiega facilmente nella voglia dei vacanzieri di tornare alle mete di un tempo, precluse da due anni di pandemia. Ma non solo.
Gli ultimi due anni hanno segnato un vero e proprio exploit del turismo in Puglia. Numeri drogati da flussi che mai torneranno e che qualcuno ha maliziosamente spacciato per turismo duraturo. Ma le bugie come si sa hanno le gambe corte ed oggi iniziamo a leggere i primi dati reali che ci riportano alla dura realtà: la Puglia e più nello specifico il Salento si sta riassestando su numeri reali, ben lontani da quanto auspicato dai più miopi, coloro che profetizzano uno sviluppo senza fine e senza regole che dovrebbe portare le nostre spiagge a competere con la riviera romagnola.
La realtà è invece ben diversa: un mercato turistico mordi e fuggi, basato su 40 giorni di pieno lavoro e la pretesa di un incasso bastevole per l’esigenze di un intero anno, passato ad aspettare a braccia incrociate la prossima stagione.
In Puglia 1 impresa ricettiva su 2 stima di avere perdite in
bilancio, in linea con la media Italia (54%).
Tale orientamento risulta coerente con quanto evidenziato
in precedenza: la concentrazione dei flussi turistici nei soli
mesi di luglio ed agosto, nonché le problematiche
riscontrate nella gestione delle misure di sicurezza imposte
dalla pandemia e nel reperimento del personale
stagionale, spingono le imprese verso pronostici orientati
alla cautela.
Infatti, il 31% delle imprese ricettive stima di raggiungere
almeno il pareggio (Italia 26,7%); mentre solo il 19,6%
prevede utili (Italia 19,3%).
Superiore rispetto alla media nazionale la flessione della
stima dei ricavi rispetto al 2020: pari al -13% per la Puglia
Il dato che più preoccupa nel report è sicuramente il -13% di strutture che operano sulla piattaforma Airb&B , che se da una parte può far intravedere una crisi del settore, dall’altro mette in luce un altro odioso fenomeno del turismo salentino: l’affitto clandestino di case vacanze. Un fenomeno che uccide il mercato, abbassa la qualità e soprattutto mette in cattiva luce un intero comparto che da anni lotta per il miglioramento dell’offerta turistica del nostro paese.
Il timore è che inizino a venire al pettine problemi annosi del nostro territorio, messi sotto lo zerbino e fatti dimenticare da un’economia turistica basata sullo sciacallaggio più che sulla valorizzazione del territorio.
L’inadeguatezza delle infrastrutture, la costante carenza di personale qualificato e il dilagante fenomeno dell’evasione fiscale potrebbero presto deflagrare nel collasso di un sistema che sta tenendo in piedi l’economia di una regione intera.
Ma come porre rimedio a questa situazione e tentare di invertire un trend che sembra ormai consolidarsi? Molto difficile dirlo. Gli studi e l’attenzione sul settore continuano ad aumentare e le ricette sembrano concordare tutte su un punto: bisogna alzare l’asticella della qualità della nostra offerta turistica, puntando soprattutto sui giovani.
Il caso di Ugento è di per se quanto mai significativo: 20 anni fa si è scelto di puntare sul turismo famigliare. Oggi Ugento è la seconda meta per presenze in Puglia rimanendo l’ottavo paese più povero della provincia (dati Istat) con un pil pro-capite rimasto sostanzialmente invariato (11 896€), al contrario di altre località turistiche che hanno visto aumentare sensibilmente la ricchezza del loro tessuto sociale (Gallipoli era a quasi 16mila euro nel 2015).
i dati del 2015
L’indice di pressione turistica misura l’impatto che i flussi
turistici hanno sul territorio e sulla popolazione residente
nonché sul turista stesso. L’indicatore percentuale è
calcolato come rapporto tra le presenze turistiche diviso la
popolazione residente, moltiplicate per 365 giorni.
La Puglia registra un indice di pressione turistica pari allo
0,7, valore prossimo alla media nazionale.
A livello provinciale, Foggia e Lecce registrano valori
dell’indice (rispettivamente 1,4 e 1,2) superiori non solo alla
media regionale ma anche a quella nazionale.
Tali valori, come analizzato in precedenza, dipendono
dall’«affollamento estivo» dovuto alla concentrazione dei
flussi turistici nei soli mesi di luglio ed agosto. Infatti, se si
considerassero solo le giornate dei due mesi estivi (60),
invece che su tutto l’arco dell’anno, la pressione sarebbe più
rilevante tale da provocare, inevitabilmente, effetti negativi
sia nella percezione dei turisti che della popolazione locale.
dal report
Una realtà sotto gli occhi di tutti: Ugento in 20 anni ha visto perdere i suoi giovani, con una situazione che si è tradotta in un’economia gerontocentrica che sta portando il nostro territorio ad una lenta morte per asfissia dovuta anche ad una pressione antropico-turistica ormai insostenibile, come testimoniato anche dal report.
In quest’ottica il turismo, quello buono e ben fatto, potrebbe essere la nostra ultima occasione per mettere finalmente a frutto le competenze maturate dai nostri giovani eccellenti, costretti a emigrare da un sistema che invece di valorizzarli li svilisce con paghe da fame e metodi caporalistici.
Sembra venuto il tempo da parte delle vecchie generazioni di passare la mano. Questo non è più un auspicio, ma una reale questione di vita o di morte. Il nostro territorio grida questo, sta a noi ascoltarlo.