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Fiamme alte in zona fontanelle, al centro del Parco Litorale di Ugento

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incendio zona fontanelle ugento

Poteva andare a finire molto peggio il vasto incendio che oggi pomeriggio è divampato nella zona costiera di Ugento, in zona Fontanelle, al centro del parco naturale litorale di Ugento.

Le fiamme hanno distrutto un aria di circa 5 ettari tra alcune delle strutture ricettive più rinomate del posto. Solo l’intervento dei volontari della protezione civile, che assieme a quelli dell’arif hanno coadiuvato l’azione ei vigili del fuoco arrivati da Ugento e Gallipoli, ha scongiurato il pericolo di danni ben maggiori. L’incendio infatti ha lambito i confini di almeno un paio di grosse strutture ricettive che fortunatamente hanno evitato danni ben maggiori. Sul posto sono intervenuti in tutto 7 mezzi.

L’area interessata dall’incendio

L’origine dell’incendio è in via di accertamento anche se non si esclude l’origine dolosa.

Al raddoppiar delle Pro Loco il risultato non cambia

doppia pro loco ugento

L’estate è alle porte ma ancora nessun calendario eventi comunale è stato pubblicato. Una stranezza impropria per un comune appena insignito del prestigioso titolo della Bandiera Blu, oltre che primatista di presenze turistiche e ricavi dalla tassa di soggiorno. Sono in tanti a chiedersi (e a segnalarci) che la presenza di due pro loco cittadine dovrebbe garantire il doppio degli eventi. O almeno questo è quel che si dice quando si chiede a qualcuno del perché dell’esistenza di due pro loco nel medesimo comune. Certo nessuno si aspetta i livelli del calendario gallipolino, alimentato dalle grandi strutture private e dalla riapertura del Parco Gondar, ma almeno cercare di imparare da chi ha dimostrato di saper fare promozione non guasterebbe.

gli eventi annunciati a Gallipoli

Esisteva un tempo in cui la presenza di due pro loco nello stesso paese era espressamente vietata. La legge regionale 27 del 1990, approvata per regolamentare l’associazionismo turistico, prevedeva che nell’albo non potevano essere iscritte più pro loco operanti nella stessa località.

Ma la legge in questione regalava altre sorprese. Ad esempio, all’articolo 4. Citiamo testualmente: l’associazione turistica pro loco può essere iscritta all’albo solo se “costituita in un Comune non riconosciuto sede di Azienda di Promozione Turistica, ovvero in un Comune in cui operi un ufficio di Informazione e Assistenza Turistica”. Sicuramente avrete già intuito l’acronimo dell’ufficio in questione. Si tratta proprio dello Iat, presente anche a Ugento. Ininfluente il diverso significato attribuito alla “A” della sigla: che l’ufficio si occupi di “assistenza” o di “accoglienza” la sostanza non cambia. Sono state molte, infatti, le pro loco pugliesi escluse dall’albo proprio a causa della presenza, nello stesso territorio comunale, di punti Iat o Apt. Da Castellana Grotte a Barletta, da Lecce a Taranto.

Questa situazione, in tempo di sviluppo turistico e quindi di moltiplicazione di bandi pubblici in questo settore, ha provocato un silenzioso sconquasso burocratico che ha portato la regione ad emanare un nuovo regolamento che superasse i limiti imposti dalla legge 27/1990.

regolamento-pro-loco

Anche in questa versione si legge chiaramente : svolga la propria attività in un comune nel quale non operi altra associazione pro loco iscritta all’Albo regionale. Anche se poi si lascia spazio ad eventuali deroghe specificando che la Regione, sentito il comune di riferimento, può disporre specifiche deroghe in caso di comuni in cui coesistano più località caratterizzate da una significativa autonomia e/o distinte sotto il profilo turistico-ambientale.

Deve esistere quindi una specifica comunicazione del comune di Ugento alla regione se si considera che, visitando il suo sito, si apprende che le pro loco iscritte all’albo di Ugento sono 2, precisamente Ass. Pro Loco Ugento e Marine e Ass. Pro Loco Gemini – Torre San Giovanni – Torre Mozza “Beach

Come si può ben leggere le associazioni sono iscritte all’albo con determina 127del 28/12/2018. Abbiamo per questo scaricato la determina regionale e abbiamo appreso con stupore che l’unica pro loco di Ugento che risulta essere iscritta è quella Ugento e marine con sede in Corso Umberto 1, come si può leggere nella tabella di pagina 15 del documento che vi alleghiamo.

albo-pro-loco-regionale-puglia

Nessuna irregolarità, si tratterà sicuramente di un errore magari dovuto all’aggiornamento del sito. Sarebbe stata impossibile, altrimenti, l’assegnazione dei cospicui fondi pubblici di cui la Pro Loco di Gemini ha potuto godere in questi anni.

Utile è anche notare che la pro loco iscritta deve garantire la possibilità di iscrizione per tutti i cittadini residenti nel comune.

Non è consentito, dunque, escludere alcun residente che faccia richiesta di tesseramento. Non si capisce dunque il perché di quanto riportato in questa locandina della Pro Loco di Gemini, che specifica che “basta compilare la domanda […] che il direttivo valuterà”

Stoppando sul nascere le polemiche che questo articolo provocherà, vogliamo subito chiarire come la redazione di Ozanews sia sempre a disposizione per qualsiasi replica da parte di ogni ente o associazione chiamata in causa, sottolineando come questo articolo non vada contro nessuno, bensì spera di fare luce su una situazione intorno alla quale girano decine di migliaia di euro pubblici, affidati da regione e comune al solo fine di promuovere il nostro paese. Forse anche per questo sono in tanti ad averci segnalato questa anomalia, anche turisti spaesati che cercavano una semplice informazione.

Per questo vogliamo ancora una volta farvi notare come una semplice dichiarazione pubblica, allegando magari la documentazione che attesti la regolarità di questa doppia iscrizione, sia molto più incisiva di gruppi WhatsApp, chat denigratorie, gruppi segreti su Facebook o altro qualsivoglia atto di boicottaggio nei confronti del nostro giornale che, fortunatamente, continua alla grande la sua attività.

Questo non solo per noi, ma anche per contribuire alla crescita culturale e morale del nostro paese, che deve passare obbligatoriamente da un pubblico dibattito sull’argomento, motivo fondante di ogni associazione di questo tipo.

Community library: restauro e manutenzione della biblioteca.

Community library: il restauro e la manutenzione della biblioteca.

Variazione piano triennale, del quale ci siamo occupati qui, con la “DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N°. 110 DEL 19/05/2022”.

– Allegato A) variazione sul bilancio pluriennale 2021/2023 – esercizio 2022 in esercizio provvisorio;
per la previsione degli stanziamenti di bilancio di entrata e di spesa sull’esercizio 2022 per la parte del finanziamento oggetto di riprogrammazione, pari ad € 58.616,50, e relativo all’intervento denominato ”Restauro e nuovo allestimento quale Community Library di Palazzo Rovito nel centro storico di Ugento”;

estratto deliberazione.

58.616,50 Euro per il ”Restauro e nuovo allestimento quale Community Library di Palazzo Rovito.

Ennesimo lavoro per un immobile che ha avuto una vita molto breve ma nonostante questo necessita di essere restaurato.

Lo storico edificio nobiliare Palazzo Rovito, dopo un lungo intervento di restauro conservativo, viene restituito successivamente alla cittadinanza. In particolare diventa così sede della Biblioteca e dell’Archivio Storico di Ugento, nonché luogo privilegiato e aggregante della vita civica e culturale urbana.

L’edificio si sviluppa nel seguente modo: primo livello; piano ammezzato; secondo livello.

Inizialmente venne costruito, presumibilmente, da maestranze locali qualificate e realizzato in muratura di conci di tufo provenienti dalle locali cave, con finiture esterne in pietra leccese. Le caratteristiche stilistiche dell’immobile, in tal modo, sia nelle decorazioni interne che esterne, sono di notevole pregio artistico.

In altre parole il palazzo rappresenta un patrimonio storico-architettonico di elevato interesse sia per la storia locale, ma soprattutto sia per le affinità con le emergenze nobiliari urbane dell’intero Salento.

La biblioteca in questione, già sottoposta a restauro, non ha mai potuto svolgere il suo dovere a causa della sua chiusura che non ha mai avuto ragioni certe.

Vorrei ricordare che la biblioteca ha un ruolo chiave nello sviluppo e mantenimento sano di una comunità.

La BIBLIOTECA è un centro fondamentale per lo sviluppo di idee, il soddisfacimento di curiosità, la ricerca di informazioni e la raccolta delle stesse. Anche oggi, nell’era di internet, questo posto non è specificamente “il luogo dei libri” ma acquisisce un senso più ampio: il luogo dove riunire le menti attraverso i libri.

La funzione di una biblioteca moderna è quello di canalizzare coloro che hanno bisogno, o semplicemente piacere, di condividere e ampliare le proprie conoscenze.

la biblioteca pubblica, locale e territoriale, ha una fondamentale “civica” costruendo quel rapporto speciale con la città e la regione, cercando di preservarne storia e cultura attraverso i documenti del territorio. Un’offerta di servizi, in buona parte gratuiti, orientati al soddisfacimento di bisogni informativi di carattere generale di una comunità locale o regionale.

Tutto questo è utile sia nella prospettiva del progetto del “Patto per la lettura” firmato dal nostro comune e sia per essere esempi virtuosi del dilagante problema della comprensione del testo che attanaglia i nostri giovani, rendendoli inerti ad affrontare ed analizzare la realtà.

A quai stae scrittu su le petre quiddru ce aggiu capire
Su parole antiche percè l’uomu nu po cangiare
Memoria ede cultura e bede quistu ca ole
Recorda c’ha successu cussì pueti capire
Lu boia denta vittima puru dopu menz’ura
Ma la vittima denta boia se nu tene cultura

Le radici ca tieni – Sud Sound System.

Speriamo sia la volta buona che questo posto possa rinascere.

Alleghiamo deliberazione completa

community-library-biblioteca-palazzo-rovito

Turismo a Ugento: prepariamoci ad una nuova crisi del Gin Tonic

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turismo a ugento

Si avvicina un’altra estate e mentre qualcuno guarda preoccupato alla presunta mancanza di personale, sono tante le strutture che hanno già aperto i battenti, in una stagione che si annuncia ancora una volta da tutto esaurito. Ugento potrebbe confermarsi la seconda meta per presenze in Puglia dopo Vieste. Ma quante persone conoscono Ugento?

…squilla il telefono….

R: pronto

C: Salve […] ma percepisco dal suo accento che lei ha origini del sud…

R: si esatto, vengo da Ugento

C: Ugento? Vicino Gallipoli?

una delle tante chiamate di quando lavoravo al nord

In realtà, come dimostrato anche da questa citazione, chi è rimasto fuori per un pò di tempo se ne era già accorto, ma ora ci sono anche dei dati ufficiali a testimoniarlo: Ugento, nonostante sia la seconda meta in Puglia, non risulta neanche tra le prime 10 mete cercate sui motori di ricerca. Un’incongruenza che ai più può sembrare banale, ma che racchiude un microcosmo ben conosciuto dagli addetti ai lavori e dagli operatori turistici.

Secondo il Summer Price Index 2022 del noto sito Holidù, infatti, certifica la classifica delle località più cercate nel 2022:

  1. GALLIPOLI
  2. OTRANTO
  3. OSTUNI
  4. TORRE DELL’ORSO
  5. PORTO CESAREO
  6. PESCOLUSE
  7. VIESTE
  8. MONOPOLI
  9. BARI
  10. LECCE

Sono queste dunque, numeri alla mano, le località più conosciute della Puglia. Un dato che deve far riflettere e che pone l’accento sull’esigenza di un’attenta politica turistica da parte del nostro comune, incentrata innanzitutto sulla promozione, fino ad ora appannaggio esclusivamente degli imprenditori più avveduti e delle strutture più esclusive del nostro territorio.

Non è un fattore da poco conto se si considera la qualità del turismo che Ugento ospita. Alla ridente località costiera sembra essersi sostituito un tranquillo dormitorio per chi vuole stare a due passi dalle località più rinomate, con la conseguenza di un’economia cittadina monca, nel quale il turista rappresenta una “perdita netta” in termini sia ambientali che economici.

Le case vacanze sono piene di ragazzini che non passeranno mai da nessuna attività di Ugento. Il loro programma è semplice: mare, super mercato, pre-serata a casa, e poi via verso Gallipoli, Leuca, Torre Suda, Pescoluse e altre località che solo vent’anni fa erano poco più che paesini di pescatori.

A questo punto sono obbligato a raccontare un aneddoto che non può che confermare questa testimonianza, in forma indiretta e forse anche un pò comica, mi riferisco a quella volta che ci fu la crisi del gin tonic.

Era Agosto scorso, e impegnati con amici nei preparativi dell’ennesimo compleanno estivo, ci recammo gaudenti come solo la calura di agosto sa renderci al supermercato. Non ne cercammo uno preciso, ci fermammo nel primo posto trovato, tanto quello che c’era da comprare era poco: degli “sgranocchi”, del ghiaccio, qualche bicchiere, del gin e della tonica. Questo spettava e noi e non ci mettemmo molto a realizzare parte della fregatura di quel compito che ci era stato assegnato.

Entrati nel supermercato ci avviamo verso il reparto bevande che notiamo particolarmente vuoto, uno va verso gli alcolici l’altro verso le bevande gasate. Era un super mercato in cui ero stato altre volte e cercavo la tonica come nei miei ricordi, ma non c’era. Caspita – mi sono detto- l’avranno spostata altrove, cerco le bottigliette. Ma niente neanche bottigliette. Così sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla prima di ascoltare le parole che ci avrebbero aperto un mondo “Riccardo nu nc’è gin”

Come è possibile, proprio ora che stiamo pieni di turisti questi finiscono il gin e la tonica??? Non volevamo ancora crederci, ma il fatto che i bicchieri da cocktail fossero diventati come l’amuchina in pandemia ci rendeva tutto più chiaro. Andammo nel secondo, poi nel terzo, nel quarto e nel quinto supermercato prima di arrenderci all’amara verità: a Ugento era finito il gin tonic.

L’identikit dell’alcolista anonimo era sempre quello: abbronzato, in camicia e costume indossava improbabili chianelli. Non stanziale, di solito usa muoversi in branco; è caratterizzato dalla fila alla cassa che riesce a formare dietro di sé, nel lungo rito del “conteggio degli spiccioli” per verificare che il conto sia diviso al centesimo tra i fortunati bevitori.

Ed è così che capimmo qual era la realtà. Ugento era invasa da un’orda di ragazzini stipati (sottolineando stipati) nelle case vacanze pronti a imbottirsi d’alcool per la serata in discoteca. Si proprio le tanto vituperate discoteche che sono così famose in questi giorni nel nostro paese. Un dato che dimostra solo una cosa: Ugento sta perdendo milioni di euro ogni ora che passa. Sono i milioni di euro che circolano intorno alle discoteche Gallipoline, i milioni euro fatturati dai lidi di Salve, i milioni di euro incassati dai localini di Leuca. E giù tutti a ringraziarci per una politica che arricchisce, ancora una volta, qualcun altro.

Allora prepariamoci ad un’altra stagione, con un consiglio ai bevitori: non fatevi trovare impreparati, fate scorte!

Burgesi è piena: si blocca la raccolta rifiuti dell’aro Le/10

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burgesi è piena

Una situazione che rischia di scoppiare, con la stagione estiva alle porte, quella dell’aro Le/10 che oggi ha visto il blocco del conferimento della frazione indifferenziata a causa dell’esaurimento della capienza della discarica di Burgesi.

La notizia del blocco si è appresa tramite le comunicazioni ufficiali dei di Axa Taurisano e Axa Presicce-Acquarica. Nessuna comunicazione è arrivata invece dal Comune di Ugento ed Ecotecnica.

La discarica è ormai satura e sta cercando di smaltire in emergenza gli ultimi camion che affollano il piazzale antistante l’impianto Marcegaglia di Gemini. Per questo oggi a Ugento la raccolta del residuo secco è stata sospesa e i bidoni tirati fuori dall’ignari cittadini sono rimasti pieni.

Una questione di cui avevamo già scritto in passato, essendo la data di esaurimento del sito già certa da tempo, con l’impossibilità tecnica di una sopraelevazione dell’attuale discarica, costruita su terreno carsico e per questo già al limite della sua reale portata, con cedimenti e crepe che si evidenziarono già in fase di costruzione.

La crepa nel terreno causata dal cedimento del sub strato dell’attuale discarica in fase di costruzione

Sembra per questo sempre più importante un intervento istituzionale che scongiuri l’eventualità di una gestione emergenziale, con l’attivazione della discarica di Corigliano, così come previsto dal piano regionale varato solo pochi mesi fa.

Randagio salvato nelle campagne di ugento – il video

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salvato randagio

E’ stato appena salvato nella campagne di Ugento un piccolo randagio che rischiava di annegare in una vecchia cisterna.

Il cane è stato avvistato da un abitante del posto, il presidente dell’associazione Santa Chiara Andrea De Icco che ha prontamente avvisato i vigili urbani e i vigili del fuoco.

Arrivati sul posto, i vigili urbani coordinati dal Comandante Francesco Del Coco sono riusciti a salvare il piccolo randagio. Proprio il comandante Francesco Del Coco è stato colui a calarsi nella casca assieme ad Andrea De Icco per recuperare il malcapitato animale.

Un intervento reso più difficile e pericoloso dalla presenza di due serpenti all’interno della vasca.

Fortunatamente la vicenda si è conclusa nei migliori dei modi, con il cane che ha subito fatto perdere le sue tracce, ancora spaventato dalla sua brutta disavventura.

La stagione della nidificazione è alle porte: recuperata la prima tartaruga

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recuperata una tartaruga a ugento

Un esemplare di tartaruga marina Caretta Caretta è stato recuperato ieri pomeriggio a Torre San Giovanni, dai volontari del Centro Recupero Tartarughe Marine di Calimera, da Simone Potenza e Andrea Fiorito.

L’esemplare, di sesso maschile, era stato avvistato dai bagnanti in mattinata. I volontari hanno monitorato la situazione fino a quando hanno deciso di recuperarla per portarla ad effettuare degli accertamenti presso il centro di Calimera.

Un’operazione non semplicissima data la grande stazza e peso dell’animale.

I due volontari fanno parte del progetto Seaturtle Watcher, un progetto di monitoraggio e tutela delle tartarughe marine che coinvolge tutto il litorale del Salento. Simone Potenza e Andrea Fiorito, insieme ad altri volontari e volontarie, si occupano in particolare del litorale Ugentino, dove negli scorsi due anni sono stati rinvenuti 12 nidi di tartaruga marina e grazie al quale è stato possibile far nascere sulle nostre coste quasi 600 piccole tartarughine.

I due volontari hanno dichiarato:

La stagione della nidificazione è alle porte. Sarà fondamentale nei prossimi mesi la collaborazione di tutti i bagnanti e i gestori dei lidi, per garantire anche quest’anno la giusta protezione a questi splendidi animali.

https://www.youtube.com/watch?v=fQLQ7CQI6w8&t=1s

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