Un maxi-sequestro di fuochi pirotecnici illegali è stato eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce nell’ambito dei controlli straordinari avviati in vista delle festività natalizie, con l’obiettivo di garantire un Capodanno sicuro e prevenire gravi incidenti.
L’operazione è scattata a Scorrano, dove i militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Maglie hanno scoperto un vero e proprio deposito clandestino di materiale esplodente all’interno dell’abitazione di un 70enne del posto. Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno rinvenuto circa 500 chilogrammi di artifizi pirotecnici, molti dei quali non classificati, manomessi o alterati, custoditi in modo estremamente pericoloso nel garage interrato dell’immobile.
Nel locale sono stati inoltre trovati strumenti e materiali per la fabbricazione artigianale di esplosivi, già pronti all’uso, aumentando ulteriormente il livello di rischio per l’incolumità pubblica. L’intero quantitativo, considerato altamente pericoloso, è stato messo in sicurezza e catalogato con il supporto degli artificieri antisabotaggio del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Lecce, per poi essere sottoposto a sequestro in attesa della successiva distruzione.
Il 70enne è stato denunciato per fabbricazione e commercio abusivi di materie esplodenti, omessa denuncia e detenzione illecita di esplosivi, reati previsti dalla Legge 2 ottobre 1967 n. 895.
Dal Comando Provinciale dei Carabinieri arriva l’ennesimo appello alla cittadinanza: l’utilizzo di fuochi d’artificio illegali o non conformi può avere conseguenze gravissime. Ogni anno, infatti, durante il periodo delle feste si registrano incidenti spesso evitabili, causati da prodotti manomessi o utilizzati senza le dovute cautele. L’invito è quello di acquistare esclusivamente articoli pirotecnici regolarmente autorizzati e di farne un uso responsabile, nel rispetto della sicurezza propria e altrui.
L’intervento rientra nel piano straordinario di prevenzione e controllo disposto dall’Arma dei Carabinieri in vista delle festività, finalizzato a contrastare la diffusione di fuochi d’artificio illegali e a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di comportamenti prudenti, per assicurare un Natale e un Capodanno sereni e sicuri per tutti.
Buongiorno a tutti voi, anime belle e, diciamocelo, pure un po’ stanche. Le stelle oggi hanno deciso di svegliarsi con la grazia di un gallo che canta all’alba, ma senza il caffè in ghiaccio con latte di mandorla a portata di mano. Preparatevi a iniziare una nuova giornata… o, come direbbero i nostri vecchi, “mò vedimu ci succere”.
♈ Ariete
L’amore è un pasticciotto caldo: sembra perfetto, ma attento a non scottarti. Nel lavoro, ti sentirai come un turista che cerca parcheggio a Gallipoli ad agosto: tanta fatica per un risultato incerto. Meglio fare una passeggiata in campagna rossa, almeno lì il traffico è solo di pensieri. “Ci ole pacienza, pure oggi, e pure dumani.”
♉ Toro
Ti senti radicato come un ulivo secolare, ma attento a non farti troppo vento intorno. In amore, la stabilità è bella, ma ogni tanto un po’ di “pizzica” non guasta, eh? Sul fronte lavorativo, ti muovi lento come un “ciucciu” carico di legna, ma almeno arrivi a destinazione. Forse. “Mò vedimu, ma intantu pigghiati na frisella.”
♊ Gemelli
Oggi sei un vero rustico leccese: croccante fuori, ma con un cuore morbido e mille strati da scoprire. In amore, la tua indecisione farà impazzire chiunque, manco fosse la scelta tra Negroamaro e Primitivo. Al lavoro, hai più idee di quante siano le zanzare d’estate, ma metterne a fuoco una sola è un’impresa degna di Ercole. “Ce stae cu llu core? Boh, mancu le stelle lu sannu.”
♋ Cancro
Ti senti nostalgico come a settembre quando finiscono le ferie al mare di Torre San Giovanni. In amore, ti rifugi nel guscio, ma ricorda che la vita non è solo un pranzo domenicale dalla nonna. Sul lavoro, la tua empatia è preziosa, ma non lasciare che ti facciano fare tutto a te, manco fossi il factotum del mercato del venerdì. “E mo cu tte ‘nci scinni? Coraggio, che poi passa.”
♌ Leone
Brilli come le luminarie di una festa patronale, ma attento a non abbagliare troppo. In amore, vuoi essere il re, ma ogni tanto un po’ di umiltà, che non guasta. Nel lavoro, ti senti un campione dell’Ugento Calcio, ma ricordati che la squadra vince insieme. E non sempre. “Lu sule te scotta, eh? Metti nu cappellu.”
♍ Vergine
Preciso come la scapece di Gallipoli, ma un po’ troppo critico con te stesso e con gli altri. In amore, cerca di rilassarti, non tutte le relazioni devono essere perfette come un muretto a secco. Al lavoro, ti affanni più di chi cerca parcheggio a Lido Marini il 15 agosto. Metti giù il martello, non tutte le cose vanno sistemate. “Stai bbuenu? O stai sempre a pensà?”
♎ Bilancia
Cerchi l’equilibrio come un equilibrista sui fichi d’India: un’impresa non da poco. In amore, sei tra il dire e il fare, ma ricorda che il tempo non aspetta. Al lavoro, la tua indecisione ti fa perdere occasioni come una birra fresca lasciata al sole. Deciditi, prima che sia troppo tardi! “Ce faci? Aspetti ancora il vento giusto?”
♏ Scorpione
Intenso come il sapore del vino Primitivo, ma attento a non esagerare con l’amaro. In amore, sei passionale, ma a volte anche un po’ troppo vendicativo. Ricorda, il perdono è un piatto che si mangia freddo, ma anche meglio non cucinarlo affatto. Sul lavoro, la tua determinazione è ammirevole, ma a volte sei testardo come un “muletto” sulla litoranea. “Face ‘nu calore ca no se pò! Pure dint’a capu.”
♐ Sagittario
Spiritoso e libero come il vento di tramontana, ma a volte anche un po’ troppo irruente. In amore, cerchi l’avventura, ma non dimenticare chi ti sta accanto. Nel lavoro, sei sempre in cerca di nuove sfide, ma attento a non fare il passo più lungo della gamba, come chi prova a ballare la pizzica senza saperla. “Ci ole pacienza, ma tu non ce l’hai mai avuta.”
♑ Capricorno
Testardo e solido come i muretti a secco, ma anche un po’ troppo serioso. In amore, ti apri con difficoltà, manco fossi un riccio di mare. Al lavoro, sei instancabile, ma ogni tanto stacca la spina, sennò ti ritrovi più stanco di un pescatore dopo una notte di burrasca. “E mo? Fatti na risata ogni tanto, no?”
♒ Acquario
Originale e imprevedibile come il traffico sulla litoranea ad agosto. In amore, ami la libertà, ma attento a non far scappare chi ti vuole bene. Nel lavoro, le tue idee sono innovative, ma a volte un po’ troppo avanguardiste per chi è abituato alle chiacchiere al bar. “Stai bbuenu? O stai sempre a fantasticare?”
♓ Pesci
Sogni ad occhi aperti come chi guarda i tramonti infuocati sul mare, ma a volte sei un po’ troppo evasivo. In amore, sei romantico, ma attento a non farti trascinare via dalle correnti. Nel lavoro, la tua creatività è un dono, ma cerca di rimanere con i piedi per terra, sennò voli via come una foglia al vento. “Meglio una pucce in pace che mille sogni agitati dal vento di scirocco.”
Salutamu tutti, e speriamo ca l’ijurnata scorre senza troppu sciroccu!
Il Covid è ormai alle spalle. Le emergenze sanitarie sono state archiviate, le restrizioni eliminate, la vita pubblica e istituzionale è tornata – almeno sulla carta – alla normalità. Ovunque. Tranne che a Ugento.
Il Comune di Ugento continua a distinguersi nel panorama territoriale per il ricorso ancora frequente, seppur non esclusivo, alla modalità telematica per lo svolgimento dei Consigli comunali. Una scelta che appare sempre più difficile da comprendere, soprattutto perché non supportata da motivazioni ufficiali chiare e condivise con la cittadinanza.
La domanda resta semplice e legittima: perché continuare a farlo?
Negli altri comuni i Consigli comunali si svolgono regolarmente in presenza, nelle aule consiliari, con la possibilità per i cittadini di assistere direttamente o di seguire i lavori in streaming grazie a impianti audio-video istituzionali. Strumenti ormai ordinari, che garantiscono trasparenza, partecipazione e regolarità delle sedute.
A Ugento, invece, la situazione resta profondamente anomala.
L’aula consiliare manca da circa quindici anni, una carenza strutturale che limita di fatto la piena espressione della vita democratica cittadina. A questo si aggiunge l’assenza di un impianto audio-video comunale che consenta la trasmissione ufficiale dei Consigli comunali in presenza, come avviene nella quasi totalità dei comuni del territorio.
Non è un problema nuovo, né ignorato.
Tutti i consiglieri comunali di minoranza, in maniera compatta, hanno più volte chiesto al Presidente del Consiglio comunale Vincenzo Scorrano un impegno concreto per la riattivazione dell’aula consiliare e per garantire almeno il minimo indispensabile affinché le sedute si svolgano in modo regolare, trasparente e dignitoso.
Richieste chiare, legittime e istituzionalmente fondate, che però non hanno mai ricevuto alcuna risposta. Nessun chiarimento, nessuna assunzione di responsabilità, nessun segnale di apertura. Ancora una volta, silenzio. E così quelle istanze sono rimaste, come spesso accade, lettera morta.
A rendere il quadro ancora più significativo è la scelta di indire un Consiglio comunale in modalità telematica il 23 dicembre, una data che per sua natura riduce drasticamente l’attenzione pubblica e la possibilità di partecipazione. Una decisione che sottolinea in modo incontrovertibile l’idea che l’Amministrazione comunale di Ugento sembra avere della partecipazione pubblica.
Un’idea che, nei fatti, appare orientata a limitare la presenza fisica, scoraggiare il coinvolgimento diretto dei cittadini e rendere sempre più complesso l’accesso a qualsiasi forma di confronto pubblico, compresi – e soprattutto – i Consigli comunali, che dovrebbero invece rappresentare il luogo per eccellenza del dibattito democratico.
Nel frattempo, la trasmissione dei lavori consiliari avviene in modo occasionale e non istituzionale, attraverso la pagina Facebook “Ausentum”, gestita dal giornalista di Telerama Paolo Franza. Una soluzione che supplisce alle carenze dell’ente, ma che non può sostituire un servizio pubblico ufficiale, stabile e garantito.
Il risultato è un paradosso evidente: la massima assise democratica cittadina viene raccontata e diffusa al di fuori dei canali istituzionali, senza garanzie di continuità, neutralità e accessibilità.
Il Covid è passato, ma l’eccezione è diventata metodo. E quando il metodo coincide con la riduzione della partecipazione, a essere compromessi sono trasparenza, fiducia e democrazia.
Da oltre vent’anni Torre San Giovanni convive con una delle emergenze ambientali più gravi e irrisolte del territorio comunale di Ugento: il canale Suddenna. Un problema noto, documentato e denunciato più volte, che nel tempo non solo non è stato risolto, ma che è progressivamente peggiorato, con conseguenze sempre più evidenti sulla salute pubblica, sulla qualità della vita dei residenti e sull’economia turistica della marina.
Nel frattempo, a pochi chilometri di distanza, il Comune di Ugento ha portato avanti con determinazione e continuità il progetto del Parco Navigabile, un intervento finanziato con fondi pubblici per oltre 1,2 milioni di euro, inserito nel sistema dei bacini e localizzato nell’area di Torre Mozza.
Una contraddizione evidente che solleva una domanda politica e amministrativa sempre più difficile da eludere: perché per il Parco Navigabile sì, e per Torre San Giovanni no?
Il Parco Navigabile di Ugento: fondi, iter e opere previste
Il Parco Navigabile di Ugento è finanziato nell’ambito del POR-POC Puglia 2014-2020, Fondo FESR, Asse VI, Azione 6.6, dedicata agli interventi per la tutela e la valorizzazione delle aree di attrazione naturale.
L’iter amministrativo prende avvio nel 2018 con l’approvazione dello studio di fattibilità e si sviluppa negli anni successivi attraverso un percorso articolato che comprende progettazione definitiva ed esecutiva, studi naturalistici, procedure di VIA, VINCA e PAUR, monitoraggi di flora e fauna, caratterizzazione e dragaggio dei sedimenti, bonifica bellica preventiva, procedure espropriative e affidamento dei lavori.
Il costo complessivo del progetto, inizialmente pari a 1.300.000 euro, è stato successivamente rideterminato in 1.203.995,22 euro, con un’economia di gara di 96.004,78 euro. I lavori risultano regolarmente affidati, a dimostrazione del fatto che, pur in presenza di vincoli ambientali e burocratici complessi, l’amministrazione comunale è stata in grado di portare l’intervento fino alla fase esecutiva.
Torre San Giovanni e il canale Suddenna: un’emergenza che dura da oltre vent’anni
Di segno opposto è la situazione di Torre San Giovanni, dove il canale Suddenna rappresenta da oltre vent’anni una ferita aperta. Acque stagnanti, miasmi persistenti, criticità igienico-sanitarie e un danno costante all’immagine turistica continuano a caratterizzare un’area che dovrebbe essere il principale motore economico della marina.
Negli ultimi anni la situazione è nettamente peggiorata, come più volte segnalato da cittadini, operatori turistici e associazioni del territorio. Un peggioramento che rende sempre meno credibile la tesi dell’impossibilità di intervenire.
La posizione ufficiale del Comune di Ugento è rimasta nel tempo invariata: il canale Suddenna è di proprietà del Consorzio di Bonifica e, pertanto, l’ente comunale non avrebbe poteri diretti di intervento. Una motivazione che, con il passare degli anni, appare sempre più come un rimpallo di responsabilità piuttosto che come una reale strategia di soluzione.
Il caso Striscia la Notizia e le promesse del 12 ottobre 2019
Ozanews segue da sempre la vicenda del canale Suddenna, documentandone l’evoluzione e mantenendo alta l’attenzione pubblica. Il 12 ottobre 2019 il problema arrivò anche all’attenzione nazionale grazie all’intervento dell’inviato di Striscia la Notizia, Pinuccio, che incontrò l’allora sindaco di Ugento, Massimo Lecci.
In quell’occasione venne assicurato un impegno per la risoluzione del problema. A distanza di oltre cinque anni, tuttavia, quelle promesse non hanno trovato riscontro concreto. Al contrario, la situazione del canale Suddenna risulta oggi ulteriormente compromessa.
La protesta elettorale di Paolo Pagliaro: un’iniziativa rimasta senza seguito
Nel corso dell’ultima campagna elettorale regionale, anche il consigliere regionale Paolo Pagliaro aveva portato l’attenzione sul tema, inscenando una protesta lungo le sponde dei canali di bonifica. Un’iniziativa che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto riaccendere i riflettori su una questione annosa.
Di fatto, però, quella protesta sembra essere rapidamente passata di moda. Lo stesso Pagliaro ha tenuto a precisare pubblicamente che la sua polemica era rivolta esclusivamente al Consorzio di Bonifica, guardandosi bene dall’avanzare accuse o rilievi nei confronti dell’amministrazione comunale di Ugento.
Una posizione che lascia aperti più di un interrogativo, soprattutto alla luce di un rapporto politico e personale con l’amministrazione comunale che, ancora oggi, non appare del tutto chiaro, anche analizzando i risultati elettorali delle ultime regionali.
Due pesi e due misure nelle politiche ambientali
Il confronto resta inevitabile. Per il Parco Navigabile a Torre Mozza l’amministrazione comunale ha superato vincoli ambientali, coordinato enti diversi e intercettato risorse finanziarie significative. Per Torre San Giovanni, invece, si continua a invocare l’assenza di competenze, senza alcun tentativo concreto di farsi carico di un problema che incide direttamente sulla salute dei cittadini e sull’economia locale.
Nel frattempo, risorse pubbliche comunali vengono impiegate nei canali di bonifica di altre aree del territorio, mentre il Suddenna continua a rappresentare un’emergenza irrisolta.
Il dato di fatto: una questione di volontà politica
Al netto delle dichiarazioni, delle polemiche e delle proteste, il dato di fatto è uno solo: quando il Comune di Ugento vuole intervenire, può farlo. Il Parco Navigabile lo dimostra in maniera inequivocabile.
Se il problema del canale Suddenna non viene affrontato, non è per l’assenza di strumenti tecnici o amministrativi, ma per una totale mancanza di volontà politica. Una mancanza che da oltre vent’anni condanna Torre San Giovanni a convivere con un’emergenza permanente.
Ozanews continuerà a occuparsi di questa vicenda, come ha sempre fatto, perché il tempo delle promesse è finito. Resta una domanda, semplice e sostenuta dai fatti: per il Parco Navigabile sì, per Torre San Giovanni no. Perché?
La sfida della trasparenza nell’era dell’Intelligenza Artificiale: giornata a Lecce sulla legalità
Si è svolta a Lecce, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini, la Giornata per la legalità e la trasparenza 2025, evento promosso dalla Provincia di Lecce con focus sul ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel contesto pubblico. L’appuntamento ha visto la partecipazione di esperti e rappresentanti delle amministrazioni locali, puntando a chiarire le sfide e le opportunità della trasparenza nell’uso delle nuove tecnologie.
Nell’ambito delle iniziative di aggiornamento rivolte a personale interno, segretari e responsabili della Transizione digitale, l’evento ha aperto i lavori con i saluti di Fabio Tarantino, presidente facente funzioni dell’Ente, e di Andrea Romano, direttore generale. La cerimonia è stata organizzata dal Segretario generale Angelo Caretto, che ha sottolineato l’importanza di dialogare con le istituzioni locali per rafforzare il principio di trasparenza nel rispetto della normativa vigente.
Tra gli interventi più significativi, quello di Claudia Morelli, giornalista ed esperta di Intelligenza Artificiale, che ha illustrato le dimensioni della trasparenza legate ai nuovi strumenti digitali, evidenziando le possibilità e i rischi connessi all’uso dell’IA nel settore pubblico. Cosimo Elefante, responsabile Regionale per la Trasizione digitale, ha evidenziato come l’IA sia un binomio necessario per migliorare la trasparenza nelle procedure amministrative, mentre Marco Mancarella, docente dell’Università del Salento, ha approfondito gli aspetti normativi, con riferimenti anche alle linee guida dell’ANAC.
Le riflessioni emerse nel dibattito hanno puntato sull’importanza di trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica e garanzie di legalità. La discussione si è concentrata anche sul ruolo delle istituzioni, chiamate a garantire la trasparenza e la correttezza nell’uso dell’intelligenza artificiale, evitando scenari di opacità o manipolazione dei dati pubblici.
Il tema dell’evento si inserisce nel più ampio contesto salentino di innovazione e responsabilità amministrativa, coinvolgendo tantissime parti, dall’Ente locale ai soggetti coinvolti nella transizione digitale. Il percorso di sensibilizzazione sulla corretta implementazione delle tecnologie smart rappresenta un passo importante per la comunità del Basso Salento, invitata a mantenere alta l’attenzione sui temi della legalità e della trasparenza.
La manifestazione si è conclusa con un coinvolgente dibattito finale, che ha messo in luce le sfide di un’amministrazione sempre più orientata a sviluppare sistemi digitali trasparenti e accessibili per cittadini e imprese.
Sconfitta della Gs Ugento a Squinzano contro la Vis, una sconfitta d’orgoglio, l’Ugento esce a testa alta, conscio dell’esperienza e della forza dell’avversario.
Cade in quel di Squinzano la Gs Ugento,contro la Vis nella giornata numero undici del campionato di Serie D, girone B, con un risultato netto in favore dei padroni di casa, che vincono il match per 3 a 1. Tanti fattori hanno reso la partita molto complicata per i giallorossi su più fronti. La Gs Ugento era consapevole di affrontare una squadra ben più esperta e attrezzata per affrontare la partita.
Un match complicato, soprattutto per la forza e l’esperienza della Vis Squinzano, squadra esperta e mentalizzata rispetto al club ugentino. Non hanno lasciato un pallone, hanno lottato fino all’ultimo e quando trovi un avversario in queste condizioni, portare a casa la partita diventa molto complicato. La sconfitta non sempre dev’essere vista come un fattore negativo, anzi può far crescere sotto tanti punti di vista. Sicuramente questa partita ha portato esperienza per i giallorossi e potrà portare una crescita di squadra in vista dei prossimi match. Ora testa alla prossima gara del 10 Gennaio a Castellana, contro la Treechvolley e certamente ne vedremo delle belle. Per chi volesse seguire le partite e gli aggiornamenti quotidiani sulla Gs Ugento, può seguire le loro pagine social molto attive nel fornire tutte le info, risultati e aggiornamenti sul club giallorosso.
Un Natale all’insegna della solidarietà e della vicinanza ai più fragili. I Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati.
L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con grande dedizione Suor Alessandra Notaro. Un gesto semplice ma carico di significato, capace di regalare momenti di gioia e serenità a bambini e famiglie impegnati in percorsi di cura delicati.
Fondamentale la collaborazione della dottoressa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, che hanno accolto l’iniziativa con entusiasmo. Presenti anche i responsabili dei reparti, tra cui la dottoressa Assunta Tornesello, la dottoressa Lucia Russo e la dottoressa Adele Civino, insieme a numerosi operatori sanitari.
I militari dell’Arma, per l’occasione in veste di Babbo Natale, hanno voluto testimoniare ancora una volta l’attenzione costante dei Carabinieri verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Un impegno che va oltre i compiti istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti concreti di prossimità e umanità.
Dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario contribuisca a trasformare l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando quanto la vicinanza umana sia fondamentale nelle azioni quotidiane.