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Non c’è pace per l’albero di Natale a Gemini

Ancora problemi per l’albero di Natale di Gemini. Dopo la rovinosa caduta che ha decretato la fine del vero albero allestito dall’associazione Culturale Gemini, la speranza era rinata grazie all’intervento di un gruppo di volontari che armati di buona volontà si erano attivati per realizzare un albero luminoso.

Una storia che sembrava a lieto fine, se non fosse che non si era considerato un problema, sembra, non di poco conto: l’attacco alla rete elettrica.

Si perchè il problema ora sembra essere questo.

Speriamo si possa risolvere presto per far si che gli sforzi dei volontari non siano stati vani.

Tar e museo: l’amministrazione vince il primo tempo

museo ugento

E’ arrivato ieri il comunicato stampa dell’amministrazione comunale di Ugento, che commenta il primo pronunciamento del Tar di Lecce che si doveva pronunciare sulla lunga querelle tra il Comune di Ugento e il gestore del museo di Ugento.

Come sottolineato nel comunicato, il Tar accoglie le indicazioni fornite dall’avvocato Marco Lancieri, rinviando la decisione definitiva al prossimo 16 febbraio

Nello specifico l’amministrazione spiega tecnicamente come la situazione sia figlia di una illegittima pretesa da parte del concessionario del museo di Ugento, motivo per cui sarebbe legittima la revoca della concessione, passata poi alla seconda classificata Orione srl, come già spiegato nei precedenti articoli.

L’amministrazione comunale vince dunque il primo tempo, anche se non tutti i giochi sono fatti: il 16 febbraio il Tar potrebbe anche ribaltare la situazione, concedendo la sospensiva al gestore e congelando, di fatto, per altri lunghi mesi i beni del sistema museale di Ugento.

IL COMUNICATO STAMPA DELL’AMMINISTRAZIONE

E’ legittima la revoca, disposta dal Comune di Ugento, dell’aggiudicazione della concessione per la gestione dei beni museali allo Studio di Consulenza Archeologica, ex concessionario uscente.
Con Ordinanza n. 716 del 20 dicembre scorso, il TAR di Lecce ha messo un importante punto sulla vicenda, respingendo il ricorso con cui l’ex concessionario aveva impugnato la revoca della propria aggiudicazione, dopo che si era rifiutato di stipulare il nuovo contratto se non si fosse preventivamente proceduto ad una sua rinegoziazione.
Ad avviso della società, il presunto ritardo del Comune nel provvedere alla stipula e l’esigenza di disporre un apposito piano di misure anti covid per la fruizione del sistema museale avrebbero stravolto a un punto tale l’originario piano economico finanzario da imporre un suo riequilibrio a favore dell’aggiudicatario prima della stipula.
La società in questione eccepiva, altresì, che la pretesa del Comune di imporre comunque la firma del contratto alle originarie condizioni, denotasse un comportamento scorretto e in mala fede dell’amministrazione.
Il Comune, difeso in giudizio dall’avv. Marco Lancieri, ha invece sostenuto che non vi fosse alcuno stravolgimento delle condizioni di gara, che anzi il ritardo aveva preservato gli interessi dell’aggiudicatario, dal momento che per lungo tempo i beni culturali sono rimasti chiusi al pubblico per i provvedimenti del Governo sull’emergenza sanitaria, e che nel frattempo, con la sola eccezione del Museo Colosso, tutti gli altri beni museali erano ormai fruibili.
In ogni caso, ove pure si fosse reso necessario il riequilibrio, ciò si sarebbe potuto fare solo in corso di contratto e non prima ancora che lo stesso fosse firmato dalla società.
In accoglimento delle tesi del Comune, Il TAR Lecce ha ritenuto, in particolare, che il meccanismo di revisione del piano economico-finanziario, per come previsto dall’art. 165, comma 6, del D. Lgs. n. 50/2016, presuppone l’intervenuta costituzione del rapporto concessorio, sicché detta norma disciplina eventi che si verificano nel corso del predetto rapporto e non prima del suo inizio, come invece sostenuto dalla ricorrente.
Inoltre, il TAR ha rilevato che la temporanea indisponibilità di alcuni degli immobili oggetto di concessione era già nota alla ricorrente al tempo in cui essa ha formulato la propria offerta e che quindi rispetto a tale momento l’attuale situazione è per giunta migliorativa, atteso che tutti i beni sono ora disponibili tranne il museo Colosso.
Il TAR ha quindi giudicato pienamente legittima la revoca dell’aggiudicazione, ritenendo immotivato il rifiuto alla stipula opposto dalla Società.
L’udienza conclusiva si terrà il 16 febbraio del prossimo anno.

La storia dei Falchi perde un altro simbolo: ciao Biagio

La notizia della scomparsa di Biagio Congedi è arrivata nella serata di ieri, dolorosa, inaspettata.

Impossibile per un ugentino non conoscere Biagio: da sempre impegnato per il territorio, per molti anni in prima fila nella Protezione Civile e poi attento sostenitore e promotore dello sport, tutto lo sport, nel senso più inclusivo del termine.

Il suo nome resta indissolubilmente legato ai Falchi Ugento che con Tonino Cavalera in panchina conquistarono la serie B1. Biagio faceva parte del direttivo della squadra e si occupava (tra le altre cose) delle dirette streaming. I Falchi furono i primi ad intuire le potenzialità dei social network che in quegli anni stavano iniziando a diventare popolari e proprio su quei social Biagio si era organizzato per trasmettere le partite, soprattutto in trasferta.

Arrivava prima di tutti, in palestre buie e spesso gelide in pieno inverno, oppure già brulicanti di tifosi avversari (a Alessano, Leverano e Pulsano ancora riecheggiano i cori di quelle sfide epiche) e sistemava la sua postazione con pc, telecamera e chiavetta. Affiancato dall’amico di mille colorite telecronache Martino Carluccio, lo spettacolo poteva cominciare.

Biagio non si è mai fatto fermare dalla sua malattia. Anzi, probabilmente era diventata un motivo per vivere la vita con uno sprint in più, una ragione per non smettere di sorridere e di progettare nuove sfide. Anche nei momenti più bui e debilitanti, non faceva che ripetere “quando starò meglio faremo….andremo…..”. Perché lui sapeva che prima o poi sarebbe stato meglio e l’ennesima sfida, l’ennesimo problema, l’ennesima complicazione sarebbero stati un’esperienza lasciata alle spalle.

Fino a ieri sera, quando il suo sorriso bonario si è spento. Ci mancheranno le sue battute improvvise e caustiche, ci mancherà la sua voglia di organizzare, il suo non tirarsi mai indietro, la sua urgenza di costruire, realizzare, sempre con lo sguardo al futuro. L’amore per l’Inter, la pallavolo, gli animali, c’era sempre qualcosa di cui parlare, su cui scherzare, qualcosa da condividere. E di strada, con Biagio, ne abbiamo condivisa tanta. Abbracciamo forte la moglie Giovanna, il suo angelo che gli è sempre stata accanto in tutto questo faticoso percorso.

Dopo Lallo, il PalaOzan perde un altro pezzo fondamentale della sua gloriosa storia. Ugento perde un’anima buona che ha fatto tanto per questo paese. Ciao Biagio, ci mancherai immensamente.

Un nuovo allarme covid a Ugento

allarme covid ugento

Una situazione già certificata dall’ultimo report del 17 dicembre scorso quella di Ugento, dove il virus torna a mordere, con 20 positivi e un tasso di positività su 1000 abitanti di 1.6

Sono di queste ore infatti le notizie dei tamponamenti al quale sono state sottoposte intere classi della scuola media di Gemini, con la probabilità di tornare in DAD che si fa ogni giorno più alta, dopo le decisioni di alcuni paesi come Melissano e Lequile che hanno optato per soluzioni più drastiche, preferirendo chiudere intere scuole.

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Massimo Lecci candidato alle politiche?

Massimo Lecci candidato

Si fanno sempre più insistenti i rumors che vedrebbero Massimo Lecci candidarsi alle prossime elezioni politiche, forte del grande sponsor rappresentato da Loredana Capone, presidente del consiglio regionale della Puglia e madrina politica del consigliere di maggioranza Scorrano.

Una situazione davvero intricata dunque, che vedrebbe l’ex sindaco di Ugento scendere in campo nelle liste del pd dopo una vita di militanza a destra o comunque alleato di partiti anche di estrema destra.

Una prospettiva che dimostra ancora una volta come la politica sia entrata in un’epoca post ideologica, nel quale le idee lasciano spazio a calcoli di opportunità e ragionamenti che poco hanno a che vedere con l’appartenenza.

In questo caso ancora di più se si considera il fatto che Massimo Lecci viene da 25 anni di esperienza politica, con pochi anni passati all’opposizione e poi 22 anni passati in maggioranza tra vicesindaco e sindaco, sempre in coalizioni di destra.

Fatto questo che non ha impedito al consigliere Vincenzo Scorrano di entrare in maggioranza con il forte appoggio di Loredana Capone, impegnata in prima persona nella campagna elettorale del suo rampante delegato, sceso nella stessa lista dell’ex sindaco proprio come indicato dal presidente del consiglio regionale. Sono in tanti a vedere in questo il tributo pagato da Lecci alla Capone per avere il via libera per la sua candidatura, anche se è ancora prematuro dirlo.

Quel che è sicuro è che l’ex sindaco di Ugento abbia la seria volontà di volersi candidare, quel che è meno sicuro è con chi lo farà; dopo 20 anni al potere, infatti, Massimo Lecci non è riuscito a crearsi una situazione agevole in alcuna segreteria politica provinciale, fatto che potrebbe chiuderli in faccia diverse porte, nonostante gli ingenti fondi gestiti in questi anni, distribuiti in tutta la provincia.

Al via lo studio di fattibilità per la ristrutturazione della chiesa del Casale

chiesa del casale ugento

Si avvia l’iter che potrebbe portare al restauro e la valorizzazione delle chiese di S.Maria del Casale e S.Lorenzo.

Con delibera n°336 del 14.12.2018, la Giunta Comunale ha approvato uno schema di convenzione da perfezionare con il signor Adolfo Colosso, proprietario della Chiesa dedicata a “Santa Maria del Casale; prteecdentemente con delibera n°94 del 12 aprile 2017, la Giunta Comunale aveva approvato uno schema di convenzione con la parrocchia “Maria SS. Assunta in Cielo”;

Per questo è volontà dell’Amministrazione dare seguito alle attività di recupero, restauro e valorizzazione dei beni in argomento e al fine di avviare l’iter di attuazione dell’intervento in questione, è necessario dare seguito preliminarmente all’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura dei lavori in argomento;

Vista l’impossibilità oggettiva di espletare i suddetti servizi tecnici utilizzando le risorse umane disponibili all’interno dell’Ente, per il notevole carico di lavoro che grava su di esse dovuto alla predisposizione di numerosi bandi di gara per l’appalto di ulteriori opere pubbliche compresa l’istruttoria di tutte le altre procedure attualmente in corso di esecuzione e VISTO che per l’intervento in oggetto le competenze tecniche sono state stimate in € 3.000,00, compresi oneri previdenziali ed IVA;

Per questo è stata inviata ad un professionista la richiesta di offerta da esprimere su un importo a base d’asta di in € 3.000,00, compresi oneri previdenziali ed IVA per l’incarico di redazione di uno studio di fattibilità volto al RECUPERO, RESTAURO E VALORIZZAZIONE DELLA CHIESA DEDICATA A “SANTA MARIA DEL CASALE”;

VISTA l’offerta economica pervenuta tramite PEC, con cui l’Arch. Gianfranco PREITE si rendeva disponibile ad eseguire per l’importo complessivo di € 3.000,00 oneri compresi, sia lo studio di fattibilità della chiesa “Santa Maria del Casale” sia lo studio di fattibilità della chiesa dedicata a “San Lorenzo”, volti al recupero, restauro e valorizzazione dei beni in argomento;

studio-fattibilita-chiesa-del-casale

si specifica poi che:

L’iniziativa rientra tra gli interventi in materia di turismo finanziabili con i proventi dell’imposta di soggiorno, ai sensi del comma 1, lettera c, dell’art. 9 del Regolamento per l’applicazione dell’Imposta di Soggiorno, che prevede: 1. Il gettito dell’imposta è destinato a finanziare i seguenti interventi in materia di turismo: … c. interventi di manutenzione e recupero dei beni culturali, paesaggistici, ambientali e portuali ricadenti nel territorio comunale rilevanti per l’attrazione turistica, ai fini di garantire una migliore ed adeguata fruizione …;

OzanTalk: A scuola da Mino Conte

6° puntata di OzanTalk: a scuola da Mino Conte.

25 anni di carriera come lottatore, oggi il maestro Mino Conte fa l’allenatore e si “batte” per il proprio territorio: Ugento, a cui è molto legato.

Il suo idolo è stato Bruce Lee e comincia la sua carriera allenandosi a Casarano.

Un ragazzino sovrappeso il maestro Conte che a 18 anni pesava 104 Kg. Il disagio sociale lo ha spinto a fare palestra. Dopo un anno perde ben 24 Kg, rendendo il suo fisico tonico. Da qui la passione prima per la pesistica e successivamente per le arti marziali.

Parte da Karateka e subito migra verso la kickboxing, la sua vera passione, dal maestro Antonio Monsellato.

Dopo solo sei mesi il primo match, seguito subito da campionati regionali ed interregionali.

Nel 2009 il titolo di Campione italiano dilettanti ad Ancona.

Mino con il titolo europeo.

Poi il professionismo e gli allenamenti a Lecce.

Poi arriva la proposta: combattere per il titolo Europeo, categoria 80kg, che sarebbe dovuto disputarsi al nord, ma Mino consiglia il palazzetto di Ugento che cattura l’organizzatore e acconsente a disputare l’incontro a Ugento.

1300 spettatori a combattere con Mino Conte che, nonostante un infortunio alla mano, vince il titolo. Mino vanta 39 incontri, 38 vinti e 1 perso.

Finisce l’agonismo e comincia l’avventura di cui va più orgoglioso: l’allenamento.

Poi mi sono cimentato ad allenare ed è stato bellissimo, guidare i ragazzi è una sensazione indescrivibile, non solo nei match ma soprattutto in palestra: parlare con loro, tramandargli positività, cercare di strapparli dalle grinfie della strada, questo è ciò che mi preme di più e che mi spinge ogni giorno a fare quello che faccio.

Rispetto, autocontrollo e autostima, questi i cardini del mio modo di vedere le arti marziali.

Cos’ Mino parla di cosa significhi per lui allenare.

Un uomo spontaneo e genuino, Mino Conte, che ci racconta di come faccia attenzione affinché la sua arte non diventi uno strumento offensivo da strada ma più “un’arma” educativa che fortifica la personalità, lo spirito, prima del corpo.

Continuando la chiacchierata ci racconta del mondo in cui allena.

Attualmente svolge i suoi allenamenti a Gemini, nel palazzetto. Non è molto attrezzata ma riesce comunque a svolgere la sua attività. Chiede alle istituzioni una maggiore collaborazione, sia a livello di infrastrutture sia a livello di sensibilizzazione sociale:

L’importante, nello sport, è ciò che riusciamo a trasmettere. Bisogna cominciare nelle scuole. Molto spesso ci vado per degli stage. Prevenire la violenza sulle donne e gli atti di bullismo. Bisogna parlare ai bambini, formarli in tale senso e dargli strutture adatte. I ragazzi hanno bisogno di contesti sani che si rifletteranno nei loro comportamenti futuri.

Strutture e dialogo, le armi contro l’abbandono dei giovani.

Mino alle telecamere di OzanTalk.

L’altra grande passione del nostro maestro è il mare.

Legatissimo a Torre San Giovanni, ci parla orgogliosissimo della sua terra natale. Traspare l’attaccamento viscerale ad Ugento che è per lui la terra perfetta, esprimendo un pò di rammarico sul problema della stagionalità che non è giustificata viste le magnifiche ricchezze geografiche di cui disponiamo.

La nostra intervista si conclude con l’invito all’assessorato dello sport di organizzare una maggiore quantità di eventi per poter aggregare la maggior parte di ragazzi possibile.

Ogni tipo di sport è ben accetto. Ugento forma molti piccoli campioncini in varie discipline. Questo è lo spirito da perseguire per aiutare le nuove leve:

Colpevolizzarli (i giovani) di meno e cercare di mettersi nei loro panni, invece di giudicarli. Dobbiamo parlare con i ragazzi per risolvere i loro problemi. Io per esempio mi prendo del tempo, con i miei allievi, prima e dopo ogni lezione. Mi piace aiutarli, è meglio di una vittoria sul ring!

Mino sui giovani.

Così si conclude il racconto dell’ennesima storia di successo e di legame con il territorio.

In questo caso lo sport come mezzo di evasione e strumento educativo, raccontato dal lato opposto all’atleta ovvero il maestro.

Il nostro personale in bocca al lupo al maestro Mino Conte, augurandogli tante vittorie sia per lui che per i suoi ragazzi.

Alla prossima puntata di OzanTalk. Se hai perso qualche puntata clicca QUI

https://www.youtube.com/watch?v=ZxEE1TE0W3M

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