“SEMINARTI. LA BELLEZZA COME CURA” il progetto dell’associazione Granelli di Sabbia ha ottenuto l’adesione del Comune di Ugento quale collaboratore del progetto.
Col la delibera N°. 57 DEL 04/03/2022 il Comune ha dato la propria disponibilità a collaborare con l’Associazione Granelli di Sabbia nella realizzazione del progetto; qualora finanziato nell’ambito dell’Avviso regionale.
Il progetto “SEMINARTI. LA BELLEZZA COME CURA” si propone di realizzare attività e spettacoli teatrali che abbiano come obiettivo specifico la sensibilizzazione della cittadinanza tutta al tema dei Diritti Umani, della Pace, dell’Integrazione razziale e della Dignità Umana, dell’Educazione all’Ambiente, del Benessere psicoemotivo, attivando processi di consapevolezza, di identificazione e di appartenenza, coinvolgendo la comunità di riferimento e, in particolare le nuove generazioni; rientrando negli obiettivi previsti dall’avviso regionale “PugliaCapitale Sociale 3.0”;
Il Comune di Ugento, ritenendo il progetto redatto dall’Associazione Granelli di Sabbia Onlus di lodevole valore morale e sociale per il territorio in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030, intende rilasciare la propria disponibilità alla collaborazione nella realizzazione dello stesso; qualora finanziato nell’ambito dell’Avviso regionale, senza alcun onere in carico all’Ente.
PugliaCapitaleSociale 3.0 per gli enti di terzo settore
Oltre 8,6 milioni di euro per associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato, due linee di finanziamento:
fino a 40.000,00 euro per progetti di innovazione:
fino a 8.000,00 euro di rimborsi per spese sostenute.
Si tratta di un avviso finalizzato allo sviluppo della cittadinanza attiva e alla promozione del welfare di comunità.
È diretto a sostenere, a livello regionale, lo svolgimento di attività di interesse generale promosse da: organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Fondazioni di terzo settore.
Al contempo, la concessione e l’erogazione di contributi alle associazioni per fronteggiare la gravissima situazione di difficoltà nella quale si sono trovate le organizzazioni che hanno dovuto sospendere o implementare le proprie attività nel corso del 2020, per effetto delle disposizioni legate all’esigenza di contenere la diffusione del contagio da COVID-19.
Le tariffe per il servizio di trasporto scolastico comunale sono state aggiornate, come previsto dalla legge, con la delibera N°. 59 DEL 04/03/2022.
Ecco che:
Per l’anno 2022 sarà € 18,00 la quota mensile di compartecipazione delle famiglie al servizio del Trasporto Scolastico.
Previsto, inoltre, un sistema tariffario per l’esonero parziale o totale al servizio di trasporto scolastico degli alunni frequentanti la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado come dalla seguente
Tabella indicante le soglie ISEE:
Di seguito le categorie completamente esenti dal pagamento del servizio, previa dichiarazione al comune secondo le modalità:
gli studenti/alunni diversamente abili che producano copia dell’attestazione fornita dalla Commissione sanitaria o certificato medico,sulla base di quanto stabilito dalla L. 104/92, art. 3;
studenti/alunni il cui genitore è in stato di detenzione domiciliare o di detenzione, con ISEE non superiore a 5.000,00 euro, che producano un certificato attestante la restrizione giudiziaria;
gli studenti/alunni figli di ragazze madri, vedove/i, separate/i, divorziate/i con ISEE non superiore a 5.000,00 euro;
studenti/alunni che versano in condizioni di bisogno sotto il profilo socio-psicoambientale per i quali il Servizio pubblico competente si fa carico in termini di tutela minorile come per legge;
gli studenti/alunni in affidamento;
gli studenti/alunni in condizioni di particolare disagio economico per cui si interviene autonomamente con apposita relazione dei Servizi Sociali in seguito ad accertamento.;
VISTO l’art. 10, comma 5, lett. b) del vigente Regolamento stabilisce che la Giunta Comunale provvede ad emanare e ad aggiornare le fasce ISEE, con riferimento ai servizi per i quali è prevista una quota di contribuzione a carico degli utenti;
Per il giorno in cui in cui tutto il mondo festeggia la donna, ognuno con le sue tradizioni, noi rimaniamo nella tradizione italiana e omaggiamo le donne salentine con il dolce classico per eccellenza che tanto richiama per aspetto e colori il fiore della mimosa.
Estremamente facile da preparare per chi non ha tempo tra lavoro e vari impegni, la torta mimosa è un must presente in tutte le pasticcerie, fornerie e ristoranti italiani il giorno dell’8 marzo.
Noi salentini amiamo la versione all’ananas che vi propongo oggi; in alternativa si puo’ guarnire con fragole o frutti rossi o fiori freschi… ma ricordiamoci che l’aspetto deve rimanere fedele al fiore di mimosa.
Piu’ facile a farsi che a dirsi.. Nn ci credete? Andate in dispensa, mentre leggete, ora, in questo momento e prendere uova, zucchero e farina. Non vi servirà altro. Prepariamo la base in due minuti. Pronti? Facciamola insieme!
Torta mimosa (variante all’ananas)
Pan di spagna(per 8 persone) Ps: se siete in due a casa fatela per 8 ugualmente perchè poi ne darete un pezzo alla mamma, uno alla sorella, uno alla vicina, noi salentine siamo cosi:
– 4 uova – 120 gr. zucchero – 120 gr. farina 00 – Tortiera, diametro 20, anche 18 va bene.
Procedimento:
Montare a spuma ben ferma le uova intere e lo zucchero (devono montare benissimo per almeno 10 min). La prova per la riuscita della spuma: capovolgere il boccale se nom cola niente la spuma è ok. Vi consiglio per quest’operazione e per tutti i tipo di montature di usare un contenitore in acciaioche avrete messo in frezeer una mezz’oretta prima insieme alle fruste e le uova mi raccomando. A temperatura ambiente non da frigo!
Rilassatevi, il grosso del lavoro è fatto. Ora andiamo ad aggiungere la farina setacciata poco alla volta e ogni volta la amalgamiamo alla spuma con movimento dolce aiutandoci con una spatola dal basso verso l’alto, movimento dolce delicato, lento. Questo passaggio è importantissimo e serve proprio a creare la struttura del pan di Spagna. Se fatto bene crea l’ossigeno naturale, quel magico elemento invisibile che sostituisce il lievito chimico per dolci, che nasce dalle nostre mani e che si fa con sentimento.
A lavoro finito non vi resta che versare il composto nella teglia che avrete già preparato con carta forno. Attenzione! Deve arrivare fino all’orlo della teglia se trabocca lasciate la carta forno lunga oltre l’altezza della teglia a modi “prolunga” verso l’alto. Se non arriva all’orlo vi conviene cambiare teglia. Prendetene una piu’ piccola!
E’ il momento di profumare casa e vicinato di “buono”. Preriscaldiamo il forno a 200 gradi e inforniamo a 180 per 40min circa. Forno statico. (Se utilizzate un forno ventilato abbassate la temeratura di 10gradi, quindi 160.) Controllate la cottura con uno stuzzicadenti pungendo il pan di Spagna in più punti. Se è asciutto completamente ci siamo.
Sfornate e capovolgete il pan di spagna.
Bene, prepariamo ora la bagna con 100 gr. acqua, 50 gr. zucchero, 25 gr. rum: portiamo sul fuoco fino a far sciogliere lo zucchero completamente. Per una bagna analcolica utilizzate pure lo sciroppo delle ananas. In questa ricetta utilizzeremo infatti 250 gr.di ananas sciroppate, domani però, per oggi abbiamo finito.
Facciamo raffreddare bene il nostro pan di Spagna dopo averlo sformato.. Domani e’ in altro giorno!
Il giorno della crema😋😋😋
Per un’ottima torta mimosa serva una crema chantilly, che altro non è che la crema pasticcera unita sulla panna montata. Crema pasticcera: – 500 ml di latte intero – 125 gr. zucchero – 3 tuorli – 60 gr. amido di mais – Aroma vaniglia
Procedimento:
Con la frusta, a freddo, mischiamo tuorli e zucchero, continuiamo con l’amido o farina 00 e l’aroma, fino a formare una cremina.
Scaldiamo su fuoco medio il latte e prima del bollore aggiungiamo la nostra crema fredda. Mescoliamo con la frusta sempre dallo stesso verso fino a bollore. Appena compaiono le prime bolle agitiamo forte e togliamo dal fuoco: spegniamo il formello e spostiamo la nostra crema in modo che non continui a cuocere sul fornello ancora caldo. Copriamo con pellicola direttamente sulla crema in modo che non si forni quell’antipatica patina gelatinosa.
Per avere una crema più “cremosa” e goduriosa, usare la panna liquida al posto del latte! Intanto che aspettiamo che la crema di freddi montiamo 200 ml di panna; ricordate: il trucco del contenitore il Frezeer! Quando notate dei “buchi” “vuoti d’aria”, la panna è ben montata.
Uniamola alla crema quando sarà raffreddata e procediamo all’assemblaghio della torta mimosa: Tagliamo il nostro pan di Spagna in due o tre strati, in base a quanto vi è uscito alto, mettete la base sul vassoio di portata, svuotatelo della sua mollica formando una vera e propria calotta; (mettete la mollica da parte) a metà crema chantilly aggiungete le ananas tagliate a pezzettini, non tutte però, lasciatene qualcuna intera per la guarnizione finale, una per vostro marito e un’altra per vostro figlio, ve la ruberanno tanto passando per la cucina, quindi comprate pure il barattolo grande! Inutile stare a guardare il grammo in certe ricette; versate pure la crema senza leccarvi le dita, ricordatevi della vicina che verrà a fare il caffè a pomeriggio!..
Chiudete con la parte finale che avrete anche privato un pò della sua dolce mollica.
Decorate con il resto della crema chantilly, quella senza ananas; cospargete come se piovesse le mollo che di pan di Spagna per guarnire e decorate, se volete, con delle mezzelune di ananas. Se vi saranno avanzate in qualche modo.
E niente questo è tutto..
La notra Torta Mimosa, in omaggio alle donne che piace molto agli uomini di casa. Forse perche’ ricorda molto “le torte della nonna.
E’ pronto.. Facile no? 😉
Fatelo e fatemi sapere! Soprattutto voi donne mie vicine di casa ed amiche.. Fatelo e mandatemene un pezzo😅😋
Auguri a tutte le donne che della resilienza sanno approfittare e in momenti difficili sanno rialzarsi piu’ forti di prima.. Alle donne che muovono il mondo con coraggio, fermezza e tanto amore❤️
Quante volte abbiamo ascoltato leggende metropolitane e racconti mitologici sui ricavi derivanti dalla tassa di soggiorno? Tante, ma forse ancor di più quelle su come questi soldi siano effettivamente spesi.
Iniziamo da definire bene il tema di questo articolo: la tassa di soggiorno
La tassa di soggiorno, o più precisamente l’imposta di soggiorno, è un tributo introdotto dalla legislazione italiana a partire dal 2011 con la riforma del federalismo fiscale.
La tassa di soggiorno viene richiesta al viaggiatore per ogni notte di permanenza presso una struttura ricettiva di qualsiasi genere: hotel; bed and breakfast; villaggio turistico; ecc.
Il principio alla base di questo pagamento prevede che il turista, nel momento in cui si reca in un altro comune, usufruisca in parte dei servizi offerti da quel luogo. La tassa di soggiorno serve proprio a finanziare tutti quei servizi come, ad esempio, il trasporto pubblico o la cura del verde cittadino. Si tratta dunque, specialmente per le località turistiche, di uno dei pochi modi per fare cassa, in un periodo di forte ristrettezze economiche.
Occorre comunque precisare che la tassa di soggiorno non è richiesta su tutto il territorio nazionale. Difatti, spetta ai singoli comuni stabilire se introdurre questo genere di imposta e quindi il suo ammontare.
Quanto si paga per la tassa di soggiorno?
Il pagamento della tassa di soggiorno viene effettuato dal turista al termine della sua vacanza. La cifra complessiva viene calcolata a persona in base al numero di notti trascorse nel comune.
Quanto può costare la tassa di soggiorno, come detto, dipende da comune a comune ma a livello nazionale questo contributo può variare da un minimo di 1€ a un massimo di 5€.
Sono comunque le singole amministrazioni comunali a stabilire quanto chiedere come tassa di soggiorno e alcune amministrazioni locali hanno deciso di far pagare quest’imposta solo ai turisti che decidono di pernottare in determinati periodi dell’anno.
Ci sono poi delle città come Venezia, Roma o Firenze, dove la presenza turistica è costantemente elevata e dove la tassa di soggiorno spesso può superare i 5€. Sarà poi la struttura, a sua volta, a versare al comune quanto dovuto per l’imposta di soggiorno.
Nel Caso di Ugento l’importo minimo è di € 0,50 al giorno a persona fino a massimo € 2.00 al giorno a persona, ed è corrisposto sia da chi sceglie case-vacanze, B&B, pensioni, sia chi sceglie hotel, villaggi ecc..
Il totale incassato dal Comune di Ugento nel 2021 è di circa 455mila euro
Ma come abbiamo questa ingente somma? Utile è ricordare come questa imposta nasca con obiettivi precisi, soprattutto in aiuto delle amministrazioni locali, al quale si mette a disposizione un fondo che inizialmente doveva essere vincolato a usi specifici. Questa interpretazione della legge è stata via via blandita dalle diverse disposizioni di corte dei conti e tar locali, che di fatto ne hanno annullato qualsiasi vincolo nella spesa dei fondi.
Oggi i comuni possono spendere questi soldi come meglio vogliono, molte volte non garantendo la minima trasparenza sul loro impiego, a causa di una legge che è risultata scritta male e di cui da tempo si chiede una revisione. Il caso del comune di Ugento è caratteristico, con 366mila euro di spese rintracciate su 455mila euro incassati. E’ significativo sottolineare come non si tratti di abusi o illeciti, piuttosto di una legislazione che definire opaca è ottimistico e che sostanzialmente autorizza i Comuni a fare libero uso dei fondi. I Comuni, ovviamente, si muovono all’interno di questa lecita estrema libertà ed ecco le stranezze che vediamo nella tabella.
Abbiamo infatti redatto una tabella per provare a rintracciare tutte le spese del 2021 effettuate con gli introiti della tassa di soggiorno del Comune di Ugento
OGGETTO
SPESA
N°
Servizio di portierato diurno e vigilanza armata notturna pineta comunale
€13 493.20
701
Manutenzione ordinaria del fondale del porto di Torre san Giovanni
€20 000
553
Montaggio e smontaggio pedana per portatori di handicap in località Mare verde
€1 560
1327
manutenzione ordinaria museo Adolfo Colosso
€1 403
2005
manutenzione ordinaria museo Adolfo Colosso
€732
2006
manutenzione fontane pubbliche
€10 000
2453
manutenzione parchi giochi
€3 977.20
2954
manutenzione ordinaria museo Adolfo Colosso
€10 980
2704
Disostruzione dell’imboccatura del porto di Torre san Giovanni
€1 500
554
perizia palazzo Macrì
€2 463.50
1753
Verifica climatizzazione Museo di Ugento
€1 830
1930
Pulizia e sanificazione Palazzo Rovito
€8 8856.53
1579
Affitto pronto soccorso Torre san Giovanni
€3 511.91
380
affitto deposito museo
€8 916
380
manutenzione ordinaria impianto videosorveglianza
€2 000
1958
studio fattibilità chiesa Santa Maria del casale
€3 000
2673
evento emozioni di natale
€2 806
2646
evento emozioni di natale
€150
2647
evento emozioni di natale
€310
2648
adesione evento “titolo continentale di boxe dei pesi leggeri”
€6 100
1307
evento “Magna Grecia beach”
€4 000
1601
Evento Torneo Internaszionale di beach tennis
€2 100
1615
Torneo Quicksand
€2 500
1973
Fornitura di 2 bancomat a Torre san Giovanni
€ 8540
149
Spesa IAT Ugento
€13 960
150
Pubblicazione redazionale su borghi magazine
€ 3 507.50
1175
Spesa IAT Torre Mozza
€ 6 000
1512
Spesa IAT Torre San Giovanni
€6 000
1513
progetto “Luoghi della lentezza e del saper fare”
€200
2649
candidatura a bandiera blu
€24 400
2706
pulizia pronto soccorso e bagni pubblici Torre San Giovanni
€7 150
86
pulizia pronto soccorso e bagni pubblici Torre San Giovanni
€5 960
1803
progetto teatro tenda per pallone tensostatico Torre san Giovanni
€20 000
170
assistenza sanitaria eventi estivi agosto 2021
€600
1794
Notte della taranta 2021
€242
1798
Servizio estivo summer bus
€6 000
1580
igiene pubblica e sicurezza eventi dal 01/06/2018 al 31/05/2021
€5 509.06
4
organizzazione concerto Cor Cordis
€300
1607
organizzazione concerto Cor Cordis
€550
1608
organizzazione concerto Cor Cordis
€164
1609
calendario eventi estivi 2021
€3200
1792
calendario eventi estivi 2021
€550
1793
Notte della taranta 2021
€7 320
1795
Notte della taranta 2021
€356
1796
premio messapia 2021
€4880
1970
Notte della taranta 2021
€320
1797
stampa e fornitura libro censimento alberi monumentali
€2 000
1382
spesa per la fornitura di energia elettrica
€40 000
1952
Raccolta e smaltimento rifiuti abbandonati sul territorio
€5980
2651
Redazione elaborato tecnico piano parco
€19 032
1347
Incarico tecnico per piano parco
€5 000
1348
monitoraggio energetico Ugento Taurisano e Presicce Acquarica
€16 917.33
2636
spesa per luminarie natalizie
€32 049.40
2914
spesa per luminarie natalizie
€4 880
2915
TOTALE
€366 115.89
l’ultima colonna è riferita al numero del documento a cui si riferisce la spesa
Quello che fa più impressione nella lettura della sequela è come questi soldi abbiano perso un qualunque uso simbolico. Si può vedere infatti come vadano a finire nel bilancio corrente del comune, che li utilizza addirittura per pagare le bollette della luce (40mila euro solo nel 2021), contraltare della spesa in cultura e turismo, di cui balza subito all’occhio la voce “eventi estivi 2021” con allocati solo 3200 euro.
Da segnalare anche la spesa di 1800 euro per manutenzione del Museo di Ugento, una spesa che sarebbe dovuta toccare al gestore, ma che come moltissime altre precedenti, ha pagato il Comune. Lo stesso gestore ha goduto anche del deposito del Museo, dove non di rado si potevano vedere i mezzi della ditta personale del gestore, pagato con 8916 euro di soldi pubblici.
Un altra spesa che vogliamo segnalare è quella di oltre 3500 euro per la redazione di un articolo promozionale per il Comune di Ugento. Una spesa così tanto incisiva che dell’articolo non si trova traccia on line. In pratica il Comune ha pagato questa cifra per la redazione di un articolo su una rivista specializzata tirata in poche migliaia di copie.
Ci siamo soffermati solo su alcuni, anche se sarebbero molte le voci che meriterebbero un approfondimento, dai 24mila euro spesi per la candidatura di Ugento a bandiera blu, alle varie spese concesse ad associazioni varie e pro loco, che sicuramente approfondiremo in future inchieste ad hoc.
I lavori di restauro che coinvolgeranno la sede comunale di Ugento costringeranno parte degli uffici a trasferirsi in via Acquarica, nei locali dell’ex comunità terapeutica e dell’adiacente sede del Parco Naturale Litorale di Ugento.
Il Comune di Ugento è risultato infatti destinatario di un finanziamento per l’esecuzione dei lavori di riqualificazione energetica della sede municipale per l’importo complessivo di € 765.000,00, di cui € 688.500,00 a carico della Regione Puglia ed € 76.500,00 a carico del Comune di Ugento, a titolo di cofinanziamento.
A seguito del temporaneo trasferimento degli uffici comunali si è reso necessario individuare una area temporanea da adibire a parcheggio per i dipendenti e gli utenti; a seguito di contatti informali il sig. Congedi Antonio, nella sua qualità di proprietario dell’aera, ha dato la propria disponibilità alla concessione in comodato d’uso gratuito di una porzione dell’area adiacente ai nuovi uffici e distinta al Fl. 45 P.lla 497 del Catasto Urbano del comune di Ugento, giusta nota giunta al protocollo dell’Ente al n. 5640 del 28.02.2022 ed allegata alla presente Delibera
Si terrà venerdì prossimo, 11 marzo 2022 nella ex chiesa S.Filomena di Ugento, l’incontro pubblico per discutere delle politiche sociali e del terzo settore nel PNRR unitamente al bando Puglia capitale sociale 3.0, a cui parteciperanno l’assessore regionale al walfare Rosa Barone e il vicepresidente del consiglio regionale pugliese Cristian Casili.
L’incontro a cui parteciperanno i due rappresentanti delle istituzioni, esponenti di spicco del movimento 5 stelle pugliese, è organizzato dall’assessorato alla Politiche Sociali e al Walfare del Comune di Ugento
Nata il 2 dicembre 1976 a Foggia dove risiede, è laureata in Farmacia presso l’Università di Bologna ed è farmacista specializzata in alimentazione e omeopatia etologa alimentare. Eletta consigliere regionale nella circoscrizione di Foggia per la lista Movimento 5 Stelle, è alla sua prima esperienza in Consiglio regionale. È componente delle Commissioni consiliari allo sviluppo economico e riforme istituzionali. Da maggio 2012 è consigliera provinciale della Protezione Civile farmacisti volontari della regione Puglia e presidente della sezione di Foggia della Protezione Civile farmacisti volontari. Nel febbraio 2006 è stata eletta presidente dei Giovani Farmacisti della Provincia di Foggia, carica riconfermata nel 2009 e 2012. Da maggio 2011 è consigliera della Federazione Nazionale Italiana Giovani Farmacisti. Nel luglio 2009 ha svolto l’attività di farmacista volontaria presso L’Aquila. Da aprile 2009 è proboviro della Federazione Nazionale Giovani Farmacisti. Da Maggio 2008 è segretaria della Federazione titolari Farmacisti della Provincia di Foggia.
fonte: www.puglia5stelle.it
Nato il 29 aprile 1976, è residente a Nardò (LE). Conseguito il diploma di maturità classica, si è laureato con il massimo dei voti in Scienze e tecnologie agrarie presso l’Università degli Studi del Molise ed è iscritto all’Albo dei dottori agronomi e forestali della provincia di Lecce. E’ esperto di gestione della qualità dei processi agro-industriali nel comparto biologico, di chimica del suolo e di inquinamento delle terre rosse mediterranee. Dal 2003 svolge attività professionale agro-eco-paesaggistica con studio in Nardò. Fino a giugno 2015, per quattro anni consecutivi, è stato componente della “Commissione locale per il paesaggio” del Comune di Nardò. Ha svolto l’attività di docente presso i corsi di formazione professionale. Ha ottenuto incarichi professionali svolgendo l’attività di assistenza tecnica alle aziende olivicole e frantoi. Dal 2003 è impegnato nell’associazionismo e nel volontariato. Dal 2010 è attivista del M5S con il meetup locale. È stato eletto consigliere regionale alle elezioni di maggio 2015 nella circoscrizione di Lecce per la lista Movimento 5 Stelle. È vice presidente della Commissione consiliare all’ambiente e componente della Commissione alle attività produttive.
Vetrina di qualità per l’olivicoltura che produce, ricerca e informa, il Premio Extravergine in Puglia torna con la sua seconda edizione: l’appuntamento è sabato 12 marzo, alle ore 18.30, presso il Teatro Apollo di Lecce.
L’evento, organizzato dal Centro di Educazione Ambientale “Posidonia” di Ugento, si inserisce in un lavoro ormai decennale svolto sul territorio pugliese, allo scopo di promuovere e valorizzare la filiera olivicolo-olearia, dare spinta all’economia regionale e – in senso più ampio – tutelare l’identità storico-culturale della Puglia. Il Premio è reso possibile grazie alla collaborazione con partner prestigiosi come Coldiretti Lecce, Consorzio Dop Terra d’Otranto e il patrocinio di Dajs – Distretto Agroalimentare di Qualità Jonico Salentino, Regione Puglia, Comune e Camera di Commercio di Lecce, Istituto Comprensivo “Italo Calvino” di Alliste.
A presentare la serata sarà la conduttrice Arianna Ciampoli, volto noto degli schermi RAI. Protagoniste le eccellenze che verranno premiate con un’opera d’arte – una statuetta in legno d’ulivo realizzata dal maestro Vito Russo – per il contributo dato, su più fronti, al rilancio dell’olivicoltura, all’informazione sui temi inerenti il comparto olivicolo e in generale alla crescita del territorio. Un riconoscimento sarà riservato a quelle aziende olivicolo-olearie pugliesi che si sono distinte per aver contribuito a dare un nuovo impulso al settore in termini di innovazione, produttività e in particolare alla rigenerazione post Xylella.
Ospite d’onore della serata il giornalista Emilio Casalini, noto per la conduzione del programma di RAI3 “GenerAzione Bellezza”, in cui racconta le risorse dell’Italia e le storie di chi ha saputo mettere a frutto il grande patrimonio culturale della nazione.
I premiati
In quest’edizione i premiati saranno sei: Maria Saponari, ricercatrice del CNR di Bari, colei che ha rilevato per la prima volta il patogeno Xylella Fastidiosa in Salento, nel 2013; il giornalista del TgR Puglia Gianluca Lovagnini per la sua attività di cronista sensibile al comparto olivicolo-oleario; il comandante dei Vigili del fuoco di Lecce Antonio Panaro, per l’impegnativa attività di contrasto agli incendi compiuta nell’estate 2021, contribuendo a proteggere molto del paesaggio agricolo e naturalistico salentino; il rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice, in rappresentanza di un’istituzione che ricorda l’importanza di mettere la cultura al centro dei processi di sviluppo locale; Nicola Di Noia, in qualità di direttore del Consorzio Olivicolo Nazionale Unaprol, la più consistente associazione del settore olivicolo nazionale; e Mario Vadrucci, in qualità di Presidente della Camera di Commercio di Lecce per il sostegno dato da quest’ente alle aziende locali dell’agroalimentare e in particolare a supporto dei sistemi a promozione e tutela dell’origine dei prodotti.
Una foto dell’edizione 2019Il presidente Pierri
Le dichiarazioni
Mino Pierri, presidente Centro di Educazione Ambientale “Posidonia”: «In questi anni difficili, segnati dal Covid e dalle conseguenze con cui la pandemia – insieme alla Xylella – ha costretto le aziende olivicole a fare i conti, l’impegno del Cea “Posidonia” a sostegno della filiera e del territorio non è mai venuto meno. Anche quando tutto sembrava immobile e senza vie d’uscita, abbiamo continuato a lavorare per dare voce alle tante realtà – imprese e piccoli agricoltori – che non vogliono abbandonare la terra e si rimboccano le maniche per ripartire.
L’edizione 2022 del Premio Extravergine in Puglia è la testimonianza, il frutto e il simbolo di quest’impegno: un evento che sintetizza il lavoro pluridecennale del Cea “Posidonia” sul territorio, in ascolto dei bisogni e delle difficoltà del comparto olivicolo pugliese, ma anche delle straordinarie eccellenze che esso sa esprimere. Da queste eccellenze e da chi lavora per farle conoscere e per valorizzarle vogliamo ripartire con questo Premio».
Pantaleo Piccinno, presidente Dajs: «Finalmente si torna a parlare di qualità. Il ritorno del Premio Extravergine in Puglia, straordinaria vetrina di eccellenze, è il segno tangibile di come i produttori e il territorio siano finalmente pronti non solo a ripartire dopo lo stop di due epocali pandemie, Xylella e Covid-19, ma anche a investire, a scommettere, a credere nell’eccezionale potenzialità dell’olio extravergine d’oliva made in Puglia e made in Salento.
Come Dajs siamo al timone dell’ambizioso e al contempo indispensabile processo di rigenerazione agricola delle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Una rigenerazione nel segno della sostenibilità, che il Distretto Agroalimentare Jonico-Salentino governa mettendo insieme il sapere della ricerca e del mondo scientifico, l’esperienza e la voglia di innovare degli imprenditori, la forza della partecipazione comunitaria. Resilienza è un termine che i salentini conoscono bene: è quella capacità che permette di uscire rafforzati dalle avversità. Per questo l’augurio è che il Premio Extravergine in Puglia possa celebrare il coraggio e la rinnovata forza dei nostri imprenditori e le straordinarie qualità dell’extravergine Igp Olio di Puglia».
Giovanni Melcarne, presidente Consorzio Dop Terra d’Otranto: «Quest’edizione del Premio Extravergine in Puglia si colloca in un momento particolare. Quello che stiamo vivendo si può infatti considerare una sorta di anno zero per l’olivicoltura pugliese in generale, e per quella della provincia di Lecce più in particolare. Il futuro vedrà sicuramente al centro le nuove varietà autoctone salentine resistenti a Xylella – Leccino e Favolosa –, che come Consorzio in questi ultimi due anni ci siamo impegnati per far rientrare nel disciplinare del Dop Terra d’Otranto.
Il Premio sarà un evento importante per riportare l’attenzione su tutte le problematiche, ma anche su tutte le possibilità che si stanno aprendo nel settore olivicolo dal punto di vista della ricerca. Sarà l’occasione per ribadire che il mondo agricolo leccese c’è, vuole ripartire e investe in questo un impegno non indifferente».
Coldiretti Lecce:«Valorizzare l’agricoltura come risorsa non solo economica, ma anche umana e ambientale è da sempre l’obiettivo che orienta tutta l’azione di Coldiretti a sostegno dei produttori locali. Una mission che ritroviamo incarnata al meglio, per il comparto olivicolo, nel Premio Extravergine in Puglia, che siamo orgogliosi di patrocinare. La collaborazione fra Coldiretti e Cea “Posidonia” ha già visto nascere, negli anni, numerose iniziative volte a sensibilizzare attori della filiera e consumatori finali, famiglie e ragazzi, sul valore delle tipicità agroalimentari del territorio. Una collaborazione che rinnoviamo, con il sostegno a questo Premio che vuol essere un felice auspicio per la rinascita dell’olivicoltura pugliese».