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Il primo nido di tartaruga del 2023 sulle spiagge di Torre San Giovanni

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il primo nido di tartarughe a ugento nel 2023

LE TARTARUGHE MARINE SCELGONO NUOVAMENTE TORRE SAN GIOVANNI PER DEPORRE LE UOVA.
Questa mattina, alle prime luci dell’alba, lungo la spiaggia del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento” nei pressi del Campeggio Riva di Ugento, durante il solito tragitto di monitoraggio effettuato sul versante ionico da parte dei ragazzi del gruppo SEATURTLE Watcher, sono state rinvenuta delle tracce di tartaruga marina riconducibili alla presenza di un nido. Simone Potenza e Antonio De Nuzzo hanno subito allertato il Centro Recupero Tartarughe Marine del Museo di Storia Naturale del Salento, che è intervenuto con il responsabile Piero Carlino.
Arrivato sul posto il direttore del Centro ha confermato la presenza del primo nido della stagione 2023 ed in collaborazione con gli operatori del campeggio e la Guardia Costiera di Torre San Giovanni ha provveduto a mettere in sicurezza il sito.
La nidificazione avvenuta quest’anno, che si spera sia solo la prima della stagione, dimostra come il tratto di litorale inserito nel Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento, interessato ormai da anni dal fenomeno della nidificazione, rappresenta un sito di fondamentale importanza per la riproduzione delle tartarughe marine nel Salento.

Il comunicato stampa del centro tartarughe marine

La tartaruga caretta caretta, conosciuta anche come tartaruga comune o tartaruga liuto, è una specie di tartaruga marina che vive principalmente nelle acque temperate e tropicali degli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico. Le tartarughe caretta caretta sono note per la loro imponente dimensione, in quanto possono raggiungere una lunghezza di oltre un metro e un peso di oltre 100 kg.

In Italia, la Puglia è una delle regioni in cui la tartaruga caretta caretta è presente durante la stagione riproduttiva. Le tartarughe nidificano lungo le coste pugliesi, soprattutto nella zona del Salento, dove si trovano spiagge sabbiose e acque calde e poco profonde adatte alla deposizione delle uova.

Durante il periodo di nidificazione, che va approssimativamente da maggio a settembre, le femmine emergono dall’acqua per raggiungere la spiaggia e scavare un nido nella sabbia, in cui depongono le uova. Una singola femmina può deporre da 80 a 120 uova in un solo nido. Dopo aver chiuso il nido, le femmine fanno ritorno in mare e le uova vengono lasciate a svilupparsi di conseguenza per un periodo di incubazione di circa 60 giorni.

Le spiagge della Puglia, soprattutto quelle della costa ionica come Punta Pizzo, Torre Lapillo e Torre San Giovanni, sono monitorate da associazioni e istituzioni locali per proteggere i nidi delle tartarughe. I volontari lavorano per identificare i siti di nidificazione, proteggere i nidi dalle minacce umane e naturali, e monitorare l’uscita dei piccoli tartarughe dal nido verso il mare.

La conservazione delle tartarughe caretta caretta in Puglia è di fondamentale importanza per la biodiversità marina. Questa specie è a rischio di estinzione a livello globale e le azioni di protezione svolte lungo le coste pugliesi contribuiscono alla sopravvivenza di questa affascinante tartaruga marina.

È importante ricordare che quando si visita una spiaggia in cui le tartarughe nidificano, è fondamentale rispettare le regole e le indicazioni delle autorità locali per garantire la protezione di queste specie. L’uso di luci forti o l’attraversamento dei nidi può disturbare le tartarughe e mettere a rischio la sopravvivenza delle uova e dei piccoli.

I piccoli che conoscono il mare

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I piccoli che conoscono il mare

Gli studi della sociologia dell’educazione ci dicono che l’educazione altro non è che un mezzo (od il mezzo!) per mitigare le disuguaglianze sociali. Un luogo dove sostanzialmente i bambini possono sviluppare le loro capacità intellettive. A differenza di altre discipline come la pedagogia, la psicologia educativa che si concentrano sul processo educativo vero e proprio, la sociologia dell’educazione si occupa del rapporto tra educazione e società, sapendo che le caratteristiche dell’educazione non derivano tanto da un modello ideale, quanto piuttosto dalle condizioni sociali nelle quali l’educazione avviene e i processi educativi si realizzano. 

La grande novità dell’approccio sociologico all’educazione sta proprio nel basarsi sulla consapevolezza che le caratteristiche dell’educazione sono strettamente connesse a quelle della società in cui avviene.

Ritengo che proprio in questa cornice è possibile collocare la recente visita che i bambini del campus estivo della scuola primaria organizzato dalla Scuola dell’infanzia paritaria “San Vincenzo” di Ugento hanno effettuato presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto. Accolti con disponibilità, cortesia e umanità dal Tenente di Vascello Francesco Walter DI MARCO, Comandante della Guardia Costiera della città dei martiri, i bambini hanno toccato con mano l’importanza del lavoro svolto giornalmente dagli “angeli del mare”. 

La visita ha riguardato l’organizzazione interna degli Uffici, i compiti svolti al servizio dell’utenza marittima, diportistica e balneare; soprattutto l’espletamento delle principali attività istituzionali assegnate alla Guardia Costiera Italiana: salvaguardia della vita umana in mare, tutela e protezione dell’ambiente marino e delle risorse della ittiche.

Un’occasione di crescita e di apprendimento per i futuri cittadini che non hanno mancato di porre legittime e “curiose” domane a tutto il personale in servizio, evidenziando un forte interesse per le specie ittiche protette e soprattutto per il rispetto di una fondamentale risorsa come il mare.

Le parole della dott. ssa Marisabel Margarito, presidente della Cooperativa sociale “La Clerita” che gestisce la scuola dell’infanzia paritaria, credo valgano ad esprimere il significato di una giornata trascorsa a contatto con chi si sacrifica nel mare, per garantire sicurezza ai naviganti e ai bagnanti, e per il mare, proteggendolo e reprimendo tutte quelle condotte deleterie per l’equilibrio dell’immenso patrimonio blu: “Rappresentare la scuola San Vincenzo è per me fonte di grande orgoglio. La passione e l’amore che contraddistingue tutto il nostro staff, ci spinge quotidianamente a proporre nuove e indelebili emozioni ai nostri ragazzi. La giornata odierna ha regalato a tutti loro un’esperienza unica: vivere da vicino il meraviglioso lavoro svolto dalle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, suscitando in loro grande ammirazione. Sono profondamente colpita dalla dedizione di tutto il personale in servizio a Otranto e dal loro costante impegno per le diverse tematiche riguardanti la grande attenzione rivolta alla tutela e salvaguardia delle persone che lavorano e vivono sul mare, soprattutto durante il periodo estivo. Un lavoro che svolgono con grande impegno e senso di umanità che si evince anche dalla calorosa accoglienza riservataci dal Comandante Di Marco, che ci ha fatto sentire veramente a casa nostra”.

Le parole della Presidente Margarito sintetizzano quanto sia e debba essere stretto, o meglio ancora interdipendente, il legame fra educazione e società, in tutte le componenti istituzionali preposte allo svolgimento di essenziali funzioni e compiti a favore della stessa società, di ogni suo componente, che deve essere messo nelle condizioni di “interiorizzare” attraverso i processi educativi valori, significati e capacità di relazionarsi, educandosi allo stare insieme rispettando se stesso e gli altri.  

Diceva Maria Montessori che il bambino è come un viaggiatore che osserva le cose nuove e cerca di capire il linguaggio sconosciuto di chi lo circonda. Noi adulti siamo i ciceroni di questi viaggiatori che fanno il loro ingresso nella vita umana. Ciceroni che illustrano brevemente l’opera d’arte e conducono il viaggiatore a osservare le cose più belle, affinché non perda tempo in cose inutili e trovi godimento e soddisfazione in tutto il suo viaggio.

Posso dire che per chi come me ha l’onore di appartenere alla Guardia Costiera, l’aver vissuto questa visita così gradita, sia stato un momento “alto” di crescita, direi anche di “educazione” inteso come “trasmissione di cultura e di aiuto alla vita in tutte le sue espressioni”. E’ un dono aver avuto l’opportunità di far conoscere una realtà che è sempre al servizio della collettività. Un bene ed un valore per tutti, proprio come il mare che giornalmente tutti dobbiamo proteggere e che va conosciuto con gli occhi dei piccoli.

Arriva la mozione per il recupero della stazione di Ugento

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mozione per il recupero della stazione ferroviaria di Ugento

Torna a farsi sentire il gruppo politico Uniti Verso il Futuro rappresentato dal suo capogruppo in consiglio comunale Giulio Lisi, che proprio oggi ha pubblicato la mozione presentata per il recupero della stazione ferroviaria di Ugento, abbandonata da tempo immemore e a cui recentemente si è aggiunta anche la velostazione, abbandonata anch’essa al suo destino.

giulio lisi

Mi piace fare una precisazione in premessa. I nostri interventi, i nostri reportage, il nostro impegno non sono orientati, come qualcuno dice, verso una campagna elettorale ma mirano a fornire ai cittadini prima e alla maggioranza poi uno spaccato chiaro dello scenario che tutti noi, ogni giorno viviamo. È giusto che tutti si abituino a comprendere quali siano le priorità di un paese che ormai vive solo di turismo! Tutto qui. Nessuna polemica e nessun attacco personale! Dopo la necessaria premessa, ritengo unitamente al mio gruppo, che è davvero giunto il momento di affrontare e tentare di risolvere la situazione di degrado nella quale versa la stazione ferroviaria, prima per i pendolari (lavoratori e studenti) che la utilizzano ..e poi perché rappresenta una delle “porte di accesso alla città” per i turisti che vi giungono in treno! Bisogna sfruttare il momento dei fondi del PNRR, far pressione sulla regione e sulla società, perché altrimenti rischiamo di restare indietro e di essere “impresentabili” nonostante siamo città d’arte e bandiera blu, allorquando dovesse finalmente chiudersi il cerchio in merito alla realizzazione della cosiddetta metropolitana di superficie.
E poi, comunque, per quanto di sua competenza, il Comune deve farsi carico della manutenzione esterna del piazzale della stazione, ponendo urgente rimedio ad una situazione di gravissimo ed insostenibile degrado e attivare senza ulteriore ritardo il servizio di velostazione, esempio eclatante di sperpero di pubblico denaro. Per chiudere, già immagino che qualcuno dirà che la stazione ferroviaria è anche di Taurisano! Bene! Se a qualcuno venisse questa idea sappia che la stazione è anche a servizio di Taurisano ma ricade completamente in territorio di Ugento! Intanto per noi è senza dubbio un’occasione da non perdere

La dichiarazione di Giulio Lisi per Ozanews.it

La storia della stazione ferroviaria di Ugento è strettamente legata allo sviluppo delle ferrovie nella regione e alle trasformazioni sociali ed economiche che ne sono derivate. La linea ferroviaria che attraversa la stazione di Ugento-Taurisano fa parte della cosiddetta Ferrovia Jonica, che collega Taranto a Lecce. La costruzione di questa linea iniziò alla fine del XIX secolo, con l’obiettivo di migliorare le connessioni ferroviarie nella regione. La stazione di Ugento-Taurisano fu inaugurata il 7 novembre 1885, insieme all’apertura dell’intera linea ferroviaria Jonica. Inizialmente, la stazione aveva un ruolo importante nel trasporto delle merci e delle persone lungo la costa ionica. Era una tappa fondamentale per i viaggiatori che si spostavano tra Taranto e Lecce, due importanti città della Puglia.

Negli anni successivi, la stazione di Ugento-Taurisano vide un aumento del traffico ferroviario e divenne un punto di riferimento per la comunità locale. Tuttavia, con l’avvento dei mezzi di trasporto su gomma e l’aumento dell’uso dell’automobile, il trasporto ferroviario iniziò a perdere gradualmente importanza. Negli anni ’80, la linea ferroviaria Jonica, compresa la stazione di Ugento-Taurisano, subì un progressivo declino. A causa della mancanza di manutenzione e degli investimenti insufficienti nel settore ferroviario, molti servizi ferroviari furono sospesi e le infrastrutture caddero in disuso. Un destino che colpì anche la stazione di Ugento, abbandonata a se stessa da circa 30 anni.

Nel 2016 è stato annunciato un piano di investimenti per la ristrutturazione e l’ammodernamento della Ferrovia Jonica, progetto che però non comprende la stazione di Ugento, come anche il progetto della petropolitana di superficie salentina. Una decisione che non ha visto alcuna reazione da parte dell’amministrazione comunale di Ugento, con politici che negli anni si sono avvicendati con la comune convinzione di abbandonare un luogo storico come è il vecchio casello.

Il progetto prevede la riattivazione dei servizi passeggeri lungo la linea ferroviaria e la creazione di collegamenti più efficienti tra le città della Puglia. L’obiettivo è quello di offrire un’alternativa sostenibile al trasporto su strada e di favorire lo sviluppo economico e turistico della regione. Attualmente, la stazione di Ugento-Taurisano rappresenta un simbolo delle sfide e delle opportunità del trasporto ferroviario nella regione, ma anche un simbolo dell’immobilità dei rappresentanti politici di questa zona negli ultimi 20 anni.

Passeggiata a Torre San Giovanni

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Passeggiata a Torre San Giovanni

La Pro Loco Ugento e Marine organizza la “Passeggiata a Torre San Giovanni”.

La partecipazione è gratuita, ma con obbligo di prenotazione presso l’Infopoint di Ugento oppure al numero 3498738689 (solo con WhatsApp o Telegram). Appuntamento il 25 giugno 2023 alle ore 9.00 in Piazza del Porto a Torre San Giovanni.

Sulle orme di due illustri studiosi come Salvatore Zecca ed Antonio Pizzurro, che hanno scritto pagine indelebili sulla storia, l’archeologia ed il vissuto di Torre San Giovanni, ammiraglia tra le località della costa ugentina.


Un itinerario semplice ed alla portata di tutti:

tra i luoghi che hanno caratterizzato questa nostra località marittima: i villaggi dell’età del bronzo, il portus uxentinus, il faro, la Madonna dell’Aiuto, i bacini, i pescatori e gli osti di mare…questi solo alcuni dei protagonisti di questo nostro racconto.

Con questo primo evento dedicato alla nostra costa ed alla sua storia, la Pro Loco Ugento e Marine – nell’ambito del più ampio progetto di “Meravigliosa Ugento” – intende far conoscere aspetti e narrazioni del territorio ugentino meno noti: senza una consapevolezza del loro “esserci stati” e di aver comunque caratterizzato il tessuto della nostra Città, queste testimonianze materiali ed immateriali rischierebbero di finire nell’oblio della Storia stessa.


Appuntamento quindi a domenica 25 giugno 2023 alle ore 9.00 in Piazza del Porto a Ts Giovanni.

Vecchi scritti di un ugentino che non c’è più

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Vecchi scritti di un ugentino che non c’è più

Sono trascorsi diversi anni da quando il compianto prof. Salvatore Carluccio scriveva un interessantissimo e curioso articolo dal singolare titolo: “Vi racconto la mia. Esperienze vissute in politica”. 

Rispolverando alcuni suoi scritti, gelosamente custoditi in un archivio del tutto “personale”, un modo come un altro per ricordarne l’impegno professionale, sociale e politico, ho letto e riletto questo suo scritto, convincendomi che evidentemente molte cose erano state da lui previste. A mio modesto avviso, non vi è nessuno (o solo pochi che siano in mala fede), che non possa concordare con queste riflessioni. E’ comprensibile che non lo dicano apertamente, per “non esporsi”, perché viviamo in una comunità in cui sembra ci sia timore ad esprimere ciò che si pensa.

Oppure si preferisce dire ciò che potrebbe avere un tornaconto personale Ma nel profondo la coscienza interroga e suona il campanello!

E’ la riflessione di una persona, di un concittadino per la cui scomparsa qualcuno ha addirittura stappato bottiglie per brindare, mosso da sentimenti che nulla hanno a che fare con il senso di umanità. Mi viene da aggettivarlo come “poveraccio”! Altri aggettivi sarebbero uno spreco ed un’offesa alla lingua di padre Dante. Ma vediamo lo scritto.  

“Un figlio chiese al padre cosa bisogna fare per diventare  un politico di successo. Il genitore non sapeva come rispondere ad una domanda così imbarazzante. Nonostante tutto, così parlò: 

«Anzitutto  bisogna essere molto ignoranti, perché l’ignoranza permette di non avere  dubbi. Poi occorre  essere molto approssimativi e  superficiali, perché anche queste doti permettono di non avere scrupoli. Bisogna avere un’alta stima di sé stessi, in quanto aiuta ad avere una faccia tosta. È d’obbligo non mantenere la parola data ed essere pronti a dire tutto ed il contrario di tutto, pronti a trattare e ritrattare ogni cosa pensando soltanto ai propri interessi, tenendo presente che non si resta per sempre sulla cresta dell’onda  e che, quindi, bisogna pensare non a programmare il futuro, ma  a vivere il presente. Al popolo bisogna negare sempre le promesse fatte ed i buoni  propositi  predicati, tanto alla scadenza ti riconfermeranno  ugualmente. La riconferma è scontata se si hanno dei lestofanti che ti appoggiano incondizionatamente per gli interessi comuni. Gli elettori vengono attratti, come da legge fisica, dai  politici furbi: è scientificamente provato che  la calamita attrae il ferro ed il polo positivo quello negativo, così come la furbizia ha sempre abusato dell’ingenuità”. Il giovane figlio stava attento e seguiva con molto interesse quello che il genitore gli diceva, anche se tanti significati gli sfuggivano e non gli erano per nulla chiari. Infatti, lo stesso genitore gli aveva sempre insegnato che nella vita bisogna essere corretti, leali, altruisti, rispettosi del prossimo, senza mai approfittare delle cose altrui e, soprattutto, tener ben presente che nella vita tutto si ottiene con il sudore della fronte. Anche i suoi insegnanti gli raccomandavano di essere diligente, coscienzioso, leale e disinteressato nell’affrontare le problematiche  della vita quotidiana. Lo aiutavano a comprendere che il dubbio è la lanterna che illumina i passi delle persone corrette e sagge e che la giustizia  è un’arma nelle mani degli uomini per far trionfare sempre la Verità. Di questo era a conoscenza il nostro giovane, armato di buoni propositi, e a tutto questo pensava quando il padre gli descriveva il mestiere del politico, tanto che, a sentire quella risposta del genitore, era quasi pentito della domanda fatta. Sicché, rivolto al padre, commentò che fare il politico è cosa assai complessa e difficile. Il genitore, intuendo che il figlio aveva capito poco o quasi nulla, così gli replicò: “figlio mio, il vero  politico è colui che non ha mestiere”!”».

Ogni lettore tragga da sé la morale e provi a calarla nella realtà di tutti i giorni della nostra comunità. Avrebbe la possibilità quanto meno di riflettere su ciò che è stato il passato, sul nostro presente e su quello che potrebbe essere il futuro della nostra Ugento.

Si potrebbe quasi “pensare altrimenti”, nella direzione dell’interessamento alla cosa pubblica, pretendendo certamente il rispetto dei diritti, a condizione di riconquistare una coscienza dei doveri verso se stessi, il proprio territorio, i propri concittadini, la propria città. Si comprenderebbe l’importanza di essere onestamente critici (nel senso nobile!). “Umani” lo siamo tutti.

Forse dovrebbe capirlo qualche solone, vecchio e nuovo. E’ necessario e doveroso essere attenti per avere una visione sempre aperta alle criticità, non rimanendo sempre a guardare dalla finestra, perché concentrare un interesse per la cosa pubblica solo in 30 giorni di campagna elettorale, è meschino, ingiusto e soprattutto inutile. 

Caos parcheggi in Puglia: interviene Pagliaro a chiedere la deroga

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caos parcheggi in puglia interviene pagliaro

Se la Regione non interviene subito con una deroga, sarà il caos. Siamo ormai in estate e non è stato risolto il problema della mancata autorizzazione paesaggistica delle aree finora adibite a parcheggio con capienza di oltre 500 posti. Aree che – secondo quanto prevede una legge regionale approvata il 7 novembre scorso – dovranno ottenere l’autorizzazione paesaggistica della Regione per poter essere utilizzate. Ma, in mancanza di permesso, come si farà? Dove andranno a parcheggiare turisti e frequentatori che affolleranno le marine e le località del Salento? Si rischia il parcheggio selvaggio, con ben immaginabili e gravi conseguenze sul piano dell’ordine pubblico, della vivibilità e della sicurezza. Ci aspetta un’estate da incubo, con auto parcheggiate dove capita, paralisi del traffico e pericolo, senza regole e sorveglianza. 
Per scongiurare questo rischio, ho presentato una mozione che impegna la giunta Emiliano a prevedere una deroga immediata all’obbligo di autorizzazione paesaggistica disposto dalla legge regionale 26/22 per i parcheggi di uso pubblico con capacità superiori a 500 posti auto. Una deroga necessaria quantomeno nella stagione estiva, dal 15 giugno al 15 ottobre, nelle more dell’autorizzazione paesaggistica. È un problema che rischia di paralizzare la circolazione nelle aree urbane e ancor più nelle litoranee, nelle marine, nelle pinete. Ci giungono segnalazioni e proteste dagli Alimini ad Otranto e Gallipoli, dalle località balneari più affollate della provincia di Lecce e del Salento. È un problema che riguarda la Puglia fino al Gargano, e dunque ci aspettiamo che la Regione intervenga immediatamente, attuando questa discussa in via d’urgenza e approvata già nella seduta del consiglio regionale di martedì prossimo

il comunicato stampa del consigliere Paolo Pagliaro

La mozione di Esposito per la disability card a Ugento

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tiziano esposito mozione disability card a ugento

La disabilty card. Ecco l’ultima proposta di Tiziano esposito che continua nel suo attivismo in chiave propositiva, che dopo aver presentato una mozione sull’istituzione di una commissione sulle pari opportunità nel comune di Ugento, questa volta si ripete, presentando una mozione riguardante un tema affine.

PRESENTATA MOZIONE PER ADERIRE ALLA CONVENZIONE CON IL MINISTERO DELLA DISABILITA’.

La Disability Card è un documento che sostituisce tutti i certificati che attestano la condizione di disabilità grazie a un QR Code e rappresenta una vera e propria svolta nell’ottica della semplificazione e della digitalizzazione del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione.

L’appartenenza al circuito europeo del progetto “EU Disability Card” consente ai gestori di servizi che hanno adottato specifiche convenzioni di attirare una nuova fascia di pubblico e di visitatori stranieri provenienti dagli Stati aderenti all’iniziativa e i titolari di questa carta potranno accedere a una pluralità di beni e servizi, pubblici e privati gratuitamente o a tariffe agevolate.

Lo scopo è quello di contribuire alla piena inclusione delle persone con disabilità nella vita sociale delle comunità, promuovendo la semplificazione amministrativa, al fine di assicurare alle persone con disabilità parità di accesso a determinati benefici oltre confine, principalmente per quanto riguarda cultura, attività ricreative, sport e trasporti.

INCLUSIONE, DIGITALIZZAZIONE E PARTECIPAZIONE

Da queste tre parole parte la proposta presentata ed indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale di Ugento affinché se ne discuta nel prossimo consiglio comunale e faccia entrare Ugento, con la sua storia, con la sua arte e con le sue tradizioni tra le città aderenti all’iniziativa.

UNA CITTA’ PER TUTTI

Il testo del post fb di Tiziano Esposito

Nell’Unione Europea, la promozione dei diritti delle persone con disabilità è una priorità fondamentale. Una delle iniziative più recenti e significative è l’introduzione dell’EU Disability Card, una tessera che offre numerosi vantaggi alle persone con disabilità in tutto il continente. In questo articolo, esploreremo cos’è l’EU Disability Card, come funziona e quali benefici può offrire alle persone con disabilità.

Cos’è l’EU Disability Card?

L’EU Disability Card è un documento riconosciuto in tutta l’Unione Europea, che conferma lo status di persona con disabilità. Questa carta è stata ideata per garantire a tutte le persone con disabilità l’accesso a una serie di diritti e servizi in tutti i Paesi membri dell’UE, contribuendo ad eliminare le barriere che spesso si incontrano nel loro quotidiano.

La carta è disponibile per le persone con disabilità che soddisfano determinati criteri definiti a livello nazionale, i quali possono variare da Paese a Paese. Una volta ottenuta, la tessera è riconosciuta in tutti gli Stati membri dell’UE e consente ai titolari di beneficiari di determinati vantaggi.

Come funziona l’EU Disability Card?

L’EU Disability Card funziona come un documento di identificazione per le persone con disabilità. Una volta ottenuta, la carta può essere presentata in vari contesti per beneficiari dei servizi e dei diritti specifici offerti in base alle leggi di ogni Paese membro.

La tessera contiene informazioni chiave sull’individuo, come il nome, la data di nascita e il tipo di disabilità. Tuttavia, è importante sottolineare che la privacy dell’individuo è protetta, ei dettagli specifici sulle disabilità non sono accessibili da terzi.

Benefici dell’EU Disability Card

L’EU Disability Card offre una serie di vantaggi alle persone con disabilità, facilitando la loro partecipazione sociale e promuovendo l’uguaglianza di opportunità. Di seguito sono elencati alcuni dei principali benefici offerti dalla carta:

  1. Accesso semplificato: La carta semplifica l’accesso a servizi e agevolazioni specifiche per le persone con disabilità, come l’accesso prioritario a determinate strutture, parcheggi riservati o riduzioni sui biglietti per eventi culturali o di svago.
  2. Riconoscimento transfrontaliero: L’EU Disability Card è riconosciuta in tutti gli Stati membri dell’UE, consentendo alle persone con disabilità di beneficiare dei loro diritti e servizi anche quando si trovano all’estero.
  3. Consapevolezza e comprensione: La carta contribuisce a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla disabilità ea promuovere una maggiore comprensione delle esigenze e delle sfide affrontate dalle persone con disabilità.
  4. Sostegno e inclusione: L’EU Disability Card rappresenta un passo significativo verso una società più inclusiva, in quanto offre alle persone con

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