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Sta meglio il bambino caduto in un tombino di Torre San Giovanni

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Una brutta avventura quella successa al piccolo turista che mentre passeggiava con i nonni sul lungomare di Torre San Giovanni, all’altezza del curvone del Porto Ausonio, è caduto in un tombino scoperto mal segnalato, causandosi una ferita lacero contusa che ha comportato l’applicazione di 20 punti, 10 interni e 10 esterni con una prognosi di 10 giorni.

Un fatto raccontatoci dal padre Gabriele raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione, in seguito alla denuncia pubblica avvenuta sui social network da parte della madre, originaria di Casarano ma residente con tutta la famiglia a Torino.

Proprio per questo la querela nei confronti del comune, atto dovuto per poter tutelare la salute del bambino, è stata effettuata presso una tenenza dei carabinieri nel capoluogo piemontese, dove i genitori del bambino sono ancora a lavoro, aspettando le ferie che gli permetteranno di raggiungere il loro piccolo qui in Salento.

estratto-Querela-verso-Comune-di-Ugento

Come si legge nella querela:

in data 2 luglio 2022 alle ore 23,00 circa, mentre mio figlio passeggiava in località Torre San Giovanni, comune di Ugento, sul Lungomare Japigia in prossimità del civico 35, cadeva all’interno di un tombino profondo circa 60 cm con apertura in superficie di 40 x 40 cm procurandosi una ferita lacero contusa che ha richiesto l’apposizione di 20 punti di sutura tra interni ed esterni e 10 giorni di prognosi.
All’evento erano presenti… omissis…, nonni del bambino, nonché … omissis…, zii del bambino, tutti testimoni del fatto.
Intendo soprattutto sottolineare, comprovandolo con la documentazione fotografica allegata, come nella fattispecie ci si trovi di fronte ad una palese violazione dell’art. 40 del “Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della Strada D.P.R. 495 del 16.12.1992” che al comma 5 prevede espressamente quanto di seguito riportato: “Tombini e ogni tipo di portello, aperti anche per un tempo brevissimo, situati sulla carreggiata o in banchine o su marciapiedi, devono essere completamente recintati (fig. II.402)” e che pertanto i soggetti responsabili di tale violazione dovrebbero essere sanzionati nel rispetto dell’art. 21 comma 4 del DECRETO LEGISLATIVO 30 aprile 1992, n. 285.
Relativamente ai danni fisici e morali subiti da mio figlio mi riservo di agire in tutte le sedi opportune ai fini di ottenere il giusto risarcimento, ma chiedo alle autorità competenti di farsi parte attiva affinché in quel punto vengano rispristinate le norme di sicurezza dei pedoni cosicché nessun altro debba patire danni fisici a causa dell’inosservanza di norme inequivocabilmente chiare.

un estratto dalla querela

Acquisito il pare di diversi avvocati si apprende come in questi casi il danno economico non sia in sé la cosa peggiore, quanto la omessa eliminazione dell’insidia tale da provocare ulteriori danni ai cittadini, dimostrando plasticamente come il decoro urbano possa direttamente comportare danni alla salute delle persone.

Abbiamo provato ad ascoltare l’assessore ai lavori pubblici Alessio Meli che per primo ha chiamato la madre del piccolo per poter accertarsi delle sue condizioni e cercare di capire come sia possibile che un tale pericolo sia rimasto mal segnalato per così tanti giorni. L’assessore ha risposto alle nostre domande, dimostrandosi sorpreso quanto noi della condotta di chi ha piazzato quella transenna a segnalare il pericolo, mettendo nelle condizioni la pubblica amministrazione di subire conseguenze ben maggiori. Dobbiamo dare atto che anche il padre del bambino ci ha esposto come l’assessore Meli abbia chiamato senza alcuna intenzione giustificatoria, mostrando sincera preoccupazione. Un atteggiamento che anche noi abbiamo constatato, in una vicenda che effettivamente non riguarda direttamente la responsabilità del suo assessorato.

Sì perché se è vero come è vero che quel tombino è stato segnalato all’ufficio lavori pubblici il 22 giugno, è anche vero che la segnalazione tramite transenne è avvenuta in maniera totalmente errata, prevedendo in questi casi l’utilizzo di almeno 4 strutture che possano circondare completamente e in modo sicuro il tombino, così come previsto dal codice della strada e come giustamente riportato nella querela da parte del padre del bambino. Una domanda che abbiamo provato porre al corpo di Polizia Municipale di Ugento, che purtroppo in questo momento vede mancare il suo comandante, in licenza fino al 20 luglio. Proprio per questo non siamo riusciti a reperire informazioni chiare e dettagliate su quanto accaduto e su chi effettivamente abbia piazzato quella transenna, che a quanto pare fu anche spostata da un “ignaro” parcheggiatore che aveva pensato bene di spostarla per effettuare più agevolmente la manovra.

Quel che è certo che il tombino è rimasto aperto e mal segnalato dal 22 giugno al 6 luglio, giorno in cui la Damiani Costruzioni snc ha provveduto al suo ripristino, con un intervento avvenuto poco dopo la chiamata da parte dell’ufficio lavori pubblici del Comune di Ugento.

Una sconfitta bugiarda per Kaba e il team Conte

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sconfitta bugiarda per kaba

MALTA 8 luglio 2022 – Titolo mondiale K1 con cintura WKA tra Kabe e Brandon Borg. Un match sofferto e combattuto, con due atleti che si sono battuti a viso aperto e non risparmiandosi per tutte le 5 riprese.

Una giornata complicata per Kaba, iniziata in salita fin dalla notte, come raccontato dal Maestro Mino Conte nel suo lungo post su Facebook che ha spiegato co0me sono andate le cose. I due sono stati ospitati insieme ad altri due atleti in una sola piccola stanza con un solo bagno, dove il caldo asfissiante ha contribuito alla comprensibile mancanza di sonno dovuta all’emozione di un appuntamento davvero importante.

Mino Konte e Kaba che si preparano al match

L’incontro era infatti di profilo internazionale con il debuttante Kaba che se l’è dovuta vedere con pugile professionista di 26 anni, il maltese Brandon Borg, che all’attivo ha già 10 incontri, di cui 3 vinti prima del termine.

A tutto questo si sono aggiunte anche le congiunzioni astrali. Quest’anno l’8 luglio cadeva infatti il giorno di Arafah, una data importantissima per i musulmani in cui non si mangia e non si beve fino al tramonto, con i pellegrini che si trovano alla Mecca che si spostano presso il Monte Arafah, dove chiedono perdono ad Allah

Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l’Islam.” (Corano 5:3)

Il giorno di Arafah è il nono giorno di Dhul Hijjah nel calendario islamico. I 10 giorni di Dhul Hijjah hanno un significato religioso estremamente importante per ogni musulmano.

Nonostante tutto questo Kaba è riuscito a resistere 5 round rispondendo colpo su colpo al suo avversario, dimostrando ancora una volta che ci troviamo di fronte ad un vero e proprio fenomeno.

L’incontro è stato vinto dal campione di Casa Borg ai punti.

Giuseppe Carafa conquista una convincente vittoria a Grosseto – VIDEO –

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quindicesima vittoria per giuseppe carafa

Torna a vincere lontano da Ugento il nostro Giuseppe Carafa che ha sconfitto Will O’Reilly nell’ambito di un incontro professionistico valido per la categoria dei pesi leggeri, in un incontro che lo ha visto protagonista di sei round tutti dominati, collezionando la sua quindicesima vittoria tra i professionisti.

Il campione della scuderia Conti Cavini Promotion è stato guidato all’angolo dai tecnici Matteo Diddi e da Totò Carafa della Boxe Terra d’Otranto di Matino. con gran parte della preparazione svolta con Francesco Stifani della BeBoxe di Copertino. Dopo la sofferta sconfitta subita l’anno scorso Guillaume Frenois in occasione del match che mise in palio il titolo World Boxing Association Continental, il classe ’94 aveva bisogno di conferme per ripresentarsi al meglio sul palcoscenico professionistico.

Sinora il campione ugentino ha conquistato i titoli italiani Neo Pro Boxe e Lega Pro Boxe, il titolo internazionale del Mediterraneo e il titolo Continental Ibo (International Boxing Organization). Il suo score nel pugilato professionistico è di 15 vittorie, 2 pari e 5 sconfitte.

Ma permetteteci anche di ricordarlo come una delle punte di diamante della nostra redazione, che lo ha visto protagonista della conduzione del nostro primo format live, OZANSPORT che tornerà presto dopo la pausa estiva.

Voglio ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini sia in preparazione che durante il match. La cosa più importante è che io sia tornato sul ring, e averlo fatto in un certo modo anche convincendo, dimostrando che ci sono ancora, che sono tornato e che sono pronto a un match di livello internazionale ed anche intercontinentale

In Maremma sono voluto salire sul ring con la pizzica perché come ben sai sono super campanilista e volevo che ci fosse un pizzico di Taranta anche in quel della Maremma. Una terra come la nostra, calorosa, e il popolo maremmano meritano il meglio, perché mi sono stati molto vicini anche loro. Voglio ringraziare appunto il mio maestro, mio padre, mia madre, Margherita la mia ragazza che mi è stata sempre accanto, sempre sempre accanto, sia durante il peso che dopo il match che durante il match e voglio ringraziare anche chi da lontano e non solo da lontano divulga e promuove lo sport nel mio paese e questa grande famiglia del di Ozanews e delle officine del quale faccio parte e del quale sono fiero di far parte e abbiamo iniziato un progetto e lo porteremo avanti sia sul ring che che in redazione.

Bullet is back! Forza Ugento e forza il pugilato italiano nel nel mondo che cercherò di portare avanti.

Aggiungo che il match è stato duro e volevo complimentarmi anche col mio avversario perché è stato molto molto coriaceo. Era anche più pesante di me questo sì, però io ho tirato veramente delle bordate… Parlo un po’ del tecnico… Ho cercato di fare un match di logorio alternando vari tipi di box e lui ha resistito in piedi malgrado i pugni che tirassi fossero veramente pesanti anche grazie alla preparazione di Matteo che è il mio preparatore atletico. Si è comportato bene è stato molto corretto sul ring, ha fatto ostruzione quando doveva farlo è stato molto preparato atleticamente. Complimenti a lui complimenti a Will degno avversario

Le dichiarazioni di Giuseppe Carafa in esclusiva per Ozanews.it

Beccati a scaricare percolato in campagna: 3 denunciati

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scaricare percolato

UGENTO 8 luglio 2022 – Beccati a scaricare percolato nei campi, 3 denunce e sequestro per il mezzo di Ecotecnica, la ditta che gestisce l’appalto della raccolta rifiuti nel Comune di Ugento.

Sono stati colti sul fatto questa mattina dalla polizia provinciale che ha provveduto a constatare la situazione e contestare il reato di Smaltimento illecito del percolato in concorso tra i tre denunciati, tra cui l’autista del mezzo e il rappresentante locale della ditta.

A quanto sembra il fenomeno andava avanti da anni, nell’indifferenza di chi era preposto al controllo, con gli smaltimenti illeciti che avvenivano in più siti tra cui :

  • zona industriale di Via Racale;
  • vicinanze ecocentro di Torre San Giovanni, nei giorni di raccolta umido e indifferenziato;
  • capannone del cantiere, via delle industrie
  • Zona Burgesi

Un reato odioso che mente in serio pericolo la salute di tutti noi, essendo il percolato una sostanza altamente cancerogena.

l percolato di discarica è un liquido altamente inquinante che necessita di un trattamento specifico, di cui vi parleremo a breve.

Questo liquido si produce attraverso un semplice ed inevitabile processo. L’acqua piovana quando precipita sui rifiuti tende ad incanalarsi tra gli spazi presenti tra questi. Scorrendo e venendo a contatto con i rifiuti in discarica, ne raccoglie le scorie e le componenti chimiche inquinanti che rendono un’iniziale ed innocua acqua piovana un rifiuto da dover trattare.

Questo liquido, denominato appunto percolato di discarica può essere riqualificato in loco, quindi direttamente in discarica, o trasportato in appositi impianti di depurazione. In Italia si è soliti depurare tale sostanza presso impianti di depurazione di terzi. Quindi deve essere trasportato con macchinari specifici presso impianti che ne permettono il giusto trattamento.

Ci preme sottolineare che tale soluzione potrebbe non essere del tutto risolutiva. Infatti alcuni componenti come la frazione non biodegradabile del COD o gli alogenati organici, vengono degradati solo parzialmente e raggiungono i limiti imposti dalla legge per diluizione.

Parlando invece delle caratteristiche qualitative del percolato di discarica è necessaria una premessa. Le caratteristiche qualitative del percolato subiscono variazioni nel corso del tempo per effetto delle diverse reazioni chimiche che avvengono nel corpo della discarica. Risulta pertanto difficile parlare in termini generali delle possibili concentrazioni di elementi del percolato. E’ necessario quindi distinguere caso per caso.

Un valore fondamentale per le analisi è il pH. Oscilla in genere in un intervallo a cavallo della neutralità: da valori minimi (pH=5-6) corrispondenti al campo acido, a valori massimi in campo basico (pH=8.9), a seconda dell’età della discarica.

Anche l’ammoniaca e l’azoto presentano variabilità di valori. L’azoto ammoniacale, caratteristico dei percolati “vecchi”, è molto inquinante.

Sono presenti nel percolato dei metalli alcuni in concentrazioni significative come il ferro il manganese e lo zinco ed altri in quantità ridotte come il cromo e il cadmio.

Da qui alle prossime settimane scopriremo insieme numerosi metodi di depurazione di questa sostanza inquinante. Faremo un vero e proprio viaggio attraverso tecnologia ed innovazione.

Altri quesiti da porre all’assessore all’ambiente di Ugento Massimo Lecci: possibile che nessuno abbia mai saputo niente? Come è possibile che non esista nel nostro comune un sistema di monitoraggio di questi odiosi reati? Quali sono le contromisure messe in atto dall’amministrazione di Ugento? Per quanto ancora dovrà andare avanti questa situazione e quando si provvederà all’annullamento dell’ultimo bando?

Sono tutte domande che urlano l’esigenza di una risposta, che purtroppo come sempre, sappiamo già che non arriverà mai.

Trovato il primo nido di tartaruga marina di Torre San Giovanni

nido di tartarughe

Trovato il primo nido di tartaruga marina di Torre San Giovanni.
È stato trovato nella mattina di oggi 8 luglio il primo nido di tartaruga marina Caretta Caretta di Torre San Giovanni, nei pressi del lido Fontanelle.
A trovare il nido sono stati i Seaturtle Watcher Chiara Santantonio e Andrea Fiorito mentre monitoravano la spiaggia alla ricerca di eventuali deposizioni.
Tempestivo l’intervento del Centro Recupero Tartarughe Marine di Calimera, che coordina le attività dei Seaturtle Watcher, e che ha subito provveduto a mettere in sicurezza l’area per le azioni di rito.

Il litorale sabbioso ugentino da anni è molto apprezzato dalle tartarughe che spesso lo scelgono per la deposizione delle uova.

Caretta caretta: 9 luglio l’evento bandiera blu

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evento caretta caretta
Locandina evento.

Caretta caretta: 9 luglio l’evento della bandiera blu.

Siamo in pieno periodo di deposizione per le nostre amate tartarughe marine.

In collaborazione con il Comune di Ugento e con il Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”; sabato, e domenica, prossima sono in programma due importanti appuntamenti di sensibilizzazione e formazione nella splendida cornice di Torre San Giovanni.

Guarda l’intervista su OzanTalk a Simone Potenza, volontario SeaTurtleWatcher CLICCA QUI

Nel corso della serata di sabato gli esperti del nostro Centro e i SEATURTLE Watcher accompagneranno i partecipanti alla scoperta della specie Caretta caretta.

Sabato 9 luglio, in Piazza del Porto a Torre San Giovanni, nell’ambito delle iniziative Bandiera Blu, gli operatori del Centro Recupero Tartarughe Marine di Calimera terranno un incontro formativo sulla tutela e conservazione dell’ambiente marino e dei siti di nidificazione della tartaruga marina Caretta Caretta.

Con l’ausilio di specifico materiale interattivo, verrà ricostruito un campo base in modo da far comprendere in maniera precisa e con esempi pratici, il lavoro degli operatori. Questa prima parte sarà finalizzata alla conoscenza, tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione dell’ambiente marino e delle zone costiere in particolar modo nel periodo di nidificazione della specie.

Verrà poi proiettato* il documentario “Seaturtlewatcher”, girato nell’estate del 2020, proprio sulle spiagge di Torre San Giovanni. Un lavoro centrato sulla ricerca dei nidi, e di assistenza degli stessi fino alla schiusa delle uova. Dopo la proiezione i volontari del gruppo Seaturtlewatcher illustreranno ai partecipanti l’attività di ricerca, individuazione e messa in sicurezza dei siti di nidificazione.

La seconda parte, di natura pratica, si svolgerà all’alba della domenica successiva, durante la quale i partecipanti accompagneranno i Seaturtlewatcher durante il monitoraggio dell’arenile alla ricerca delle tracce di tartaruga e dei nidi.

Il documentario, prodotto da Zima Film e diretto da Andrea Fiorito. Racconta le avventure dei Seaturtle Watcher: cinque ragazzi che nell’estate 2020 hanno deciso di supportare come volontari le attività del CRTM di Calimera (Centro recupero tartarughe marine). Lo scopo è cercare e mettere in sicurezza i nidi di tartaruga marina che depongono sulle spiagge di Torre San Giovanni.

Per quasi 4 mesi, da giugno, i Seaturtle Watcher si sono impegnati nel trovare e assistere fino alla nascita oltre 450 piccole tartarughe marine.

Il documentario è stato proiettato in diversi festival in tutto il mondo ed è stato realizzato grazie al supporto di tutti i volontari impegnati nel progetto Seaturtle Watcher.

Per chi vuole continuare a scoprire lo straordinario mondo delle tartarughe marine, domenica 10 luglio alle ore 5:30 del mattino, seguiranno le attività di monitoraggio e individuazione di eventuali aree di nidificazione da mettere in protezione sul litorale ugentino

Ritrovo in Piazza del Porto a Torre San Giovanni, alle ore 05:30.

Gli incontri saranno una speciale occasione per conoscere la straordinaria ricchezza della fauna marina di Torre San Giovanni e per confrontarsi con i volontari che ogni giorno da 3 anni, monitorano le nostre spiagge per garantire la sicurezza di questi splendidi animali. Sarà inoltre l’occasione per potersi unire attivamente al progetto Seaturtle Watcher che coinvolge ragazzi e ragazze su tutto il litorale salentino.s

Tutti gli eventi sono realizzati in collaborazione con Naturalia Soc. Coop. Sociale e il Parco Regionale.

Trailer del documentario.

Proposte Lega Ugento: il comunicato stampa

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Proposte Lega Ugento: il comunicato stampa.

Il partito della Lega di Ugento ha presentato e protocollato al Comune di Ugento otto proposte di intervento sul territorio.

Di seguito il comunicato stampa integrale del segretario della Lega di Ugento Fulvio Viva:

Una Città d’arte e turistica come Ugento, con le Frazioni di Gemini, Torre San Giovanni, Torre Mozza e Lido Marini, ora bandiera blu, seconda meta turistica della Puglia ormai riconosciuta da anni come punto di riferimento regionale ed anche nazionale, merita di avere un’organizzazione nei servizi territoriali degna e all’altezza per noi tutti concittadini e per chi viene, in qualità di turista, da ogni parte d’Italia e dall’estero per visitarla.

Da anni i nostri cittadini e molti turisti segnalano che il nostro territorio potrebbe ambire a ben altri e alti livelli di turismo se ci fosse una migliore organizzazione del territorio e dei servizi.

Per questi motivi, bisogna tradurre le lamentele in proposte ed interventi concreti per il nostro territorio. Il nostro gruppo porrà in essere iniziative che possano accompagnare un miglioramento tangibile della vivibilità del nostro paese, delle nostre frazioni e delle nostre marine.

Prima area di intervento: presidi strutture sanitarie

Nello specifico molte segnalazioni riguardano la mancanza o l’insufficienza di strutture sanitarie a ricoprire il fabbisogno, soprattutto nel periodo estivo: non è sufficiente un presidio sanitario composto da un piccolo locale di Guarda Medica a Torre San Giovanni, su Viale degli Ausoni.

La nostra proposta è coinvolgere concretamente e sollecitare la Regione Puglia affinché accolga la richiesta d’implementazione e la richiesta di aumento del numero delle strutture sanitarie per ciascuna marina, non solo nella Frazione di Torre San Giovanni.

Seconda area di intervento: collegamenti sul territorio

Continuano le segnalazioni sulla mancanza e insufficienza di collegamenti fra la Stazione ed i centri abitati di Ugento, Gemini e le nostre marine. Nello specifico, per quanto riguarda la stazione di Ugento, nonostante siano stati investiti soldi pubblici per la velostazione, il servizio risulta inattivo da anni.

La nostra proposta è quella di introdurre un servizio navetta che colleghi Ugento, Gemini, Torre San Giovanni, Torre Mozza e Lido Marini durante l’arco dell’intera giornata in tutti i periodi dell’anno. Non dimentichiamoci che, anche d’inverno, ci sono numerose famiglie che risiedono nelle Frazioni di Gemini, Torre San Giovanni, Torre Mozza e Lido Marini e che hanno difficoltà a spostarsi verso Ugento e per tutto il nostro ampio territorio. Proporre, inoltre, alla Provincia di Lecce l’implementazione del servizio Salento in Bus e creare linee che possano collegare tutto il nostro territorio con i nostri paesi limitrofi. In questo modo, possiamo pensare anche di abbattere buona parte del traffico sulla SP91 Torre San Giovanni – Leuca, su cui transitano tantissimi veicoli d’estate creando lunghissime code su questa strada che porta ai nostri lidi ed ai nostri villaggi.

Sottilineamo la pericolosità delle strada provinciali del nostro territorio: SP72 Ugento – Casarano, SP291 Ugento – Gemini, SP91 Torre San Giovanni – Santa Maria di Leuca, in particolare all’altezza dell’incrocio di Contrada Moccuso, teatro spesso di gravi incidenti.

Ribadiamo la necessità di organizzare un incontro in Provincia, come già richiesto all’intero Consiglio Comunale di Ugento, sollecitando l’Assessorato alla Viabiltà della Provincia di Lecce ad inviare, come il nostro gruppo ha richiesto attraverso richieste formali e protocollate, i tecnici della Provincia di Lecce per un sopralluogo e per la valutazione di due rotatorie sulla SP72 Ugento Casarano e sollecitando una richiesta di intervento per la messa in sicurezza per le altre strade provinciali appena su menzionate. Sottilineamo che, inoltre, le istituzioni (comunale e provinciale) non possono non prendere in considerazione la raccolta firme con cui si è espressa buona parte dei nostri cittadini, avvenuta nel luglio 2020 con il gruppo del Movimento Regione Salento di Ugento, in cui erano state raccolte 1500 firme. I finanziamenti, così come si trovano per altre rotatorie, sicuramente si possono trovare per la SP72 Ugento Casarano.

Terza area di intervento: Sistema museale

Da anni molti cittadini e turisti segnalano la chiusura del Castello di Ugento e del Sistema Museale che, seppur ristrutturati, restano chiusi, nonostante le promesse fatte nella precedente campagna elettorale in cui si spiegava che la situazione si sarebbe dovuta sbloccare nel giro di poche settimane.

La nostra proposta è mobilitarci, attraverso una raccolta firme, per l’immediata riapertura del Castello e del Sistema Museale con possibilità di inserimento e creazione di posti di lavoro per i nostri giovani, affinché la possibilità di visitare la nostra storia venga restituita alla cittadinanza e ai turisti.

Quarta area di intervento: Lavoro giovanile, creazione di una zona agricola e miglioramento zona industriale

La mancanza di lavoro giovanile coinvolge, in particolare, il nostro Sud. Continuiamo a vedere i nostri giovani andar via dalla nostra città e dalla nostra terra in cerca di fortuna, come accadeva dopo la Seconda Guerra Mondiale con il fenomeno dell’emigrazione, al Nord italia o all’estero. Giovani concittadini che si fanno onore come testimoniano i giornali ed i social.

La nostra proposta è la seguente: sicuramente è un fenomeno grande l’emigrazione, di non facile soluzione, ma nel nostro piccolo, ad Ugento, considerato il feudo così esteso che è il secondo della Provincia di Lecce, perché non richiedere la possibilità alle istituzioni ad ogni livello di prendere in cura e coltivare i campi, considerata la situazione dei nostri ulivi distrutti dalla Xylella e considerata la situazione generale che si sta venendo a creare nel mondo con la crisi del grano e l’aumento del prezzo di ogni bene alimentare che tutti stiamo vedendo. Potremmo tornare a coltivare le nostre terre e mangiare anche più sano, dando lavoro anche ai nostri giovani. In che modo? Coinvolgendo anche gli organi della Provincia di Lecce e della Regione Puglia e spingere affinché ciò possa avvenire, sburocratizzando le procedure e semplificando l’iter per avviare queste tipologie di progetti. Ovviamente agricoltura, insieme al turismo, dovrebbero essere il nostro fiore all’occhiello, ma…la zona industriale? Ugento vede i paesi limitrofi avere delle medio – grandi zone industriali. Sarebbe opportuna che le nostre istituzioni cittadine incentivassero l’apertura di piccole / medie imprese sul nostro territorio. Questo processo, sicuramente lungo, siamo sicuri possa avvenire con il miglioramento dei servizi essenziali, innanzitutto, di pari passo alllo sviluppo del nostro territorio.

Quinta area di intervento: Sportelli Bancomat/Postamat e sede succursale Poste italiane

Le segnalazioni in questi anni sono numerose in merito. Chi si trova nelle marine (turisti e non) è costretto a “salire” ad Ugento o a Gemini per compiere operazioni postali o bancarie. L’insufficienza di bancomat/postamat nella Frazione di Torre San Giovanni e nelle marine è una scomodità per tutti, per il cittadino e per il turista (giovane ma soprattutto anziano) e, nel 2022, non può esistere. La posta di Ugento è aperta solo di mattina a differenza di quanto accade nei Paesi limitrofi al nostro (Casarano, Taurisano, Racale, Alliste…)

La nostra proposta è raccogliere le firme sul territorio da presentare alla Direzione Generale di Poste Italiane, sollecitando l’apertura della Posta di Ugento anche di pomeriggio e un’apertura di un Ufficio Postale succursale nella Frazione di Torre San Giovanni, Torre Mozza e Lido Marini, considerata la gran mole di turisti e di gente che d’estate affluisce nelle nostre marine.

Sesta area di intervento: Gestione del Territorio e gestione flussi veicolari

Sono decenni che il nostro Comune soffre di mancanza di controllo del territorio da parte, in particolare, della polizia locale di Ugento. Cittadini e turisti lamentano intasamenti della viabilità e mancanza di controllo sugli incroci e mancanza di indicazioni stradali.

La nostra proposta è adeguare il numero degli agenti della polizia locale a quanto è stabilito nel Regolamento di Polizia Locale. Ad Ugento la pianta organica prevede 25 unità fra Agenti e Ufficiali di Polizia Locale. Attualmente se ne contano a malapena 10 unità, alcuni dei quali assunti in forma part time. Se teniamo in considerazione il fatto che si lavora su turni, le unità disponibili sul nostro territorio sono assai esigue a fronte di un feudo così esteso e delle necessità vastissime del territorio. La soluzione è adeguare e rinforzare il Corpo di Polizia Locale in base al numero stabilito dal Regolamento.

Settima area di intervento: ambiente

Molti cittadini lamentano discariche a cielo aperto nel Parco Naturale di Ugento, in molte zone periferiche del paese e nelle campagne. Pochi controlli della Polizia ambientale.

Prendendo come esempio molti paesi limitrofi, l’attivazione di più fototrappole nella zona del Parco naturale di Ugento, sulle strade di campagna e in parti periferiche del paese dove insistono queste

discariche, coglierebbe sul fatto i trasgressori e disincentiverebbe tali soggetti dal compiere tali azioni deplorevoli. Tutto ciò incrementando i controlli da parte della Polizia Ambientale.

Ottava area di intervento: Rimozione barriere architettoniche in tutto il territorio comunale e verde pubblico

Molte le segnalazioni da parte di turisti e cittadini in merito alla presenza di barriere architettoniche e alla mancanza di verde pubblico.

Una città insignita della Bandiera blu non può non attuare delle politiche di rimozione delle barriere architettoniche per le persone con disabilità. La stessa Via Messapica, la nostra strada principale, non è percorribile sui marciapiedi per un disabile come dovrebbe esserlo per tutta la sua percorrenza. Lo stesso dicasi per i disabili che hanno difficoltà ad accedere presso molti dei nostri lidi per mancanza o deterioramento delle pedane che conducono al mare(alcune delle quali si interrompono sugli scogli o a metà spiaggia. Nel 2022 si devono incentivare questi interventi di rimozione delle barriere architettoniche, permettendo a tutte le persone con disabilità, di godere del nostro paesaggio e di attraversare il nostro paese in modo tranquillo svolgendo la normale attività quotidiana.

Constatiamo che nel corso degli anni, purtroppo, il verde pubblico è quasi sparito da Ugento, come nelle frazioni e nelle marine. Ricordiamo ancora le nostre Piazze dove passeggiavamo da piccoli con i nostri parenti. Piazza San Vincenzo, Piazza Immacolata, Piazza Pompeo Colonna erano ricchissime di alberi, di verde e di fresco sotto cui trovavamo refrigerio nonostante temperature elevate estive. Ora sembra esserci solo un “verde sporadico” e tanta “cementificazione delle piazze”, in cui il caldo la fa da padrone e nessuno trova refrigerio. Oltretutto, la presenza di parchi giochi per bambini con poco verde e giostre deteriorate e a volte pericolose, è il segno che molte cose vanno curate e cambiate. Le nostre proposte saranno incentivate a riempire nuovamente il nostro paese e le nostre frazioni di verde e di alberi, insieme al controllo delle strutture dei parchi giochi.

E’ vero,non sarà facile, ci vorrà tempo… cominciamo a migliorare i servizi essenziali e ci ritroveremo a migliorare il nostro territorio passo dopo passo.

IL DIRETTIVO

Segreteria LEGA UGENTO,GEMINI E MARINE

Leggi anche l’appello di messa in sicurezza della SP72, proposte della Lega di Ugento CLICCA QUI

Alleghiamo comunicato ufficiale delle proposte della Lega di Ugento.

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