Nella località di Torre Mozza di Ugento, un’attività di controllo ha portato alla luce un’inquietante scoperta riguardante un autocarro carico di olio d’oliva privo di etichettatura.
L’operazione è stata condotta con successo dai finanzieri della Tenenza di Casarano, che hanno arrestato il camion e denunciato due individui, entrambi residenti a Cerignola, che stavano tentando di vendere 155 lattine contenenti ben 775 litri di olio d’oliva di provenienza sconosciuta.
Gli agenti delle forze dell’ordine sono stati allarmati dalla mancanza di indicazioni relative all’origine del prodotto e dalle modalità di trasporto sospette. Oltre a ciò, il tentativo di vendere un olio d’oliva non etichettato ha sollevato ulteriori dubbi sulla qualità e la tracciabilità del prodotto stesso.
Non volendo lasciare nulla al caso, i finanzieri hanno effettuato approfonditi controlli sulla provenienza delle 155 lattine di olio, avvalendosi della collaborazione dei funzionari del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL). Questa sinergia ha permesso di acquisire ulteriori informazioni fondamentali per capire la situazione e prendere misure adeguate.
Una volta ottenuti tutti i dati necessari, i finanzieri hanno deciso di procedere al sequestro amministrativo delle 155 lattine contenenti l’olio d’oliva non etichettato. L’olio è stato posto sotto custodia per evitare ulteriori rischi per i consumatori, poiché la sua provenienza e le sue caratteristiche non erano state chiaramente definite.
Ma il sequestro non è stata l’unica azione intrapresa. I responsabili di questo tentativo di commercializzazione di prodotti privi di etichettatura sono stati segnalati alle autorità competenti, che ora si occuperanno dell’indagine e delle eventuali conseguenze legali.
L’etichettatura dei prodotti alimentari è un aspetto fondamentale per la sicurezza dei consumatori e per garantire la qualità dei prodotti stessi. Essa fornisce informazioni cruciali sulla provenienza, sugli ingredienti utilizzati e sulle caratteristiche nutrizionali dell’olio d’oliva, o di qualsiasi altro prodotto alimentare, consentendo ai consumatori di effettuare scelte consapevoli e informate.
L’assenza di etichettatura non solo costituisce una violazione delle normative vigenti, ma solleva anche seri dubbi sulla provenienza del prodotto, i metodi di produzione impiegati e la sua genuinità. Senza queste informazioni essenziali, i consumatori sono esposti a potenziali rischi per la salute e potrebbero essere vittime di pratiche commerciali sleali.
Questo caso dimostra l’importanza della vigilanza da parte delle autorità competenti per garantire che tutti i prodotti alimentari immessi sul mercato rispettino le leggi e le norme in vigore. Solo attraverso il rispetto delle norme di etichettatura e tracciabilità è possibile garantire che i consumatori possano godere di prodotti alimentari sicuri, autentici e di qualità.
Le forze dell’ordine e le autorità preposte al controllo del mercato devono continuare a lavorare istantaneamente per proteggere i consumatori e preservare l’integrità del settore alimentare. Solo attraverso una stretta cooperazione tra le varie istituzioni sarà possibile contrastare efficacemente la diffusione di prodotti non conformi e salvaguardare la salute e il benessere dei consumatori.
In conclusione, questo episodio ci ricorda l’importanza di essere vigili nei confronti dei prodotti che acquistiamo e di sostenere l’attuazione di misure di controllo adeguate. La tracciabilità e la qualità dei prodotti alimentari sono aspetti che non possiamo trascurare, poiché sono alla base della nostra sicurezza e del nostro benessere.
Nella suggestiva cornice della sala conferenze del Museo di Ugento, si è svolta una serata carica di significato per la comunità agricola locale.
La Coldiretti di Ugento ha eletto il suo nuovo consiglio, evento che ha attirato l’attenzione di numerosi agricoltori e addetti del settore provenienti da tutta la regione. Davanti al direttore provinciale Aldo de Sario, al segretario di zona Antonio Cerfeda e alla partecipazione straordinaria del direttore regionale Pietro Piccioni, si è aperto un nuovo capitolo nella storia dell’associazione.
L’elezione del nuovo consiglio si è svolta in un’atmosfera carica di speranza e attesa. Durante l’assemblea, è stato il presidente uscente Lucio Paiano a prendere la parola. Con emozione e orgoglio, Paiano ha dichiarato:
Lascio la presidenza in buone mani e sarò a disposizione del nuovo presidente”.
Le sue parole hanno testimoniato il profondo senso di responsabilità e il desiderio di continuità nella guida dell’associazione, sottolineando l’importanza di un’azione sinergica per affrontare le sfide future.
Il presidente uscente, nel fare un bilancio dei suoi anni di presidenza, ha ricordato i periodi difficili vissuti dal settore agricolo di Ugento. Ha evidenziato l’incidenza devastante della xylella, un batterio che ha colpito gli ulivi della zona causando gravi danni all’olivicoltura locale. Inoltre, non ha mancato di sottolineare l’impatto della pandemia di COVID-19 che ha gravato sulle attività agricole e zootecniche. Nonostante le avversità, il presidente Paiano ha elogiato la resilienza e l’impegno costante dei membri della Coldiretti di Ugento nell’affrontare tali sfide.
La presenza del direttore regionale Pietro Piccioni ha aggiunto un ulteriore valore all’evento, testimoniando l’attenzione e il sostegno della Coldiretti regionale nei confronti dell’importante realtà locale di Ugento.
Dopo le commoventi parole del presidente uscente, è giunto il momento di conoscere il nome del nuovo presidente. Il presidente eletto è Matteo Congedi, una figura conosciuta e apprezzata nella comunità agricola locale per la sua esperienza e competenza nel settore. Congedi, nel suo discorso di accettazione, ha ringraziato i membri della Coldiretti di Ugento per la fiducia riposta in lui e ha promesso di impegnarsi al massimo per sostenere gli interessi e le necessità degli agricoltori locali.
Il consiglio Coldiretti di Ugento, sotto la guida di Matteo Congedi, sarà composto da membri esperti e dedicati. Tra i consiglieri figurano Lucio Paiano, il presidente uscente, che continuerà a offrire il suo prezioso contributo all’associazione, Antonio Mastria, Rocco D’Amato, Marco Pacella ed Lomida Damiani. Questo team di professionisti avrà la responsabilità di indirizzare le politiche agricole locali e di affrontare le sfide che il settore dovrà affrontare nei prossimi anni.
Nei prossimi giorni Il consiglio si riunirà per dare via ai nuovi progetti e per eleggere il vice presidente e i membri dell’associazione si mostrano fiduciosi nel fatto che la guida di Matteo Congedi possa garantire continuità e progresso per il settore agricolo di Ugento.
La comunità agricola, come ha dimostrato in passato, sarà sempre pronta a fronteggiare qualsiasi battaglia per il bene della propria terra e del proprio territorio. Con determinazione e collaborazione, il nuovo consiglio Coldiretti di Ugento sarà in grado di affrontare le sfide future e di portare avanti una tradizione di successo nel settore agricolo della regione.
Nei giorni scorsi il Tar di Lecce si è espresso in merito al “Regolamento sul noleggio delle attrezzature da spiaggia” approvato dal Consiglio comunale di Ugento del 5 aprile u.s. (sentenza n. 929/2023), regolamento che riguarda soprattutto le spiagge libere.
Preliminarmente è utile osservare che la possibilità di posizionare ombrelloni/lettini/sdraio, concessa ai soli titolari di concessionari di attività idrosciatore e chioschi bar, non anche quindi agli stabilimenti balneari e alle spiagge attrezzate, svolge una funzione pro – concorrenziale, migliorando, secondo i giudici leccesi, i servizi a favore dei bagnanti, ponendosi pertanto del tutto in linea con i principi costituzionali e comunitari a livello di tutela, promozione e valorizzazione della concorrenza.
Dinanzi ad un accertato fenomeno di “sistematica occupazione” abusiva da parte di alcuni operatori turistici di ampie aree di spiaggia libera lungo il litorale (fenomeno purtroppo esistente, non solo sul tratto ionico, ma anche su quello adriatico!), se vi è la necessità per la Pubblica amministrazione di procedere a sanzionare unicamente i soggetti responsabili, preservando quegli imprenditori che si sono dimostrati virtuosi, è facile comprendere l’impossibilità di garantire un servizio di vigilanza continuo h24 atto ad impedire abusi su aree destinate alla libera fruizione. Le diverse motivazioni inserite nel ricorso sono state rigettate dal Tribunale e dallo stesso nel merito puntualmente motivate.
In particolare, emerge un carattere quasi “sperimentale” del regolamento, perché evidentemente occorrerà attendere il termine dell’intera stagione balneare per comprendere se lo strumento abbia o meno fornito un utile contributo al fenomeno di forte disagio per gli utenti della spiaggia libera che decidono di non avvalersi dei servizi spiaggia resi dai titolari degli stabilimenti balneari, riscontrando, sempre secondo l’indirizzo dell’Amministrazione comunale, notevoli difficoltà ad individuare porzioni di spiaggia libera per installare autonomamente le proprie attrezzature balneari, per la presenza di svariate attrezzature, molto spesso posizionare addirittura prima del loro effettivo utilizzo, da parte sia di titolari di stabilimenti balneari, che di soggetti non autorizzati.
Ulteriori elementi che è necessario evidenziare e che ben altrettanto chiaramente vengono esplicitati in sentenza si riferiscono all’iscrizione in apposito registro di chi potrà noleggiare le attrezzature da spiaggia (per un massimo di 100 lettini e 200 ombrelloni). Per il TAR, la norma del codice della navigazione (art. 68) è applicabile anche a quelle attività che si svolgono sul demanio. Anche all’attività di noleggio di attrezzature da spiaggia.
L’iscrizione costituisce per il Comune di Ugento una valida fonte di esercizio del potere riconosciutogli dalla legge. Non è riconoscibile invece il vantato indennizzo a favore dei titolari di SCIA (Segnalazione certificata inizio attività) e/o di altre autorizzazioni (stabilimenti balneari) per il posizionamento di attrezzature balneari sulla spiaggia libera. Questo perché sono già in possesso di una concessione demaniale marittima che attribuisce una posizione legittimante per quel tratto di spiaggia oggetto di concessione. Ed infatti non sono stati riconosciuti pregiudizi sull’esercizio esclusivo della propria attività imprenditoriale all’interno della predetta spiaggia in concessione.
Sotto altro aspetto, i giudici hanno invalidato quanto palesato dalla società ricorrente nel ricorso relativamente alla critica delle ragioni in base alle quali il Comune di Ugento ha adottato il regolamento perché strettamente connesso a valutazioni di pura convenienza economica. Se sul piano giuridico si è quindi certamente dinanzi ad un interessante orientamento ed indirizzo del giudice amministrativo, occorrerà attendere comunque i futuri risvolti in quanto l’ultimo grado di giudizio potrà o meno celebrarsi presso il Consiglio di Stato qualora la società ricorrente propenda o meno per il ricorso all’ultimo grado di giudizio.
Una battaglia legale quindi non ancora chiusa, ma che per il momento registra un vantaggio dell’Amministrazione comunale.
Siamo pronti alla mobilitazione, al fianco di agricoltori e proprietari di terreni, per rispedire al mittente la pioggia di cartelle che continuano ad arrivare dai Consorzi di bonifica, a fronte di interventi mal o mai eseguiti. L’incuria e l’abbandono sono sotto gli occhi di tutti: terreni come giungle, infestati di erbacce, canali ostruiti e trascurati di cui non si distinguono più nemmeno gli argini, pozzi malandati.
Da vent’anni va avanti l’odissea gestionale del commissariamento dei Consorzi dissestati, che prosciugano i milioni erogati ogni anno dalla Regione per pagare le spese di personale (assunzioni, stabilizzazioni e consulenze), lasciando solo le briciole per l’attività ordinaria e straordinaria di cui c’è urgente bisogno. I debiti accumulati dai Consorzi commissariati hanno sforato i 250 milioni di euro, e si pretende di farli pagare ai proprietari dei terreni senza che siano state eseguite bonifiche ed interventi di manutenzione e pulizia dei canali, con il famigerato tributo 630, che non è dovuto – come hanno stabilito diverse sentenze – in assenza di un beneficio specifico diretto.
Nel consorzio salentino dell’Arneo, che comprende una superficie di oltre 250mila ettari tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto, sono stati realizzati appena 27 interventi di bonifica negli ultimi tre anni. E parliamo di territori piagati dalla xylella, dove al danno di oliveti rasi al suolo si aggiunge la beffa dei tributi da pagare ai Consorzi. Le cartelle relative a questi terreni devono essere annullate, lo ribadiamo. Comprendiamo la rabbia, la delusione e la stanchezza degli agricoltori, che vivono questi tributi come un balzello ingiusto, perché sono costretti ad accollarsi le spese di opere di bonifica e manutenzione fantasma. E tutto questo mette a rischio anche la tenuta idrogeologica del territorio in caso di eventi estremi ormai sempre più frequenti.
A gennaio 2021 manifestammo insieme al territorio e alle istituzioni ad Ugento, per chiedere la sospensione dell’invio degli avvisi di pagamento, e chiamammo in audizione l’assessore Pentassuglia per sollecitare la revoca delle cartelle. Ci fu risposto che, senza il contributo degli agricoltori, non ci sarebbero le risorse necessarie per la manutenzione dei pozzi e per le opere di bonifica. Ma ogni anno i Consorzi ricevono milioni di euro dalla Regione, e nulla cambia. E, checché ne dica l’assessore Pentassuglia, non sarà la riforma (ancora sulla carta) con l’accentramento delle funzioni in un Consorzio unico a risolvere tutti i mali che impediscono a questi enti di funzionare, di programmare e realizzare piani di manutenzione del territorio agricolo e dei canali irrigui. Anzi, il Consorzio unico peggiorerà la situazione e accentuerà la distanza dai territori da servire, emarginandoli e penalizzandoli.
Intanto, noi non ci stiamo a dover pagare per interventi non eseguiti o realizzati solo in emergenza e a macchia di leopardo. Da qui le ragioni di una protesta che siamo pronti a portare avanti ad oltranza”
La nostra terra: bene comune, sinergia tra volontari e istituzioni, unico obiettivo salvare il territorio. Presicce-Acquarica diventa Plastic Free
Il Comune salentino firma il protocollo d’Intesa con la Onlus nazionale, continuando a credere nella tutela del proprio territorio, rafforzando così le azioni di sensibilizzazione della collettività per un modus vivendi realmente amico dell’ambiente
Mercoledì 14 giugno 2023 presso il Municipio di Presicce Acquarica è stato firmato il protocollo d’Intesa con Plastic Free Odv Onlus, associazione di volontariato con lo scopo di informare e sensibilizzare sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica.
Si tratta di un importante traguardo raggiunto dai volontari del comune salentino, da anni fortemente attivi insieme alle istituzioni locali, nel combattere l’abbandono selvaggio dei rifiuti e nel promuovere fattivamente la pulizia dell’ambiente e del territorio.
Plastic Free Odv Onlus rappresenta oggi la più importante e concreta associazione su questa tematica a livello nazionale. Impegnata direttamente sul campo attraverso diversi progetti quali appuntamenti di clean up, salvataggio delle tartarughe marine, sensibilizzazione nelle scuole e dei Comuni proponendo loro di aderire ad uno stile di vita Plastic Free.
In mattinata, il Sindaco Paolo Rizzo, l’assessore all’Ambiente, Alfredo Palese e i referenti Plastic Free Maria Elisa Scarcia, Marco Miccio e Antonio Damiani è stato siglato il protocollo d’intesa tra le parti, delineando i vari step previsti per il prossimo 2024.
Punto focale è creare una fattiva sinergia con le varie associazioni e aziende locali e non, già sensibili alla tutela ambientale.
L’amore verso l’ambiente è la spinta motivazionale del Comune di Presicce Acquarica
“Con la sottoscrizione del protocollo d’intesa lavoreremo insieme per creare una maggiore consapevolezza nella cittadinanza sull’importanza dell’Amore verso l’Ambiente, sull’importanza dell’Educazione Ambientale, sull’importanza di preservare l’Ambiente dall’abbandono di rifiuti, temi a cui l’Amministrazione Comunale si è dimostrata attenta e sensibile sin dal suo insediamento” così dichiara il sindaco del Comune di Presicce Acquarica Paolo Rizzo.
“Con questo atto formalizziamo la collaborazione e rafforziamo l’impegno che ci accomuna” continua l’Assessore all’Ambiente del Comune di Presicce Acquarica Alfredo Palese “ovvero quello di mettere in campo ancora e sempre più iniziative e azioni che possano aumentare un conferimento consapevole e corretto dei rifiuti (considerato che presenti sul territorio comunale due centri di raccolta), riducendo quindi la quantità di spazzatura che non può essere riciclata e soprattutto l’abbandono, considerato anche che, da dicembre 2021 ad oggi, insieme all’Associazione Cleanuppers ed oggi anche Plastic Free – ai quali volontari mi sento di dire mille e più volte Grazie – sono stati ripuliti quasi tutti gli spiazzi, le banchine e le periferie da tonnellate e tonnellate di rifiuti (centinaia e centinaia di metri cubi di rifiuti di tutti i generi), rifiuti rivenienti da abbandoni continui di anni e anni, per i quali le ditte autorizzate hanno poi provveduto al recupero e smaltimento in siti idonei”.
Un gruppo di amici e l’amore per il territorio: il via al progetto durante la pandemia
“I Cleanuppers sono un gruppo di volontari che ha scelto di vivere a pieno il proprio territorio che tuttavia era incredibilmente disseminato di rifiuti di ogni genere” così riferisce Antonio Damiani, referente Plastic Free e Fondatore del Gruppo Cleanuppers Presicce Acquarica “Eravamo stanchi di essere ostaggi dell’ inciviltà, volevamo porre rimedio a tutto questo… così siamo nati noi, un gruppo di amici che ha deciso di combattere gli incivili, ripulendo il proprio territorio e sensibilizzando la collettività ad allearsi per il bene comune”.
Continua ancora Antonio Damiani “Complice la pandemia, i Cleanuppers sono diventati presto virali, coinvolgendo tantissimi volontari che in soli tre anni hanno ripulito ogni sito individuato o segnalato dai cittadini stessi. Tre anni di azioni concrete che hanno riportato il territorio di Presicce-Acquarica a splendere di nuova luce. Finalmente ora possiamo goderci il nostro territorio, senza imbatterci in vere e proprie discariche a cielo aperto. Tutto questo è stato possibile grazie a semplici volontari e ad un’amministrazione attenta alla tematica ambientale. 136.000 euro la somma impiegata per lo smaltimento dei rifiuti recuperati dai nostri supereroi. Ma tantissimi altri rifiuti sono stati conferiti personalmente dai volontari nei due ecocentri. Perché i rifiuti vengono abbandonati dal singolo, ma diventano inevitabilmente di tutti”.
“Inizialmente mi sono unito a questo gruppo spinto dalla curiosità e dalla voglia di fare qualcosa per la terra in cui viviamo, nella quale devono crescere i nostri figli” così interviene Marco Miccio, Referente locale Plastic Free e attivista di prima linea del gruppo Cleanuppers Presicce Acquarica “L’attività dei Cleanuppers era già stata avviata da Antonio e per me è stato subito facile capire a cosa ci trovavamo davanti: non solo cigli delle strade sporche ma tonnellate di rifiuti abbandonati in posti impensabili, materiali tossici che si deteriorano con il tempo, andando ad inquinare le falde acquifere che direttamente e indirettamente alimentano i cibi che ingeriamo. Un disastro ambientale a cui andava posto subito rimedio. Bisognava trovare una cura. Trovare una sintonia con Antonio e un piccolo gruppo di amici, in questo ideale da raggiungere, è stata cosa facile, vista anche l’affiatamento e lo spirito di allegria in ogni evento organizzato”.
Continua ancora Marco Miccio, spiegando cosa è stato ottenuto e raggiunto, fattivamente, con l’azione dei Cleanuppers Presicce Acquarica “Nei tre anni di attività del gruppo, abbiamo coinvolto molte decine di partecipanti, ognuno dei quali ha dato il proprio piccolo o grande contributo. Non abbiamo mai mollato, neanche nei momenti di difficoltà o sconforto, quando tutto sembrava remare contro. Abbiamo continuato a tenere duro, creando una forza d’impatto devastante, raccogliendo tonnellate di rifiuti che non solo affidavamo al Comune per il recupero, ma che spesso portavamo personalmente ai centri di raccolta. Sono state molte anche le partecipazioni in altri Comuni limitrofi, in cui sono nati poi gruppi Plastic Free, che hanno continuato l’attività nel loro territorio”. Ed ancora, Marco Miccio riferisce “Uno degli eventi più importanti è stato sicuramente quello in cui abbiamo coinvolto decine di associazioni e gruppi di paesi limitrofi (Specchia, Taurisano, Alessano, Casarano, Tricase, ecc) nella pulizia dell’area di Masseria Tonda e Burgesi: un parco naturale bellissimo, che grazie al nostro intervento è tornato ad essere quasi incontaminato”.
Perchè Plastic Free Odv Onlus?
“Siamo nati come gruppo Clean Up, spontaneo e libero da vincoli giuridici e formali. Avevamo bisogno però di un ente superiore che ci tutelasse, che garantisse una copertura assicurativa ai partecipanti agli eventi che organizzavamo, che interagisse con le amministrazioni nei ritardi della raccolta dei rifiuti” spiega Marco Miccio “La Onlus Plastic Free rispondeva a questa esigenza ed è per questo che nel 2022 abbiamo aderito come referenti locali”.
Plastic Free incontra i Cleanuppers Presicce Acquarica: entusiasmo e sinergia per il bene del territorio salentino
“Quando Antonio ha scelto di sposare il progetto di Plastic Free ho accolto subito il suo invito a presentare la nostra realtà a tutta la comunità e da subito mi ha colpito l’entusiasmo e la voglia di cambiare le cose da parte di tutti” così interviene Luigi Schifano, Referente Regionale Plastic Free Odv Onlus “Questo protocollo d’intesa ne è la conferma, creare sinergie con le istituzioni ci aiuterà a rendere più efficace e più efficiente la nostra missione, il nostro desiderio di avere un ambiente libero dai rifiuti ed una popolazione più attenta”.
In che cosa Plastic Free si differenzia dalle altre organizzazioni no profit sulla tutela dell’ambiente?
Luigi Schifano spiega il progetto “Plastic Free è unione, di persone, di sogni, di speranze. Il nostro lavoro è partito proprio dai clean-up, perché per rendersi conto della gravità dello stato in cui versa il nostro ambiente non c’è niente di meglio che toccare con mano il disastro che ci circonda ed è un primissimo atto di sensibilizzazione, lo facciamo cercando di collaborare attivamente con le amministrazioni, con altre associazioni, con chiunque abbia a cuore la salvaguardia della natura, questa è una battaglia culturale, una battaglia di tutti.
La differenza principale con altre organizzazioni è proprio l’unione, siamo membri di una grande famiglia e con il contributo di ognuno degli oltre 1000 referenti che abbiamo in tutta Italia proteggiamo colei che è la nostra Madre: la Terra!”
Cosa accade oggi con il Protocollo d’Intesa Plastic Free – Comune di Presicce Acquarica?
“Il protocollo d’intesa servirà a portare avanti il progetto intrapreso ma soprattutto a conservare il risultato raggiunto. Dalla prossima stagione continueremo nella sensibilizzazione della comunità con azioni programmate di concerto con altre realtà associative del territorio, ma sopratutto con le scolaresche alle quali proporremo il programma Plastic Free Kids, grazie all’ aiuto delle nuove referenti Maria Elisa Scarcia, Francesca De Tursi e Veronica Sancesario” continua ancora Antonio Damiani “Siamo certi che così facendo, la partecipazione sarà maggiore e più sentita, ringraziando ancora una volta l’amministrazione comunale di Presicce Acquarica per il coraggioso e costante supporto, così come le aziende private del territorio per aver donato materiale e attrezzatura utili alle nostre attività”.
Progetti futuri: le nuove azioni di Cleanuppers Presicce Acquarica e l’avvio del progetto Plastic Free Kids Presicce Acquarica
“Indubbiamente, ora che il grosso del lavoro è fatto, sarà necessario intervenire sulle fasce d’età più sensibili, quelle dell’infanzia e dell’adolescenza, attraverso una serie di incontri che organizzeremo nelle scuole e con i gruppi scout. Poi la sottoscrizione del protocollo d’intesa porterà ad una nuova e fattiva collaborazione con il Comune, al fine di pubblicizzare e rendere evidente che questo territorio ha preso un impegno serio ed importante: rendere Presicce-Acquarica un territorio libero da plastiche e rifiuti di qualsiasi genere. Può sembrare utopia, ma quello che abbiamo fatto in tre anni ha qualcosa che va oltre ogni aspettativa” così spiega Marco Miccio, Referente Locale Plastic Free e attivista di prima linea dei Cleanuppers Presicce Acquarica.
Antonio Damiani, Referente Locale Plastic Free e fondatore Cleanuppers Presicce Acquarica aggiunge “il progetto è grande ed è diventato necessario per noi chiedere l’aiuto di nuove risorse, per garantire il raggiungimento degli obiettivi e lo standard di qualità che ci siamo imposti. Maria Elisa Scarcia, Francesca De Tursi e Veronica Sancesario hanno accolto con entusiasmo il progetto in quanto a vario titolo sono attive nella comunità dei più piccoli: tre amiche, mamme ed una anche nonna con 40 anni di docenza nelle scuole sono oggi a nostro supporto, allargando così l’impegno attivo sull’intera comunità di Presicce Acquarica”.
“Ringrazio innanzitutto Antonio e Marco per avermi coinvolta in questo magnifico progetto insieme a mia madre Francesca De Tursi e alla mia amica Veronica Sancesario” così esordisce Maria Elisa Scarcia, nuova Referente Locale Plastic Free, portavoce del gruppo “Plastic Free Kids” “la nostra è una piccola comunità con un forte senso di civiltà e di rispetto verso l’ambiente, vivendo a stretto contatto con la natura magnifica che ci circonda. Antonio e Marco, insieme a tutti i volontari del gruppo Cleanuppers Presicce Acquarica, hanno posto le basi in questi anni per questo importante traguardo. Grazie anche al supporto della Onlus Plastic Free e dei referenti scolastici, ci impegneremo a ricreare momenti di sensibilizzazione direttamente nelle scuole, a stretto contatto coi futuri cittadini di domani, affinchè possa essere assunto da tutti, in modo naturale, un modus vivendi quotidiano nel rispetto dell’ambiente che ci circonda, ognuno come parte integrante dell’insieme ” bene comune “. Le nuove generazioni sentono molto forte questo concetto di appartenenza, sono consapevoli della sofferenza del nostro pianeta, ne parlano, lo leggono lo disegnano. Per loro è pressante il bisogno di poter operare fattivamente per la tutela del loro futuro che è direttamente correlato con la salute del pianeta, intanto attivandosi per una incisiva riduzione della plastica nella vita di tutti i giorni”.
L’importanza della comunicazione intergenerazionale per informare e coinvolgere
“La sensibilità verso la tutela ambientale e la riduzione dell’uso della plastica nelle nostre esistenze, coinvolge tutti, grandi e piccoli. Questo comporta che non sarà possibile utilizzare un unico canale comunicativo: ci impegneremo anche a mettere in atto varie modalità comunicative per assicurarci che tutta la collettività presiccese ed acquaricese possa essere realmente coinvolta nelle nostre azioni” così spiega Maria Elisa Scarcia.
“Utilizzeremo sicuramente i social network come Facebook e Instagram, le agorà del nuovo millennio, così come whatsapp e il web. Per noi è fondamentale far conoscere che ci siamo e che il nostro intento è coinvolgere, avere l’aiuto di tutti, anche con un semplice like, propagando così l’informazione secondo le nuove logiche comunicative. L’importante è infatti far arrivare il messaggio di tutela ambientale a tutti, utilizzando qualsiasi mezzo. Coinvolgeremo anche la comunità più anziana individuando sistemi e supporti più sostenibili possibile” continua ancora Maria Elisa “quindi quale migliore occasione come questa per chiedere ai nostri lettori di seguirci su
Ad annunciare questa iniziativa a Ugento è stato il consigliere di minoranza Tiziano Esposito, primo firmatario della mozione per l’istituzione dei parcheggi rosa a Ugento.
ARRIVANO I PARCHEGGI ROSA
Qualche mese dopo essere stato eletto consigliere comunale presentai, insieme al mio gruppo politico Uniti verso il Futuro, la mia prima #mozione consiliare.
Con nota prot. n. 32423 del 13.12.2021 chiesi all’intero consiglio comunale di predisporre ogni strumento utile al fine di poter installare nella nostra città i cosiddetti #Stalli#Rosa. Con voto unanime dell’assise comunale si diede avvio al procedimento amministrativo per realizzare quanto premesso.
Successivamente, sempre nell’ottica di una fattiva #collaborazione, informai sia l’organo amministrativo sia quello politico, della possibilità di ricevere un’importante contributo, da parte del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, per poter realizzare i #parcheggi Rosa sul territorio comunale senza gravare sule casse comunali, ottenendo così, un’importante #contributo.
I parcheggi rosa che da oggi vedrete in prossimità di punti sensibili, costituiranno un grande contributo #sociale per le #donne in stato di #gravidanza e per i genitori con neonati al seguito fino a 2 anni. Consentiranno loro di vivere una maternità con meno stress, permettendo così di parcheggiare senza difficoltà nei luoghi da loro frequentati e dove la sosta risulta problematica, come ad esempio nei pressi delle farmacie.
E’ stato molto importante per tutti noi dedicare un’attenzione particolare alle donne in momenti di particolare #fragilità. Un grazie doveroso a tutti i componenti del consiglio comunale e alla parte tecnica per aver espletato tutte le procedure amministrative.
Queste sono le strade dove sono stati istituti gli spazi riservati:
1. Via Alcide De Gasperi;
2. Via Messapica;
3. Via Vincenzo Armida,
4. Piazza Colosso;
5. Via Fratelli Molle;
6. Via Trieste;
7. Via Pietro Micca – Gemini di Ugento;
8. Via D’Amato – Gemini di Ugento;
9. Corso Uxentum – Torre San Giovanni;
10. Piazza Del Porto – Torre San Giovanni;
11. Corso Cristoforo Colombo – Lido Marini;
12. Via Giovan Battista Tiepolo – Torre Mozza
Per richiedere l’autorizzazione al rilascio del Permesso Rosa, bisogna recarsi presso gli Uffici della Polizia Locale.
Da una mozione per arrivare ad un’ e…mozione, per un’importante traguardo civile, a volte basta poco !
Il testo del post di Tiziano Esposito
I parcheggi rosa in Italia sono una soluzione adottata per promuovere la sicurezza delle donne che utilizzano l’automobile. Questi parcheggi, riservati esclusivamente alle donne, sono stati introdotti per la prima volta a Napoli nel 2008 e successivamente si sono diffusi in altre città italiane, incluso il meraviglioso territorio della Puglia.
La Puglia ha collaborato anche essa all’iniziativa dei parcheggi rosa per favorire la sicurezza delle donne che si spostano in auto. Le città principali, come Bari, Lecce, Taranto e Brindisi, hanno introdotto tali parcheggi in diverse aree strategiche. Possono essere trovati nelle vicinanze di edifici pubblici, centri commerciali, stazioni di polizia e altre aree di interesse.
I parcheggi rosa sono facilmente riconoscibili grazie alle strisce di colore rosa o ai segnali specifici che indicano la loro riservatezza alle donne. Inoltre, essi sono solitamente posizionati in zone ben illuminate e sorvegliate, contribuendo così a fornire un ambiente più sicuro. Talvolta, i parcheggi rosa possono essere dotati di sistemi di videosorveglianza o essere situati in zone ad accesso limitato per aumentare ulteriormente la sicurezza.
L’adozione dei parcheggi rosa in Puglia ha suscitato opinioni diverse. I sostenitori dell’iniziativa sostengono che offrano un ambiente più sicuro alle donne, riducendo il rischio di aggressioni o molestie. Sottolinea l’importanza di promuovere la parità di genere e garantire un senso di sicurezza a tutte le persone. Allo stesso tempo, alcuni critici sostengono che i parcheggi rosa creino una forma di discriminazione di genere, poiché riservano uno spazio specifico solo alle donne. Essi suggeriscono che sarebbe più appropriato concentrarsi sulla sicurezza generale dei parcheggi, indipendentemente dal genere.
I parcheggi rosa in Italia, inclusi quelli presenti in Puglia, sono stati introdotti per fornire un ambiente più sicuro alle donne che utilizzano l’automobile. Questa iniziativa mira a contrastare le molestie e le aggressioni, fornendo spazi protetti e ben illuminati. Tuttavia, l’implementazione dei parcheggi rosa ha generato dibattiti e opinioni contrastanti sulla loro efficacia e sulla questione della discriminazione di genere. È importante che la società continui a riflettere e discutere su tali tematiche, al fine di garantire un ambiente sicuro e inclusivo per tutti i cittadini.
La mappa interattiva di tutti i parcheggi rosa a Ugento!
Questa volta si combatteva per il mondiale contro un avversario tosto ed esperto, sicuramente una prova di primo livello per Kaba e il maestro Mino Conte, che ad appena due anni dall’inizio del loro percorso insieme sono arrivati ieri ad un passo dal sogno.
Kaba è stato impegnato infatti contro il francese Steven Mendes Furtado in un incontro valevole per la finale mondiale della sigla WPKF, un avversario tosto ed esperto che si è fatto valere in un incontro molto tirato e con scambi di altissimo livello che ha visto Kaba riuscire a pizzare diversi colpi, seppur molte volte replicati da parte del suo avversario che è sembrato sempre molto attento e pronto a replicare in un match che ha visto i due atleti arrivare sfiniti all’ultima ripresa.
L’esito purtroppo non è stato benevolo nei confronti del Team Conte e del suo campione, con i punti che hanno visto prevalere il francese in un verdetto che poteva vedere entrambi vincitori.
Ancora una volta molta sfortuna dunque per il giovane originario della Guinea, protagonista di un match in cui sicuramente non è mancato il cuore e la caparbietà da parte sua, impegnato in larghi tratti a guardia bassa sfidare il proprio avversario sul piano fisico. Un avversario che sicuramente non ha risparmiato i colpi e che è sembrato poter contare su una maggiore esperienza e scaltrezza che gli ha permesso di portare le ultime due riprese a casa evitando colpi decisivi da parte del giovane atleta del team Conte.
Sono comunque in molti a contestare il verdetto finale, con due episodi che vengono messi sotto la lente d’ingrandimento: la mancata penalizzazione per Furtado dopo una spazzata irregolare e il mancato conteggio in seguito ad un preciso colpo al volto di Kaba che per un attimo ha fatto vacillare il suo avversario.
Nonostante questo rimane la soddisfazione per il team Conte di aver partecipato ad un evento di caratura internazionale, dimostrando ancora una volta i progressi compiuti dal team e da tutto il movimento degli sport da contatto a Ugento.
Inizio con il dire !!! SCUSATE SE A NOI PIACCIONO I MATCH VERI . Bruciando le tappe in quasi soli 2 anni abbiamo combattuto con campioni mondiali veri con titoli veri ,con colpi veri di 85 kg ,con tanti anni alle spalle di match e di esperienza soprattutto. Voglio ringraziare per primo in assoluto il mio ragazzo della GUINEA KABA ALPHA MAMADOU per il suo impegno e la passione che ci mette negli allenamenti molto impegnativi dopo un lavoro che gli porta molto tempo ed energie soprattutto grazie di cuore a tutti i miei allievi per averci sostenuto ,un grazie immenso a THOMAS PALESE ,DAVIDE ATTANASIO ,MARCO GIAFFREDA ,FRANCESCO PALMA ,ALESSIO DAMICO per essersi messi a disposizione negli allenamenti e negli sparring con KABA . Voglio ringraziare tutti i TEAM che si sono messi a disposizione nel fare provare il mio atleta nelle loro palestre con i loro ragazzi di peso soprattutto PIU’ volte all’amico Cosimo Perrucci. Voglio ringraziare il mio secondo per la sua dedizione mio figlio Kevin Conte imprese di KABA ( OZANEWS, di Riccardo Primiceri ,il quotidiano con Paolo Conte ,con Pierangelo Tempesta ) ringrazio davvero tanto chi ha voluto fortemente KABA in questi grandi eventi Vincenzo DI Palma. Ringrazio l’organizzatore di questo bellissimo evento Antonio lisi , l’unico che non mi sento assolutamente di ringraziare e’ L’ARBITRO CENTRALE che ha tolto un sogno ( PER ADESSO ) ad un ragazzo dell’Africa che merita tanto conoscendo il suo impegno ,percorso e storia, senza nulla togliere al forte e bravo avversario esperto francese a cui faccio i miei complimenti Il match alla fine se lo sono giocati alla pari con qualche colpo PIU’ incisivo da parte di KABA, ma questo lo devo dire e non solo a parere mio e dal briefing fatto, l’avversario non è stato nè sanzionato per ben 2 volte nelle scorrettezze di spazzate che ha fatto in un match di K1 ,E NÈ SOPRATTUTTO IN 2 CONTEGGI NON DATI ALL’AVVERSARIO IN PARTICOLARE UNO DOVE HA BARCOLLATO IN UN DIRETTO SFERRATO DA KABA . COSE CHE TUTTI I TEAM E NESSUNO MI PUO’ SMENTIRE ,HANNO SUBITO FUORI NAZIONE SOPRATTUTTO IN FRANCIA E IN GERMANIA DOVE DEVI SOLO SPARARLI PER DARTI LA VITTORIA CON CONTEGGI E RICHIAMI PRATICAMENTE INVENTATI . CHE SIA CHIARO CHE NESSUNO VOLEVA FAVORITISMI DEL GENERE ,SOLO QUELLO CHE C’ERA , E DEI CONTEGGI CHE AVREBBERO DATO LA CINTURA A KABA C’ERANO DAVVERO MOLTO LAMPANTI . Un grazie davvero di cuore a tutti ….un giorno quella cintura SARA’ di chi merita
Il post su Facebbok del maestro Mino Conte
Un video dell’avversario di ieri di Kaba, il francese Mendes Furtado