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Tiziano Esposito lancia l’allarme sul porto di Torre San Giovanni

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Emergenza Ambientale nel Porto di Torre San Giovanni: Una Storia di Inerzia e Dispendio di Fondi Pubblici.

Nel cuore del Salento, la pittoresca localitร  di Torre San Giovanni รจ stata per anni un punto di riferimento per il turismo nautico e per i pescatori locali. Tuttavia, negli ultimi tempi, questa idilliaca cornice si รจ trasformata in un’area di preoccupazione ambientale e finanziaria a causa dell’inerzia nell’affrontare l’emergenza nel porto locale. Il Consigliere Comunale di Ugento, Tiziano Esposito, ha sollevato una serie di critiche e interrogativi riguardo al progetto di dragaggio del porto, mettendo in luce un problema che affligge da tempo la comunitร .

โ€ผ๏ธPORTO DI TORRE SAN GIOVANNIโ€ผ๏ธ

UNA ULTERIORE OCCASIONE PERSA E TANTI TANTI SOLDI PUBBLICI GESTITI SUPERFICIALMENTE ๐Ÿ’ธ๐Ÿ’ธ๐Ÿ’ธ

Il Comune di #Ugento ha redatto un progetto per gli interventi di dragaggio del porto.

Un progetto annunciato con tanti proclami oramai da oltre 5 anni. Ancora una volta, perรฒ, gli Amministratori Ugentini dimostrano una scarsa conoscenza del territorio ed una grandissima superficialitร  nella spesa di ben quasi QUATTRO MILIONI E MEZZO DI EURO di soldi pubblici!!!

Le scelte progettuali attuate prevedono il dragaggio soltanto di una parte limitata del porto in corrispondenza dellโ€™accesso (le foto mostrano quale sia la zona interessata dal progetto). Tutta la restante area del porto resterร  esattamente come รจ, con posidonia in putrefazione, alghe, rifiuti che spuntano ovunque ed odori nauseabondi insopportabili. In sostanza Metร  porto completamente inutilizzabile, alla faccia del turismo nautico.

Lโ€™ulteriore beffa รจ che buona parte della #sabbia dragata dal porto verrร  buttata in discarica a costi altissimi, mentre le spiagge ugentine sono sempre piรน in erosione ed hanno disperato bisogno di sabbia (altri comuni invece la acquistano, addirittura).

Dopo aver speso inutilmente circa CINQUE MILIONI DI EURO di soldi pubblici per una fantomatica riqualificazione dei paesaggi costieri e dei bacini di Ugento mai vista, ora si sta per verificare una nuova gestione scellerata dei nostri soldi con una spesa di altri quasi QUATTRO MILIONI E MEZZO DI EURO:

โžก๏ธ senza un concreto beneficio per il territorio;

โžก๏ธ senza risolvere il problema dello spiaggiamento e dei cattivi odori ai quali sembra ormai esserci rassegnati.

Chissร  cosa penseranno i nostri pescatori e i residenti di T.S. Giovanni.

Ho posto allโ€™Amministrazione, agli uffici ed ai tecnici progettisti una serie di quesiti per conoscere le motivazioni delle scelte adottate. Son passati circa dieci giorni e non ho ancora avuto risposta.

Vi aggiornerรฒ se dovesse arrivare qualche risposta. Nel frattempo continueremo a vigilare!!

il post integrale di Tiziano Esposito

Cenni Storici: Il Porto di Torre San Giovanni

Per comprendere appieno la situazione attuale, รจ fondamentale fare un breve excursus storico. Il porto di Torre San Giovanni, ha una lunga tradizione di pesca e commercio. La sua importanza economica e culturale per la regione รจ stata fondamentale nel corso dei secoli. Tuttavia, nel corso degli anni, il porto ha affrontato una serie di sfide ambientali e infrastrutturali, dovute ad un progetto fin da subito contestato e che si sta rivelando in tutti i suoi errori di progettazione. Di fatto il porto di Torre San Giovanni sta determinando l’anomala erosione di una delle parti piรน belle del litorale sabbioso ionico e la perdita irreparabile di bio diversitร . con una parte della pineta di contrada fontanelle che sta scomparendo aggredita dal mare.

L’emergenza ambientale nel porto di Torre San Giovanni รจ una questione che preoccupa non solo i residenti locali ma anche tutti coloro che apprezzano la bellezza naturale della zona. L’area ha subito un drammatico deterioramento ambientale, con la crescita incontrollata di posidonia marina, alghe e accumuli di rifiuti. Questa situazione ha creato odori sgradevoli e reso gran parte del porto inutilizzabile, minando cosรฌ il turismo nautico e le attivitร  dei pescatori.

Il Comune di Ugento ha annunciato un progetto di dragaggio del porto come soluzione all’emergenza. Tuttavia, secondo le affermazioni del Consigliere Comunale Tiziano Esposito, questo progetto sembra essere stato gestito in modo superficiale e privo di una comprensione approfondita delle esigenze del territorio.

Il progetto di dragaggio, che ha un costo di quasi quattro milioni e mezzo di euro di fondi pubblici, prevede il dragaggio solo di una parte limitata del porto, lasciando il resto dell’area in uno stato di degrado. Questa scelta solleva una serie di interrogativi sulla reale efficacia del progetto nel risolvere l’emergenza ambientale e nel sostenere il turismo nautico e le attivitร  dei pescatori.

Inoltre, una parte significativa della sabbia dragata dal porto sarร  destinata a discarica, mentre molte spiagge del Salento soffrono di erosione e hanno bisogno disperatamente di sabbia. Questa apparente mancanza di coordinamento tra le esigenze ambientali e le decisioni sulle risorse solleva ulteriori domande sulla gestione dei fondi pubblici.

Le preoccupazioni del Consigliere Comunale Tiziano Esposito non sono infondate. Ha sottolineato che il Comune di Ugento ha giร  speso circa cinque milioni di euro per un progetto di riqualificazione dei paesaggi costieri e dei bacini, i cui risultati non sono stati chiaramente visibili. Ora, si sta per investire un ulteriore ammontare considerevole di fondi pubblici senza garantire un concreto beneficio per il territorio e senza risolvere i problemi ambientali che affliggono il porto di Torre San Giovanni.

Interrogativi Senza Risposta

Il Consigliere Comunale Tiziano Esposito ha sollevato una serie di quesiti riguardo alle scelte progettuali adottate e alle motivazioni dietro di esse. Nonostante siano passati circa dieci giorni dalla sua richiesta di spiegazioni, non ha ancora ricevuto risposta. Questo solleva ulteriori preoccupazioni riguardo alla trasparenza e alla responsabilitร  nell’uso dei fondi pubblici.

Il diporto e lโ€™omicidio nautico

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Nel Canto XX dellโ€™Inferno, vi รจ un passo in cui Dante Alighieri scrive: ยซSuso in Italia bella giace un laco, a piรจ de l’Alpe che serra Lamagna sovra Tiralli, c’ha nome Benacoยป. Egli si riferisce al bellissimo Lago di Garda. Luogo da cui vogliamo partire per immergerci nel nostro mare.
Nel giugno 2021, sul Lago di Garda, Umberto Garzarella, insieme alla fidanzata Greta, rimase vittima di un incidente nautico, causato da un tedesco che si era messo alla guida di un motoscafo in stato di ebrezza. La coppia sul proprio gozzo venne travolta dallโ€™imbarcazione che navigava ad una velocitร  quattro volte superiore a quella consentita. Si sono susseguiti altri avvenimenti tragici.
Non ultimo quello dellโ€™agosto scorso: due imbarcazioni si scontrano; su una di queste lo skipper รจ risultato positivo allโ€™alcooltest. Muore una turistica americana.
Abbiamo fortuna di disporre di diversi chilometri di costa, un mare straordinario in un contesto costiero alquanto suggestivo. Si caratterizza per un asset economico, fonte di grande sviluppo e crescita territoriale, il diporto nautico. Insieme di attivitร  nautiche che si svolgono per scopi sportivi e ricreativi senza fine di lucro, secondo la definizione del codice della nautica da diporto (decreto
legislativo n. 171 del 2005). La norma definisce le unitร  da diporto quella categoria in cui rientrano i natanti, le imbarcazioni da diporto e le navi da diporto. Distinguibili in base alla lunghezza ed alla registrazione o meno nei rispettivi registri. Comunemente i natanti sono quelle โ€œbarcheโ€ di lunghezza non superiore ai 10 metri, non iscritte nel RID โ€“ Registro imbarcazioni da diporto.
Si รจ soliti affrontare questioni attinenti alla nautica da diporto soprattutto durante il periodo estivo.
Con la forte affluenza degli utenti del mare e di bagnanti e diportisti in particolare. Nelle nostre marine, se ci sono molti natanti e qualche imbarcazione, piuttosto rare sono le navi da diporto. Per cause evidentemente tecniche, il nostro porticciolo non รจ adeguato a rispondere alle richieste โ€œdei navigantiโ€, ben che meno alle esigenze degli yacht di un certo livello. Forse un motivo su cui
riflettere nellโ€™ottica della strategia di sviluppo costiero che si vorrebbe/dovrebbe improntare per il futuro? Basti pensare che in Italia, posizionata allโ€™ottavo posto per numero di barche possedute, nei registri risultano iscritte 100.000 unitร  da diporto (imbarcazioni e navi da diporto, iscritte rispettivamente nel Registro imbarcazioni da diporto โ€“ RID e Registro navi da diporto โ€“ RND), per
un totale di 600.000 unitร  circolanti.
Nei giorni scorsi anche la Camera dei deputati ha dato il suo via libera con 261 voti a favore allโ€™introduzione del reato di โ€œomicidio nauticoโ€ nel vigente codice penale. Un nuovo reato che va ad affiancarsi a quello di โ€œomicidio stradaleโ€, introdotto nel 2016. Un iter legislativo che nasce proprio a seguito della drammatica vicenda di Umberto e Greta.
La nuova legge ha previsto la reclusione da due a sette anni in caso di morte della vittima; da otto a dodici anni con l’aggravante della guida in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione psicofisica.
La norma ha esteso la disciplina vigente alle ipotesi di omicidio (comma 1) e di lesioni gravi o gravissime (comma 2) conseguenti a violazioni delle norme sulla navigazione marittima o interna.
Ad essere modificato รจ stato l’articolo 589-bis c.p., nel quale viene introdotto il reato di โ€œomicidio colposo nauticoโ€, volto a punire, con la reclusione da 2 a 7 anni, chiunque, ponendosi alla guida di unโ€™unitร  da diporto, cagioni per colpa la morte di una persona avendo agito in violazione delle norme sulla disciplina della navigazione marittima o interna.
A similitudine dellโ€™omicidio stradale, sono state previste alcune aggravanti per la commissione del fatto: stato di ebbrezza superiore a 1,5 g/l o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope (reclusione da 8 a 12 anni); stato di ebbrezza compreso tra 0,8 g/l e 1,5 g/l se il conducente dell’imbarcazione esercita attivitร  di trasporto di cose o persone (reclusione da 8 a 12 anni); stato
di ebbrezza compreso tra 0,8 g/l e 1,5 g/l (reclusione da 5 a 10 anni); non essere in possesso della patente nautica, ovvero se la stessa รจ stata sospesa o revocata (nei casi in cui questa รจ richiesta) oppure con unโ€™unitร  da diporto di proprietร  dell’autore del fatto sprovvista di assicurazione obbligatoria. รˆ stato previsto anche un aumento della pena in caso di fuga del conducente
successiva all’omicidio. Vi รจ infatti uno specifico riferimento all’omicidio nautico.
In mare, come sulla strada, la raccomandazione non puรฒ che essere quella della massima prudenza e del rispetto delle regole, evitando soprattutto comportamenti rischiosi in un ambiente, quale quello marino, che si presenta molto piรน complesso rispetto a quello terrestre. Il mare, come del resto la natura, merita rispetto perchรฉ รจ assolutamente imprevedibile. Lโ€™inasprimento delle
pene รจ utile ma non sufficiente perchรฉ non potrร  mai colmare quel vuoto di ignoranza, imprudenza, incoscienza ed irresponsabilitร , su cui occorre lavorare garantendo informazione e formazione dellโ€™utenza.

Il duro sfogo di un lettore: “siamo delle merde umane”

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Iniziamo oggi a dare spazio alle numerose segnalazioni e messaggi giunti in redazione durante l’ultima e quanto mai travagliata stagione estiva. Iniziamo dallo sfogo di un lettore, che ha avuto la possibilitร  di villeggiare per una settimana a Torre San Giovanni. Un messaggio che, insieme ad altri, abbiamo deciso di pubblicare a stagione quasi finita, per evitare di aggiungere inutili polemiche in un’estate in cui sicuramente non sono mancate.

Buongiorno ho visto la vostra pagina Facebook consigliato da un amico.
Stando a Torre San Giovanni una settimana intera ho notato il paese allo sbando soprattutto parlando di immondizia.
Spiego meglio cosa ho visto che piรน mi ha fatto male: il mercato di lunedรฌ, i commercianti alle 13 .30 smontano baracche e baracchini lasciando l impossibile di plastica, quella che serve per rivestire i vestiti venduti e grucce a terra riempiendo cosรฌ tutto il lungo mare.
Giustamente qualcuno dirร  che passeranno gli spazzini dopo poco, ed io rispondo che in una giornata ventosa come quella di lunedรฌ scorso compresa di pioggia ,la maggior parte delle plastiche se ne รจ andata in mare senza aspettare l’arrivo degli spazzini.
Se passate dal lungo mare verso la nave incagliata si possono notare varie grucce a terra NON raccolte.
Il vizio di buttare a terra le plastiche e carte dopo aver venduto, denota la propria inciviltร  che andrebbe punita. Basterebbe poco per far passare la voglia. Basterebbe una circolare con il divieto ad ogni singolo commerciante previa multa salata. Purtroppo l’italiano se non viene multato non si castiga mai.
Altro punto dove solo a passeggiare ti viene da piangere รจ la zona di fine porto.
Sembra di arrivare nella discarica con varie bottiglie buttate e cassette di polistirolo.
Sicuramente non funziona qualcosa anche nella ditta della nettezza urbana che vista con i miei occhi non raccoglie la plastica poggiata a terra accanto il bidone apposito ed il giorno stabilito. Fanno finta di nulla per non piegarsi per non consumare troppe energie.
Facendo il bagno ieri verso il faro mi sono imbattuto in ben 3 tartarughe giganti stupende. L’emozione รจ stata cosรฌ forte che ancora oggi le rivedo negli occhi. Penso di non dimenticare mai piรน quella giornata. Ma purtroppo quelle tartarughe nuotavano nella plastica.
Con questo concludo dicendo che siamo delle merde umane. Soprattutto chi dovrebbe controllare e fa finta di nulla per non farsi nemici.
Torre San Giovanni potrebbe essere una delle marine migliori ma forse qualcuno non vuole farla crescere piรน di tanto.
Forse ho sbagliato a scrivere su questo numero ma almeno mi sono sfogato. Ritorno a Matino con una bellissima esperienza ma con un nodo alla gola sapendo che poi a molti non interessa la vita del mare.
Un abbraccio a chi leggerร  questo messaggio.

Il messaggio giunto sul nostro numero WhatsApp

Ugento e la sua โ€œdestra socialeโ€

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Ripercorrendo gli ultimi trentโ€™anni di storia amministrativa della nostra comunitร , eccetto qualche momento, Ugento, Gemini e marine sono sempre state โ€œdi massimaโ€ amministrate da compagini politiche sostanzialmente di โ€œdestraโ€. Si potrebbe addirittura asserire che la โ€œsinistra ugentinaโ€, per usare un linguaggio calcistico, storicamente non abbia quasi mai toccato palla. Mi ha incuriosito non poco lโ€™editoriale di Marcello Veneziani โ€“ Dove nasce la destra sociale? che apre con una domanda provocatoria: โ€œma che bestia misteriosa รจ la destra sociale?โ€.

Lโ€™opinione pubblica mainstream tende ad accostare, quasi sempre istintivamente ed altrettanto erroneamente, la destra al fascismo o addirittura al nazional-socialismo, o comunque a periodi storici disastrosi per lโ€™umanitร . Allo stesso modo, si tende ad associare semplicisticamente Karl Marx al comunismo, al socialismo e/o dittature di vario tipo, alcune ancora vive in alcune parti del mondo. Non รจ questa la sede per unโ€™analisi politologica, non vi รจ il tempo e soprattutto lo spazio che meriterebbero, non volendo peraltro cadere in inutili partigianerie. Ciรฒ su cui รจ opportuno disquisire, perchรฉ forse potrebbe essere utile a molti โ€œsaperne qualcosa in piรนโ€ rispetto al limite di deleterie posizioni ideologiche ormai fuori dal tempo, dalla storia e dalla realtร , inerisce la dottrina sociale della destra, di cui si fanno le analisi ma si ignora la sua storia e i suoi presupposti. Un padre e un fondamento umanistico prima che filosofico di quella dottrina sociale, per Veneziani รจ rintracciabile nel filosofo Giovanni Gentile, ucciso dai partigiani dei GAP di ispirazione comunista. Il suo testamento – Genesi e struttura della societร  – dellโ€™estate del 1943, non deve far cadere in quellโ€™inganno ideologico che innesca la sirena allarmante dello starnazzare โ€œal filosofo del fascismo alla base della cosiddetta destra socialeโ€. Peraltro รจ condivisibile che siano in molti, soprattutto a destra, a non aver compreso il pensiero del filosofo siciliano, al pari di tanti altri che, sia a sinistra nulla hanno capito dei quaderni dal carcere di Antonio Gramsci, e sia al โ€œcentroโ€ hanno tradito gli insegnamenti del popolarismo di Don Luigi Sturzo e della dottrina sociale della Chiesa.

Gentile รจ lโ€™intellettuale italiano che da ministro della pubblica istruzione e da impresario di cultura, fu il protagonista indiscusso della riforma della scuola, dellโ€™Enciclopedia italiana Treccani, della Scuola Normale di Pisa, dellโ€™Accademia dโ€™Italia e dellโ€™Istituto di studi mediterranei ed orientali. Il suo lascito รจ un โ€œsaggio di filosofia praticaโ€ che necessita di maggiore considerazione: โ€œAllโ€™umanesimo della cultura che fu pure una tappa gloriosa della liberazione dellโ€™uomo, succede oggi o succederร  domani lโ€™umanesimo del lavoroโ€. Il lavoro non รจ solo produzione e fatica ma attivitร  etica e riscatto spirituale perchรฉ โ€œlโ€™uomo reale, che conta, รจ lโ€™uomo che lavora, e secondo il suo lavoro vale quello che vale. Il vero valore รจ il lavoroโ€. Se nella definizione dello Stato rivendica la continuitร  col pensiero liberale e conservatore, รจ con lโ€™umanesimo del lavoro, che riprende lโ€™ereditร  del socialismo, del sindacalismo e della dottrina sociale della Chiesa. La sintesi gentiliana รจ lo Stato nazionale del lavoro. Da qui la sua grandezza filosofica e intellettuale. 

Lโ€™umanesimo del lavoro รจ la pietra miliare della nostra Costituzione. Giร  nel primo articolo ne risalta lโ€™ereditร , disseminata tra forze socialiste e comuniste, cattolico-popolari e sindacali, oltre che nellโ€™allora Movimento sociale italiano. Fondamentale il disvelarsi del pensiero comunitario: la comunitร  non accomuna solo i viventi ma chi ci ha preceduto e chi ci seguirร . Il filo della โ€œtradizioneโ€. La filosofia ne รจ la sua coscienza: โ€œin fondo allโ€™Io cโ€™รจ un Noi; che รจ la comunitร  a cui egli appartiene, e che รจ la base della sua spirituale esistenza, e parla per sua bocca, sente col suo cuore, pensa col suo cervello. La comunitร  รจ presente come legge interna allโ€™individuoโ€. Nella sua visione sociale รจ centrale ed insostituibile la famiglia perchรฉ lโ€™uomo รจ famiglia, lavora per sรฉ ma anche per i suoi figli; lโ€™istinto alla generazione muta in vocazione e si perpetua tramite lโ€™ereditร . Ed รจ lรฌ che sta la radice del senso dellโ€™immortalitร  in quanto la famiglia รจ il โ€œperenne vivaio morale dellโ€™umanitร โ€. Le sue idee, il suo pensiero percorrono โ€œlโ€™oltreโ€. Il tutto e tutti. 

Riprendendo ancora Veneziani, quellโ€™opera di ieri ci aspetta al largo di domani. Quelli che sognano una comunitร  migliore, noi ugentini e geminiani dobbiamo farci trovare pronti.

Il piano del verde fantasma nel comune di Ugento

Ci eravamo giร  occupati della questione, ma oggi grazie al consigliere Tiziano Esposito apprendiamo che nel 2018, il Comune di Ugento ha adottato un ambizioso Piano del Verde al costo di quasi 10.000 euro, un investimento significativo per il paese. Questo piano, inizialmente presentato come uno strumento per definire il “profilo verde della cittร ” e per migliorare il territorio, oggi sembra essere rimasto solo su carta, deludendo le aspettative dei cittadini.

L’allora Sindaco, ora Vice Sindaco con delega all’Ambiente, aveva promesso che questo piano avrebbe portato un cambiamento positivo al verde pubblico di Ugento. Tuttavia, la realtร  attuale sembra contraddire queste promesse, e molti cittadini si chiedono se il denaro speso per questo progetto sia stato investito in modo efficace.

Il Comune di Ugento, ha approvato nel 2018 un Piano del Verde costato a tutti noi cittadini quasi 10.000 euro!

Uno dei tanti piani rimasti su carta ๐Ÿ“š

Lโ€™allora Sindaco ed ora Vice Sindaco con delega allโ€™Ambiente definiva il Piano come lo strumento in grado di definire il โ€œprofilo verde della cittร โ€ e dare una svolta al nostro territorio.

Forse intendeva farlo con tutte le erbacce che ricoprono i nostri marciapiedi, nonostante i tanti soldi pagati da noi cittadini con la tassa sui rifiuti per il diserbo che puntualmente non viene svolto (o solo in prossimitร  di processioni e/o cortei).

Invece, il vero verde pubblico oramai sta completamente scomparendoโ€ผ๏ธโ€ผ๏ธ

Tanti alberi stanno seccando nel piรน totale voluto disinteresse (vedi piazza Immacolata, vedi gli alberi di Leccio di via M. Colosso e via Messapica).

Alberi che hanno vissuto la storia di Ugento, hanno visto le trasformazioni di strade e piazze, hanno dato riparo a tanti di noi durante le calde giornate di estate.

Nel Piano del Verde solo tante belle parole e promesse, puntualmente tutte disattese ๐Ÿ—ฃ๐Ÿ—ฃ

Ne riporto solo alcune โ€œ๐ธ ๐‘œ๐‘Ÿ๐‘Ž๐‘š๐‘Ž๐‘– ๐‘Ÿ๐‘–๐‘๐‘œ๐‘›๐‘œ๐‘ ๐‘๐‘–๐‘ข๐‘ก๐‘œ ๐‘‘๐‘Ž ๐‘ก๐‘ข๐‘ก๐‘ก๐‘–, ๐‘๐‘–๐‘ก๐‘ก๐‘Ž๐‘‘๐‘–๐‘›๐‘– ๐‘’๐‘‘ ๐‘Ž๐‘š๐‘š๐‘–๐‘›๐‘–๐‘ ๐‘ก๐‘Ÿ๐‘Ž๐‘ก๐‘œ๐‘Ÿ๐‘–, ๐‘–๐‘™ ๐‘ฃ๐‘Ž๐‘™๐‘œ๐‘Ÿ๐‘’ ๐‘‘๐‘’๐‘™๐‘™โ€™๐‘Ž๐‘š๐‘๐‘–๐‘’๐‘›๐‘ก๐‘’, ๐‘›๐‘’๐‘™๐‘™๐‘’ ๐‘ฃ๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘–๐‘’ ๐‘’๐‘ ๐‘๐‘Ÿ๐‘’๐‘ ๐‘ ๐‘–๐‘œ๐‘›๐‘– ๐‘‘๐‘’๐‘™๐‘™๐‘Ž ๐‘›๐‘Ž๐‘ก๐‘ข๐‘Ÿ๐‘Ž. ๐‘ˆ๐‘›๐‘Ž ๐‘Ÿ๐‘–๐‘ ๐‘œ๐‘Ÿ๐‘ ๐‘Ž ๐‘“๐‘œ๐‘›๐‘‘๐‘Ž๐‘š๐‘’๐‘›๐‘ก๐‘Ž๐‘™๐‘’, ๐‘ ๐‘ข๐‘™๐‘™๐‘Ž ๐‘ž๐‘ข๐‘Ž๐‘™๐‘’ ๐‘๐‘Ž๐‘ ๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘’ ๐‘™๐‘’ ๐‘ ๐‘๐‘’๐‘™๐‘ก๐‘’ ๐‘ ๐‘ก๐‘Ÿ๐‘Ž๐‘ก๐‘’๐‘”๐‘–๐‘โ„Ž๐‘’ ๐‘’ ๐‘”๐‘™๐‘– ๐‘ ๐‘ก๐‘Ÿ๐‘ข๐‘š๐‘’๐‘›๐‘ก๐‘– ๐‘‘๐‘– ๐‘”๐‘œ๐‘ฃ๐‘’๐‘Ÿ๐‘›๐‘œ ๐‘‘๐‘’๐‘™ ๐‘ก๐‘’๐‘Ÿ๐‘Ÿ๐‘–๐‘ก๐‘œ๐‘Ÿ๐‘–๐‘œ”.

Ancora .. “๐ฟ๐‘Ž ๐‘ ๐‘๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘ ๐‘Ž ๐‘‘๐‘–๐‘ ๐‘๐‘œ๐‘›๐‘–๐‘๐‘–๐‘™๐‘–๐‘ก๐‘Žฬ€ ๐‘‘๐‘– ๐‘Ÿ๐‘–๐‘ ๐‘œ๐‘Ÿ๐‘ ๐‘’ ๐‘›๐‘Ž๐‘ก๐‘ข๐‘Ÿ๐‘Ž๐‘™๐‘–, ๐‘๐‘œ๐‘›๐‘’ ๐‘™๐‘Ž ๐‘›๐‘’๐‘๐‘’๐‘ ๐‘ ๐‘–๐‘ก๐‘Žฬ€ ๐‘‘๐‘– ๐‘ฃ๐‘Ž๐‘™๐‘œ๐‘Ÿ๐‘–๐‘ง๐‘ง๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘’ ๐‘–๐‘™ ๐‘๐‘Ž๐‘ก๐‘Ÿ๐‘–๐‘š๐‘œ๐‘›๐‘–๐‘œ ๐‘›๐‘Ž๐‘ก๐‘ข๐‘Ÿ๐‘Ž๐‘™๐‘’ ๐‘ž๐‘ข๐‘Ž๐‘™๐‘’ ๐‘Ÿ๐‘–๐‘๐‘โ„Ž๐‘’๐‘ง๐‘ง๐‘Ž ๐‘‘๐‘Ž ๐‘ ๐‘Ž๐‘™๐‘ฃ๐‘Ž๐‘”๐‘ข๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘‘๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘’, ๐‘Ž๐‘™ ๐‘“๐‘–๐‘›๐‘’ ๐‘‘๐‘– ๐‘–๐‘‘๐‘’๐‘›๐‘ก๐‘–๐‘“๐‘–๐‘๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘’ ๐‘ข๐‘› ๐‘ก๐‘’๐‘Ÿ๐‘Ÿ๐‘–๐‘ก๐‘œ๐‘Ÿ๐‘–๐‘œ. ๐ฟ๐‘Ž ๐‘๐‘Ÿ๐‘’๐‘ ๐‘’๐‘›๐‘ง๐‘Ž ๐‘‘๐‘’๐‘™ ๐‘ฃ๐‘’๐‘Ÿ๐‘‘๐‘’ ๐‘›๐‘’๐‘™๐‘™๐‘’ ๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘’๐‘’ ๐‘ข๐‘Ÿ๐‘๐‘Ž๐‘›๐‘’ ๐‘›๐‘œ๐‘› ๐‘ฃ๐‘–๐‘’๐‘›๐‘’ ๐‘๐‘œ๐‘›๐‘ ๐‘–๐‘‘๐‘’๐‘Ÿ๐‘Ž๐‘ก๐‘Ž ๐‘ ๐‘œ๐‘™๐‘ก๐‘Ž๐‘›๐‘ก๐‘œ ๐‘๐‘’๐‘Ÿ ๐‘™โ€™๐‘Ž๐‘ ๐‘๐‘’๐‘ก๐‘ก๐‘œ ๐‘’๐‘ ๐‘ก๐‘’๐‘ก๐‘–๐‘๐‘œ, ๐‘๐‘Ž๐‘’๐‘ ๐‘Ž๐‘”๐‘”๐‘–๐‘ ๐‘ก๐‘–๐‘๐‘œ ๐‘œ ๐‘๐‘’๐‘Ÿ ๐‘™๐‘Ž ๐‘›๐‘’๐‘๐‘’๐‘ ๐‘ ๐‘–๐‘ก๐‘Žฬ€ ๐‘‘๐‘– ๐‘“๐‘Ÿ๐‘ข๐‘–๐‘ง๐‘–๐‘œ๐‘›๐‘’, ๐‘š๐‘Ž ๐‘Ž๐‘›๐‘โ„Ž๐‘’ ๐‘๐‘’๐‘Ÿ ๐‘™๐‘’ ๐‘ ๐‘ข๐‘’ ๐‘๐‘Ž๐‘๐‘Ž๐‘๐‘–๐‘ก๐‘Žฬ€ ๐‘‘๐‘– ๐‘‘๐‘’๐‘๐‘ข๐‘Ÿ๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘’ ๐‘™โ€™๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘–๐‘Ž, ๐‘๐‘’๐‘Ÿ ๐‘™๐‘Ž ๐‘ ๐‘ข๐‘Ž ๐‘Ž๐‘ง๐‘–๐‘œ๐‘›๐‘’ ๐‘‘๐‘– ๐‘Ÿ๐‘–๐‘’๐‘ž๐‘ข๐‘–๐‘™๐‘–๐‘๐‘Ÿ๐‘–๐‘œ ๐‘š๐‘–๐‘๐‘Ÿ๐‘œ๐‘๐‘™๐‘–๐‘š๐‘Ž๐‘ก๐‘–๐‘๐‘œ, ๐‘๐‘’๐‘Ÿ ๐‘–๐‘™ ๐‘ ๐‘ข๐‘œ ๐‘Ÿ๐‘ข๐‘œ๐‘™๐‘œ ๐‘–๐‘›๐‘‘๐‘–๐‘ ๐‘๐‘’๐‘›๐‘ ๐‘Ž๐‘๐‘–๐‘™๐‘’ ๐‘‘๐‘– ๐‘“๐‘–๐‘™๐‘ก๐‘Ÿ๐‘œ ๐‘๐‘’๐‘Ÿ ๐‘™๐‘’ ๐‘Ž๐‘๐‘ž๐‘ข๐‘’โ€.

Un’ulteriore esempio: โ€La tutela delle alberature di lecci su Via Colossoโ€, definiti nel Piano come alberature di pregio da conservare.

Noi, invece, ad Ugento (tutto) siamo capaci di farle seccare! E non solo le piante!!!

Ci auguriamo un pronto intervento per cercare di salvare le piante non ancora seccate, prima che sia troppo tardi.

“๐†๐ฅ๐ข ๐š๐ฅ๐›๐ž๐ซ๐ข ๐ก๐š๐ง๐ง๐จ ๐œ๐ž๐ซ๐ญ๐š๐ฆ๐ž๐ง๐ญ๐ž ๐ฎ๐ง ๐œ๐ฎ๐จ๐ซ๐ž”

Il post di Tiziano Esposito

Uno dei problemi principali evidenziati รจ la mancanza di manutenzione del verde pubblico. Nonostante i cittadini abbiano pagato tasse sui rifiuti per il diserbo delle aree verdi, questo servizio sembra essere carente. La pulizia dei marciapiedi e la rimozione delle erbacce non vengono eseguite in modo soddisfacente, tranne in occasione di processioni e cortei, sollevando sospetti su possibili motivazioni politiche dietro tali azioni.

Il Piano del Verde, inizialmente annunciato con grande enfasi e tante parole accattivanti, sembra essere rimasto un mero esercizio di retorica. Promesse come la creazione di aree verdi pubbliche, la cura dei giardini esistenti e il preservare alberature di pregio come i lecci di Via Colosso non sono state mantenute. Il verde pubblico a Ugento รจ in uno stato di declino evidente, e le parole vuote nel Piano del Verde fanno infuriare i cittadini che avevano sperato in un miglioramento concreto.

La tutela dell’ambiente e del patrimonio verde della cittร  dovrebbe essere una prioritร  per qualsiasi amministrazione comunale. Il verde non รจ solo un elemento estetico, ma svolge un ruolo vitale nella salute dell’ambiente e nella qualitร  della vita dei cittadini. Pertanto, รจ urgente che venga effettuato un intervento immediato per preservare le piante che non sono ancora seccate e per invertire questa tendenza al degrado.

Gli alberi, in particolare, sono tesori naturali che meritano il massimo rispetto e la cura. Speriamo che l’amministrazione comunale agisca rapidamente per ripristinare il verde pubblico di Ugento e onori le promesse fatte nel Piano del Verde, dando a questa importante risorsa la considerazione e l’attenzione che merita.

I cittadini di Ugento chiedono che il verde comunale non sia piรน trascurato e che si ponga fine a questa situazione di declino. รˆ ora che l’amministrazione comunale agisca con determinazione per proteggere e valorizzare il patrimonio verde della cittร , dando cosรฌ un segnale positivo per il futuro di Ugento.

Padel dal destino incerto. Facciamo chiarezza

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Arriva dalla sua pagina social la risposta del consigliere comunale Vincenzo Scorrano per quanto riguarda il campo di Padel di Ugento. Una risposta che in parte conferma quanto giร  scritto su questa testata e che comunque non smentisce il titolo dell’ultimo articolo, non fornendo una data certa sulla riapertura dell’impianto.

Ma รจ giusto fare chiarezza per poter chiarire ogni minimo dubbio innescato dalla risposta sommaria del consigliere Scorrano.

La leggerezza commessa nell’ultimo pezzo รจ stata quella dell’uso di foto di repertorio riprese dal primo articolo di un anno fa, che รจ stato comunque linkato e citato correttamente nella prima parte dell’articolo. Un passaggio che non รจ bastato a esplicitare la natura delle foto pubblicate che comunque non tolgono niente al tenore della notizia, che rimane il dato di fatto di questa vicenda, che il campo di padel rimane ad essere chiuso.

Ora dopo la risposta del consigliere comunale sono 3 le domande che a tutti sorgerebbero spontanee:

  • se ci sono stati dei lavori di ripristino evidentemente il campo avrร  avuto dei problemi sicuramente non inerenti al suo consumo naturale, visto il tempo di attivitร  dell’opera. Questo dunque non conferma quanto scritto su questa testata?
  • se questi lavori sono stati certificati a marzo 2023 come mai il campo รจ ancora chiuso?
  • ci risulta che la gestione degli impianti sportivi sia stata recentemente assegnata al precedente gestore. Come mai nel suo post si legge di una procedura ancora in essere?

Sarebbe utile allora sapere, ancora, se per l’assegnazione di questo campo si stia portando avanti una procedura diversa dagli altri impianti, che rientrano tutti in un unica gestione. A questo punto, se fosse cosรฌ, sarebbe curioso sapere il perchรฉ di questo trattamento speciale, considerando che un’associazione cittadina ha giร  avanzato da tempo la richiesta di gestione di questo campo.

Il dato di fatto rimane comunque sempre quello, il campo rimane chiuso.

Per questo non possiamo che rimandare al mittente le stucchevoli considerazioni sull’informazione, invitando il consigliere Scorrano a leggere bene gli articoli senza soffermarsi solo sulle immagini.

Nasce il circolo di Fratelli d’Italia a Ugento

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L’annuncio dei promotori Alberto Ghezzi e Eugenio Ozza รจ arrivato via social: domani venerdรฌ 15 settembre 2023 ci sarร  la prima riunione del gruppo politico di Fratelli d’Italia Ugento alla presenza dell’On.le Erio Congedo e il Cons. Reg.le Antonio Gabellone.

La prospettiva รจ quella dell’apertura di un circolo cittadino che possa da subito avere un ruolo attivo nella politica cittadina, contando su tesserati illustri anche all’interno della giunta comunale. Sono infatti due gli assessori che sembrano aver aderito al partito della premier Meloni, spostando dichiaratamente a destra l’asse d’azione della maggioranza.

Una notizia sicuramente non di secondo piano e che rischia di avere contraccolpi fattivi sula tenuta della maggioranza di governo a Ugento, che dopo essersi accostata al Pd di Loredana Capone rappresentata dal consigliere Vincenzo Scorrano, vede ora l’ufficialitร  della presenza al suo interno di tesserati di un movimento avverso al PD.

Si va cosรฌ alla creazione di un “cosa strana”, un inguacchio politico di proporzioni bibliche che vedrร  il governo di Ugento essere retto da un’alleanza PD- Fratelli d’Italia, in quello che rischia di essere un unicum nazionale sacrificato sull’altare del potere. Ma la cosa piรน strana sarร  l’eventualitร  di avere esponenti dello stesso movimento seduti sia in maggioranza che in opposizione, sottolineando ancora di piรน la schizofrenia di un sistema politico che a Ugento sembra aver perso la bussola.

Con queste premesse non resta che aspettare l’incontro di domani, con le parole di Congedo e Gabellone che potrebbero sancire uno spartiacque nella vita politica cittadina. Una svolta che dipenderร  sicuramente anche dal successo numerico delle adesioni di questo movimento che fino ad ora sembra aver attirato l’attenzione di molti cittadini impegnati a Ugento, anche tra coloro che in passato hanno giร  seduto in consiglio comunale a Ugento.

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