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Il fuoco brucia progetti, soldi, finanziamenti e incarichi

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Il fuoco brucia progetti, soldi, finanziamenti e incarichi

I devastanti incendi di questi giorni che hanno distrutto quasi 200 ettari di un patrimonio arboreo e naturalistico di inestimabile valore ecologico, ambientale e paesaggistico, portano a fare qualche riflessione “critica” (nel senso nobile!) sulla gestione politica e amministrativa del nostro territorio. Urge una riflessione seria su eventi che si ripetono ogni anno. E pongono domande alle quali la politica ha il dovere di rispondere per ciò che attiene alla prevenzione, programmazione e controllo costante del territorio. Compiti espressamente assegnati al Comune di Ugento dalla legge istitutiva del parco regionale “Litorale di Ugento”, emanata dalla Regione Puglia nel 2007. 

Tutti sanno delle migliaia e migliaia di euro di finanziamenti acquisiti per il nostro parco che ad oggi non ha ancora un Ente gestore. Motivo di per sé sufficiente ad un commissariamento da parte della Regione Puglia. Dei tanti soldi distribuiti “a pioggia” a questo o quel professionista (financo gruppi di pseudo – professionisti!), per progetti mastodontici, talvolta di singolare utilità in termini di tutela ambientale e di ritorno economico (tranne per pochi miracolati dall’eletto per eccellenza!). Gli effetti dovrebbero aver contribuito a garantire la tutela di quel patrimonio lasciatoci in eredità dai nostri nonni (chissà cosa staranno dicendo!). Nell’indifferenza di tutti e con il silenzio compiacente di chi preferisce rimanere affacciato al balcone dei social, percorriamo la strada verso la distruzione totale di ciò che più ci contraddistingue rispetto ad altre realtà turistiche. Eppure i soldi non sono mai mancati. E continuano a non mancare.

Rileggendo le tante dissertazioni elettorali, gli impegni istituzionali formalizzati in tanti atti ufficiali, senza contare le “filippiche” di Demostene e Cicerone, al limite delle manifestazioni isterico – pazzoidi come se la democrazia valesse solo quando fa piacere, mi colpisce emblematicamente, perché si sussume in un fallimento, l’intento di quel famoso e tanto decantato “Progetto Mo.S.Te.L.S.” per il quale l’amministrazione comunale espresse grande soddisfazione per l’ammissione ad un finanziamento per un importo complessivo di 133.086,88). Ma vi è di più! 

Un progetto con il quale, per il Comune di Ugento sarebbe stato possibile disporre di un efficace sistema di monitoraggio satellitare finalizzato al contrasto dell’illegalità e al potenziamento della salvaguardia ambientale, attraverso il perseguimento, tra l’altro, dei seguenti obiettivi: controllo dell’abusivismo edilizio; individuazione delle discariche abusive di rifiuti; monitoraggio dell’espianto illegale degli uliveti secolari e monumentali; valutazione dei danni da incendio; variazione della linea di costa; monitoraggio delle concessioni demaniali e danni al patrimonio ecologico e archeologico.

Gli eventi non solo di quest’anno, ma quelli delle passate stagioni estive, sono in realtà gli effetti di un sistema che disvelerebbe una chiara incapacità, tecnica da un lato, e soprattutto politico – amministrativa dall’altra (ancora più grave perché segno di dileggio di cittadini!), di riuscire a perseguire un ben che minimo obiettivo. Sarebbe come dire che con i soldi dei contribuenti, e ricordo che tutti i finanziamenti disponibili derivano dalle tasche di ogni cittadino (non cadono dal cielo per opera dello Spirito Santo!), stabilisco di realizzare una strada per garantire la fluidità della circolazione, investendo “soldi pubblici”, ma dopo averla fatta, constato che questa strada non è attraversata nemmeno da un cane randagio. Altro che disciplina ed onore! Men che meno onestà e competenze.

Se c’è una responsabilità politica, incancrenitasi monoliticamente da quasi trent’anni, occorre che venga messa in evidenza. Non la vede solo chi non vuole vederla. Purtroppo l’ugentino è ormai abituato a non voler vedere nulla perché gli viene impedito di pensare, di riflettere, di esprimersi. Si chiude in quel ruolo di “indifferente”, salvo poi sproloquiare e sciorinare sui social, per cui gli va bene tutto e non gli va bene mai niente, demandando agli altri l’esercizio di quei doveri e di quei diritti che gli sono propri in quanto figlio di questa comunità. Potrebbe essere utile un Consiglio comunale monotematico sull’argomento “incendi”, in cui magari si dia voce ai cittadini? Chiedere per capire quali azioni sono state intraprese dal Comune di Ugento, quale gestore provvisorio del parco per la gestione, sorveglianza e vigilanza? 

Svegliatevi Ugento, Gemini e marine, perché le nostre campagne non sono “regni del fuoco” ma bellezze che dobbiamo recuperare, curare e valorizzare. Un tesoro inestimabile che dobbiamo lasciare a chi verrà dopo di noi. Non è più tempo dei Soloni che cambiano faccia politicamente, ma il cui viso rimane sempre uguale. La politica deve dare conto a chi conta. E tutti, ugentini e geminiani devono chiederlo e pretenderlo. Sono i fatti ad eliminare ogni dubbio. A confermare talune verità: senza prevenzione e controllo del territorio il fuoco rende inutile ogni progetto e finanziamento.

Rottacapozza brucia. Inferno a Torre Mozza

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torre mozza brucia incendio a ugento

TORRE MOZZA -Un violento incendio ha devastato la zona, provocando danni irreparabili alle proprietà e mettendo a rischio la vita dei residenti e dei turisti presenti. Questo drammatico evento ha lasciato un segno indelebile nel delicato ecosistema del Parco Litorale di Ugento, suscitando la solidarietà e la mobilitazione di soccorritori, volontari e autorità locali.

Tutto ha avuto inizio in modo improvviso e spaventoso. Le fiamme si sono sprigionate da una zona boschiva nei pressi di Torre Mozza, alimentate da forti venti estivi che hanno reso difficile il controllo della situazione. Le alte temperature e l’aridità della zona hanno reso il terreno un calderone ardente e l’incendio si è rapidamente diffuso verso le zone abitate, minacciando la sicurezza delle persone e delle proprietà.

La rapida espansione dell’incendio ha costretto le autorità locali a ordinare l’evacuazione di residenti e turisti nelle zone più colpite. L’evacuazione è stata una sfida logistica, ma grazie all’impegno di polizia, vigili del fuoco e volontari, molte persone sono state messe in salvo in tempi brevi e sicuri. Nonostante gli sforzi, alcune persone sono rimaste intrappolate nelle proprie case o stabilimenti balneari, aumentando ulteriormente il senso di disperazione e preoccupazione.

Le squadre dei vigili del fuoco, supportate da mezzi aerei specializzati nel combattimento degli incendi, hanno lottato strenuamente per contenere l’avanzata delle fiamme. Le operazioni di spegnimento sono state complicate dalle condizioni meteorologiche avverse e dalla morfologia del territorio, con molte aree difficilmente raggiungibili a causa delle fiamme e della densa vegetazione circostante. L’impegno dei soccorritori, spesso mettendo a rischio la propria incolumità, è stato fondamentale per circoscrivere l’incendio e proteggere le aree circostanti.

L’incendio ha causato danni significativi alle proprietà private, ai terreni agricoli e ad una nota struttura ricettiva della zona. L’ambiente naturale ha subito un grave colpo, con l’habitat naturale distrutto e la flora e la fauna locali gravemente minacciate. La fauna selvatica ha cercato rifugio nelle zone meno colpite, mettendo a repentaglio la propria sopravvivenza. Gli ecosistemi delicati della zona richiederanno anni, se non decenni, per riprendersi da questa devastante tragedia..

La fase di ricostruzione sarà impegnativa, ma il Salento dimostrerà ancora una volta la sua forza e determinazione. L’amministrazione comunale, insieme alle istituzioni statali e internazionali, dovrà collaborare per ripristinare l’area colpita per quello che è possibile fare.

L’incendio che ha colpito Torre Mozza di Ugento ha scosso il Salento e oltrepassato i confini geografici della regione, attirando l’attenzione su questioni cruciali come la prevenzione degli incendi, la tutela dell’ambiente e l’istituzione dell’ente parco Litorale di Ugento. Questa tragedia ci ricorda che la protezione del nostro patrimonio naturale e il sostegno alle comunità colpite dalle catastrofi sono sfide che tutti dobbiamo affrontare insieme. Solo unendo le nostre forze possiamo sperare di creare un futuro migliore, in cui le tragedie come questa possano essere evitate e le ferite del passato possano essere lenite.

Niente da fare per il palafighting: al suo posto un teatro tenda

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In edicola proprio in questi giorni il numero del nostro mensile dedicato proprio alla proposta di Giuseppe Carafa per la costruzione di un palafighting a Torre San Giovanni, al posto di quello che è stato il pallone tensostatico che a questo punto sembra proprio diventerà un teatro tenda.

In queste settimane, la comunità di Ugento è stata agitata dalla discussione riguardante il futuro dell’area che un tempo ospitava il pallone tensostatico: una proposta ambiziosa avanzata da Giuseppe Carafa per costruire un moderno palafighting a Torre San Giovanni . Tale progetto, che avrebbe potuto attirare sportivi, turisti e appassionati di arti marziali, sembra tuttavia essere stato accantonato. Al suo posto, l’amministrazione comunale ha optato per uno studio di fattibilità per un teatro tenda, decisione che ha suscitato perplessità e scetticismo in molti. Questa scelta ha già sollevato interrogativi riguardo al suo valore aggiunto e alla gestione futura dell’infrastruttura, con il rischio di un ulteriore impoverimento del tessuto sociale ed economico della città.

La proposta di costruire un palafighting a Torre San Giovanni è stata accolta con entusiasmo da numerosi sportivi, cittadini appassionati di sport di combattimento e operatori commerciali. Questa struttura moderna avrebbe avuto il potenziale di ospitare decine di eventi sportivi, attrarre turisti e garantire un flusso turistico continuo, contribuendo così a destagionalizzare il turismo nella regione. Oltre a beneficiare l’economia locale, il palafighting avrebbe rappresentato un’opportunità di sviluppo per gli appassionati di arti marziali e discipline affini, offrendo loro un luogo di incontro e pratica.

Nonostante il sostegno popolare alla proposta del palafighting, l’amministrazione comunale ha optato per uno studio di fattibilità di un teatro tenda. Questa decisione lascerà inevitabilmente perplessi molti cittadini innescando un dibattito sulla sua reale utilità. Il contesto paesaggistico di Torre San Giovanni è caratterizzato da una forte vocazione sportiva legata soprattutto agli sport acquatici ma non solo, e un teatro sembra un’aggiunta inadeguata, non in grado di sfruttare appieno il potenziale turistico e di promuovere lo sport nella regione.

Inoltre, sorgono dubbi sulla gestione futura dell’infrastruttura, con il rischio che venga affidata a una cooperativa esterna, comportando un possibile impoverimento del tessuto sociale ed economico locale.

Di fronte a questa decisione controversa, è essenziale che si avvii un dibattito pubblico aperto e trasparente sulla destinazione d’uso dell’area in questione. Le istituzioni locali devono coinvolgere la comunità, i rappresentanti degli sportivi, degli operatori commerciali e dei cittadini interessati per valutare attentamente le opzioni disponibili. La partecipazione attiva dei cittadini è fondamentale per prendere decisioni informate e garantire che i progetti futuri siano veramente rispondenti alle esigenze e agli interessi della collettività.

La scelta di non prendere in considerazione la proposta del palafighting (avanzata e formalizzata anche da un gruppo politico con mozione protocollata) a favore di uno studio di fattibilità per un teatro tenda ha lasciato molti cittadini di Ugento e dei paesi limitrofi perplessi e preoccupati riguardo al futuro della loro comunità. L’entusiasmo e l’appoggio ottenuti dalla proposta del palafighting dimostrano chiaramente che esiste un interesse reale per lo sviluppo di infrastrutture sportive innovative nella zona.

Un teatro tenda, invece, sembra una scelta poco coerente con il contesto paesaggistico e le esigenze della comunità. Sarebbe per questo auspicabile che l’amministrazione comunale riconsideri la propria decisione e apra un dialogo con i cittadini e gli stakeholder interessati per valutare altre opzioni che possano realmente contribuire allo sviluppo sostenibile della regione.

Solo attraverso un approccio partecipativo e lungimirante sarà possibile prendere decisioni che portino benefici duraturi per la comunità di Ugento e dei paesi circostanti.

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Vivosa Apulia Resort rinnova il sostegno a Ugento Calcio

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Vivosa Resort rinnova il sostegno a Ugento Calcio. Un’alleanza per la crescita e lo sviluppo sostenibile del territorio.

Nell’entusiasmante mondo dello sport, la sinergia tra il calcio e il settore turistico può rivelarsi una combinazione vincente. E quest’anno, l’Ugento Calcio è orgoglioso di annunciare il rinnovo dell’accordo pubblicitario con il Vivosa Apulia Resort, confermando il main sponsor per il secondo anno consecutivo. Questa partnership rappresenta un’ondata di fiducia e supporto per la squadra, mentre il Vivosa Resort continua a dimostrare il suo impegno nel sostenere la crescita e lo sviluppo sostenibile della comunità locale.

Massimo De Nuzzo Ugento

Il Presidente dell’Ugento Calcio, Massimo de Nuzzo, non nasconde la gratitudine e l’orgoglio nell’avere ancora una volta il Vivosa Resort al fianco della sua associazione sportiva. “È un onore ed orgoglio per la nostra associazione sportiva avere al fianco per il secondo anno consecutivo come main sponsor il Vivosa Apulia Resort a cui fa capo una struttura societaria importante che investe nel nostro territorio, dimostrando attaccamento e grande fiducia nelle potenzialità di crescita e di sviluppo sostenibile che ha Ugento con le sue Marine”, afferma con entusiasmo il Presidente.

L’accordo di sponsorizzazione tra Vivosa Resort e Ugento Calcio va ben oltre il semplice supporto finanziario. Questa collaborazione rappresenta un legame profondo tra il mondo dello sport e l’industria turistica locale. Entrambi i soggetti sono convinti che il successo di uno si traduca in benefici per l’intera comunità. Il Vivosa Resort, grazie alla sua rinnovata fiducia nel club calcistico, continua a dimostrare il suo impegno nel promuovere il territorio e valorizzare le risorse che Ugento ha da offrire.

Il dott. Reale e l’intero Consiglio di Amministrazione del Vivosa Apulia Resort hanno riconfermato il loro sostegno al progetto sportivo dell’Ugento Calcio, che si basa sulla crescita e la valorizzazione dei giovani atleti. Questo sostegno è fondamentale per la crescita e lo sviluppo del club offrendo, opportunità ai giovani talenti locali di emergere e affermarsi nel panorama sportivo regionale e nazionale.

Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Ugento sono stati anche loro oggetto di gratitudine da parte del Presidente de Nuzzo, riconosciuti per la vicinanza e il continuo supporto al club. Questa collaborazione tra enti pubblici e privati ​​è fondamentale per promuovere lo sviluppo dell’intera comunità, oltre a sostenere il calcio giovanile e incentivare lo spirito sportivo nella zona.

Il Vivosa Apulia Resort, una struttura societaria di rilievo che investe nel territorio, dimostra con il rinnovo di questa partnership il suo legame indissolubile con la comunità di Ugento e le sue Marine. Questa alleanza rappresenta uno sforzo comune per promuovere la bellezza naturale, la cultura e lo stile di vita della regione, favorendo il turismo sostenibile e responsabile.

La stagione sportiva 2023/24 si prospetta quindi piena di entusiasmo e fiducia grazie alla partnership tra Vivosa Resort e Ugento Calcio. Gli appassionati tifosi potranno godersi emozionanti partite di calcio, mentre i giovani talenti locali troveranno un ambiente favorevole per coltivare le proprie abilità e aspirazioni nel mondo dello sport.

L’accordo di sponsorizzazione rinnovato tra Vivosa Resort e Ugento Calcio rappresenta una vittoria per entrambe le parti coinvolte, ma soprattutto per la comunità di Ugento. Questa alleanza promuove la crescita, lo sviluppo sostenibile e l’identità territoriale, creando un ponte tra il calcio e il turismo per il bene comune di tutti i cittadini.

https://www.youtube.com/watch?v=ffm_Mla8n4Y

Ugento tra beni culturali riaperti e degrado: un appello per il decoro del territorio

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beni culturali abbandonati tiziano esposito ugento

La recente riapertura dei beni culturali nella zona è stata accolta con entusiasmo dal Consigliere Comunale Tiziano Esposito, che ha elogiato l’importante risultato ottenuto per il territorio e il turismo. Tuttavia, ha puntato l’attenzione sul degrado e lo stato di abbandono di alcune aree circostanti, che gettano un’ombra sulla prospettiva di crescita del comune e sulle potenzialità turistiche ancora inespresse.

Le parole del Consigliere Esposito riflettono l’amarezza per una realtà che sembra essere contrastante con le aspirazioni di una comunità che ambisce a prosperare grazie al turismo e alla valorizzazione dei suoi tesori culturali. Una delle preoccupazioni più pressanti riguarda Via Madonna della Luce, una strada che collega il borgo alla Cripta del Crocifisso, e che è diventata un triste scenario di degrado e abbandono.

Erbacce e rifiuti hanno quasi ostruito il passaggio lungo questa importante arteria, diventando un imbarazzante biglietto da visita per i cittadini e i turisti che vi transitano. Questo è particolarmente preoccupante, considerando anche il fatto che una navetta appositamente predisposta per trasportare i visitatori presso i beni museali è attiva da giorni, ma i turisti si trovano ad affrontare una strada trascurata e poco invitante.

Ciò che colpisce ancor di più è il contrasto tra le aree recuperate con fondi pubblici e le staccionate in legno, e lo stato in cui si trovano, completamente bruciate. È paradossale che il Comune diffidi i privati ​​con apposite ordinanze e regolamenti a pulire le proprie proprietà per prevenire il rischio di incendi, quando, allo stesso tempo, si mostra inattivo nel prendersi cura dei propri terreni, lasciandoli invasi dalle sterpaglie, con i risultati ben visibile a tutti.

Il Consigliere Esposito ha quindi avanzato un appello per un intervento tempestivo di pulizia delle erbe e dei rifiuti lungo tutto il tragitto di Via Madonna della Luce. Questo intervento non solo ridarebbe decoro e bellezza a una strada storicamente importante, ma metterebbe in risalto le importanti mura che oggi sono soffocate da rovi, erbacce e rifiuti.

La situazione attuale, se trascurata, potrebbe avere conseguenze negative sia sull’immagine del territorio agli occhi dei turisti, sia sulla percezione dei cittadini che desiderano un ambiente pulito e vivibile. Un’adeguata programmazione dei servizi basilari, come la pulizia e il mantenimento delle aree pubbliche, è essenziale per dare valore e prospettive di crescita al comune di Ugento.

A ben guardare i beni culturali riaperti possono essere un trampolino di lancio per lo sviluppo turistico ed economico di Ugento, ma è fondamentale affrontare il problema del degrado e dell’abbandono delle aree circostanti. Solo attraverso una collaborazione attiva tra le istituzioni ei cittadini sarà possibile trasformare il territorio in un luogo accogliente, invitante e valorizzato, capace di affascinare i visitatori e di suscitare un orgoglio condiviso tra i residenti.

I beni culturali ri-ri aperti sono sicuramente un importantissimo risultato per il nostro territorio e per il turismo. Ma il degrado e lo stato di abbandono in cui versano alcune aree circostanti ci riportano, tristemente, alla realtà di #Ugento

Un paese in cui continua a mancare la più elementare programmazione dei servizi basilari. Quell’elemento in più che potrebbe fare la differenza agli occhi nostri e del turista.

Le erbacce che invadono quasi sino ad ostruire il transito lungo Via Madonna della Luce, accompagnano i turisti nel tratto dal borgo sino al complesso della Cripta del Crocifisso dove si assiste ad uno scenario umiliante per noi cittadini, considerando anche il passaggio della navetta che da giorni trasporta i turisti presso i beni museali.

Le aree recuperate con soldi pubblici, le staccionate in legno, tutto completamente bruciato.

Spiace constatare poi, che proprio il Comune diffida i privati con apposite Ordinanze e regolamenti a pulire le proprie aree per contrastare il rischio incendi, quando poi non riesce ad attivarsi sui suoi terreni lasciandoli invasi dalle sterpaglie, con i risultati ben visibili a tutti.

Abbiamo richiesto un intervento tempestivo di pulizia delle erbe e dei rifiuti abbandonati lungo tutto il tragitto di via della Luce al fine di ridare #decoro e “#bellezza” ad una strada storicamente importante, mettendone in risalto le importanti #mura, oggi ricoperte da rovi, erbacce e rifiuti.

Trasporto estivo pubblico a Ugento: rischi e opportunità nell’affidamento

dubbi e preoccupazioni sul traporto estivo di ugento

Come preannunciato da questa testata in un post dello scorso 13 maggio, il servizio di trasporto estivo pubblico a Ugento è finalmente partito in fase sperimentale, ma questa notizia è stata accolta da controversie e preoccupazioni riguardanti l’affidamento diretto all’azienda Tundo SPA di Zollino, che gestirà fino a settembre questo servizio per conto del Comune di Ugento. Infatti, l’azienda risulta essere coinvolta in una vicenda giudiziaria che ha sollevato dubbi sulla sua affidabilità.

L’affidamento del servizio di trasporto estivo pubblico è costato circa 140 mila euro alle casse comunali, una somma non indifferente che richiede una gestione oculata e attenta. Tuttavia, l’azienda Tundo Vincenzo SPA di Zollino è attualmente in concordato preventivo in continuità, dopo essere stata coinvolta in una controversia riguardante un corposo risparmio di imposta ottenuto attraverso attività ed interventi migliorativi che, secondo l’accusa, non risultano da nessuna parte. La Procura ha richiesto il conto a Tundo Vincenzo SPA, emettendo un decreto di sequestro preventivo per un importo pari al profitto sospetto pari a 13 milioni di euro.

La situazione si è complicata ulteriormente poiché le testimonianze dei dipendenti dell’azienda hanno rivelato che non hanno mai partecipato al progetto di ricerca e sviluppo dichiarato da Tundo Vincenzo SPA, sollevando dubbi sulla veridicità delle attività dichiarate dall’azienda per ottenere il beneficio fiscale.

L’accusa della Procura è grave, poiché sostiene che l’amministratore unico pro tempore della società avrebbe ordito strategie societarie frodando l’Erario. Il coinvolgimento di altre tre persone, tra cui il presidente del collegio sindacale della società e due commercialisti, ha amplificato il sospetto di un disegno criminale perpetrato in concorso.

Ma non è tutto, sono numerosi i gruppi spuntati sui social di persone che condividono la loro esperienza con la ditta spa, costituendosi addirittura in gruppi pubblici che raccolgono le lamentele da parte di utenti e lavoratori di tutta Italia, come il gruppo Facebook “Lavoratori (e utilizzatori) di tutto il Tundo unitevi!” dove nella descrizione si può leggere:

La ditta Tundo è aggiudicataria di appalti in tutta Italia e in molti casi si presentano problemi per l’erogazione delle retribuzioni dei dipendenti o per la gestione dei servizi. Questo gruppo ha lo scopo di fungere da raccordo fra le varie realtà locali per dare una prospettiva di insieme della situazione

La descrizione del gruppo

È importante notare che la Tundo Vincenzo SPA ha già presentato un ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità. Questa situazione crea ulteriori incertezze riguardo alla stabilità finanziaria dell’azienda e alla sua capacità di fornire un servizio di trasporto pubblico affidabile e sostenibile a lungo termine.

Il servizio di trasporto pubblico estivo a Ugento dovrebbe poter contare su quattro mezzi, ma le preoccupazioni riguardo alla gestione finanziaria dell’azienda potrebbero incidere sulla qualità e l’affidabilità del servizio offerto. Inoltre, il costo del biglietto è di un euro, ma è necessario assicurarsi che i fondi raccolti vengano gestiti in modo trasparente e corretto, essendo i dipendenti Tundo responsabili della vendita.

Il Comune di Ugento dovrà monitorare attentamente l’andamento del servizio di trasporto estivo pubblico e garantire una rigorosa supervisione per accertare che i mezzi forniti da Tundo Vincenzo SPA siano adeguati e che i biglietti siano correttamente incassati e gestiti. È fondamentale che il Comune agisca nell’interesse della comunità, garantendo un servizio di trasporto efficiente e affidabile, nel rispetto delle normative e delle leggi vigenti.

Il lancio del servizio di trasporto estivo pubblico a Ugento è un passo importante per migliorare la mobilità della comunità locale e promuovere il turismo nella regione. Tuttavia, le preoccupazioni riguardanti l’affidamento dell’azienda Tundo Vincenzo SPA di Zollino sollevano interrogativi sulla sostenibilità e l’integrità del servizio offerto.

Il Comune deve agire con prudenza e trasparenza per garantire che il trasporto estivo pubblico sia gestito in modo corretto e affidabile, nell’interesse di tutti i cittadini di Ugento. Solo attraverso una gestione oculata e attenta si potrà sperare di ottenere un servizio di trasporto efficace e di successo per il bene della comunità.

Al via altre costruzioni nelle aree costiere di Ugento

sbloccata la costruzione di 20 appartamenti nelle aree costiere di ugento

Consolidato l’orientamento del Consiglio di Stato sulla possibilità di edificare nelle aree costiere.

Il Consiglio di Stato ha recentemente emesso tre sentenze (n. 6937/2023, n. 7065/2023, n. 7067/2023) che hanno confermato e chiarito l’inapplicabilità dei vincoli paesaggistici imposti dal PPTR per le aree costiere, urbanizzate e ricomprese nelle Zone B, da parte degli strumenti urbanistici locali. Questa decisione segna un importante punto di svolta riguardo alla possibilità di edificare in queste zone costiere.

Il verdetto del Consiglio di Stato è stato accolto con grande soddisfazione da sedici privati, assistiti dagli avvocati Alberto Grimaldi e Francesco Lezzi, i quali erano interessati dalle decisioni del TAR Lecce in primo grado. Inizialmente, il Tribunale Amministrativo Regionale aveva riconosciuto il carattere edificatorio di porzioni di territorio costiero facenti parte di consolidati tessuti urbani.

Tuttavia, sia il Ministero della Cultura che la Regione Puglia avevano presentato appelli chiedendo la riforma di tali decisioni, i quali sono stati successivamente rigettati dal Consiglio di Stato.

Le aree coinvolte in questa controversia si trovano nelle località balneari di Lido Marini (Ugento), Capilungo (Alliste) e Mancaversa (Taviano).

Con questa sentenza, il Consiglio di Stato ha rilasciato queste aree dalla morsa del piano paesaggistico, che le considerava inedificabili, e ha quindi dato il via libera agli interventi costruttivi. In particolare, i sedici privati ​​coinvolti potranno procedere con la realizzazione di un complesso condominiale di venti appartamenti a Lido Marini e di singole abitazioni a Capilungo e Mancaversa.

L’implicazione di questa sentenza pratica potrebbe avere un impatto significativo sulle edilizie ancora in corso di istruttoria nelle aree costiere. Nonostante le decisioni del Consiglio di Stato abbiano chiarito la possibilità di considerare edificabili i territori costieri, rimane ancora da vedere come questo nuovo orientamento influenzerà i processi decisionali futuri e le pratiche di urbanizzazione in queste zone delicate.

È importante sottolineare che la questione della costruzione nelle aree costiere è un tema complesso e controverso. Molte località ambientaliste e difensori del paesaggio marittimo potrebbero vedere questa sentenza come una minaccia per l’ambiente e la bellezza naturale di queste. D’altra parte, ci sono anche argomentazioni a favore della pianificazione urbanistica e dello sviluppo delle zone costiere per fini turistici ed economici.

In conclusione, l’orientamento consolidato del Consiglio di Stato sulla possibilità di edificare nelle aree costiere segna un passo significativo verso una maggiore chiarezza giuridica riguardo a questa complessa questione. Tuttavia, sarà importante monitorare attentamente gli impatti degli sviluppi futuri e considerare attentamente gli ambientali e sociali di eventuali interventi edilizi in queste preziose zone costiere. L’equilibrio tra lo sviluppo urbano e la conservazione del patrimonio naturale dovrà essere gestito con cura per garantire un futuro sostenibile per queste meravigliose località balneari.

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