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A Ugento non vota più nessuno e la politica è ufficialmente morta

ugento che non vota alle eleziomni politiche 2022

Ancora non si conoscono i risultati esatti e l’ordine della grandezza della vittoria delle destre qui a Ugento ma un dato è già chiaro a tutti: a Ugento non vuole votare più nessuno, in una costante riduzione dei votanti che dura da circa 20 anni.

Il civismo imperante che ha sminuito il ruolo dei partiti, un livello culturale che da anni ha ripreso a cavalcare verso il basso e il virus del relativismo che dalla chiesa ha anche attaccato la società civile sono solo alcuni dei sintomi che a livello nazionale hanno deciso un dato dell’affluenza così basso, che a livello nazionale si è comunque attestato sul 64% bel lontano dal 48,5% del dato di Ugento.

A Ugento non si vota più e non lo si fa per non disturbare il manovratore, che tra una votazione e l’altra potrebbe scivolare dimenticandosi di erogare i contributi casa, gli assegni ordinari e straordinari, i buoni spesa e tutti gli altri benefit che continuano a mantenerlo in piedi.

Cosa significa votare, dunque, nel nostro paese? Un dovere prima ancora di un diritto che si sta trasformando in un mero gesto per cui riscuotere un premio, come l’addestratore consegna lo zuccherino al cane meritevole, dopo l’esercizio riuscito bene a suon di mesi di cinghiate sul muso.

Delle elezioni davvero strane quest’ultime, con una campagna elettorale di cui in pochi si sono accorti ad Ugento, mai come questa volta completamente abbandonata da big e meno conosciuti candidati, che all’inutile richiesta del voto hanno questa volta scelto la latitanza. Nessun grande evento elettorale. Nessun comizio pubblico. Solo eventi privati organizzati massonicamente negli eleganti salotti di alcuni professionisti che continuano a non voler andare in pensione. Questa è stata la campagna elettorale di Ugento.

Non vogliono più neanche i nostri voti nelle oscure stanze di partito lì a Bari, questo perché a Ugento il dato è consolidato già da diversi anni: la politica qui è morta sotto il peso dei favori fatti ad amici e parenti.

Cosa servono allora i partiti quando si può far parte del gruppo del sindaco di questo o quell’assessore? Questo è il modo di intendere la politica nel nostro paese e lo possiamo appurare con i nostri occhi, con gente che nel giro di pochi giorni abbiamo visto passare dagli scudi alle feste elettorali degli odiati ex nemici, ora amici, diventati tali a suon di promesse e dicerie. L’appartenenza, la coerenza, la passione sono così scomparse schiacciate nella tramoggia del clientelarismo e del malaffare.

Eppure non era difficile capirlo, anche leggendo i dati delle ultime comunali, quelle di un anno fa, che hanno visto, in termini di affluenza, il peggior risultato del nostro paese in epoca repubblicana. Fino ad oggi, scesi anche sotto la soglia psicologica del 50%.

Più di un ugentino su due ha scelto di non votare. Questo è il dato che ci deve far pensare, ma che più di noi deve far pensare i sindaci di Ugento, così impegnati nel dare ai loro elettori, ma che in questo continuo dare stanno continuando a svuotare quel poco che ci è rimasto nella nostra democrazia.

Prova ne sia quello successo a Ugento dove il sito del comune non ha neanche pubblicato i dati sull’esito delle elezioni. A guardare il sito oggi si direbbe che le elezioni a Ugento non ci siano mai state, un pò come sogna qualcuno in questo paese.

la home del sito di Ugento oggi

Che senso ha dunque continuare con questa storia? Che senso ha indire consulte farsa con il solo scopo di continuare a mortificare la politica? Con quale faccia uno dei sindaci di Ugento si rivolgerà ai prossimi eletti della consulta giovanile? Come farà a spiegare loro che rappresenta una minima parte degli elettori di un paese che ormai non vuole più neanche votare?

5 ore in macchina ad aspettare i vigili: finisce bene per due cani

lieto fine per due cani a ugento

Una piccola disavventura finita fortunatamente in modo positivo. Louis, un nostro lettore, ha pochi giorni fa incrociato sul suo cammino due simpatici cagnoni bianchi che scorrazzavano pericolosamente nei pressi della sua abitazione. Spinto dal suo amore verso i cani, pensa bene di farli entrare in auto per metterli in sicurezza e chiamare i vigili urbani per segnalare la loro presenza.

Purtroppo non era possibile portarli a casa mia, avendo io già un cane da guardia molto territoriale, che avrebbe messo a rischio la sicurezza dei cani stessi. Per questo sono stato costretto a tenerli in auto per non farli fuggire via.

la testimonianza di Louis

La risposta che arriva dalla polizia municipale è una generica richiesta d’attesa, aspettando l’arrivo di un no precisato operatore.

È così che inizia la lunga attesa per i cani e per il nostro amico che ha dovuto pazientemente aspettare 5 ore fino alla soluzione di questa storia:

Dopo aver avuto delle sommarie informazioni al telefono, mi ero convinto di aspettare un incaricato della ASL che doveva arrivare da maglie, si è presentato invece un vigile con il proprietario dei cani che gli ha raccolti direttamente dalla mia auto, dove erano rimasti fino ad allora.

Una storia a lieto fine dunque, che lascia però un po’ di perplessità nel nostro lettore:

Possibile che un cittadino che ha la sensibilità di salvare due bestiole dalla strada debba essere sottoposto a questo disagio? Ore ad aspettare senza alcuna informazione e senza l’indicazione di un posto dove recarmi o una persona con cui parlare. Ma se una persona in quel momento si sta recando al lavoro o non ha la possibilità di aspettare tutto quel tempo, come sarebbe andata a finire?

Un anno di Ozanews: tempo di bilanci

un anno di ozanews

Un anno fa tornava on line dopo 8 anni d’assenza il giornale on-line Ozanews il Salento visto dal basso. Un anno denso di avvenimenti, che hanno visto questo giornale in costante crescita, raggiungendo oltre 100mila persone, riuscendo anche a stampare un magazine cartaceo che, grazie all’apporto dei nostri preziosi sponsor, continua a essere stampato e distribuito gratuitamente su tutto il territorio di Ugento.

L’andamento delle ricerche del nostro sito nell’ultimo anno

Sono in tanti ad identificare nel nostro giornale l’unico organo d’opposizione cittadina, ma in realtà la questione è molto più semplice.

Dopo 25 anni di governo dello stesso gruppo penso sia arrivato il momento che ognuno di noi scelga da che parte stare: si può essere “governisti”, continuando a sperare che tutto quel che non si è fatto in 22 anni si possa fare nei prossimi 4. Altrimenti si può essere critici nei confronti di chi amministra la nostra cosa pubblica, ricordandoci che abbiamo di fronte l’amministrazione meno votata in tutta la storia di Ugento, che grazie ad un esiguo scarto (appena 30 voti) governa con il pugno duro sostenendo iniziative e prerogative unicamente dei loro elettori.

Un comportamento su cui riflettere che ha avuto il suo culmine con l’elezione del garante dei disabili, che ha visto l’impegno fattivo dell’amministrazione comunale nella ricerca di una persona che potesse contrastare il candidato sponsorizzato da centinaia di cittadini di Ugento ma che aveva la colpa di non essere elettore protagonista. Un dispetto fatto non al candidato, ma alle centinaia di disabili ugentini che, per l’ennesima volta, non avranno una vera figura di riferimento a cui rivolgersi per poter difendere i propri diritti.

Ma a ben vedere è forse proprio questo che ci dimostra plasticamente tutto quel che di buono a portato il nostro giornale: informazione e consapevolezza da parte dei cittadini trattati troppo a lungo come sudditi a cui chiedere il voto ogni 5 anni. Una richiesta che, molte volte, è corredata dalla famosa promessa in un comune che ha visto passare la spesa sociale da 180 mila a 970 mila euro in 10 anni.

Ma non è solo questo l’apporto positivo portato da Ozanews. Anche e soprattutto per limitare la nostra azione abbiamo visto fiorire su Facebook blog e presunte testate giornalistiche che si occupano delle questioni ugentine, tutte con gran attenzione a riverenza nei confronti di sindaco e parte della giunta comunale. Sono nati così canali di vera e propria propaganda che provano, senza riuscirci, a fare da controcanto alla nostra azione.

Tutto ciò è comunque positivo, contribuendo al dialogo e alla formazione di un’opinione ponderata da parte di tutti gli elettori del nostro paese che ora hanno a disposizione strumenti validi per poter giudicare l’azione amministrativa della giunta comunale.

Siamo quindi fieri di aver potuto contribuire all’arricchimento culturale di Ugento, un paese che da troppi anni è rimasto schiacciato sotto una cappa fatta di disinformazione e omertà, alimentata da istituzioni secolari del nostro paese, che nella verità e l’emancipazione vedono mettere a rischio la loro stessa esistenza, le stesse istituzioni che sono l’unico sponsor e finanziatore di chi si propone come alternativa al nostro giornale.

Pensate bene allora a quanto successo e saputo in questi dodici mesi, con il nostro giornale che è stato l’unico organo a informare i cittadini di Ugento su quel che succedeva intorno ai rifiuti, una questione culminata nello scoop di luglio, quando abbiamo diffuso la notizia delle denunce di alcuni operatori ecologici che stavano scaricando percolato in un posto certamente non adatto. Una questione che senza Ozanews sarebbe rimasta segreta ai più, con l’amministrazione comunale che ancora ora, nonostante tutte le evidenze e le denunce, è impegnata nel sostenere che nulla sia mai successo.

Ma ancora: le spese per la bandiera blu, la rappresentanza delle associazioni non allineate, le spese sostenute con i ricavi della tassa di soggiorno, le spese sostenute per opere fantasma e mai entrate in funzione, la gestione delle marine, le politiche turistiche che hanno portato ad un annunciata (solo da noi sulla base di dati certi) fallimentare stagione turistica sono solo alcuni dei temi che avete potuto leggere solo ed esclusivamente su Ozanews.

Oggi assistiamo finalmente all’inizio di un risveglio civico di Ugento, un’onda ormai partita e a cui non si potrà mettere freno, finendo irrimediabilmente per abbattersi con violenza su chi da un quarto di secolo regna e decide delle nostre vite. Questo un po’ anche grazie a noi e di questo non possiamo che essere fieri.

Vorrei concludere, come sempre, ringraziando di vero cuore tutti i nostri lettori, veri proprietari della nostra testata, senza dimenticare i nostri preziosi sponsor, senza la quale tutto questo non sarebbe possibile. Ma abbiamo ancora bisogno di voi e del vostro sostegno! Parlate di Ozanews, anche male, continuate a sputare veleno se non vi piace, parlatene con gli amici, con i parenti, condividete i nostri articoli, solo così Ugento potrà uscire dal torpore in cui è caduta più di vent’anni fa.

Salvate gli “alberi” monumentali: via al programma di censimento e valorizzazione

Salvate gli alberi monumentali: via al programma di censimento e valorizzazione.

Non siamo ad Hollywood e nemmeno in Normandia. Ugento programma il censimento e valorizzazione degli alberi che, ahinoi, sono usciti indenni da una stagione di fuoco e fiamme; come direbbe un TG la peggiore di sempre.

Il Comune di Ugento ha, infatti, determinato l’impegno per l’individuazione e valorizzazione degli alberi monumentali di tutto il territorio ugentino.

Nello specifico:

  1. alla Società Editrice Salentina, Galatina, la realizzazione di n°200 stampe fotografiche (Poster) 100X70 cm utili per l’allestimento di mostre ed eventi per l’importo complessivo di euro 1.800,00;
  2. alla ditta L & G Service, Melissano, per l’importo complessivo pari ad euro 3.000,00, la fornitura e posa in opera rispettivamente di: n°20 cartelli di segnali “turistici e di territorio”; e n°20 segnali di direzione, urbani ed extraurbani;
  3. alla società Società tra Professionisti Paesaggio e Ambiente s.r.l., Maglie, le prestazioni di servizi correlate al coordinamento scientifico e direzione dei lavori delle sopra descritte attività per l’importo complessivo di euro 2.000,00.
Estratto deliberazione.

6.800,00 euro, il costo complessivo, finanziato tra proventi della tassa di soggiorno, piano bilancio e avanzi di amministrazione.

Oltre al barocco, “allu sule”, allu mare e allu ientu”, si scopre che nel Salento c’è un mondo arboreo, a volte anche molto raro.

Attecchiscono in queste zone, unici per genere, studiati e classificati grazie al sapiente lavoro di esperti, studiosi e appassionati del ramo.

Esempi di questi studi sono riportate nel libro “Alberi monumentali del Salento. Ediz. illustrata di Roberto Gennaio (Autore) , Biagio De Santis (Autore) , Piero Medagli (Autore).

Di Roberto Gennaio ci siamo già occupati riguardo la biodiversità del Litorale Ugentino (CLICCA QUI)

Di seguito il rapporto 2018 del Comune di Ugento, riguardo i 15 alberi monumentali del nostro territorio già censiti:

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Censimento a cura del Prof. Francesco Tarantino -Georgofilo, Agronomo paesaggista.

Alleghiamo deliberazione completa:

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Stessa ditta ma a metà prezzo: anche Taurisano affida le fototrappole

Anche il Comune di Taurisano ha scelto di affidare il delicato compito di gestire 6 fototrappole alla ditta Vitruvio, la stessa che nei mesi scorsi ha sottoscritto un accordo da 32 mila euro con il Comune di Ugento. Qui però stiamo parlando di un affidamento avvenuto alla metà dell’importo speso dai cittadini di Ugento.

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Il comune di Taurisano ha quindi scelto di affidare il servizio per la gestione di 6 fototrappole al costo di 7960.00€ annui contro i 15723.36€ spesi dal Comune di Ugento per il medesimo servizio che prevede la gestione dello stesso numero di fototrappole oltre i servizi accessori.
Stesso servizio, stessa ditta ma importo diverso quindi per i due comuni messapici.

Un importo che sembra essere più attinente al mercato rispetto ad una cifra, quella di Ugento, sembrata fin da subito spropositata, come riportato nell’articolo di questa testata datato 15 luglio 2022

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Resta da capire perché una differenza di prezzo così consistente per il medesimo servizio. Una differenza che sicuramente non può essere giustificata dalla differenza territoriale tra i due comuni, trattandosi di una differenza di oltre 7mila euro l’anno.

Fa caldo, governo ladro

fa caldo governo ladro

Sta per finire un’altra estate e con sé, si spera, un periodo di forte criticità per tutto il nostro territorio. Al consueto e prevedibile carico antropico causato dalle migliaia di presenze che soprattutto in agosto incidono sul nostro ambiente, quest’anno si sono unite due emergenza di cui le istituzioni faticano ancora a parlare: gli incendi e i rifiuti.
Problemi che purtroppo, nella loro gravità, hanno finito per mischiarsi e fondersi nei tanti roghi che hanno visto bruciare oltre che alle sterpaglie e gli ulivi ormai seccati dalla Xylella, anche enormi cumuli di spazzatura, che di volta in volta hanno provocato dense nubi nere visibili a centinaia di metri nell’atmosfera. Un mix letale per il nostro ambiente che mai come quest’anno sta cominciando a presentarci il conto.
Temperature alle stelle e tassi di umidità tropicale stanno caratterizzando ormai la nostra penisola, con eventi estremi che stanno diventando all’ordine del giorno, esempio ne sia la violenta tromba d’aria che a metà agosto si è abbattuta sulle marine di Lecce. Eventi che ci devono spingere ad una profonda riflessione e che soprattutto ci devono mettere in guardia su quello che succederà in futuro.
Nel 2050 nelle migliori delle stime si prevede un innalzamento dei mari pari a 30 cm. Questo significa che le marine di Ugento potrebbero essere presto raggiunte dal mare, in una mutazione ambientale che riguarderà profondamente anche il tessuto sociale delle nostre zone. Punta del Macolone, Lido Marini, piazza del porto a Torre San Giovanni, i bacini del parco Litorale di Ugento saranno solo un ricordo da mantenere nella sbiadite cartoline che i nostri figli incorniceranno nel ricordo della vecchia casa al mare che non c’è più.
Questa non è una previsione catastrofica, ma quel che ci dice la scienza. che mai come in questo periodo, si sta riprendendo una forte rivincita su tutti quei movimenti pseudo-liberalambientalisti e vari no vax, no tax, no fax e terrapiattisti vari, che con le loro singolari teorie hanno contribuito a quell’enorme rumore di fondo che ci ha portati fino a qua.
Se questo è scontato, no lo sono altrettanto i mezzi che stiamo mettendo a disposizione del nostro ambiente per difendersi da tutto quello che succederà. Allora iniziamoci a pensare, soprattutto noi di Ugento, che dovremmo avere un parco naturale da tutelare.

Operatori ecologici non pagati: scatta lo stato di agitazione a Ugento

Continuano i disagi per gli operatori ecologici di Ugento che anche questo mese non hanno visto accreditato il proprio stipendio da parte di Ecotecnica. Non è infatti la prima volta che succede, così come scritto in precedenza su questa testata.

Una situazione diventata ormai insostenibile da parte dei netturbini di Ugento che sono stati costretti ad affrontare una difficilissima stagione estiva sotto organico, con la denuncia di 3 operatori per i fatti dovuti allo sversamento illegale di percolato che hanno contribuito ad esacerbare gli animi.

Ma non basta, perché sono in tanti ad identificare ingiustamente nei netturbini i responsabili dell’emergenza rifiuti verificatasi nel nostro territorio, così come lasciato intendere nel violento sfogo del vice sindaco Massimo Lecci nel consiglio comunale del 22 luglio scorso.

Tutto questo nonostante le denunce dei sindacati che più volte hanno denunciato lo stato in cui i netturbini sono costretti a lavorare con turni estenuanti e attrezzature inadeguate.

Pubblichiamo per questo la missiva inviata dai COBAS a sindaco, ditta e prefetto:

La scrivente O.S. Cobas Lavoro Privato Lecce, sentiti i propri iscritti dipendenti di
Ecotecnica S.r.l. in servizio presso il servizio di igiene urbana del Comune di Presicce e del
Comune di Ugento proclama lo stato di agitazione sindacale a partire da lunedì 19 settembre 2022
visti i gravi disagi lavorativi e lo stato di precarietà del personale in seguito ai ritardi nei pagamenti
degli stipendi che si sono verificati negli ultimi due mesi.
La scrivente O.S. Cobas Lavoro Privato comunica che ad oggi 19 settembre 2022 il
personale del Comune di Presicce e del Comune di Ugento non ha percepito lo stipendio.
L’art.30 del CCNL Fise-Ambiente applicato nel servizio di igiene urbana dispone che: “il
pagamento della retribuzione viene effettuato mensilmente in via posticipata, entro il 15 del mese
successivo a quello di riferimento”, quindi entro e non oltre il 15 settembre 2022 il personale
doveva ricevere lo stipendio sul conto corrente. Ad oggi non è arrivato niente.
2/2
Si chiede un incontro urgente presso il Comune di Ugento e di Presicce facendo presente che
in caso di mancata convocazione verranno utilizzate le prerogative sindacali e azioni di lotta
sindacale e si comunica che sarà effettuato un sit-in di protesta nei pressi della sede del Comune di
Ugento e di Presicce

PROT.268-DEL-19.09.2022-DICHIARAZIONE-STATO-DI-AGITAZIONE-PERSONALE-ECOTECNICA-SERVIZIO-IGIENE-URBANA-COMUNI-DI-PRESICCE-E-UGENTO

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